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EFFETTI SOCIALI DI IDEOLOGIE ATEE

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2021 18:46
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15/03/2012 21:26
 
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Darwinismo e degrado morale

La degenerazione morale è in crescita costante. Gli atteggiamenti che poche generazioni fa sono state disapprovate, disdegnate, proibite e condannate, tutto a un tratto vengono accettate, addirittura ricercate e ampiamente praticate. Questa è una questione importante che molti disconoscono. Gli stili di vita e i comportamenti considerati finora come immorali, adesso sono consentiti perché trattasi di "scelte diverse". Si accettano perversioni quali omosessualità, aggressività nelle società, aumento di frodi, mancanza di rispetto fra coniugi e convivenza in tali condizioni, aumento dei divorzi e del consumo di droghe e alcol, aumento di furti e aggressioni, esecuzione di omicidi senza scrupoli, aumento del tasso di criminalità, mancanza di rispetto e diffusione del gossip...Questi pochi esempi e la situazione attuale in cui versano alcuni paesi occidentali, mostrano chiaramente quanto sia pericolosa la degenerazione.

Alla radice di tutto ciò si trovano le risposte sbagliate alla domanda "Perché esistono gli esseri umani?" La verità è che la gente esiste per conoscere Allah, il Creatore. Egli rivela che esiste solo una fonte di pace che la gente cerca nei posti sbagliati. Lo stile di vita morale religioso comandato da Lui donerà alla gente pace e felicità nel mondo.


Phillip Johnson e il suo libro Defeating Darwinism

Ignorare questi fatti porta alla degenerazione morale, alla tristezza, alla disperazione e alla depressione.

Una delle maggiori cause di questa corruzione morale è la definizione dell'ideologia darwinista che vuole l'essere umano non come servo di Dio ma come un animale egoista venuto al mondo per caso. Stando a questa affermazione non scientifica, un essere non si dovrebbe aspettare di avere leggi e valori diversi da quelli di un animale. La vita è una lotta e gli esseri umani devono essere spietati combattendo gli uni contro gli altri con le unghie e con i denti.

Ciò significa totale disprezzo dei veri valori morali. In Defeating Darwinism, il professor Phillip E. Johnson dell'Università della California, Berkeley, parla degli effetti negativi comparsi nella società dagli anni '60 con l'indebolimento dei credi religiosi e la prevalenza della visione materialista del mondo:

"Sarebbe pressappoco corretto dire che gli anni '60 hanno segnato la seconda Dichiarazione americana di Indipendenza, [...] [la dichiarazione di distaccamento di alcuni] da Dio. Ci si potrebbe aspettare che a una tale dichiarazione seguano conseguenze legali e morali, e così è accaduto."

Il biologo molecolare Michael Denton dichiara che è impossibile analizzare i problemi che hanno lasciato il segno nel XX secolo senza tener conto del darwinismo:

"Il ventesimo secolo sarebbe incomprensibile senza la rivoluzione darwiniana. Le correnti sociali e politiche dilagate nel mondo negli scorsi ottant' anni sarebbero state impossibili senza la sua approvazione intellettuale. è ironico ricordare che è stata la visione laica del XX secolo a facilitare il modo di accettare l'evoluzione, mentre oggi è forse la visione darwiniana della natura a essere responsabile, più di ogni altra, della visione scettica e agnostica del ventesimo secolo. Quella che un tempo è stata una deduzione del materialismo, adesso è diventata il suo fondamento".

 

Uno dei più grandi raggiri del darwinismo è l'affermazione riassunta nei termini "lotta per la sopravvivenza" e "sopravvivenza dei più adatti". Secondo le dichiarazioni non realistiche degli evoluzionisti, la vita è una sfera di conflitto e competizione per tutti gli esseri viventi, uomo incluso. In un mondo simile, non c'è posto per caratteristiche di vera moralità quali amore, rispetto, collaborazione o altruismo.

In L'origine dell'uomo, Charles Darwin scrisse che l'umanità aveva raggiunto la posizione in cui si trovava attraverso la lotta, e che doveva continuare a lottare per progredire, che nessuna legge dovrebbe impedire tale processo:

 

Secondo la forma-mentis darwinista, che considera l'uomo una specie animale, gli umani non valgono molto. La logica darwinista sociale impone di non fare nulla per aiutare chi soffre, e questa è gente che resta abbandonata senza aiuto né protezione. Stando alla logica morale islamica, ogni credente è responsabile di assicurare agli altri pace, sicurezza e benessere.

 

"L'uomo, al pari di ogni altro animale, è progredito alla sua attuale condizione suprema indubbiamente attraverso la lotta per l'esistenza derivante dalla sua rapida riproduzione; e se vuole arrivare ancora più in alto, deve soccombere a questa dura lotta.

