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LA TRASMISSIONE DELLA PAROLA DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2016 16:11
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08/04/2010 15:03
 
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LA BIBBIA DICE CHE PER POTERLA COMPRENDERE ED APPLICARE, OCCORRE CHI LA POSSA SPIEGARE.

Scriveva s.Paolo:

"Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così della nostra parola, come dalla nostra lettera" (2 Tess 2,15).

Il complesso delle verità da credere e necessarie per la nostra professione di fede, costituiscono quello che Paolo stesso definisce DEPOSITO. Tale "deposito, come troviamo confermato in 2 Tess 2,15,  è stato TRASMESSO sia oralmente che per iscritto. 

Quando i Cattolici si appellano alla tradizione, come fonte di rivelazione, intendono parlare di quella dottrina che non è scritta nella Bibbia, ma che agli inizi fu trasmessa oralmente e ben presto fu fissata per iscritto, per meglio conservare la memoria. La tradizione può essere umana o divina, secondo che l'autore è stato l'uomo oppure Dio.

Paolo afferma inoltre che anche la stessa predicazione orale è da considerare PAROLA DI DIO, proprio la stessa predicazione che andava facendo mentre al contempo scriveva.
In tal modo affianca l'insegnamento scritto a quello orale invitando a considerare le due realtà come una sola Parola divina.

1Tess 2,13 ... anche noi ringraziamo Dio continuamente, perché, avendo ricevuto da noi la parola divina della predicazione, l'avete accolta non quale parola di uomini, ma, come è veramente, quale parola di Dio, che opera in voi che credete.


[Modificato da Credente 25/06/2016 16:11]
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08/04/2010 15:05
 
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Quando Dio comunica una Rivelazione agli uomini senza dare l'espresso ordine di scriverla, questa è una vera e propria Tradizione. La trasmissione successiva di quella data rivelazione può farsi oralmente o per iscritto: quello che importa è che la Rivelazione parta da Dio.

Quale tradizione Cattolica non si deve intendere ogni tradizione esistente nella Chiesa, ma solo quella che riguarda la Fede e la Morale. La tradizione ufficiale della Chiesa quale fonte di Rivelazione è rappresentata da quel complesso di verità che sempre e da tutte le testimonianze ecclesiastiche sono state presentate quale oggetto da credere e programma pratico da vivere.

Soltanto nelle prime decadi dell'era cristiana si tramandarono a viva voce le cose appartenenti alla fede: in seguito si fissarono per iscritto. Grazie a questi documenti scritti ci è lecito scoprire sicuramente quale sia stato l'insegnamento della chiesa attraverso i tempi.

Le principali fonti dellla Tradizione cattolica sono:

a) Simboli o professioni di fede. Il più antico e più noto è quello che risale al tempo degli Apostoli = Simbolo Apostolico; seguono quello Niceno-Costantinopolitano (325 d.c.) e (381d.c.) (Concilio di Nicea e di Costantinopoli).

b) Liturgia della messa

c) Concili

d) Padri della Chiesa,dalle seguenti note: dottrina ortodossa, santità di vita, riconoscimento della chiesa, antichità; l'epoca dei Padri è ritenuta chiusa in Oriente con S. Giovanni Damasceno (749) e in occidente con S. Isidoro di Siviglia (636). La "Dei Verbum" insegna che la predicazione apostolica, che è espressa in modo speciale nei libri ispirasti, doveva essere conservata con successione continua fino alla fine dei tempi. Gli Apostoli perciò, trasmettendo ciò che essi stessi avevano ricevuto, ammoniscono i fedeli di attenersi alle tradizioni che avevano appreso sia a voce che per lettera (cfr 2Tess 2,15) e di combattere per quella fede che era stata ad essi trasmessa una volta per sempre: "Carissimi, avevo un grande desiderio di scrivervi riguardo alla salvezza, ma sono stato costretto a farlo per esortarvi a combattere per la fede, che fu trasmessa ai credenti una volta per tutte" (Ind 3).

Ciò che fu trasmesso dagli Apostoli, poi, comprende tutto quanto contribuisce alla condotta santa del popolo di Dio e all'incremento della fede, e così, la Chiesa, nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto perpetua e trasmette a tutte le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede. Questa tradizione di origine apostolica progredisce nella Chiesa con l'assistenza dello Spirito Santo: cresce infatti per la predicazione di coloro i quali con la successione episcopale hanno ricevuto un carisma sicuro di verità.

Le asserzioni dei Padri attestano la vivificante presenza di questa tradizione, le cui ricchezze sono trasfuse nella pratica e nella vita della Chiesa che crede e che prega. E' la stessa tradizione che fa conoscere alla Chiesa l'intero canone dei Libri Sacri e in essa fa più profondamente comprendere e rende ininterrottamente operanti le stesse Sacre Lettere. La Sacra Tradizione dunque e la Sacra Scrittura sono strettamente tra loro congiunte e comunicanti.

Poichè ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, esse formano in certo qual modo una cosa sola e tendono allo stesso fine. Infatti la Sacra Scrittura è Parola di Dio, affidata da Cristo e dallo Spirito Santo agli Apostoli, viene trasmessa integralmente dalla sacra Tradizione ai loro successori, affinchè questi, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongono e la diffondano; accade così che la Chiesa attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Scrittura. Perciò l'una e l'altra devono essere accettate con pari sentimento di pietà e riverenza.

La Sacra Tradizione e la Sacra Scrittura costituiscono un solo sacro deposito della parola di Dio affidato alla Chiesa. La predicazione di Gesù fu una esposizione orale. Gesù ha predicato e non ha scritto. Ai suoi Apostoli ingiunge di predicare e non di scrivere: "Andate dunque ed ammaestrate tutte le nazioni" (Mt 28,18). Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura" (Mc 16,15). "Nel mio nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati" (Lc 24,47): "Io ho dato a loro la tua parola" (Gv 17,14).

Gli Apostoli per vari anni (15 o 20) predicarono il vangelo: "Allora essi partirono e predicavano dappertutto" (Mc 16,20); "Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri undici, parlò a voce alta" (At 2,14) "Vedendo ciò, Pietro disse al popolo ...." (At 3,12); "Stavano ancora parlando al popolo, quando...." (At 4,1) "E ogni giorno, nel tempio e a casa, non cessarono di insegnare e di portare il lieto annuncio" (At 5,42). Il vangelo e gli Atti riassumono l'attività degli Apostoli designandola una predicazione.

Il messaggio di Gesù è dunque garantita da una autorità viva, parlante e non fissata in un codice. La esplicita ingiunzione da parte di Dio di porre in iscritto la troviamo soltanto nell'Apocalisse (dopo circa 60 anni dalla morte di Cristo) ed a proposito di una dottrina particolare: "Poi udii una voce dal cielo che diceva: Scrivi: beati d'ora in poi, i morti che muoiono nel Signore. Sì dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perchè le loro opere li seguono, (Ap 14,13)

La composizione scritta dei vangeli è cominciata almeno 20 anni dopo la morte di Gesù e S. Giovanni scrisse dopo circa 60 anni, mentre la dottrina era gi° stata predicata ed annunziava la remissione dei peccati e la salvezza per la fede in questo vangelo predicato: "Pietro disse: pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati" At 2,38.

Le lettere degli Apostoli furono destinate a chiese particolari ed occasionate da circostanze accidentali. Sarebbe sbagliato supporre che i destinatari delle lettere di S. Paolo conoscessero solo la dottrina esposta in esse. Tali lettere sono a Chiesa già costituita (ad esempio Filippesi, Colossesi, Efesini) o a persone nel pieno esercizio della loro autorità (Tito, Timoteo). Nelle lettere non vi sono allusioni a vangeli scritti, eppure i fatti principali della vita del Signore erano divulgati già. Le lettere suppongono noto tutto il materiale evangelico, senza che ne diano la minima citazione diretta.

