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I FONDAMENTI DEL CRISTIANESIMO

Ultimo Aggiornamento: 18/10/2018 14:41
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19/04/2010 23:39
 
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EVANGELIZZAZIONE
e SACRAMENTI



In questo capitolo vedremo:
1. l'evangelizzazione: che cosa è
2. l'accoglimento dell'evangelizzazione
3. il sacramento (in genere)
4. i singoli sacramenti

A questo punto un corso sui fondamenti del Cristianesimo può considerarsi terminato.

Crediamo tuttavia utile fare una sintesi (che si rivolge personalmente al lettore) di quanto si è detto e collegarlo coi sacramenti.



1. Evangelizzazione

Ti è stato fatto conoscere che, se dai fiducia agli Apostoli (la cui testimonianza ti arriva attraverso la Chiesa),

a) accetti come vero il fatto della risurrezione di Gesù, fondamento di tutto il Cristianesimo;

b) accetti le conseguenze di questo fatto e cioè

1. Gesù, figlio di Dio, porta la risposta di Dio al nostro problema del senso della vita;

2. Dio Padre ha concepito un progetto di amore verso tutti gli uomini, te compreso;

3. l’uomo è strutturato sul modello di Gesù Cristo (e quindi figlio di Dio);

4. Gesù Cristo è l’uomo come Dio l’ha pensato e quindi il modello di vita per tutti gli uomini.

Tutto questo è il contenuto essenziale della «evangelizzazione». Ti è stata annunciata una «bella notizia»: la vita eterna con Dio!



2. Accoglimento dell’evangelizzazione

Se ora decidi liberamente di aderirvi, di farla tua, sei esplicitamente cristiano ed esprimi nella comunità (Chiesa) questa tua decisione in modo umano, cioè con dei «segni», allo stesso modo con cui il mistero di Dio è giunto alla tua conoscenza.

Il primo segno è la tua vita vissuta sul modello di Gesù.

Altri segni sono quelli, indicati da Gesù stesso, con i quali la Chiesa ha espresso il suo «sì» alla evangelizzazione: i sacramenti.

Ecco il perché del titolo messo all’inizio: Evangelizzazione e Sacramenti: l’evangelizzazione prepara, è ordinata ai sacramenti, anzi è parte dei sacramenti stessi, che sono l’accoglimento di una evangelizzazione. Disse Gesù:

"Andando in tutto il mondo, annunciate le bella notizia a tutta la creazione. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, chi invece non crederà sarà condannato" (Mc 16,15-16).

Di questo legame strettissimo tra evangelizzazione e sacramento ti convincerai ancor di più se rifletterai più approfonditamente sul significato di «sacramento» e di «sacramenti».



3. Sacramento

Il sacramento è un segno che ti fa scoprire che una determinata situazione della tua vita deve essere da te assunta e vissuta «come la vivrebbe Gesù». In esso ti viene annunciata, per quella circostanza o situazione, una particolare conformità a Gesù, che tu liberamente vuoi accettare e vivere: ti trovi in una certa situazione della tua vita e il sacerdote, a nome di Cristo, ti fa conoscere (ti evangelizza) e propone alla tua accettazione una dimensione tutta speciale, un aspetto particolare della tua conformità al Figlio di Dio. Se tu accetti di vivere «da figlio» quella particolare circostanza e di prolungare poi nella tua vita quella tua decisione, il sacramento è compiuto.

È evidente che ogni sacramento è segno della fede, cioè è compiuto in una comunità di cristiani da te che hai fede nell’annuncio che ti è stato fatto.

Da tutto questo comprenderai allora bene lo stretto legame fra evangelizzazione e sacramenti: di fronte a te vi è la persona (ministro) che, a nome di Cristo, ti annuncia una situazione filiale nuova; poi ci sei tu che l’accetti, che la fai tua. Il sacramento dunque implica evangelizzazione e accettazione: è, come già detto, l’accoglimento di una evangelizzazione.

Di qui ti accorgerai pure della «necessità» del sacramento, come segno di accoglimento di una realtà sovrasensibile che ti viene annunciata. Noterai poi già fin d’ora come il sacramento non sia qualcosa di «magico», «bancario» o meccanico, ma qualcosa di pienamente e profondamente vissuto, una presa di posizione personale davanti all’iniziativa amorosa di Dio.



