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I FONDAMENTI DEL CRISTIANESIMO

Ultimo Aggiornamento: 18/10/2018 14:41
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19/04/2010 23:30
 
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La STORICITA'
della RISURREZIONE
I documenti

In questo capitolo vedremo:
- il problema della storicità
- il metodo di lavoro
- i documenti antichi a nostra disposizione per stabilire la storicità della risurrezione
- lo scopo nostro nel leggerli
- la lettura dei documenti stessi
- il testo completo dei documenti



1. Il problema
La risurrezione, di fatto predicata, è anche successa?

Dall’analisi dei documenti emerge con sicurezza qual è il punto di partenza della predicazione degli apostoli.
Uno di tali documenti (1 Cor 15) ci ha anche fatto sapere che la risurrezione di Gesù colonna portante del Cristianesimo: tolta quella, tutto il discorso si svuota e diventa inconsistente.
Poiché la risurrezione riveste tale importanza nel Cristianesimo, è lecito procedere ad un’accurata indagine per cercare di appurarese la risurrezione, di fatto predicata, è davvero successa; in altre parole, se è proprio vero che Gesù è risorto.

2. Il metodo di lavoro

Al termine di questo lavoro saremo in possesso dei dati necessari per formulare un nostro giudizio personale, che potrà essere:

- sono disposto a credere che il fatto sia successo (atto di fede);

- non sono disposto a credere che il fatto sia successo;
- rimango nel dubbio, almeno per ora.

>

3. I documenti per risolvere il problema
I documenti a nostra disposizione per ora sono:



4. Scopo nostro nel leggere i documenti
Noi leggeremo i documenti allo scopo di capire il più precisamente possibile quanto l'autore ha voluto comunicare.
Questo è l'aspetto oggettivo della nostra analisi.
Il lettore poi dovrà porsi il problema personale di valutare se ciò che gli autori scrissero corrisponde a verità, oppure se si sbagliarono in buona fede, oppure ancora se mentirono coscientemente.
Questo è l'aspetto soggettivo della nostra analisi.

NB. Non è nelle nostre intenzioni "plagiare" le persone in modo che credano. Poiché la risurrezione non è evidente in sé e non è dimostrabile razionalmente, l'atto di fede resterà sempre un atto libero che impegna la responsabilità personale.



5. Lettura dei documenti
Allo scopo di acquisire i dati necessari in relazione alla storicità della risurrezione, il lettore interessato farà bene a 1. leggere attentamente tutti i documenti che possediamo al riguardo;
2. confrontarli tra loro;
3. mettendo in evidenza le reciproche

- convergenze
- divergenze
- contraddizioni.

Nel capitolo successivo analizzeremo det-tagliatamente i documenti che riteniamo più significativi.


6. I documenti su sepoltura e risurrezione

Vangelo secondo Marco - anno 50/60
cap. 15

42. E già sera essendosi fatta, poiché era parasceve, che è vigilia del sabato,
43. essendo andato Giuseppe d’Arimatea, ragguardevole membro del Consiglio, il quale anche lui attendeva il regno del Dio, fattosi coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù.
44. Pilato si meravigliò che già fosse morto e, avendo fatto chiamare il centurione, lo interrogò se già fosse morto;
45. e saputo dal centurione di sì, donò il cadavere a Giuseppe.
46. E avendo comprato una sindone, avendolo tirato giù, lo avvolse nella sindone e lo depose in un sepolcro che era scavato in roccia e rotolò-vicino una pietra alla porta del sepolcro.
47. E Maria la Maddalena e Maria quella di Giuseppe notavano dove è stato deposto.


cap. 16
1. E trascorso il sabato Maria la Maddalena e Maria quella di Giacomo e Salome comperarono aromi, affinché andate ungessero lui.
2. e assai di buon’ora nel primo (giorno) della settimana vanno al sepolcro sorto il sole.
3. E dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà-via la pietra dall’ingresso del sepolcro?».
4. E alzati gli occhi, notano che era stata rotolata-indietro la pietra - eppure era grande assai.
5. Ed entrate nel sepolcro videro un giovanetto sedente alla destra avvolto in veste bianca e furono prese da stupore.
6. Ma questi dice loro: «Non stupitevi. Gesù cercate il nazareno il crocifisso;/? fu/Fu destato, non è qui; ecco il luogo dove posero lui.
7. Ma, andate, dite ai discepoli di lui e a Pietro che preguida voi nella Galilea; là lo vedrete come disse a voi».
8. E uscite fuggirono dal sepolcro. Le prese infatti tremore e agitazione; e a nessuno nulla dissero: temevano infatti.

(La parte che segue è di un altro autore, probabilmente posteriore)
9. Risorto di buon’ora nel primo (giorno) della settimana si manifestò dapprima a Maria la Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni.
10. Quella messasi in cammino diede la notizia a quelli che erano stati con lui afflitti e piangenti.
11. E quelli udito che vive e fu visto da lei non credettero.
12. Dopo queste cose a due tra essi che camminavano si manifestò in diverso sembiante, mentre stavano andando in campagna.
13. E quelli tornati indietro diedero la notizia agli altri: neppure a quelli credettero.
14. Da ultimo si manifestò agli undici mentre giacevano (a mensa) e biasimò la loro incredulità e durezza di cuore poiché a coloro che lo contemplarono destato non credettero.
15. E disse loro: «Andate in tutto il mondo, annunciate l’evangelo (bella notizia) ad ogni creatura.
16. Chi ha creduto ed è stato battezzato sarà salvato, chi invece non ha creduto sarà condannato.
17. (Come) segni a quelli che hanno creduto queste cose seguiranno: nel mio nome scacceranno demoni, parleranno in lingue nuove,
18. prenderanno (in mano) serpenti e se alcunché di mortale berranno, non li danneggerà. Su malati imporranno (le) mani e (questi) staranno bene».
19. Il Signore (Gesù) quindi dopo aver parlato loro fu sollevato al cielo e sedette alla destra del Dio.
20. Quelli invece essendosene andati annunciarono ovunque, il Signore cooperando e confermando la parola con i segni che (l’) accompagnavano.