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08/04/2010 15:11
 
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Durante questo periodo di predicazione apostolica sorgono le chiese organizzate con i loro Vescovi e Presbiteri; si va formando una ben precisa organizzazione che sostituisce l'autorità viva degli Apostoli: all'autorità viva degli Apostoli, succede un'altra autorità viva, quella dei Vescovi e dei Presbiteri. E' questa autorità viva che deve vigilare, redarguire, combattere ed istruire: "Ti scongiuro: annunzia la Parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina..... vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero" 2 Tim 2,2-5.

Perchè non accada quello che Pietro lamenta nella sua lettera 2 Pt 3,16 "gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre letture" è necessaria un'autorità viva. Entriamo così nel periodo immediatamente posteriore agli Apostoli: è una successione di persone vive che riceve il messaggio apostolico e lo trasmette alle generazioni seguenti. E' vero che le generazioni immediatamente successive agli Apostoli hanno discusso sul messaggio di Gesù, fino ad arrivare alle eresie, nella sua interpretazione errata, ma è pur vero che mai hanno contestato la leggittimità del trapasso di autorità dagli Apostoli ad altri.

La trasmissione dunque del messaggio evangelico da Gesù agli Apostoli e dagli Apostoli ai loro successori ed incaricati è una trasmissione viva imperniata su una autorità.

Per poter dubitare della Tradizione Cattolica bisognerebbe che essa fosse storicamente disgiunta dall'epoca apostolica (come per esempio è quella sia dei Protestanti e sia dei Testimoni di Geova).

La promessa assistenza fino alla fine dei secoli fatta da Gesù Mt 28,20 garantisce che Egli avrebbe impedito che tale Autorità erri nella formazione ed interpretazione della sua Tradizione.

Poichè la promessa di Gesù fu fatta ad autorità viva (Apostoli) e poichè gli Apostoli affidarono ad altri vivi l'espresso incarico di continuare la loro opera, bisogna concludere che la promessa dell'assistenza di Gesù è legata soltanto a questo genere di successione sancito dagli Apostoli.

E' vero che durante il primo secolo compaiono i vangeli, ma in nessuno di essi e in nessun altro libro del N.T. si dice che essi soli debbano valere come norma di fede. La loro composizione non annulla la successione vivente di cui si è parlato finora.

Abbiamo inoltre alcuni accenni di S. Paolo che accertano l'esistenza di una tradizione orale a cui l'Apostolo stesso si appella. In Rm 10.17 dice: "la fede nasce dalla parola"; "Fratelli, ritenete salde le tradizioni che avete ricevuto tanto dalla nostra viva voce, quanto per mezzo della nostra lettera" 2 Tess 2,15.

Egli stesso, chiamato per ultimo all'apostolato, si sente vincolato alla tradizione che risale ai primi Apostoli: "Poichè io vi ho prima di tutto trasmesso ciò che io stesso ho ricevuto" 1 Cor 15,3. "Vi lodo poi perchè in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse" 1 Cor 11,2. "Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenersi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi" 2 Tess 3,6. "Io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso...." 1 Cor 11,23. "Molte cose avrei da scrivervi, ma non ho voluto farlo per mezzo di carta e inchiostro; ho speranza di venire da voi e poter parlare a viva voce" 2 Gv 12.

Nella Scrittura troviamo diverse espressioni che testimoniano di una trasmissione orale (Tradizione) non scritta, costituito da insegnamenti, istruzioni e direttive, che fanno parte del contenuto complessivo della Rivelazione:

1Corinzi 11:2 Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse.

2Tessalonicesi 2:15 Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera.

2Tessalonicesi 3:6 Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi.

Troviamo ancora:

1TES.2.13 AVENDO RICEVUTO DA NOI LA PAROLA DELLA PREDICAZIONE, L'AVETE ACCOLTA NON COME PAROLA DI UOMINI..MA DI DIO.

2TIM.2.1 LE COSE CHE HAI UDITO DA ME…TRASMETTILE A PERSONE FIDATE CHE SIANO IN GRADO DI AMMESTRARE ANCHE GLI ALTRI.

2TIM.3.4 TU RIMANI SALDO IN QUELLO CHE HAI IMPARATO SAPENDO DA CHI L'HAI APPRESO.

Paolo attesta in modo chiaro che vi è una tradizione apostolica che viene trasmesso sia per iscritto che oralmente. Inoltre dice "udito" o "appreso" e non "letto", il che significa che la trasmissione in quel caso era stato fatto a voce (e non per iscritto) e allo stesso modo doveva essere replicato da parte di Timoteo e dei suoi continuatori.

Dice ancora Paolo in 1Cor.11,34: …Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta.

Oppure troviamo in 3 Gv.13 …Molte cose avrei da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna. 14 Spero però di vederti presto e parleremo a viva voce.

In che modo Paolo ha provveduto a sistemare i problemi sorti nella comunità di Corinto a riguardo dell'amministrazione dell'Eucarestia, di cui aveva scritto? Questo non lo specifica nella sua lettera, ma è da ritenere che si trattasse di una questione importante che riguardava proprio il modo di amministrare e considerare tale Sacramento. Però non lo troviamo nella Bibbia.


Inoltre le cose dette da Giovanni a viva voce ai suoi interlocutori aveva meno importanza di quello che scriveva? Certamente anche quelle cose costituivano delle verità importanti che l'evangelista avrebbe comunicato alla comunità dei credenti, per la loro crescita e la loro stabilità di fede. Ma tali verità non ci sono state lasciate per iscritto.

E’ corretto pensare che tali ammaestramenti siano andati persi? E’ corretto pensare che tante cose dette o fatte da Gesù siano andate perdute per il solo fatto che sarebbero stati innumerevoli i libri che si sarebbero dovuto scrivere? (Gv.21,25) Eppure Egli aveva detto: le mie parole non passeranno.

Dice ancora Paolo:
Col. 4,15 Salutate i fratelli di Laodicea e Ninfa con la comunità che si raduna nella sua casa. 16 E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi.

In questo passo Paolo fa riferimento ad una lettera inviata ai Laodicesi di cui il testo scritto non ci è pervenuto. Se quel testo non si fosse perso, certamente sarebbe entrato nel numero delle lettere riconosciute come canoniche per il semplice fatto che era di S.Paolo.
Ma la lettera è andata perduta. Le parole in essa contenute erano certamente ispirate così come tutte quelle espresse da Paolo in tutte le sue lettere, in qualità di speciale ministro della Parola.

Forse che il contenuto di quella lettera non era importante? E allora perchè Paolo lo avrebbe scritto? Invece era certamente di fondamentale importanza per la vita di fede dei Laodicesi così come delle altre comunità: non per nulla invita anche i Colossesi a leggerla. Però nella Bibbia quella lettera manca.

 

La Bibbia stessa dunque in modo chiaro ed inequivocabile ci dice che deve essere considerato Parola di Dio, non solo quella scritta ma anche quella trasmessa a viva voce attraverso le disposizioni o la predicazione apostolica.

Occorre pertanto concludere che la Scrittura è tutta verità ma non tutta la verità si trova nella Scrittura.

E se non si trova tutto nella Scrittura, dove si trova ciò che manca?

Si trova appunto nella Tradizione, termine usato da Paolo e che non è da confondere né con le usanze popolari, né con le usanze introdotte dai farisei o da uomini dalla mente carnale.

La tradizione apostolica la si può rintracciare attraverso la vita e la prassi delle chiese, in quello che esse custodivano e conservavano gelosamente, in quello che ritenevano autentico, che vivevano, che pensavano, che interpretavano e difendevano, e che in ogni tempo sono state mantenute e trasmesse dall’esperienza viva dei credenti e che in molte occasioni ci sono state documentate fedelmente dai primi scrittori cristiani o padri della Chiesa.


Che possa piacere o meno, senza la Tradizione non sarebbe stato neanche possibile formulare l'elenco dei libri da ritenere ispirati, e quindi la Bibbia non esisterebbe affatto.. (Un elenco completo delle Scritture lo troviamo per la prima volta espresso nel concilio di Cartagine nel 397). La quale norma di vita conteneva non solo i testi scritti dagli Apostoli o dai loro discepoli ma anche lo loro parole, i loro insegnamenti ed esempi.

Dice infatti Paolo in 2 Cor3,2: La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. 3 È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori.