4. I singoli sacramenti

Passando ora in sommaria rassegna i singoli sacramenti te ne accorgerai ancora di più. Ti avverto però che i sacramenti sono segni di situazioni capitali, di straordinaria importanza nella tua vita, che tu sei chiamato a vivere «da figlio», secondo l'insegnamento di Gesù.

Iniziamo così dalla prima fondamentale situazione, quella in cui prendi in mano la tua vita e le dai un orientamento di fondo: o per Dio o per te stesso. Questa situazione è così importante e complessa che non basta un sacramento per esprimerla in tutte le sue implicazioni. Ci sono i primi tre sacramenti, che si chiamano della Iniziazione cristiana.

a) Il battesimo

Esso è prima di tutto il segno che indica la tua rinuncia al male, la tua opposizione ad una vita dettata da una mentalità egoistica, che poneva il tuo «io» al centro dell’universo come metro di ciò che è bene e di ciò che è male. Il battesimo è quindi un segno che indica la tua conversione.

Questo aspetto di «purificazione dal peccato» è espresso con il rito del lavare con l’acqua (bagno).

Vi è di più però: nel battesimo, Dio, agendo sempre attraverso la persona del ministro che lo rappresenta, ti fa conoscere la tua realtà di Figlio di Dio, ti manifesta il suo eterno amore che ti ha fatto figlio ad immagine del Figlio suo Gesù Cristo; e tu manifesti di accogliere questo suo amore, riconoscendoti così come Egli ti ha fatto, cioè figlio suo. Poni così il segno della tua fede, con la quale cambi la tua mentalità, accettando di pensare e di vedere tutta la realtà e la tua vita nel modo che è proprio di Dio (fede!).

Il battesimo, essendo soprattutto il segno della tua fede, è il segno fondamentale, con il quale tu ti riconosci figlio di Dio, accetti di essere veramente quello che Dio ti dice che sei; l’immagine del Figlio in te non è solo più «donata», ma diventa «accolta», riconosciuta, tua: tu diventi così «personalmente» figlio di Dio. È in questo senso che devi intendere la frase di Giovanni (1,12): «A quelli che credono nel suo nome, diede il potere di diventare figli di Dio».

Le espressioni tradizionali: «Il battesimo ti dà, ti infonde la fede...», ora forse suonano un po’ male al tuo orecchio, quasi che la fede sia qualcosa di materiale... Bisogna semplicemente intenderle nel senso che nel Battesimo si realizza l’annuncio-accoglimento di una visione soprannaturale del mondo e della storia, che comprende anche la realtà della tua persona. Ti aggiungo ancora una cosa: nel battesimo tu «inizi» ad essere figlio di Dio, riconoscendoti tale ed inizi pure il tuo inserimento visibile nella Chiesa, comunità dei credenti in Cristo.

b) La confermazione

Con la confermazione esprimi un altro aspetto di quel tuo orientamento fondamentale a Dio Padre: potrebbe darsi che, diabolicamente, nel tuo spirito si insinui un cuneo che provoca un’incrinatura così profonda da dire: «Riconosco di essere figlio di Dio, ma mi dispiace: riconosco di essere modellato sull’immagine di Cristo, ma non voglio che questa immagine sia viva e parlante nella mia vita, non accetto di vivere come figlio».

Ti manca così la carità.

Se tu accetti di vivere secondo lo Spirito del Figlio, che è la carità e che ti viene annunciata, tu hai fatto la Confermazione, hai posto il segno dello Spirito, della carità di Cristo: esprimi la tua volontà di amare tutti gli uomini e tutte le cose col cuore di Cristo.

Si può dire così: con la confermazione tu hai fatto tuo il dinamismo interiore delle tre Persone divine: il Padre che dona tutto al Figlio: il Figlio che si riconosce come tale e si ridona tutto al Padre nell’Amore che è lo Spirito santo.

Le tre persone divine sono così inabitanti in te, perché hai deciso di fare tua la loro stessa vita (Gv 14,23).

Ancora una cosa: la confermazione perfeziona, completa, «conferma» ritualmente il battesimo - ecco perché il nome «confermazione» -, non invece il battezzato.

c) L'eucaristia

Finalmente nell’eucaristia ti viene manifestata la tua conformità al Cristo anche nel tuo fisico e tu accetti di offrire tutto te stesso, corpo compreso, a Lui.