Vangelo secondo Luca - anno 55/75
cap. 23

50. Ed ecco un uomo di nome Giuseppe, influente membro del Consiglio, uomo buono e giusto.
51. - questi non era stato d’accordo con la volontà e l’azione di loro (cioè del Consiglio),- di Arimatea, città dei Giudei, il quale aspettava il regno del Dio,
52. questi essendo andato da Pilato chiese il corpo di Gesù,
53. e avendo(lo) tirato-giù, avvolse quello in una sindone e lo pose in un sepolcro scavato nella roccia, dove non era ancora nessuno giacente.
54. Ed era giorno di parasceve e (il) sabato sorgeva.
55. Le donne che erano venute dalla Galilea con lui seguirono da vicino, osservarono il sepolcro e come fu posto il corpo di lui,
56. ritornate indietro poi prepararono aromi e profumi. E il sabato riposarono secondo il precetto. cap. 24
1. Il primo (giorno) della settimana ai primi albori andarono al sepolcro portando gli aromi che avevano preparato.

2. Trovarono però la pietra rotolata-via dal sepolcro,

3. ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.

4. Ed avvenne che si trovarono in angustie per questo ed ecco due uomini si appressarono loro in veste sfolgorante;

5. essendo esse impaurite e avendo abbassato i volti verso la terra, (quelli) dissero loro: «Perché cercate il vivente tra i morti?

6. Non è qui, ma fu destato; ricordate come parlò a voi ancora essendo nella Galilea,

7. dicendo del figlio dell’uomo che deve essere consegnato in mani di uomini peccatori ed essere crocefisso e il terzo giorno risorgere».

8. E si ricordarono delle parole di lui

9. e tornate-indietro dal sepolcro annunciarono queste cose tutte agli undici e a tutti gli altri.

10. Erano poi là la Maddalena Maria e Giovanna e Maria quella di Giacomo; anche le altre con esse dicevano agli apostoli queste cose.

11. E sembrarono ai loro occhi come vaneggiamento queste parole e non credettero loro.

(Il versetto che segue non si trova in molti manoscritti e la sua autenticità è discussa). 12. Allora Pietro alzatosi corse al sepolcro; e chinatosi guarda i lini (alcuni manoscritti aggiungono: giacenti) soli e tornò a casa (lett.: presso di sé) meravigliandosi per l’accaduto.

13. Ed ecco due fra quelli nello stesso giorno stavano camminando verso un villaggio distante stadi sessanta (alcuni manoscritti hanno: cento; altri hanno: centosessanta) da Gerusalemme, al quale (era) nome Emmaus

14. ed essi discorrevano tra loro intorno a tutte queste cose accadute.

15. Ed avvenne nel parlare essi e discutere insieme, anche Gesù stesso accostatosi camminava con loro;

16. ma i loro occhi erano costretti a non riconoscerlo.

17. Disse loro: «Quali questi discorsi che scambiate tra voi camminando?». E si fermarono tristi.

18. Rispondendo allora uno di nome Cleopa disse a lui: «Tu solo abiti presso Gerusalemme (opp. sei pellegrino a Gerusalemme) e non conosci le cose accadute in essa in questi giorni?».

19. E disse loro: «Quali?» Essi allora dissero a lui «Quelle riguardanti Gesù il Nazareno, che fu uomo profeta potente in opera e parola di fronte al Dio e a tutto il popolo,

20. come anche consegnarono lui i sommi sacerdoti e i capi nostri a condanna di morte e lo crocifissero.

21. Noi però speravamo che egli è colui che sta per riscattare Israele; ma ormai anche con tutte queste cose questo terzo giorno trascorse da che queste cose accaddero.

22. Ma anche alcune donne tra noi ci turbarono essendo state mattiniere al sepolcro

23. e non avendo trovato il corpo di lui vennero dicendo anche di aver visto un'apparizione di messaggeri i quali dicono che egli vive.

24. E andarono alcuni di quelli con noi al sepolcro e trovarono così come anche le donne dissero, lui però non videro».

25. Ed egli disse loro: «O senza intelletto e tardi nel cuore a credere a tutte le cose che dissero i profeti!

26. Non forse queste cose doveva patire il Cristo ed entrare nella sua gloria?».

27. E avendo iniziato da Mosè e da tutti i profeti interpretò loro in tutte le Scritture le cose riguardo a se stesso.

28. E si avvicinarono al villaggio dove erano diretti ed egli finse di dirigersi più oltre.

29. E lo forzarono dicendo: «Resta con noi poiché è verso sera ed è declinato già il giorno». Ed entrò per restare con loro.

30. Ed avvenne nell’essere lui coricato (a mensa) con loro, preso il pane benedisse e spezzato (lo) distribuì ad essi.

31. Si aprirono allora i loro occhi e lo riconobbero ed egli divenne invisibile a loro.

32. E dissero tra loro: «Forse il nostro cuore non era infiammato in noi, quando ci parlava nel viaggio, quando interpretava a noi le Scritture?».

33. E alzatisi nello stesso istante ritornarono a Gerusalemme e trovarono riuniti gli Undici e quelli con loro

34. che dicevano (variante: dicendo): «veramente fu destato il Signore e apparve a Simone».

35. Ed essi descrivevano le cose nel viaggio e come fu conosciuto da essi nello spezzamento del pane.

36. Queste cose mentre essi stavano dicendo, egli stesso stette in mezzo a loro (molti manoscritti aggiungono: e dice loro: «Pace a voi»).