Dove possiamo trovare dunque questa ricchezza di verità non scritte ma che fanno ugualmente parte del Deposito di fede affidato con tanta circospezione da Paolo ai suoi continuatori?

Egli infatti raccomanda solennemente a Timoteo:

1TIM. 6,20 O TIMOTEO, CUSTODISCI IL DEPOSITO.
2 TIM.1,14 CUSTODISCI IL BUON DEPOSITO PER MEZZO DELLO SPIRITO SANTO
2TIM.2.1 LE COSE CHE HAI UDITO DA ME…TRASMETTILE A PERSONE FIDATE CHE SIANO IN

GRADO DI AMMESTRARE ANCHE GLI ALTRI.
2TIM.3.4 TU RIMANI SALDO IN QUELLO CHE HAI IMPARATO SAPENDO DA CHI L'HAI APPRESO.

Il DEPOSITO è conservato nella vita della Chiesa, nei suoi documenti patristici, liturgici, conciliari, apologetici, esortativi, e perfino nei documenti artistici. Deposito consolidato e difeso dalle persone FIDATE, preposte a tale scopo e incaricate con l’imposizione delle mani, di dare a ciascuno il cibo a suo tempo a secondo dei bisogni, come amministratori della multiforme grazia di Dio.

La Scrittura promette:
2 TIM.1,12 …SONO CONVINTO CHE (IL SIGNORE) HA IL POTERE DI CUSTODIRE IL DEPOSITO FINO A QUEL GIORNO.

Gv 16,12 LO SPIRITO SANTO VI GUIDERA' ALLA VERITA' TUTTA INTERA.

Infatti la divina ispirazione di verità non si limitò a guidare solo la redazione della Scrittura ma anche la sua interpretazione e l’esplicitazione della ricchezza in essa contenuta e che i primi seguaci del cristianesimo non erano in grado di comprendere in quel momento storico. (cf.Gv16,12: Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. )

Per cui il deposito si è arricchito ed è cresciuto con la Chiesa stessa: però non di verità diverse da quelle già professate, bensì conosciute più profondamente, enucleate dalla Scrittura stessa e non in contrasto con essa.

Le persone preposte alla guida della Chiesa avevano sin dall’inizio la consapevolezza di essere sotto la guida dello Spirito Santo nel dirigere, comandare e assistere il loro gregge.

Ecco ad esempio come si esprimeva Clemente, vescovo di Roma intorno all’anno 100

al termine di una lunga lettera, in cui propone attraverso esempi del Vecchio Testamento e le parole di Gesù e degli Apostoli, la soluzione di un grave problema sorto a Corinto: (LXIII, 2) "Ci darete esultanza di gioia se, divenuti obbedienti a ciò che vi abbiamo scritto mediante lo Spirito Santo, smorzerete la collera ingiusta della vostra gelosia, secondo l’esortazione fatta in questa lettera alla pace e alla concordia."

Tale lettera rappresenta uno dei primi tasselli importanti, dopo la Scrittura, del deposito di verità custodite nella Chiesa, così come pure le definizioni conciliari erano e sono state sempre ritenute ispirate e guidate dallo Spirito Santo. Esse sono il frutto dell’assistenza promessa da Gesù (Gv 16,12) alla sua Chiesa attraverso i suoi apostoli: IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI FINO ALLA FINE DEL MONDO.

Coloro che ritengono fallibili i Concili dovrebbero porsi una domanda fondamentale: se i vari concili che hanno stabilito e confermato il canone delle Scritture erano fallibili o infallibili. Se fossero stati fallibili, avrebbero potuto sbagliare nello stabilire quali Libri erano ispirati da Dio e quali non erano ispirati.

In questo caso, come possiamo avere la certezza che che tutti i libri del N.T sono ispirati? E se ce ne mancasse uno ( o più di uno) o ce ne fosse uno in più, la Bibbia sarebbe ancora un'autorità infallibile? Ovviamente no.

Allora è evidente che anche l’autorità che ne ha operato il riconoscimento è infallibilmente assistito dallo Spirito Santo.

In Lc 10,26 troviamo :" Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso".E Gesù "Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai". Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù "E chi è il mio prossimo? ".

La Legge perciò non diceva tutto. Il dottore della legge che interrogava Gesù ha avuto bisogno di un'altra autorità per farsi spiegare chi era il suo prossimo. E, se c'è bisogno di un'altra autorità che spieghi le Scritture, è necessario che anche questa autorità sia infallibile, altrimenti la stessa Scrittura verrebbe invalidata.

Per una piena comprensione del volere di Dio e dell’agire di Dio nella storia umana è necessario dunque fare riferimento in primo luogo alla Sacra Scrittura che è la fonte primaria della verità rivelata e in secondo luogo alla Tradizione che è la trasmissione di quanto non è stato esplicitamente scritto ma rimane comunque inscritto nella vita della Chiesa; per interpretare correttamente entrambe queste fonti della Rivelazione occorre però sempre la guida dello Spirito che le ha affidate alla Chiesa attraverso il costante discernimento del Magistero secondo il carisma proprio di illuminazione e di guida datole da Dio stesso come troviamo in Ef.4, 11: È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, 12 per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, 13 finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo..

 

Da un testo del pastore pentecostale G.Traettino ( http://www.riconciliazione.org/identita.htm#top )

riporto le seguenti espressioni che in sostanza mostrano dei punti di vista in comune con quanto espresso sopra:



…Nella comprensione evangelica c'è certo posto, spesso anche importante e vitale, per l'esercizio dell'autorità o, se si vuole, di un magistero dottrinale, morale e spirituale. …. Anche la tradizione deve sottomettersi al vaglio delle Scritture. Ma è "luogo comune" da sfatare l'affermazione secondo la quale "gli evangelici non credono nella tradizione". Anche noi abbiamo in pratica le nostre tradizioni! Ma le Scritture rimangono "il centro di legittimazione centrale della fede e della teologia cristiana" (McGrath). Non c'è dunque problema con l'esistenza di una tradizione. Soprattutto quando autorevole come quella dei Padri e dei primi Concili della Chiesa. Soprattutto quando intesa come commento e riflessione sulle Scritture. …

 

la radice del termine greco è PARADOS… che assume varie finali a seconda che si tratti di plurale, singolare,...

Nella traduzione CEI il termine greco PARADOS… è stato coerentemente tradotto sempre con il rispettivo italiano TRADIZIONE/TRADIZIONI mentre nelle traduzioni protestanti come ad esempio la Diodati e Nuova Diodati e la Nuova Riveduta e Luzzi e Nuova Luzzi, il termine greco è stato tradotto con l’italiano TRADIZIONE, quando si trattava di senso dispregiativo, e con il termine ISTRUZIONE, ORDINAMENTI o INSEGNAMENTI quando il termine assumeva senso positivo.

Ecco tutti i versetti dove ricorre il termine greco PARADOS… nella traduzione CEI:

Matteo 15:2 "Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!".

Matteo 15:3 Ed egli rispose loro: "Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione?

Matteo 15:6 non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione.

Marco 7:3 i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione degli antichi,

Marco 7:4 e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame -

Marco 7:5 quei farisei e scribi lo interrogarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?".

Marco 7:8 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini".

Marco 7:9 E aggiungeva: "Siete veramente abili nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.

Marco 7:13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte".

 

Colossesi 2:8 Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.

Galati 1:14 superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri.

1Corinzi 11:2 Vi lodo poi perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse.

2Tessalonicesi 2:15 Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera.

2Tessalonicesi 3:6 Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi.

 

Gli ultimi tre versetti qui sopra, nella NUOVA RIVEDUTA sono però così tradotti:

1Corinzi 11:2 Ora vi lodo perché vi ricordate di me in ogni cosa, e conservate le mie istruzioni come ve le ho trasmesse.

2Tessalonicesi 2:15 Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiamo trasmessi sia con la parola, sia con una nostra lettera.

2Tessalonicesi 3:6 Fratelli, vi ordiniamo nel nome del nostro Signore Gesù Cristo che vi ritiriate da ogni fratello che si comporta disordinatamente e non secondo l'insegnamento che avete ricevuto da noi.