Altrimenti cadrà presto nell'indolenza e saranno di più gli uomini in gamba a non avere successo nella battaglia della vita rispetto ai meno dotati. Da ora in avanti la nostra percentuale naturale di aumento, sebbene porti a molti e ovvi mali, non deve diminuire a dismisura in nessun modo. Ci dovrebbe essere un'aperta competizione per tutti gli uomini.

Nel mondo buio imposto dal darwinismo, la cosa importante per le persone è trascorrere l'intera vita combattendo. Questa affermazione manca di ogni fondamento scientifico ed è anche incompatibile con la ragione e la logica. Ma queste ipotesi pericolose vengono messe in pratica; l'onestà, l'eroismo, la lealtà e la devozione vengono rimpiazzati dall'ipocrisia, dall'egoismo, dalla mendacità e dalla slealtà; e vincerà solo chi possiede queste caratteristiche. Questi fondamenti su cui il darwinismo basa la sua visione contorta del mondo e la sua moralità, vengono spesso applicati dagli evoluzionisti con lo scopo di influenzare la gente.

Ad esempio, in un articolo intitolato "The center of Life", Lorraine Lee Larison Cudmore, vincitrice di un dottorato in biologia, ammette apertamente che nella visione evoluzionista della vita non c'è posto per la pietà e la compassione:

"L'evoluzione è dura, inevitabile [...] Non c'è posto per la compassione o la buona competizione. Troppi organismi sono nati, così, in modo abbastanza semplice, molti di loro sono destinati a morire. L'unica cosa che importa è lasciare più figli a portare i propri geni di quanti ne lasci il vicino".

 

Come con il razzismo, il capitalismo selvaggio e l'eugenetica esaminati precedentemente in questo libro, le idee contorte e le pratiche pericolose rafforzate dal darwinismo sono i risultati degli errori e delle menzogne sulla lotta dei più forti per la sopravvivenza. Rimane il fatto che la vita non è una sfera di lotta. L'unica battaglia degli esseri umani deve essere quella contro i loro simili più infimi. Nella lotta contro il male nella propria natura e in quelli intorno a lui, l'uomo deve cercare di far prevalere gli aspetti positivi dell'amore, della compassione, dell'affetto, della pace, della sicurezza, del rispetto e della lealtà. A richiedere tutto questo sono i valori morali graditi ad Allah e che Lui ha scelto per i suoi servi.

Il darwinismo sociale non dà valore alla vita umana

Quando vengono messi in pratica il dogma darwinista della "lotta per la sopravvivenza" e le sue visioni errate, si svaluta la vita umana. Uccidere la gente per qualsiasi motivo, abbandonarla alla fame, provocare guerre e massacri, perpetrare atti di terrorismo, sterminare gli invalidi mentali o fisici o chi appartiene a una razza diversa, diventano tutti atti "legittimi".

In linea con questa mentalità bacata è il professore americano E. A. Ross che non dà alcun valore alla vita umana. Secondo la visione darwinista sociale di Ross: "il culto cristiano della carità come mezzo di grazia ha creato un riparo sotto il quale hanno strisciato e si sono nutriti i dementi e i cretini". Secondo Ross: "Lo stato accoglie fra le sue braccia protettive i sordomuti, ed è in processo di formazione una razza di sordomuti". Dal momento che queste azioni ostacolano il cosiddetto sviluppo evolutivo naturale, Ross dichiarò che la scappatoia per un mondo migliore era quella di lasciare la gente in balia di se stessa di modo che venisse eliminata tramite la selezione naturale.176 

Siamo di fronte a una visione spietata! L'uomo possiede una coscienza, e la coscienza impone di proteggere i deboli, gli emarginati e i poveri. Altrimenti, se l'uomo perde la sua capacità "di pensare come un essere umano" poi raggiungerà davvero una posizione inferiore a quella degli animali perché questi ultimi mostrano grande solidarietà e collaborazione. (Per ulteriori informazioni, leggete Devotion Among Animals: Revealing the Work of God di Harun Yahya's, Global Publishing, Istanbul).

Ross non è l'unico darwinista sociale ad attribuire scarso valore alla vita umana. Sono in molti a condividere la sua idea. Ad esempio, l'evoluzionista Peter Singer, docente di bioetica presso l'Università di Princeton, si spinge ad affermare che la gente con gravi disabilità fisiche non merita di vivere. Egli espresse la sua opinione crudele in questi termini:

"Se mettiamo a confronto un bambino con gravi disabilità [...] con un cane o un maiale, ad esempio, la maggior parte delle volte noteremo che è il non umano ad avere capacità superiori [...] è solo il fatto che il bambino disabile sia un membro della specie Homo Sapiens a farlo trattare in maniera diversa da un cane o un maiale. Tuttavia, la specie, di per sé, non è moralmente rilevante [...]"

 

 

[Modificato da Credente 15/03/2012 21:34]
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