37. Stupiti e impauriti credevano vedere uno spirito.

38. E disse loro: «Perché siete turbati e perché dubbi salgono-su nei vostri cuori?

39. Vedete le mie mani e i miei piedi, che io sono quello stesso. Toccatemi e vedete che uno spirito carne e ossa non ha, come vedete che io ho».

40. E ciò detto mostrò loro le mani e i piedi (non tutti i manoscritti riportano questo versetto).

41. Ancora però non credendo essi per la gioia e meravigliandosi, disse loro: «Avete qualcosa da mangiare qui?».

42. Essi allora diedero a lui un pezzo di pesce arrostito;

43. e preso (lo) davanti a loro mangiò.

44. Disse poi ad essi: «Questi miei discorsi che parlai a voi essendo ancora con voi, che bisogna che siano compiute tutte le cose scritte nella legge di Mosè e nei profeti e salmi intorno a me».

45. Allora aprì loro la mente per capire le Scritture

46. e disse loro che appunto è stato scritto che avrebbe sofferto il Cristo e sarebbe risorto da morti nel terzo giorno

47. e sarebbero stati annunciati nel suo nome conversione (lett. rovesciamento di mente) e perdono di peccati a tutte le genti cominciando da Gerusalemme.

48. «Voi (siete) testimoni di queste cose;

49. ed ecco io invio la promessa del Padre mio su voi; voi però rimanete nella città fino a che siate rivestiti dall’alto di potenza».

50. Li condusse poi fin presso Betania e sollevate le mani sue li benedisse.

51. E avvenne nel benedire lui essi, si staccò da loro (vari manoscritti aggiungono: ed era sollevato al cielo).

52. Ed essi (vari manoscritti aggiungono: prostratisi davanti a lui) ritornarono a Gerusalemme con gioia grande.
53. Ed erano per tutto il (tempo) nel tempio lodando il Dio.



Vangelo secondo Matteo - anno (50)/85
cap. 27

57. Sera avvenendo, venne un uomo ricco da Arimatea di nome Giuseppe, che anche egli si era fatto discepolo di Gesù.

58. Questi, andato da Pilato, chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che fosse dato.

59. E, preso il corpo, Giuseppe lo in-arrotolò in sindone (= lenzuolo) pulita (opp. nuova, bianca)

60. e pose esso nel nuovo suo sepolcro che aveva scavato (opp. fatto scavare) nella roccia e, rotolata-davanti una pietra grande alla porta del sepolcro, andò via.

61. Era però là Maria la Maddalena e l’altra Maria sedute davanti al sepolcro.

62. Il (giorno) dopo, che è dopo la parasceve, si riunirono i sommi sacerdoti e i farisei da Pilato

63. dicendo: «Signore, ci ricordammo che quell’impostore disse ancora vivente: "Dopo tre giorni mi desto".

64. Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, affinché andati i discepoli non rubino lui e dicano al popolo: "Fu destato dai morti" e sarà l’ultima impostura peggiore della prima».

65. Disse loro Pilato: «Avete/abbiate una custodia (= corpo di guardia); andate, vigilate come sapete».
66. Quelli partitisene vigilarono il sepolcro avendo sigillato la pietra insieme alla custodia.

cap. 28

1. Dopo il sabato, al sorgere del primo (giorno) della settimana, andò Maria la Maddalena e l’altra Maria a vedere il sepolcro.

2. Ed ecco avvenne un terremoto grande: un messaggero del Signore infatti disceso dal cielo ed avvicinatosi, rotolò-via la pietra e si sedette sopra di essa.

3. Era l’aspetto di lui come folgore e il vestito di lui bianco come neve.

4. Per la paura di lui furono sconvolti i custodi e divennero come morti.

5. Ma rispondendo il messaggero disse alle donne: «Non temete voi; so infatti che Gesù il crocifisso cercate.

6. Non è qui. Fu destato infatti come disse; venite, vedete il luogo dove giaceva.

7. E presto, essendo andate, dite ai discepoli di lui che fu destato dai morti ed ecco preguida voi alla Galilea; là lo vedrete. Ecco, dissi a voi».

8. Ed allontanatesi presto dal sepolcro con paura e con gioia grande corsero ad annunziare ai discepoli di lui.

9. Ed ecco Gesù venne incontro a loro dicendo: «Rallegratevi (salve)». Quelle allora avvicinatesi strinsero i suoi piedi e si prostrarono davanti a lui.

10. Allora dice loro Gesù: «Non temete; andate, annunciate ai fratelli miei che vadano in Galilea e là mi vedranno».

11. Mentre esse se ne partivano, ecco alcuni della guardia, andati nella città, annunciarono ai sommi sacerdoti tutte le cose accadute.

12. E radunatisi (sottinteso: i sommi sacerdoti) con gli anziani e avendo preso consiglio, sufficienti denari diedero ai soldati

13. dicendo: «Dite che i discepoli di lui venuti di notte lo rubarono noi addormentati.

14. E se sarà udito questo dal governatore, noi (lo) persuaderemo e vi renderemo senza noie».

15. Quelli presi (i) denari fecero come erano stati istruiti. E fu divulgato questo discorso presso (certi) giudei fino ad oggi.

16. Gli undici discepoli poi andarono nella Galilea sul monte dove ordinò loro Gesù,

17. e vistolo si prostrarono, alcuni però dubitarono (opp. avendolo visto si prostrarono quelli che però avevano dubitato).

18. E avvicinatosi Gesù parlò loro dicendo: «Fu dato a me ogni potere in cielo e sulla terra.

19. Andate dunque, fate discepole tutte le genti (i pagani), battezzandole (lett. immergendole) nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito,
20. insegnando loro ad osservare tutte le cose che prescrissi a voi. Ed ecco io con voi sono tutti i giorni fino al compimento del tempo».