Mentre per tutti gli altri versetti che riportano lo stesso termine Parados…in greco, la NR traduce con il termine Tradizione:

 

COME MAI ?

Se è vero che il termine PARADOS… può essere tradotto anche con termini come INSEGNAMENTO/ISTRUZIONI, allora quantomeno non si dovrebbe porre obiezioni se si usa ( o si traduce) il termine TRADIZIONE non solo in senso dispregiativo ma anche in senso POSITIVO.

Ma le Bibbie protestanti non usano in tal caso questa coerenza e lasciano così pensare che la Tradizione sia sempre e solo una cosa negativa mentre è chiaro che vi è anche una Tradizione in senso positivo, di carattere apostolico, che si trova menzionato nel NT e concerne anche la Parola non scritta.

Troviamo una conferma che ogni traduzione risente sempre del pensiero del traduttore e della comunità che la esprime, e si può anche affermare che esiste una TRADIZIONE delle TRADUZIONI che pure i protestanti adottano come risulta da questo caso, anche se molti non lo sanno.

Concludendo è la Bibbia stessa che indica la Tradizione come fonte, essa pure, della Rivelazione.

 

[Modificato da Credente 08/04/2010 15:12]
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08/04/2010 15:17
 
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A volte viene citata l’espressione di Giuda 3 per affermare che nella Scrittura si troverebbe già tutto il deposito di fede. Il testo in questione dice:

Giuda 3: mi sono trovato costretto a scrivervi per esortarvi a combattere strenuamente per la fede ch'è stata tramandata (trasmessa, in altre traduzioni) ai santi una volta per sempre.

Il termine tradotto con "tramandata" o "trasmessa" deriva dall’originale greco PARADOSEION la cui radice PARADOS è la stessa usata in tutto il NT per indicare sia le tradizioni semplicemente umane, sia quelle di origine apostolica e quindi divine.

E’ evidente che tale termine si riferisce dunque non solo ai testi scritti ma maggiormente alla predicazione, a cui dagli apostoli veniva dato maggior risalto dato l’esplicito comando e l’urgenza espressa da Gesù di predicare (e non ancora di scrivere).

Vi è inoltre da sottolineare che al momento in cui Giuda scriveva la sua lettera non esisteva ancora un Canone definito delle Scritture del NT e certamente non ancora veniva scritto il Vangelo di Giovanni, le lettere di Giovanni e l’Apocalisse la cui redazione avvenne molto tempo più tardi, intorno al 100 d.C,. Dunque le Scritture non erano concluse al momento in cui Giuda diceva che la fede era stata trasmessa una volta per sempre. Però era già completo il nucleo di verità che l’insegnamento apostolico, (fatto in parte oralmente in parte con scritti) conteneva e che si sarebbe dispiegato man mano nel tempo sotto la guida dello Spirito Santo.

Pertanto la Rivelazione pubblica è certamente da ritenere definitiva ma non è assolutamente da intendere racchiusa SOLO NELLA SCRITTURA.

A conferma di quanto sopra, riporto il commento al versetto di Giuda 3, desunto dal sito evangelico di "laparola.net":

La fede ha qui senso obiettivo; è la verità creduta, abbracciata dalla fede. Ordinariamente indica la fiducia del cuore; ma negli scritti posteriori del N.T., ha qualche rara volta un senso meno subiettivo. La verità evangelica è stata rivelata agli apostoli dal Signore, e da loro tramandata mediante la predicazione e mediante gli scritti. In Giuda 17, l'Autore esorta a ricordarsi "delle parole dette innanzi dagli apostoli del Signor nostro Gesù Cristo". È stata tramandata una volta per sempre ('apax) perchè non c'è da aspettare una ulteriore rivelazione della verità salutare.

Concludendo, la Fede è stata trasmessa una volta per tutte, ma con la parola predicata oltre che scritta.

Un altro testo biblico, spesso trascurato al riguardo di quanto sopra espresso, è il seguente

1 Tess.3,10 notte e giorno pregando intensissimamente di poter veder la vostra faccia e supplire a quel che manca alla vostra fede.

Paolo si premura di incontrarsi personalmente con i Tessalonicesi per colmare quello che manca alla fede dei suoi discepoli e che non ritiene di poter fare semplicemente con le sue lettere, altrimenti l’avrebbe fatto. Ancora una volta dunque abbiamo una prova che solo gli Scritti apostolici non possono da soli colmare i tanti perché della FEDE. Le Scritture infatti pongono tanti e tali quesiti e ulteriori domande ai lettori affamati e assetati di verità, che hanno bisogno necessariamente di essere soddisfatte servendosi di spiegazioni, di delucidazioni, di enucleazioni (altrettanto ispirate e garantite da persone autorizzate: "CHI ASCOLTA VOI ASCOLTA ME") e di tutto ciò che ci è stato TRASMESSO di mano in mano, e senza interruzione, nella continuità e perennità della comunità dei credenti contro cui le potenze degli inferi non hanno potuto prevalere.

Dal sito "evangelico"(laparola.net) traggo il commento al versetto di 1 Tess.3,10 a ulteriore conferma di quanto sopra:

Dal cuore di Paolo ricolmo d'allegrezza partono ad un tempo i ringraziamenti a Dio e la preghiera di poter rivedere i Tessalonicesi. Essi sono stati istruiti per poco tempo e manca alla loro fede una più completa conoscenza della verità cristiana. Ci sono delle cose che non hanno ben capite, per es. circa lo stato dei morti in Cristo, circa la venuta di Cristo e, dal lato pratico, la loro fede non ha esercitate; ancora la sua santificante influenza su tutta la vita. Paolo bramerebbe quindi vederli per colmare colle sue istruzioni e colle sue esortazioni le lacune della loro fede.

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08/04/2010 15:54
 
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LA BIBBIA

LA QUESTIONE DELLA “SOLA SCRITTURA”


La Chiesa Cattolica pone la Scrittura, che essa stessa ha riconosciuto ispirata da Dio, al primo posto per ogni decisione in materia di fede e di costumi, e per poterla rettamente interpretare si serve di tutto “il DEPOSITO” ereditato attraverso i secoli trascorsi, che comprende la pratica di vita, le norme attuate, le definizioni conciliari, nonché delle interpretazioni che hanno dato i cristiani dei tempi apostolici e successivi , di cui si hanno documentazione, i quali hanno ereditato dagli apostoli la pratica di vita, il modo corretto di considerare le loro espressioni, e i concetti da loro espressi nel NT, e applicandola, sotto la guida infallibile dello Spirito, alle situazioni emergenti non descritte dalla Bibbia, ricordando le parole di Gesù: Gv 16,12 Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. La Chiesa rivendica perciò, sulla base della stessa Bibbia, il diritto-dovere di spiegarla, di enuclearla secondo quanto gli addita lo Spirito Santo.


Le confessioni cristiane non cattoliche sostengono invece che la Bibbia è la sola ad essere normativa e discriminante in ogni scelta della vita di fede, che non sarebbe necessario nessuno che la interpreti, e che essa conterrebbe già tutto.


Facciamo un esame di questo assunto, esaminando il Nuovo Testamento.


L’accettazione attuale di quasi tutte le confessioni , del Nuovo Testamento così come risulta approvato e stabilito in modo definitivo dal Concilio di Trento a seguito dei dubbi manifestati dai riformatori su alcune parti, è senza dubbio degno di nota.

Evidenzia infatti, più o meno consapevolmente, da parte di tutte le confessioni, che:

  1. Si accetta una decisione di portata eccezionale e determinante per tutti i credenti, fatta dalla Chiesa Cattolica.

  2. Il criterio sulla base del quale sono stati accolti nel canone biblico determinati libri anziché altri è stato fondamentalmente la tradizione, attraverso la quale è stato possibile individuare tutti gli elementi che avevano fatto ritenere sacri certi libri anziché altri.


Eppure, nonostante queste due innegabili premesse, le confessioni cristiane non cattoliche ritengono di poter decifrare la Bibbia scartando sia il soggetto che ne ha effettuato il riconoscimento , sia il mezzo principale attraverso cui tale riconoscimento è stato fatto .