Non solo: ti viene manifestata anche la tua massima conformità spirituale al Cristo che muore, che esprime il suo supremo amore al Padre ed agli uomini dando la vita.

Nell’eucaristia, ponendo il segno del mangiare il pane e del bere il vino, esprimi la tua comunione totale a Gesù e insieme poni il segno della tua piena incorporazione nella Chiesa: unito ai tuoi fratelli nella fede e nell’amore.

L’eucaristia è il sacramento verso cui convergevano gli altri due (battesimo e confermazione) e verso cui convergeranno tutti gli altri e tutta la tua vita, perché in esso esprimi in sommo grado la tua volontà di unirti pienamente a Gesù, di vivere come Lui e di realizzare così il tuo fine soprannaturale: unito a Gesù nel suo dare la vita in attesa della manifestazione della glorificazione con Lui (risurrezione tua).


Osservazioni:

1. Come già detto, questi tre sacramenti dell’Iniziazione cristiana formano una profonda unità, perché sono segni di un’unica realtà (la tua fondamentale e personale adesione al Cristo) espressa nei suoi tre aspetti diversi. Sono tre espressioni rituali diverse di un’unica realtà.

2. Ti sarà anche facile ora comprendere qual è la realtà spirituale soprannaturale sorta in te dall’incontro con Cristo:

- la realizzazione di uno «stato di grazia», cioè la tua accettazione del dono che Dio ti ha fatto della sua stessa vita (figlio nel Figlio), l’armonia tra il tuo essere filiale e la tua volontà (il peccato sarà il rifiuto di quel dono di Dio);

- la volontà di vivere tutta la tua vita, in ogni suo momento, con lo Spirito del Figlio, la carità. Ogni tua azione sarà vissuta «filialmente», come il prolungamento di quella volontà espressa nel sacramento. Tutta la tua vita sarà «sacramentalizzata».

3. Tale realtà spirituale comportata dai sacramenti della Iniziazione cristiana è normalmente presentata dalla Scrittura in termini di compartecipazione alla morte-risurrezione di Gesù.

Ricorda ad esempio il passo di Paolo: «Sepolti con Lui nel battesimo, in Lui siete risorti per la fede nella potenza del Dio che risuscitò Lui dai morti» (Col 2,12).

NB. Questo vale per l’iniziazione cristiana degli adulti, capaci di una risposta cosciente.

Per i bambini il battesimo esprime il segno, valido per i cristiani adulti, del dono concesso da Dio al bambino, in attesa che lo accetti personalmente, una volta che gli sia stato annunciato.

Ci sono poi, oltre a quella situazione fondamentale di cui ti ho parlato finora, altre situazioni, anch’esse importanti nella vita.

d) La penitenza

Col sacramento della penitenza viene presa in considerazione la triste possibilità di venir meno all’impegno di vivere secondo Gesù Cristo, assunto nei sacramenti dell'Iniziazione cristiana. Hai la possibilità del peccato, di ritornare cioè a vivere secondo il tuo egoismo, di «tentare» di affermare te stesso fino alla distruzione di Dio.

Nel sacramento della penitenza, Dio ti rivela che Gesù è il tuo modello di figlio che ritorna al Padre opponendosi al peccato. Ti rivela che Gesù è anche il tuo Redentore, cioè il tuo modello supremo di opposizione al peccato, perché, morendo, ha affermato il Padre fino alla distruzione di sé.

Nel sacramento della penitenza, Dio, attraverso il ministro, si manifesta sempre disponibile ad accoglierti pentito dei tuoi peccati e a riammetterti nuovamente nella comunione con gli altri cristiani.

e) L'unzione degli infermi

Col sacramento dell'unzione degli infermi si prende in considerazione il disfacimento del tuo essere a causa di una malattia, specialmente se grave.

Anche in tale situazione Dio ti manifesta una tua particolare conformità all’immagine del Cristo, il quale accetta la sofferenza e la morte per amore, rimettendosi nelle mani del Padre.