Vangelo secondo Giovanni - anno 80/90
cap. 19

38. Dopo queste cose interrogò Pilato Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù in segreto (lett. nascosto) per la paura dei Giudei, affinché gli permettesse di togliere il corpo di Gesù e permise Pilato.

39. Andò dunque e tolse il corpo di lui. Andò anche Nicodemo, quello andato presso di lui di notte la prima volta, portando una mescolanza di mirra e di aloe, quasi cento libbre.

40. Presero pertanto il corpo di Gesù e lo avvolsero (o legarono?) con lini insieme agli aromi, come (è) uso ai Giudei di seppellire (opp. preparare alla sepoltura).

41. Era nel luogo dove fu crocifisso un orto, e nell’orto un sepolcro nuovo, in cui mai nessuno era stato posto;
42. là pertanto a causa della parasceve dei Giudei, poiché vicino era il sepolcro, posero Gesù.

cap. 20

1. Il primo (giorno) della settimana, Maria la Maddalena va di buon mattino quando c’è ancora tenebra al sepolcro e vede la pietra tolta dal sepolcro.

2. Corre quindi e va da Simone Pietro e dall’altro discepolo che Gesù amava e dice loro: «Tolsero il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lo posero».

3. Uscì allora Pietro e l’altro discepolo e andavano al sepolcro.

4. Correvano i due insieme e l’altro discepolo pre-corse più velocemente di Pietro e giunse primo al sepolcro.

5. E chinatosi vede giacenti i lini tuttavia non entrò.

6. Giunge allora anche Simone Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e nota i lini giacenti

7. e il sudario che era sopra il suo capo non con i lini giacente ma diversamente/separatamente in-arrotolato in un unico luogo.

8. Allora entrò anche l’altro discepolo, quello giunto primo al sepolcro, e vide e credette.
9. Non ancora infatti avevano compreso la Scrittura che deve lui da morti risorgere.

10. Tornarono allora di nuovo a casa (lett. presso di sé) i discepoli.

11. Maria poi stava presso il sepolcro fuori piangendo. Mentre dunque piangeva, si chinò verso il sepolcro

12. e nota due messaggeri in bianche (vesti) seduti uno presso il capo ed uno presso i piedi, dove giaceva il corpo di Gesù.

13. E dicono a lei quelli: «Donna, perché piangi?». Dice ad essi che "tolsero il Signore mio e non so dove lo posero".

14. Queste cose avendo detto, si volse all’indietro e nota Gesù presente e non sapeva che è Gesù.

15. Dice a lei Gesù: «Donna, perché piangi? chi cerchi?». Quella, ritenendo che è il giardiniere, dice a lui: «Signore, se tu lo portasti via, dimmi dove lo ponesti ed io lo prenderò».

16. Dice a lei Gesù: «Maria». Voltatasi (opp. avendoci ripensato) quella dice a lui in ebraico: «Rabbunì» che significa Maestro.
17. Dice a lei Gesù: «Non mi toccare, non ancora infatti sono salito al Padre. Va’ invece dai miei fratelli e di’ loro: Salgo al Padre mio e Padre vostro e Dio mio e Dio vostro».

18. Va Maria la Maddalena annunciando ai discepoli che "ho visto il Signore" e queste cose disse a lei.

19. Essendo dunque sera in quel giorno, il primo della settimana, ed essendo le porte chiuse dove erano i discepoli per la paura dei Giudei, venne Gesù e stette nel mezzo e dice loro: «Pace a voi».

20. E ciò detto mostrò le mani e il fianco ad essi. Gioirono allora i discepoli vedendo il Signore.

21. Disse dunque ad essi Gesù di nuovo: «Pace a voi. Come ha inviato me il Padre, anch’io mando voi».

22. E ciò detto soffiò addosso e dice loro: «Ricevete (lo) Spirito Santo.

23. Se ad alcuni rimetterete i peccati, saranno rimessi loro; se ad alcuni riterrete, saranno ritenuti».

24. Tommaso però, uno dei dodici, quello detto Didimo (= gemello), non era con loro quando venne Gesù.

25. Dicevano dunque a lui gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle mani di lui il segno dei chiodi e metto il dito mio nel luogo dei chiodi e metto la mia mano nel fianco di lui, non crederò».

26. E dopo giorni otto nuovamente erano dentro i suoi discepoli e Tommaso con loro. Viene Gesù, le porte essendo chiuse, e stette nel mezzo e disse: «Pace a voi».

27. Poi dice a Tommaso: «Porta il tuo dito qui e vedi le mie mani e porta la tua mano e metti(la) nel mio fianco e non essere incredulo, ma credente».

28. Rispose Tommaso e disse a lui: «Il Signore mio e il Dio mio».

29. Dice a lui Gesù: «Poiché hai visto me, hai creduto? Felici i non aventi visto e aventi creduto».

30. Molti dunque ed altri segni fece Gesù dinanzi ai discepoli che non sono stati scritti in questo libro;
31. questi (opp. queste cose) sono stati scritti affinché crediate che Gesù è il Cristo il Figlio del Dio e affinché credendo vita abbiate nel nome di lui.


cap. 21 (di un altro autore) - dopo il 90

1. Dopo queste cose manifestò se stesso di nuovo Gesù ai discepoli sul mare della Tiberiade. Si manifestò così.

2. Erano insieme Simon Pietro e Tommaso quello detto Didimo e Natanaele quello da Cana della Galilea e quelli di Zebedeo e altri due tra i discepoli di lui.