Facendo questo, ognuno si ritiene autorizzato a interpretare la Bibbia secondo il proprio modo di vedere, determinando in tal modo il principio della divisione e non dell’unità a cui la Bibbia indirizza.


Analizziamo quali sono i motivi di questa posizione che afferma essere sufficiente la “sola Scrittura”.

Si dice che è lo stesso Nuovo Testamento a rivendicare per sé tale autorità, e vengono addotti i seguenti passi:


2 Pt 1,3 Dio ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di Cristo.

At 20,27 Paolo dice: “non mi sono tirato indietro dall’annunziarvi tutto il consiglio di Dio”.

Giuda 3 “la fede è stata trasmessa ai santi una volta per sempre”

At 1,1 Luca dice di aver parlato di “tutto quello che Gesù prese a fare e a insegnare”


I brani sopra citati non menzionano quali sono i libri da ritenere sacri ed ispirati, e che compongono il “tutto” a cui accennano. Si tratta di espressioni che non fanno certo riferimento a un corpo definito di Sacre Scritture. Infatti alla definizione di tutti i libri del NT si è arrivati all’inizio del quinto sec. dopo molte riflessioni e considerazioni circa l’ammissibilità al canone di taluni libri, tra cui Ebrei, Apocalisse, Giuda, Giacomo, 2 Pietro, 2 e 3 lettera di Giovanni. Fino alla determinazione di tutti i libri del canone sacro sono trascorsi almeno 4 secoli. Sorge legittima la domanda: Chi ha garantito la completezza del messaggio divino fino a quel momento? Ovviamente l’insegnamento orale nell’ambito della Chiesa.

Paolo in At 20,27 non parla di scritti ma di annunzio orale.

Luca in At 1,1 ovviamente non ha la pretesa di raccontare “tutto “ in senso assoluto; altrimenti escluderebbe quello che hanno raccontato gli altri scrittori sacri, e contraddirebbe Gv.21,25 che afferma:Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.”


I sostenitori della “sola Scrittura” adducono inoltre i seguenti brani:

2Tim3,15ss: “tutta la Scrittura è ispirata da Dio ed utile per insegnare, riprendere, correggere, educare alla giustizia, affinchè l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

1 Co 4,6: non praticare oltre quello che è scritto.

Ap 22,18: chiunque avrà aggiunto qualche parola….gli saranno aggiunte le piaghe…


Paolo, si riferisce alle Scritture ebraiche del Vecchio Testamento, e non a quelle del NT che al momento in cui egli scriveva non avevano ricevuto ancora nessun riconoscimento di ispirazione divina né di infallibilità, e in ogni caso non parla di “sola Scrittura”.

Anche Gesù infatti affermava in Mt 5,18 :”… finchè‚ non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. 19Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli”.

Non risulta dai Vangeli che Gesù abbia mai comandato di scrivere, ma ha sempre fatto riferimento alla predicazione, all’ammaestramento, alla parola. E’ stata la Chiesa che sentendo gli scritti neotestamentari come appartenenti alla propria storia di popolo eletto, li ha sempre considerati come divinamente ispirati. Ne troviamo eco già in 2Pt 3,16.


Il brano di Ap. 22,18 si riferisce unicamente al libro dell’Apocalisse, (che fu riconosciuto molto tardi, dopo molte reticenze da parte di alcune chiese) e non agli altri libri biblici, anche se oggi noi vogliamo estenderne il riferimento a tutta la Scrittura successivamente riunita in un unico testo.


Precisiamo che la Chiesa cattolica ha sempre escluso che si possano aggiungere o togliere parti alla Scrittura così come essa ha riconosciuto che fosse, ribadendo col Concilio di Trento quali dovessero essere le parti da ritenersi ispirate da Dio. I tentativi di togliere, aggiungere o mettere in dubbio sono stati molti nel corso della storia, e dobbiamo dare atto alla Chiesa che abbia difeso, custodito e mantenuto la Scrittura in quella forma con cui è stata trasmessa attraverso i secoli e quale oggi noi la possediamo.


Ma vediamo ora un altro aspetto della questione: vi sono diversi brani biblici che attestano la necessità di far riferimento all’insegnamento delle persone autorizzate per la corretta comprensione del messaggio divino, non solo espresso attraverso lo scritto ma anche attraverso la predicazione.


1TIM.3.15 …NELLA CASA DI DIO, CHE E’ LA CHIESA…COLONNA E FONDAMENTO DELLA VERITA’

2PT.1.20 NESSUNA SCRITTURA PROFETICA VA SOGGETTA A PRIVATA SPIEGAZIONE…

GV.16.12 LO SPIRITO SANTO VI GUIDERA’ IN OGNI VERITA’

2TES.2.15 STATE SALDI E MANTENETE LE TRADIZIONI CHE AVETE APPRESO SIA DALLA NOSTRA PAROLA CHE DALLA NOSTRA LETTERA.

1TES.2.13 AVENDO RICEVUTO DA NOI LA PAROLA DELLA PREDICAZIONE, L’AVETE ACCOLTA NON COME PAROLA DI UOMINI..MA DI DIO.

2TIM.2.1 LE COSE CHE HAI UDITO DA ME…TRASMETTILE A PERSONE FIDATE CHE SIANO IN GRADO DI AMMESTRARE ANCHE GLI ALTRI.

2TIM.3.4 TU RIMANI SALDO IN QUELLO CHE HAI IMPARATO SAPENDO DA CHI L’HAI APPRESO.

ROM.16.17 GUARDATEVI DA COLORO CHE PROVOCANO DIVISIONI E OSTACOLI CONTRO LA DOTTRINA CHE AVETE APPRESO.


A conferma di questo possiamo trovare nella scrittura alcuni passi in cui talune decisioni vengono rinviate ad interventi orali di cui non si hanno notizia scritta; vediamole:


1Cor.11,34 …Quanto alle altre cose, le sistemerò alla mia venuta.


3 Gv.13 …Molte cose avrei da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna. 14 Spero però di vederti presto e parleremo a viva voce.


Nel seguente passo Paolo fa riferimento ad una lettera inviata ai Laodicesi di cui il testo scritto non ci è pervenuto:

Col. 4,15 Salutate i fratelli di Laodicea e Ninfa con la comunità che si raduna nella sua casa. 16E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi.


Si potrebbe concludere o che questo testo non fosse ispirato, o che non sia giunto fino a noi perché inutile; ma la conclusione più ovvia è che il contenuto di questa lettera di Paolo, che è andata persa, è rimasta scritta nella vita della chiesa secondo il detto di Paolo in 2 CORINTI 3,2ss

La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. 3 E` noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori.


Ovviamente la Sacra Scrittura, così come ci è stata trasmessa, rappresenta un grandioso dono di Dio all’umanità che deve necessariamente essere considerata il riferimento obbligatorio per ogni esplicitazione dottrinaria. Al tempo stesso però non deve essere un modo per togliere a Dio la possibilità di parlare al suo popolo facendo capire a tempo debito, le cose già espresse nella Parola per eccellenza che è il Figlio suo Gesù Cristo, pronunciato una volta per sempre. Gesù stesso affermò in Gv 14,26 Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.

Questa esplicitazione compete agli apostoli o alle persone da essi autorizzate, i quali possono garantire un sicuro carisma di assistenza dello Spirito Santo.


Vi è un brano molto significativo che ci fa comprendere che non tutti i cristiani sono autorizzati a dare definizioni in materia di fede. Si tratta della vicenda narrata in Atti 15,22 ss Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiochia insieme a Paolo……(con la seguente lettera):24Abbiamo saputo che alcuni tra noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvolgendo i vostri animi. 25Abbiamo perciò deciso tutti d'accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Barnaba e Paolo…


Si noti che le persone accusate di aver turbato gli animi vengono definiti “alcuni tra noi”; quindi sono dei credenti, appartenenti alla cerchia dei primi cristiani: però hanno interpretato le cose senza consultarsi con le persone preposte per definire le questioni sorte in quel momento. Ne consegue che viene riunito il consiglio apostolico e al verso 28 si afferma: ”abbiamo deciso lo Spirito Santo e noi…


Ricordiamo che Gesù promette l’assistenza dello Spirito anche a chi sarebbe stato condotto davanti ai tribunali per testimoniare la propria fede (Mt 19,20), quanto più non dovrebbe dare lo Spirito per decidere la corretta professione di TUTTI i CREDENTI ?

