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CONVEGNO DEL RNS 2010

Ultimo Aggiornamento: 09/10/2010 23:14
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29/03/2010 15:53
 
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LA PROSSIMA CONVOCAZIONE NAZIONALE DEL RNS AVRA' LUOGO PRESSO LA FIERA DI RIMINI DAL 29 APRILE AL 2 MAGGIO 2010.
iL PROGRAMMA PUò ESSERE SCARICATO DA QUESTO COLLEGAMENTO




http://www.rns-italia.it/CONVNAZ/CONVRIMINI/anno2010/33a%20Convocazione%20RnS%20-%20Depliant%2001.pdf
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30/04/2010 19:10
 
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Riportiamo alcuni interventi degli oratori  durante la 33^ Convocazione del RnS, a Rimini:

RnS Italia

“I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia”

Sintesi del secondo intervento di Padre Raniero Cantalamessa

 

“I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia, i tuoi fedeli cantino di gioia” (Sal 132, 9). Con queste parole, giustizia e gioia, è stata introdotta l’esortazione spirituale guidata da Padre Raniero Cantalamessa durante la festa sacerdotale, un tributo pensato per onorare il prolungamento del ministero di Gesù.

“Viviamo in un momento storico in cui si avrebbe voglia di dire i tuoi fedeli piangono di tristezza – ha affermato Cantalamessa – ma sono ancora molte le ragioni per cui si deve cantare di gioia per i nostri sacerdoti”.

Due i temi toccati durante l’esortazione: la crisi e la rinascita del sacerdozio cattolico. Nella Scrittura si parla di crisi interiore con il profeta Geremia che protesta nei confronti di Dio mostrando la sua desolazione interiore. Dal un lato, c’è il sacerdote Geremia che vuole abbandonare il suo ministero, dall’altro, c’è Dio che non lo lascia: “Se tu ritornerai a me, io ti riprenderò e starai alla mia presenza; se saprai distinguere ciò che è prezioso da ciò che è vile, sarai come la mia bocca” (Ger 15,19). In altre parole, è evidente il richiamo alla “metanoeite”, ad una conversione, ad un pentimento, un cambiamento interiore, di mentalità e di giudizio che porta all’annuncio vero e autentico di Cristo.

L’appello alla conversione risuona nei momenti cruciali del Nuovo Testamento: all’inizio della predicazione di Gesù: “Convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1,15); all’inizio della predicazione apostolica, il giorno di Pentecoste: “Che dobbiamo fare, fratelli? E Pietro rispose: “Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo” (At 2, 38). “Ma non sono questi i contesti che riguardano più direttamente i sacerdoti, - ha spiegato Cantalamessa - noi abbiamo creduto al vangelo, siamo stati battezzati e abbiamo ricevuto lo Spirito Santo. C’è un altro “convertitevi!” che ci riguarda da vicino, quello che risuona all’interno di ognuna delle sette lettere alle Chiese dell’Apocalisse. Esso non è rivolto a non credenti o neofiti, ma a persone che vivono da tempo nella comunità cristiana”. L’appello alla conversione prende l’aspetto di un ritorno al primitivo fervore e amore per Cristo.

“Il mondo di oggi – ha denunciato padre Raniero Cantalamessa - pecca platealmente nei confronti del sacerdozio, un servizio così tanto disprezzato dal mondo, fino al punto da diventare motivo di scandalo e di rifiuto. Il Risorto nelle Scritture, invece, si rivolge ai suoi pastori riconoscendo per prima cosa le fatiche compiute; non comincia il suo discorso dicendo ciò che non va nella comunità. Inizia mettendo in rilievo il positivo, il bene che si fa nella Chiesa. Davanti alle miserie c’è una schiera di sacerdoti che ha donato la propria vita. Occorre il ritorno al fervore, all’entusiasmo dei primi giorni per viaggiare verso altri mari. Gesù ti sorride – ha esortato il Frate rivolgendosi ai sacerdoti e ai giovani presenti – questo è l’invito di un innamorato. Accogliete questo sorriso: è la vostra vocazione”.

Come Gesù alla Chiesa di Smirne, anche padre Raniero Cantalamessa ha poi rivolto il suo appello ai presbiteri: “Siate leali, fedeli, trasparenti. Non tradite la fiducia e non abusate del vostro potere, – ha proseguito Cantalamessa ricordando le parole di Paolo ai Romani – noi siamo davanti a Dio il profumo di Cristo ma abbiamo questo tesoro in vasi di creta”. Fragilità e potenza insieme “perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi” (2 Cor 4, 7).

“Quello che occorre ora – ha concluso Cantalamessa tornando, per finire, alla risposta di Dio ai lamenti di Geremia – è un sussulto di speranza da parte di tutta la Chiesa, una fiduciosa invocazione della misericordia di Dio. Cambiamo dunque la iniziale protesta di Geremia in ringraziamento. Grazie Signore, che un giorno ci hai sedotto, grazie che ci siamo lasciati sedurre, grazie che ci dai la possibilità di ritornare a te e ci riprendi dopo ogni tentativo di fuga. Grazie che affidi a noi “la custodia dei tuoi atri” e fai di noi “la tua bocca”. Grazie per il nostro sacerdozio. Dall’attuale momento di grave disagio può sbocciare la rinascita, qualcosa di nuovo per la Chiesa e per il clero. Il frutto più bello di questo anno sacerdotale sarà proprio una rinnovata amicizia con Gesù di Nazareth. Se ci sarà umiltà la Chiesa uscirà più splendente che mai da questa guerra”.