3. Dice loro Simon Pietro: «Vado a pescare». Dicono a lui: «Veniamo anche noi con te». Andarono e salirono sulla barca e in quella notte presero nulla.

4. Essendosi fatto però ormai mattino, stette Gesù sulla spiaggia; nondimeno non sapevano i discepoli che è Gesù.

5. Dice quindi loro Gesù: «Figlioli, non avete qualcosa da mangiare?». Risposero a lui: «No».

6. Egli allora disse loro: «Gettate alla parte destra della barca la rete e troverete». Gettarono allora e non avevano più forza di tirarla a causa della quantità dei pesci.

7. Dice allora il discepolo, quello che Gesù amava, a Pietro: «È il Signore». Simon Pietro dunque, avendo sentito che è il Signore, si cinse il vestito - era infatti nudo - e si gettò nel mare;

8. invece gli altri discepoli vennero con la barca - infatti non erano lontani dalla terra, ma circa 200 cubiti - trascinando la rete dei pesci.

9. Come dunque scesero a terra vedono brace giacente e pesce giacente sopra e pane.

10. Dice loro Gesù: «Portate dei pesci che prendeste ora».

11. Salì allora Simon Pietro e tirò la rete a terra piena di grossi pesci, centocinquantatre; e tanti essendo non si strappò la rete.

12. Dice loro Gesù: «Orsù, mangiate». Nessuno però dei discepoli osava interrogarlo: «Tu chi sei?» sapendo che è il Signore.

13. Si fa avanti Gesù e prende il pane e (ne) dà loro e il pesce ugualmente.

14. Questa (fu) già la terza volta che si manifestò Gesù ai discepoli destato da morti.

15. Quando dunque ebbero mangiato dice a Simon Pietro Gesù: «Simone di Giovanni mi ami più di questi?». Dice a lui: «Certamente Signore, tu sai che ti voglio bene». Dice a lui: «Pasci i miei agnellini».

16. Dice a lui nuovamente una seconda volta: «Simone di Giovanni mi ami?». Dice a lui: «Certamente Signore, tu sai che ti voglio bene». Dice a lui: «Pascola le mie pecorelle».

17. Dice a lui per la terza volta: «Simone di Giovanni mi vuoi bene?». Si addolorò Pietro perché disse a lui per la terza volta "Mi vuoi bene?" e disse a lui: «Signore tutto tu sai, tu conosci che ti voglio bene». Dice a lui Gesù: «Pasci le mie pecorelle.

18. Amén amén (= in verità) dico a te: quando eri più giovane ti cingevi da te stesso e andavi dove volevi; quando invece sarai vecchio, tenderai le tue mani e (un) altro ti cingerà e porterà dove non vuoi».

19. Questo poi disse (significando) con quale morte glorificherà il Dio. E ciò detto dice a lui: «Seguimi».

20. Voltatosi Pietro vide il discepolo che Gesù amava che seguiva, il quale anche si adagiò nella cena sul petto di lui e disse: "Signore, chi è il tuo traditore?".

21. Pietro dunque avendo visto costui dice a Gesù: «Signore, di costui invece che cosa (ne sarà)?».

22. Dice a lui Gesù: «Se voglio che egli rimanga fino a quando ritorno, che cosa a te (importa)? Tu seguimi».

23. Si diffuse perciò questa opinione tra i fratelli che quel discepolo non muore; non disse però a lui Gesù che non muore, ma: "Se voglio che rimanga fino a quando ritorno, cosa a te (importa)?".

24. Questo è il discepolo che testimonia intorno a queste cose e che scrisse queste cose e sappiamo che la sua testimonianza è vera.

25. Sono poi ancora altre molte le cose che fece Gesù, le quali se fossero scritte una per una neppure ritengo il mondo stesso conterrebbe i libri scritti.


Memorie di Nicodemo (recens. greca A) - sec. I-II

cap. 11

3. Un uomo di nome Giuseppe, consigliere della città di Arimatea, egli pure in attesa del regno di Dio, andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo tirò giù, l’avvolse in un panno di lino e lo depose in una tomba scavata nella roccia dove non era stato deposto ancora mai alcuno.


cap. 12

1. Le autorità contro Giuseppe e Nicodemo. Udito che Giuseppe aveva chiesto il corpo di Gesù, gli Ebrei lo cercarono e con lui le dodici persone che avevano detto che Gesù non era nato da fornicazione, Nicodemo e molti altri che si erano presentati a Pilato e avevano illustrato le sue buone azioni. Ma tutti si erano nascosti, e non videro che Nicodemo, perché era un capo degli Ebrei. Disse loro Nicodemo: "Com’è che vi siete radunati nella sinagoga?". Gli Ebrei gli risposero: "Come hai fatto a entrare nella sinagoga? Tu sei infatti associato con lui e nella vita futura la sua parte sarà con te". Nicodemo rispose: "Amen, amen".Così pure Giuseppe venne e disse loro: "Perché siete irritati verso di me per il fatto che ho chiesto il corpo di Gesù? Vedete, l’ho posto nel mio sepolcro nuovo, dopo averlo avvolto in un panno di lino, ed ho fatto rotolare la pietra all’ingresso della caverna. Voi non vi siete comportati bene verso il giusto, giacché non vi siete pentiti quando l’avete crocifisso, anzi lo avete ancora trapassato con la lancia".