Ricordiamo anche che quando fossero sorte contese tra credenti il termine finale di ogni contenzioso sarebbe stata la decisione della chiesa riunita.(Mt 18,15-18)


Ogni volta che sono sorte delle questioni dottrinali, e ne sono sorti molti, la chiesa riunita in Concilio ha dato delle definizioni, chiare e vincolanti per tutti, consapevole che le decisioni sono ispirate dallo Spirito Santo. Questo è l’unico parametro certo per i credenti di tutti i luoghi e di tutti i tempi, additato dalla stessa Scrittura, se vogliono ritrovare l’unità che rende credibile Cristo nel mondo.


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16/05/2012 23:46
 
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La Bibbia è “l’alfabeto per leggere il mondo”

L’ultima è quella realizzata recentemente dall’americano James Chapman,che è arrivato evidentemente ad inserire la Bibbia al primo posto. Lo stesso ha fatto la rivista culturale “Apollodoro”inserendo nella classifica dei libri che hanno “rivoluzionato la storia”, dopo la Bibbia, il Corano e la “Summa Theologiae” di San Tommaso d’Aquino. Più sorprendente, come abbiamo già riportato, il fatto che nel 2011 in Norvegia la Bibbia sia stata il libro bestseller, con tanto di code  degli acquirenti durante la notte per ottenere una copia della nuova traduzione. Nel 2010, in Italia, diecimila personalità della cultura, come mons. Gianfranco Ravasi, Giuseppe De Rita, Claudio Magris, Tullio De Mauro, Umberto Eco, Amos Luzzatto, Margherita Hack, Tullia Zevi, hanno firmato un appello a sostegno dell’ iniziativa di introdurre la lettura della Bibbia nelle scuole: «Conoscere la Bibbia significa conoscere le nostre radici e la nostra storia». 

Per l’occasione citiamo alcune parole scritte nel 2006 da uno dei firmatari, l’editorialista de “Il Corriere della Sera” Claudio Magris in merito al Libro. Ha citato il pensiero del non religioso Bertolt Brecht, per il quale la Bibbia era il libro che aveva in lui suscitato “l’impressione più forte”: «nella Bibbia, Brecht trovava un alfabeto per leggere il mondo; la grandezza di un testo che dice brutalmente e senza indorare la pillola la nuda verità della vita e della morte, l’ eros e la violenza, l’ incanto e il sapore di cenere, l’ altezza cui possono arrivare gli uomini salendo al di sopra di se stessi fino a concepire un assoluto che li trascende, li sorregge o li annienta, e la bassezza cui quegli stessi uomini possono giungere». Come ha scrittoNorthrop Frye«la Bibbia è il grande codice della civiltà». Continua Magris sul “Corsera”«è dunque la storia – arcaica e profetica, emergente da un oscuro passato e protesa al futuro – dell’ umanità [...] La Bibbia – Antico e Nuovo Testamento – e la tragedia e il mito greco continuano infatti a fornirele chiavi e le immagini per capire chi e cosa siamo, la colpa e la salvezza, l’ esilio e il ritorno».

Lo scrittore scocca anche una freccia contro i bui secoli illuministi: «Forse un gusto sterilmente raffinato e privo del senso dell’oltre non può comprendere questa sacra carnalità, come quell’aristocratica francese del Settecento, la quale si lamentava che lo Spirito Santo – per la teologia, ispiratore, anzi autore della Bibbia – scrivesse così male, ossia in modo poco elegante». E conclude: «insieme alla filosofia e poesia greca, Antico e Nuovo Testamento sono una radice primaria dell’ identità europea e occidentale, oltre che testi di portata universale. Lo sono ugualmente per icredenti come per chi non li crede ispirati direttamente in modo speciale da Dio [...]. Le radici dell’ Europa sono in buona parte ebraico-cristiane, grazie alle quali nel nostro Dna sono entrate pure molte linfe della civiltà medio-orientale; riconoscerlo non è una professione di fede ma unaconstatazione storica e negarlo è un’automutilazione».

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02/07/2012 09:32
 
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La confutazione di SOLA SCRITTURA , invenzioni umane

pubblicata da TheCatholic Way il giorno sabato 2 giugno 2012 alle ore 12.15 ·
 

 

  Scrittura e Tradizione

  L'idea che tutta la verità rivelata si trova in 66 libri(dei protestante ) non solo non è nella Scrittura, è contraddetta da Scritture (1 Corinzi 11:02, 2 Tessalonicesi 2:15, 2 Tessalonicesi 3:06, 1 Timoteo 3: 15, 2 Pietro 1:20-21, 2 Pietro 3:16). Si tratta di un concetto sconosciuto nell'Antico Testamento, in cui l'autorità di coloro che sedevano sulla cattedra di Mosè (Matteo 23:2-3) esisteva. Oltre a questo, per 400 anni, non c'era nessun canone definito di "Sacra Scrittura" a parte il Vecchio Testamento, non c'era "Nuovo Testamento", c'era solo la tradizione e non canonici libri e lettere. Una volta che la Scrittura è stata definita dai libri concorrenti, Bibbie sono stati copiati a mano e decorato dai monaci, erano raro e prezioso, così prezioso dovevano essere incatenati nelle chiese in modo che non sarebbe stato rubato. Pensi che la mancanza di macchine da stampa interessata la salvezza di coloro che non hanno potuto esaminare la Scrittura come noi che abbiamo questo lusso

  

E dato che si  litiga  su ciò che significa la Scrittura, credete che Dio si aspetta da ciascuno di noi di essere uno studioso di greco, ebraico, aramaico, caldeo e di comprendere la sua parola e il messaggio della salvezza? No! È per questo che Egli, nella Sua saggezza, ha iniziato una Chiesa con l'autorità insegnamento attraverso Peter, il padre terreno della Nuova Alleanza e la cui successori siedono sulla cattedra di Pietro, come Abramo fu il padre terreno di Alleanza ei suoi successori si sedette sulla cattedra di Mosè.  

 

Anche se non siamo a "giudaizzare", perché, come Ignazio, vescovo di Antiochia, ha avvertito nel 1 ° secolo, "il cristianesimo non ha abbracciato l'ebraismo, il giudaismo, ma il cristianesimo," il cristianesimo può essere pienamente colta dalla sua comprensione per quello che è: il Vecchio Patto in crescita nella Nuova Alleanza, il compimento della religione dell'Antico Testamento, il risultato organica della venuta del Messia atteso che era lui stesso dalla tribù di Giuda. Tradizione e autorità terrena sono sempre stati una parte estremamente importante di questa:

Malachia 2-7   Per le labbra del sacerdote devono custodire la scienza, e si dovrebbe cercare la legge dalla sua bocca: perché egli è il messaggero del Signore degli eserciti. 1

Da un sito ebraico:

Una spiegazione orale ha dovuto accompagnare la Torah scritta. In caso contrario, gran parte di essa sarebbe incomprensibile. Ad esempio:  

 

Esodo 16:29   "Vedete che il Signore vi ha dato il sabato! Per questo egli vi dà al sesto giorno il pane per due giorni. Restate ciascuno al proprio posto! Nel settimo giorno nessuno esca dal luogo dove si trova».

 

 

Esodo 31:15   "Sei giorni si adopera da fare, ma il settimo giorno è il sabato di riposo assoluto, sacro al L - rd;. Chi fa il lavoro in giorno di sabato sarà messo a morte" In che cosa consiste il lavoro? La tradizione orale spiega che tali attività coinvolte nella costruzione del portatile Tabernacolo nel deserto sono vietati in giorno di sabato.

 

Deuteronomio 06:08   "E tu li legherai come un segno sulla tua mano, e saranno per un pendaglio tra gli occhi." Senza la tradizione orale, uno non avrebbe mai saputo che questo versetto parla del tefillin indossato da uomini ebrei durante la preghiera del mattino. Queste scatole nere, in pelle contengono versetti dalla Bibbia ebraica e sono legato a uno il braccio e sulla fronte.