Nel sacramento fai tuoi questi sentimenti di Gesù ed esprimi la tua volontà di passare da questo mondo al Padre, per incontrarti eternamente con Lui (cfr. Giac 5,14 ss.).

f) L'ordine

Il sacramento dell’ordine orienta la tua vita al bene degli uomini proprio in funzione dell’evangelizzazione. Dio ti rende segno della presenza di Cristo, capo della Chiesa.

g) Il matrimonio

Infine il sacramento del matrimonio considera la tua volontà di donazione ad un’altra persona di sesso diverso.

Anche qui Dio ti vuole manifestare che quell’atto di donazione reciproca è per indicare l’intima e personale unione di Gesù con tutti gli uomini. Fra due persone in questo mondo non ci può essere un’unione più profonda, fisica e spirituale, e nel matrimonio accetti di realizzare tale unione come segno di quella fra Dio e l’umanità in Cristo (cfr. Ef 5,22-23).



5. Conclusione

a) Credo ormai che tu sia convinto dell’intimo legame tra evangelizzazione e sacramenti e dell’importanza prioritaria della evangelizzazione, la quale ti fa conoscere da parte di Dio il suo eterno disegno di amore, che si realizza in te e ti porta a vivere «coscientemente» la tua vita di figlio di Dio. Penso che sia chiaro anche il compito della Chiesa: quello di continuare la funzione di Cristo, rendendo noto a tutti gli uomini il «mistero di Dio», perché essi vi possano liberamente e coscientemente conformare la loro vita (cfr. Mt 28,16-20).

Il dovere missionario è di ciascun cristiano che conosce il «mistero di Dio» e che è spinto dal suo amore di figlio a farlo conoscere anche agli altri. Così la fede nell’amore «preventivo» di Dio ti può anche spingere alla sua proclamazione nei riguardi di una nuova creatura che viene alla luce in questo mondo: la tua fede e il tuo amore ti spingono a professare nella comunità dei credenti: «Anche questo bambino è figlio di Dio» (senso del battesimo dei bambini).

b) Ti sarai accorto da tutta la trattazione che non sono mai state adoperate espressioni come: «I sacramenti producono qualcosa... infondono...». Si è voluto così che tu evitassi il pericolo di scambiare per qualcosa di materiale e sensibile ciò che è al di là della tua esperienza.

Possiamo però dire che nei sacramenti qualcosa è avvenuto nel tuo spirito, indipendentemente dalla persona, più o meno buona, che ti ha evangelizzato più o meno bene: veramente nel tuo spirito si è verificata una rispondenza, un'armonia col tuo essere di figlio, armonia che ti verrà manifestata soltanto dopo la morte.

A livello sensibile tu continuerai a svolgere normalmente la tua vita, ma sappi che di fatto c’è in te una realtà sovrasensibile che si sviluppa e cresce: la tua realtà di figlio di Dio.

Se si può quindi parlare di efficacia dei sacramenti, non si deve intendere che nel sacramento si realizza qualcosa indipendentemente da te, ma nel senso che realmente avviene in te ciò che il segno manifesta: la tua unione personale a Gesù, la tua «alleanza» con Dio Padre.

L’eternità beata non darà a te qualcosa in più di quanto avevi già prima qui. Semplicemente là sarà manifestato quanto avevi qui, cioè quale veramente è stato il livello del tuo amore filiale. L’eternità beata sarà così l’eternizzazione del tuo stato di grazia, mentre l’eternità infelice sarà l’eternizzazione del tuo stato di peccato, di lacerazione profonda del tuo essere (vera morte).

Siamo così in grado di concludere dicendo che nei sacramenti c’è sempre da una parte Dio che, attraverso il suo ministro, ti fa un annuncio e dall’altra parte ci sei tu che, coscientemente e liberamente, rispondi a quell’annuncio, accettando di vivere filialmente, per tutta la vita, quella particolare situazione della tua esistenza.

Se, in questo corso,
hai scoperto o riscoperto
il Cristianesimo,
impegnati ad annunciare
a tutti
il "vangelo" della Risurrezione!





Precisazione:

Questo libro ha un costo, ma non ha un prezzo,

perché l'evangelizzazione deve essere gratuita.

Gesù infatti ha detto:

"Gratis avete ricevuto e gratis date" (Mt 10,8).

Tutto quanto verrà raccolto

sarà usato solo per evangelizzare.
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Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
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