2. Ma gli ebrei arrestarono Giuseppe e diedero ordine di mantenerlo sotto buona custodia fino al primo giorno della settimana; e gli dissero: "Sappi che l’ora non ci permette di agire contro di te, giacché sta spuntando il sabato, ma sappi che tu non avrai mai l’onore di una tomba: la tua carne, infatti, sarà gettata agli uccelli del cielo".
Rispose Giuseppe: "Questo parlare è simile a quello del superbo Golia che si erse contro il Dio vivente e il santo Davide. Giacché Dio disse, per mezzo del profeta: «Mia è la vendetta, io ricompenserò», dice il Signore. Ed ecco ora, uno che era incirconciso, ma dal cuore circonciso, prese dell’acqua e si lavò le mani dicendo: «Sono innocente del sangue di questa persona giusta. Vedetevela voi!». Avete risposto a Pilato: «Il suo sangue sia su di noi e sui nostri figli». Ed ora io temo che l’ira di Dio venga su di voi e sui vostri figli, come avete detto". Udite queste parole, gli ebrei si infuriarono, gli posero le mani addosso, lo legarono e lo rinchiusero in una camera senza finestre e alla porta posero delle guardie; e apposero i sigilli alla porta del luogo ove avevano rinchiuso Giuseppe.

3. Nel sabato, i capi della sinagoga, i sacerdoti e i leviti, emanarono una ordinanza affinché, nel primo giorno della settimana, tutti gli uomini si radunassero nella sinagoga. E tutto il popolo s’alzò di buon mattino e, nella sinagoga, tenne consiglio sul genere di morte da infliggergli. Allorché ebbe luogo il consiglio, ordinarono che egli fosse introdotto, con grande disonore. Aperta la porta non lo trovarono.
Tutto il popolo restò stupito, perché i sigilli erano intatti e la chiave l’aveva Caifa. E non osarono più mettere le mani su colui che, davanti a Pilato, aveva parlato in favore di Gesù.

cap. 13

1.Testimonianza delle guardie. Mentre ancora sedevano nella sinagoga, stupiti a motivo di Giuseppe, giunsero le guardie che gli ebrei avevano chiesto a Pilato per custodire il sepolcro di Gesù affinché i suoi discepoli non andassero a rubarlo, ed annunziarono ai capi della sinagoga, sacerdoti e leviti, quanto era accaduto. Come fosse venuto un grande terremoto e: "Abbiamo visto un angelo discendere dal cielo, far rotolare la pietra dall’ingresso della tomba e sedere su di essa, ed era splendente come la neve e come il lampo. Noi tremammo dal grande spavento e restammo come morti. Udimmo la voce dell’angelo che parlava con le donne, che attendevano alla tomba, dicendo: «Non temete! So, infatti, che voi cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui! Risorse, come disse. Venite a vedere il luogo dove giaceva il Signore, e andate subito a dire ai suoi discepoli che egli risorse dai morti, ed è in Galilea»".

2. Gli ebrei domandarono: "Con quali donne parlò?". Le guardie risposero: "Non sappiamo chi erano". E gli Ebrei: "Che ora era?". "La mezzanotte" risposero le guardie. Gli ebrei domandarono: "E perché non avete preso le donne?". "A causa della paura, eravamo diventati come morti - risposero le guardie - e pensavamo di non rivedere più la luce del giorno. E come avremmo potuto prenderle?". Gli ebrei risposero: "Quant’è vero che il Signore vive, noi non vi crediamo".Le guardie dissero agli ebrei: "In quell’uomo avete visto così tanti segni e non credete; come dunque potrete credere a noi? Avete fatto proprio un giuramento vero: «Quant’è vero che il Signore vive», egli infatti vive veramente. Abbiamo udito, proseguirono le guardie, che avete rinchiuso quel tale che ha chiesto il corpo di Gesù, che avete apposto alla porta i sigilli e, quando l’avete riaperta, non l’avete trovato. Dateci dunque Giuseppe e noi vi daremo Gesù".Glii ebrei risposero: "Se n’è andato nella sua città". "Anche Gesù risorse, dissero le guardie, come abbiamo udito dall’angelo, ed è in Galilea".

3. All’udire queste parole, gli ebrei temettero grandemente e dissero: "Che questo racconto non giunga alle orecchie del popolo e tutti si rivolgano a Gesù!". Gli ebrei allora tennero consiglio, ammassarono una grande somma di denaro e la diedero alle guardie, dicendo: "Dite che mentre voi dormivate, nella notte, vennero i suoi discepoli e lo rubarono. Qualora il procuratore udisse questo, gli parleremo noi affinché non abbiate da preoccuparvi". Ed essi preso (il denaro) fecero come erano stati istruiti.

cap. 14

1. Gesù sul monte Mamilch. Ma dalla Galilea vennero a Gerusalemme un sacerdote, Finee, uno scriba, Adas, un levita, Aggeo, ed annunziarono ai capi della sinagoga, sacerdoti e leviti: "Abbiamo visto Gesù che sedeva sul monte Mamilch con i suoi discepoli. Egli ordinò ai suoi discepoli: «Andate in tutto il mondo ed annunziate a tutta la creazione: chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. Questi sono i segni che accompagneranno i credenti: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti, se berranno una bevanda mortifera non farà loro alcun male, imporranno le mani sui malati e guariranno» (cfr. la finale aggiunta di Mc 16,17-18). E abbiamo visto che mentre Gesù parlava ancora ai suoi discepoli, fu preso in cielo".

2. Dissero allora gli anziani, i sacerdoti e i leviti: "Date gloria al Dio di Israele e confessate davanti a lui se veramente avete udito e visto queste cose, così come le avete presentate". Gli annunciatori risposero: "Quant’è vero che vive il Signore, il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, noi abbiamo udito questo e abbiamo visto mentre era preso in cielo". Gli anziani, i sacerdoti e i leviti, risposero: "Siete venuti ad annunziarci questa notizia o siete venuti per presentare a Dio la vostra preghiera?". "Per presentare a Dio la nostra preghiera" risposero. Dissero allora gli anziani, i sacerdoti e i leviti: "Se siete venuti per presentare a Dio la vostra preghiera, a che scopo queste ciance davanti al popolo?". Il sacerdote Finee, lo scriba Adas e il levita Aggeo, risposero ai capi della sinagoga, ai sacerdoti e leviti: "Se le parole che abbiamo detto e quanto abbiamo visto sono peccato, eccoci davanti a voi! Fateci quanto è giusto ai vostri occhi". Essi allora presero la legge e li scongiurarono di non ripetere mai più ad alcuno queste parole. Poi diedero loro da mangiare e da bere e li scacciarono dalla città dopo aver loro dato anche del denaro e tre uomini che li accompagnassero fino in Galilea. E se ne partirono in pace.