 

Deuteronomio 06:09   "E tu li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte."Questo si riferisce alla mezuzoth, pergamene con incisi versetti biblici, che sono collocati in contenitori piccoli e apporre gli stipiti delle case ebraiche.

 

Numeri 29:1   "Nel settimo mese, il primo giorno del mese, avrete una santa convocazione: non farete alcun lavoro servile, deve essere un giorno di soffiare per te". Questa descrizione del Rosh Hashanah non specifica che cosa è esattamente per essere soffiata su il Capodanno ebraico, ma la tradizione orale fa: uno shofar (corno di montone).

 

Numeri 29:7   "Il decimo giorno di questo settimo mese avrete una santa convocazione e affliggono voi, voi non farete alcun lavoro ...." Solo la tradizione orale ci insegna che "affligge voi" Yom Kippur significa astenersi da ogni cibo e bevanda.

 

Deuteronomio 12:21   "Se il luogo dove la L - Signore, vostro G - d, sceglie di mettere il suo nome troppo lontano da te, allora si immolerà della mandria e del tuo gregge, che la L - rd ti ha dato , come vi ho comandato .... "Il metodo di macellazione rituale non si trova ovunque nella Torah scritta, ma è parte della tradizione orale.

 

Se nessuna spiegazione orale era stato insegnato alla nazione sin dall'inizio, il rispetto uniforme dei comandamenti della Torah sarebbe stato impossibile!

Atti 8:3031   E Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, e disse: Capisci quello che stai leggendo? Ed egli rispose: Come posso, se nessuno mi guida? E volle Filippo che sarebbe venuto e sedersi con lui.

Ora, l'Antica Alleanza è compiuto, e l'autorità del sacerdozio Alleanza ha trasmesso al sacerdozio Nuova Alleanza. I farisei dopo la cattività babilonese corrotti della tradizione orale (e "saggi" e rabbini in seguito usurpato il ruolo dei sacerdoti), nostro Signore parlò contro quei "tradizioni degli uomini" - ma lui non ha parlato contro la stessa autorità di thse che sedette sulla cattedra di Mosè ', al contrario:

Matteo 23:2-3   [Gesù parla] Gli scribi ei farisei siedono sulla cattedra di Mosè '; pratica, in modo e osservare ciò che vi dico, ma non quello che fanno, perché predicano, ma non pratica.

Allo stesso modo, post-gerarchi del Vaticano II hanno autorità, ma ora sono comportando abominevole e corrompe la Sacra Tradizione della Chiesa Cattolica - quelle tradizioni che sono comandate da conservare:

2 Tessalonicesi 2:15   Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che vi è stato insegnato, sia con la parola, o la nostra epistola.  

 

2 Tessalonicesi 3:06   Vi ordiniamo, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, che voi stessi lontani da ogni fratello che cammina disordinata, e non dopo la tradizione che ha ricevuto da noi.

Nostro Signore ha fondato una Chiesa (Matteo 16:18-19), non un libro, che doveva essere la colonna e fondamento della verità (1 Timoteo 3:15). Siamo in grado di sapere cosa insegna la Chiesa, cercando non solo alla Sacra Scrittura, ma in Storia e leggendo ciò che i primi cristiani hanno scritto, ciò che coloro che sono già seduto sulla Cattedra di Pietro hanno parlato in modo coerente con la Scrittura e la Tradizione, e ciò che 've solennemente definito. Credere che la Bibbia è la nostra unica fonte di verità cristiana è biblico e illogico. Come il cardinale Gibbons in "Fede dei nostri padri" ha scritto:

Vediamo signore, se una Bibbia infallibile è sufficiente per voi. O siete infallibilmente certi che la sua interpretazione della Bibbia è corretta o se non lo sono. Se siete infallibilmente certi allora valere per te stesso e, naturalmente, per ogni lettore della Scrittura, una infallibilità personale che si nega al papa [coloro che siedono sulla cattedra di Pietro], e che noi rivendichiamo solo per lui. Si fanno ogni uomo suo papa.  

 

Se Dio, come affermano, non ha lasciato nessun interprete infallibile della sua parola, non è praticamente lo accusano di agire contro la ragione? o non sarebbe più irragionevole per lui avere rivelato la sua verità per l'uomo senza lasciargli un mezzo per accertarne l'esatta portata? Non si riduce la Parola di Dio ad un fascio di contraddizioni, come le foglie della Sibilla, che ha dato indietro le risposte adatte ai desideri di ogni ricercatore?

 

Dei sette cento e più cristiani [abbiamo migliaia di denominazioni oggi] attualmente esistenti in questo paese, non ogni prendere la Bibbia come il suo standard di autorità e non ogni membro trarne un significato diverso da quello del suo vicino?Ora, nella mente di Dio nelle Scritture, ma può avere un significato. Non è questa varietà di interpretazioni il frutto amaro della tua linea di principio, un infallibile Bibbia è abbastanza per me, e non lo proclamano l'assoluta necessità di qualche interprete autorizzato e infallibile?

Alcuni protestanti piace usare 2 Timoteo 3:16-17 come un affermazione che Sola Scriptura è un principio biblico:

Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

2 Pietro 3:16   Come anche in tutte le sue epistole [Paolo], in cui tratta di queste cose, in cui ci sono alcune cose difficili da comprendere, che coloro che sono ignoranti e instabili torcono, come fanno anche le altre Scritture, fino alla propria distruzione.

No Cattolica, ovviamente, non è d'accordo con questi versi, o con qualsiasi versetti della Sacra Scrittura. Naturalmente Scrittura è utile! Noi cattolici lo vedono come uno dei tre pilastri della Chiesa stessa (gli altri due sono la sacra Tradizione e la Magisterim - il magistero della Chiesa). Ma i protestanti sono ovviamente leggendo in questo testo ciò che vogliono vedere. Immaginate di essere un soldato. Ora leggete questo:

"Tutte le guide didattiche Army sono ispirata da degli esperti, e sono utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla vita di un soldato: Che il soldato può essere perfetto, accuratamente arredate a tutta un soldato deve fare . "

Ti ci vuole per dire che il soldato, poi, non ha più bisogno di un sergente istruttore per la formazione a lui, armi, munizioni, armi, attrezzature di comunicazione, ecc? Dire che X è remunerativa o necessario e che X aiuta a diventare completamente arredato per qualcosa che non dice affatto che Y non è inoltre vantaggioso o necessario e che Y aiuta a diventare completamente arredato per qualcosa. E come può quadrare i protestanti la loro lettura di 2 Timoteo 3:16-17 con Efesini 4:11-12, che recita:

Ed egli ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministero, per l'edificazione del corpo di Cristo:

2 Pietro 1:20   Sapendo questo in primo luogo, nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione privata.  

 

Timoteo 3:15   Ma se io rimanere a lungo, affinché tu possa sapere come tu dovresti comportarsi nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e fondamento della Verità.

Secondo questi versetti, ciò che è necessario per il perfezionamento dei santi sono gli apostoli, profeti, evangelisti, pastori e insegnanti! Come potrebbe essere questo, se tutti abbiamo bisogno è la "Bibbia da sola"?  

 

Un altro punto è che la "Scrittura" St. Paul si riferiva è l'Antico Testamento, la Scrittura solo formalmente riconosciuta l'esistenza. Dobbiamo gettare il Nuovo Testamento, perché l'Antico Testamento contiene al suo interno il Nuovo?