A conclusione dell’intervento di padre Raniero Cantalamessa un dono speciale per tutti i sacerdoti. “In questa Festa per il sacerdozio di Gesù vogliamo vedere i sacerdoti vestiti della Stola, segno dello Spirito Santo”, ha annunciato Salvatore Martinez. Così, sotto lo sguardo del Curato d’Ars, le cui reliquie e la cui stola sono state poste sul palco accanto al Crocifisso, dai coordinatori regionali del RnS sono state consegnate a tutti i sacerdoti presenti le stole recanti i simboli di questo Anno sacerdotale, per dire a ciascuno di essi con gioia e fede: “Sii ancora uomo dello Spirito!”.

Laura Gigliarelli

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30/04/2010 19:42
 
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[Modificato da Coordin. 30/04/2010 22:09]
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01/05/2010 22:03
 
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03/05/2010 14:52
 
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04/05/2010 12:04
 
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A presiedere la Celebrazione eucaristica a chiusura della 33° Convocazione Nazionale del RnS è S.E. mons. Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini.

«Il Vangelo non è mai ovvio… Il Vangelo è rottura, scandalo, stupore, profezia», con queste parole il Vescovo ha introdotto la sua meditazione sul Vangelo di Giovanni (13, 31-35).

Un Vangelo che è il dono di un comandamento nuovo: l’Amore. Ma dov’è la novità di questo messaggio che Gesù vuole consegnare, visto che dell’amore già se ne parla nell’Antico Testamento?
La cornice in cui la consegna di questo comandamento avviene è quella del Cenacolo, il gesto rivelatore è quello della lavanda dei piedi, che Gesù compie pur sapendo che stava per essere tradito. Clicca per ingrandire...Un atto il suo, che mostra tutta la specificità della fede cristiana, e che rivela come l’amore dell’uomo per il prossimo e per Dio sia preceduto dall’amore assoluto, incondizionato, gratuito e libero di Dio per l’uomo. L’amore di Gesù è totale e totalizzante, e nella stessa misura comanda di amare, ma l’oggetto dell’amore non è lui stesso bensì il prossimo, “amatevi gli uni gli altri”. Accogliendo l’amore gratuito di Dio l’uomo è reso capace di amare e ciò rende possibile che ci si accolga come fratelli: è questo che spinge l’uomo verso un dinamismo di amore e di apertura verso gli altri.

Il cristiano non è amato perché amabile – ha proseguito il Vescovo – ma è amabile perché è amato da Dio. Citando le parole di san Paolo ha sottolineato infine come l’amore di Dio infuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo ci renda liberi dal nostro egoismo per la gloria di Dio e la salvezza dei fratelli.

Anna Pugliese

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26/05/2010 21:20
 
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09/10/2010 23:14
 
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Pontifex.RomaPalasele Eboli - 10 ottobre 2010 - Domenica 10 ottobre p.v., presso il Palasele di Eboli (Sa), si svolgerà la XXXIII Convocazione Regionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo in Campania (RnS) sul tema “Tieni saldo quello che hai, perché nessuno ti tolga la corona” (Ap. 3.11b). Oltre 6mila persone parteciperanno all’ormai abituale appuntamento annuale del Movimento, che in Italia conta più di 200mila aderenti, raggruppati in 1.900 gruppi e comunità. La Celebrazione Eucaristica sarà presieduta da S.E. Mons. Luigi Moretti, arcivescovo metropolita, attualmente è assistente ecclesiastico nazionale dell’Unitalsi, membro della Commissione Famiglia e Vita della Conferenza Episcopale Italiana, già vicegerente di Roma, presidente della Commissione Famiglia e Vita della Conferenza Episcopale Laziale e direttore del Centro diocesano per la pastorale familiare della diocesi di Roma. Relatore della  ...

... giornata sarà Dott. Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, nonché consultore del Pontificio Consiglio per i Laici, consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia, membro della segreteria di RETINOPERA, presidente della Fondazione Istituto di Promozione Umana “Mons.F. Di Vincenzo” e del RnS per il Polo di Eccellenza “Mario e Luigi Sturzo”.

Alla Convocazione regionale si raduna un popolo – commenta Amabile Guzzo, coordinatore regionale del movimento in Campania, che mediterà ed attualizzerà il tema del convegno, coraggioso di perseverare nella fede, custodire l’umiltà, praticare la carità, non lasciandosi affascinare dalle cose del mondo che sono di un attimo, per poi rinunciare al  premio riservato a quanti hanno perseverato nella fedeltà a Dio: la vita, la gioia, l’amore eterno.

Saranno presenti anche rappresentanti della società civile, di associazioni e movimenti cattolici.

Non mancheranno naturalmente anche gli spazi dedicati ai più giovani, con il tradizionale Meeting per i bambini che, parallelamente alla convocazione, potranno fare la loro esperienza di fede e di preghiera comunitaria.

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