3. Angoscia delle autorità ebraiche. Partiti questi uomini per la Galilea, si radunarono nella sinagoga i sommi sacerdoti, i capi della sinagoga e gli anziani, chiusero la porta ed elevarono una grande lamentazione dicendo: "Perché avvenne questo segno in Israele?". Ma Anna e Caifa dissero: "Di che vi turbate?, che avete da piangere? Non sapete che i suoi discepoli diedero molto denaro ai custodi del sepolcro e li ammaestrarono a dire che discese un angelo dal cielo a far rotolare la pietra dall’ingresso della tomba?". Ma i sacerdoti e gli anziani obiettarono: "Sia pure! I suoi discepoli rubarono il corpo. Ma come ha fatto la sua anima ad entrare nel suo corpo, sicché ora egli si trova in Galilea?". Incapaci di rispondere a questo, alla fine con sforzo conclusero: "Noi non dobbiamo credere agli incirconcisi".

Lettera degli Apostoli (apocrifo) - sec. II

19. Vedi, proprio per questo non abbiamo esitato (a scrivervi) a proposito dell’autentica testimonianza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, come egli ha operato mentre lo vedevamo e come con noi chiariva costantemente e ispirava i nostri pensieri.

20. Costui, per il quale testimoniamo, lo conosciamo come colui che fu crocifisso al tempo di Ponzio Pilato e del principe Archelao, che fu crocifisso tra due ladroni e con loro fu tolto dal legno della croce e sepolto in un posto che si chiama qaraneio (luogo del teschio), dove andarono tre donne: Sara e Marta e Maria Maddalena. Esse portavano unguento, per cosparger(lo) sul suo corpo, piangendo e lamentandosi per quanto era accaduto. E si avvicinarono al sepolcro e trovano la pietra (là), dove era stata rovesciata dal sepolcro. E aprirono la porta e non trovarono il suo corpo.

21. E mentre si lamentavano e piangevano, apparve loro il Signore e disse loro: «Non piangete! Sono io che cercate. Ma una di voi vada dai vostri fratelli e dica (loro): «Venite, il nostro maestro è risorto dai morti». E Maria venne da noi e a noi (lo) disse. E noi le dicemmo: «Che c’è tra noi e te, o donna? Colui che è morto e sepolto, può dunque (ri)vivere?». E noi non credemmo che il nostro Salvatore fosse risorto dai morti. Allora tornò da nostro Signore e gli disse: «Nessuno di loro ha creduto alla tua risurrezione». Ed egli le disse: «Un’altra di voi vada e glielo ridica». E Sara venne e diede lo stesso annuncio e noi l’accusammo di menzogna. Ed ella tornò da nostro Signore e gli parlò come Maria.

22. Allora il Signore disse a Maria e alle sue sorelle: «Andiamo da loro!». Ed egli venne e ci trovò in casa nascosti. E noi dubitavamo e non credevamo. Venne a noi come uno spettro e noi non credevamo che fosse lui. Ma lo era. E dunque ci disse: «Venite, non temete! Sono il vostro maestro, che tu, Pietro, prima che il gallo cantasse, rinnegasti tre volte e ora mi rinneghi ancora?».E noi andammo da lui, pensando e dubitando, se fosse proprio lui. Ed egli ci disse: «Perché dubitate e siete increduli? Sono io, che vi ho parlato della mia carne, della mia morte e della mia risurrezione. E affinché sappiate che sono io, poni, Pietro, la tua mano (e le tue dita) nei segni dei chiodi delle mie mani e tu, Tommaso, nel mio costato e anche tu, Andrea, guarda se il mio piede posa sulla terra e (vi) lascia un’orma. Poiché sta scritto nel profeta: Uno spettro, un demone, però, non lascia nessuna orma sulla terra».

23. Allora noi lo toccammo, che fosse davvero risorto nella carne. E poi cademmo proni sul volto davanti a lui, gli chiedemmo perdono e implorammo, perché non gli avevamo creduto. Allora il nostro Signore e Salvatore ci disse: «Alzatevi e io vi rivelerò cosa c’è sulla terra e al disopra dei cieli, e la vostra risurrezione, quella nel regno dei cieli per la quale mio Padre mi ha mandato, affinché io porti lassù voi, i credenti in me».



Il Vangelo di Pietro (apocrifo) - anno 150 circa

3. Si trovava poi là Giuseppe, l’amico di Pilato e del Signore e, vedendo che stavano per crocifiggerlo, andò da Pilato e chiese il corpo del Signore per (la) sepoltura.

4. E Pilato, avendo mandato (qualcuno) da Erode, chiese il corpo di lui.

5. Ed Erode disse: «Amico (lett. fratello) Pilato, se anche nessuno lo avesse chiesto, noi lo avremmo seppellito, poiché già sorge il sabato. Sta scritto infatti nella legge che il sole non tramonti su di un ucciso». [...l

21. Estrassero allora i chiodi dalle mani del Signore e lo posero a terra. Si scosse tutta la terra e vi fu un timore grande.

22. Allora risplendette il sole e ci si accorse che era l'ora nona.

23. Furono contenti i giudei e diedero a Giuseppe il corpo di lui affinché lo seppellisse, dal momento che aveva visto tutte le cose buone che egli aveva fatto.