 

Ed ecco un po 'di qualcosa di pensare per coloro che credono in sola Scriptura: Ignazio, nominato Vescovo di Antiochia da Pietro, si è scontrata con alcuni ebrei che hanno fatto ricorso alla stessa mentalità, al fine di confutare la messianicità di Cristo. Nella sua lettera del primo secolo ai Filadelfiesi scrisse: "Quando ho sentito alcuni dire, se non lo troviamo nelle antiche Scritture, non credete al Vangelo; sulla mia dicendo loro: Sta scritto, mi hanno risposto, Questo rimane da dimostrare. "  

 

 

  C'è una differenza enorme tra il magistero della Chiesa che è guidata dallo Spirito Santo, e la "tradizione degli uomini" - la Mishnah - praticata dai farisei (non israeliti Vecchio Testamento) e che sono conservato per noi nel Talmud babilonese (il Bavli) e nelle pratiche cabalistiche (la stessa parola "Kabbalah" deriva dall'ebraico QOF-Bet-Lamed, che significa letteralmente "per ricevere o accettare", ma tradotto come "tradizione".) E era queste leggi rabbiniche pre-talmudici e delle pratiche magiche babilonesi - e l'idea stessa che si possa lavorare la nostra strada verso il cielo - che Gesù ha combattuto contro, ed è stato chi li onorato che ha accusato di ipocrisia. I rabbini Pharisaic andato al di là della Torah e l'autorità sacerdotale, che costituiscono le leggi di babilonese, zoroastriani, e altri pagani, le pratiche magiche - anche quelli contraddittori.  

 

Nel 77 dC, storico Giuseppe ebrei ha scritto nel Antiquities (13:10), "Cosa vorrei ora spiegare è questo: i farisei hanno consegnato al popolo un gran numero di rituali per successione dai loro padri, che non sono scritte nelle leggi di Mosè, e per questo motivo i Sadducei li rifiutano, e dire che siamo ad accettare tali rituali di essere obbligatorio, che sono nella parola scritta, ma non sono di osservare ciò che sono derivate dalla [Babilonia] tradizione Mishnah [] dei nostri antenati . "Il Talmud, che conserva i babilonesi la tradizione degli uomini" può essere conosciuto solo leggendo l'originale ebraico o leggendo le opere di un onesto, non razzista, persona divina che fa, perché neo-nazisti tipi di utilizzare tali scritti implicare una sorta di falso "contagio razziale" insita in quelle di origine ebraica e perché edizioni in lingua inglese sono spesso modificati in modo da non provocare scandalo e di tenere la verità nascosta. Le parti che sono stati rimossi dal Talmud (sezioni che affermano, per esempio., Che Gesù era uno stregone demoniaco che sta bollendo in escrementi in Hell, che Maria era una puttana, che i Gentili sono animali, che va bene a rubare da genti e di non pagare per il loro lavoro, ecc) sono stati pubblicati separatamente in Hesronot Ha-Shas, che è stato fatto circolare segretamente tra i rabbini.

 

  Le differenze tra Vecchio Testamento religione, radicate nella Torah e autoritàsacerdotale, e giudaismo farisaico - il marchio del giudaismo, che sopravvive ancora oggi e che affonda le sue radici nel Talmud babilonese e l'autorità rabbinica - sono così grandi da rendere loro mondi a parte, spesso diametralmente opposte. L'autorità del sacerdozio ebraico trasferito al sacerdozio della Nuova Alleanza, non rabbini, non ci sono stati sacrifici, nessun tempio, ecc, nel giudaismo dal 70 dC - e dopo Cristo una volta per tutte il sacrificio sul Calvario, ci è solo un sacrificio Scritture da effettuare comunque (l'Eucaristia).Vedere Malachia 1:10-11, Giovanni 6, ecc  

 

 

 

Malachia 2-7   Per le labbra del sacerdote devono custodire la scienza, e si dovrebbe cercare la legge dalla sua bocca: perché egli è il messaggero del Signore degli eserciti.  

 

Matteo 2:23   E venne ad abitare in una città chiamata Nazaret: affinché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti, Egli sarà chiamato Nazareno. [Qui, Matthew sta citando una tradizione orale che il Messia sarà chiamato Nazareno. Questo non è in OT, era solo TRADIZIONE]

 

Matteo 23:2-3   [Gesù parlando] "Gli scribi ei farisei siedono sulla cattedra di Mosè '; pratica, in modo e osservare ciò che vi dico, ma non quello che fanno, perché predicano, ma non in pratica" [cioè, il suo problema con i farisei non è stato perché di legge, l'autorità o tradizione; suo problema con loro è stato con la loro ipocrisia, la loro messa la legge prima che l'amore, e le pratiche pre-talmudica]!  

 

Giovanni 5:39-40   Cerca le Scritture, perché in esse voi pensate avete la vita eterna, ed esse sono quelle che testimoniano di me. E voi non verrà a me, affinché avessimo la vita. [NIV: Voi investigate le Scritture, perché pensate che per mezzo di esse vita eterna.Queste sono le Scritture che rendono testimonianza di me, ma voi non volete venire a me per avere la vita.]  

 

Atti 8:3031   E Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, e disse: Capisci quello che stai leggendo? Ed egli rispose: Come posso, se nessuno mi guida? E volle Filippo che sarebbe venuto e sedersi con lui.

 

1 Corinzi 11:02   Ora io vi lodo, fratelli, che voi ricordate di me in tutte le cose, e mantenere le ordinanze, come li ho consegnato a voi.

 

1 Corinzi 4:14-15   Non scrivo questo per farvi vergogna, ma per ammonire voi come i miei amati figli. Potreste avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, non avete molti padri.Per io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il Vangelo

 

2 Tessalonicesi 2:15   Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che vi è stato insegnato, sia da Word, o la nostra epistola.

 

2 Tessalonicesi 3:06   Vi ordiniamo, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, che voi stessi lontani da ogni fratello che cammina disordinata, e non dopo la tradizione che ha ricevuto da noi.

 

1 Timoteo 3:15   Ma se io rimanere a lungo, affinché tu possa sapere come tu dovresti comportarsi nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e fondamento della verità.

 

2 Timoteo 2:02   E le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, lo stesso tu impegnarsi a uomini fedeli, che devono essere in grado di insegnare anche ad altri.

 

2 Timoteo 3:16-17   Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. [Al momento della stesura di questo versetto, l'unico "scrittura" intorno era l'Antico Testamento. Forse Paolo è stato detto Timothy aveva bisogno di nulla, ma l'Antico Testamento? E in che modo "proficuo" significa "sufficiente"?]

 

Ebrei 5:12   Per cui per il momento vi dovrebbe essere maestri, avete bisogno che uno ti insegnano ancora che essere i primi principi degli oracoli di Dio, e sono diventati, come hanno bisogno di latte, e non di carne forte.

 

2 Pietro 1:20-21   Sapendo questo in primo luogo, che nessuna profezia della LA Scrittura proviene da un'interpretazione personale. Per nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo: ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo.

 

2 Pietro 3:16   Come anche in tutte le sue epistole [Paolo], in cui tratta di queste cose, in cui ci sono alcune cose difficili da comprendere, CHE QUELLI CHE SONO uomini ignoranti e instabili torcono, come fanno anche le altre Scritture, fino alla loro distruzione.

 

 

2 Giovanni 1:12   Avere molte cose da scrivere a voi, non vorrei scrivere con carta e inchiostro: ma confido di venire da voi, e parlare faccia a faccia, perché la nostra gioia sia piena.

 

3 Giovanni 1,13-14 Ho avuto molte cose da scrivere, ma non voglio con inchiostro e penna scrivere a te: Ma io confido che tra poco ti vedo, e parleremo faccia a faccia.La pace sia con te.I nostri amici ti saluto.Saluta gli amici per nome.

Il concetto di Sola Scrittura è stato inventato da Lutero e compagni al fine di scalzare la Chiesa cattolica che vantava Autorità ecclesiastica e il diritto esclusivo di intepretare le Sacre Scritture.

Davvero una abile mossa l’invenzione della Sola Scrittura, dando quindi falsamente autorità solo alla Bibbia, e non più anche alla Chiesa e alla Tradizione, come se non fosse vero che la Bibbia sia nata proprio dalla Tradizione.

In ordine cronologico prima nacque la Chiesa, poi la Tradizione predicata oralmente dagli apostoli e dai più fedeli discepoli come Stefano martire ad esempio, e quindi la Bibbia, in particolare il Nuovo Testamento, ma anche il Canone biblico, cioè la lista dei libri ritenuti sicuramente ispirati.

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Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». At 8,30
 
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