24. Avendo preso dunque il Signore (lo) lavò e (lo) avvolse in un lenzuolo (sindone) e lo portò nel proprio sepolcro chiamato orto di Giuseppe. [...]

28. Essendosi riuniti poi tra loro gli scribi e i Farisei e gli anziani, avendo sentito che tutto il popolo mormorava e si percuoteva il petto dicendo che se alla sua morte sono avvenuti questi grandissimi segni, vedete quanto è giusto,

29. Ebbero paura gli anziani e andarono da Pilato pregandolo e dicendo:

30. «Dacci dei soldati, affinché custodiamo il suo sepolcro per tre giorni, perché i discepoli suoi, venendo, non lo rubino e il popolo non pensi che è risorto dai morti e non ci facciano del male».

31. Pilato allora diede loro il centurione Petronio con dei soldati per custodire il sepolcro. E con loro andarono gli anziani e gli scribi alla tomba.

32. E avendo rotolato una grande pietra, con il centurione e i soldati tutti insieme quanti erano là, la misero sull’ingresso della tomba,

33. e misero (lett. spalmarono) sette sigilli, e avendo piantato colà una tenda facevano la guardia.

34. Sorgendo poi la mattina del sabato andò la folla da Gerusalemme e dai dintorni per vedere la tomba sigillata.

35. La notte nella quale sorge (il giorno) del Signore, mentre i soldati facevano la guardia a turni di due un grande rumore si fece nel cielo

36. e videro i cieli aperti e due uomini che discendevano di là con molto splendore e si avvicinavano al sepolcro.

37. E quella pietra che era stata spinta contro l’ingresso, rotolatasi da sola, si ritirò da una parte e il sepolcro si aprì e i due giovinetti entrarono.

38. Vedendo, dunque, quei soldati svegliarono il centurione e gli anziani - erano là infatti anche loro a fare la guardia -

39. e mentre essi raccontavano le cose che avevano visto, di nuovo vedono tre uomini che escono dal sepolcro e i due che sostengono l’uno e una croce che li seguiva

40. e la testa dei due che arrivava fino al cielo, quella invece di colui che era portato da loro superava i cieli;

41. e sentirono una voce dai cieli che diceva: «Hai annunciato ai morti (lett. dormienti)?».

42. E una voce si udì dalla croce che «Sì».

43. Discussero dunque quelli tra di loro per andarsene e far sapere queste cose a Pilato;

44. e mentre ancora essi stavano decidendo, apparvero di nuovo i cieli aperti, ed un uomo che scendeva ed entrava nella tomba.

45. Avendo visto queste cose, quelli che erano insieme al centurione di notte corsero da Pilato, avendo lasciato il sepolcro che custodivano e raccontarono tutte le cose che videro, essendo molto agitati e dicendo: «Veramente era figlio di Dio».

46. Rispondendo Pilato disse: «Io sono innocente del sangue del figlio di Dio, vedetevela voi».

47. Quindi avvicinatisi tutti lo pregavano e lo supplicavano di ordinare al centurione ed ai soldati di non dire a nessuno le cose che avevano visto.

48. «Ci conviene infatti, dissero, essere responsabili di un grandissimo peccato di fronte al Dio e non cadere nelle mani del popolo dei Giudei ed essere lapidati».

49. Ordinò dunque Pilato al centurione ed ai soldati di non dire niente.

50. Il mattino (del giorno) del Signore, Maria la Maddalena, discepola del Signore - temendo, a causa dei Giudei, poiché ardevano dall’ira, non aveva fatto sul sepolcro del Signore ciò che erano solite fare le donne sui loro cari morti -,

51. avendo preso con lei le amiche andò al sepolcro dove era stato deposto.

52. E temevano che le vedessero i Giudei e dicevano: «Se anche in quel giorno in cui è stato crocifisso non abbiamo potuto piangere e batterci il petto, almeno ora faremo queste cose sul suo sepolcro.

53. Ma chi ci rotolerà la pietra posta contro l’entrata del sepolcro, affinché entrate ci sediamo vicino a lui e facciamo le cose dovute?

54. - la pietra infatti era grande - e temiamo che qualcuno ci veda. E se non possiamo, almeno mettiamo sull’ingresso le cose che abbiamo portato in suo ricordo e piangeremo e ci batteremo il petto finché andremo a casa nostra».

55. E arrivate trovarono il sepolcro aperto e avvicinatesi si chinarono dentro e vedono lì un giovinetto seduto in mezzo al sepolcro, bello e rivestito di una veste splendente che disse loro:

56. «Perché siete venute? Chi cercate? Forse quel crocifisso? È risorto e se ne è andato; se poi non credete, chinatevi e vedete il luogo dove giaceva: non c’è; è risorto infatti e se ne è andato là da dove era stato mandato».

57. Allora le donne spaventate fuggirono. [...]



Dialogo con Trifone di Giustino - anno 155

E' un dialogo tra Giustino ed il rabbino Trifone a proposito dell'Ebraismo e del Cristianesimo. In esso Trifone riporta un giudizio su Gesù.
(Dice Giustino)
«Voi ebrei avete preso uomini scelti di Gerusalemme e li avete inviati per tutta la terra a dire che era apparsa la setta empia ed iniqua dei cristiani (17,1) [...] per l'errore di un certo Gesù, un galileo, e dicendo che loro (= gli ebrei) l'avevano crocifisso, ma i suoi discepoli l'avevano sottratto di notte dal sepolcro dove era stato deposto una volta schiodato dalla croce e ora andavano ingannando gli uomini affermando che era ridestato dai morti ed era salito al cielo (108,1)».
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Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
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