È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva

EFFETTI SOCIALI DELLA CULTURA CRISTIANA

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2023 11:00
Autore
Stampa | Notifica email    
05/05/2011 22:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

I monasteri: centri di promozione di civiltà, di cultura, di arte
e di rispetto dell'uomo.


Il monachesimo è uno dei modi con cui la Chiesa cattolica ha influito sulla vita religiosa e civile dei popoli .

Monasteri centri di vita spirituale: preghiera comune, Liturgia solenne con partecipazione delle popolazioni vici­ne, purezza di fede e di vita cristiana, educazione religio­sa della gioventù, direzione delle coscienze, conservazione e diffusione del cristianesimo, moderazione degli istinti bel­licosi delle genti barbare.

2) Perché furono centri di vita culturale?

Monasteri centri di vita culturale: studio di teologia, Sacra Scrittura, filosofia, letteratura classica, scienze. Biblio­teche e laboratori per la trascrizione dei libri antichi (co­dici). Scuole di tipo elementare, medio, universitario per monaci e per ragazzi e giovani affidati alla loro educazione. Con notevole larghezza di idee, i monaci non conservaro­no i capolavori della sola letteratura cristiana, ma anche di quella pagana, che altrimenti sarebbero andati distrutti sor­to le ondate dei barbari.

3) Perché furono centri di vita sociale?

Monasteri centri di vita sociale ed economica: dissodamento di terre abbandonate e coltivazione con criteri più moderni di gran parte d'Italia e d'Europa! I monaci la­vorano insieme ai loro dipendenti, con perfetta collabora­zione, rispetto reciproco e senso della dignità del lavoro. Al lavoro agricolo si aggiunge l'allevamento del bestiame. Poi le officine industriali, non solo per use dei monasteri, ma per la vendita di prodotti finiti. Vive correnti di com­mercio e di scambio si avviano tra città e monasteri. Il dissodamento dei terreni cammina di pari passo con i siste­mi di irrigazione, l'appoderamento, la costruzione di case coloniche con magazzini, stalle, cantine.

La tecnica di coltivazione e di allevamento progredi­sce, così anche la tecnica per la conduzione delle aziende agricole ed artigiane I rapporti tra monasteri e dipendenti sono regolate da contratti regolari, che migliorano quelli previsti dal diritto romano e ne introducono nuovi: enfi­teusi, colonie parziali e perpetue, mezzadrie, ecc. Onesta ondata di civilizzazione ha come conseguenza il ripopola­mento delle regioni distrutte e disabitate in seguito alle invasioni barbariche. I monasteri servivano anche come difesa dalle incursioni.

Dal 1100 al 1300 sono sorte le più belle cattedrali del mondo e sono una testimonianza del fervore di fede dell’unità con la gerarchia che animava tutto il tessuto sociale di quell’epoca.

Abilissimi architetti, ingegneri, muratori e semplici manovali lavoravano ovunque con l’intento di lasciare dei segni tangibili del loro senso religioso e dell’alta concezione delle cose sacre che coinvolgeva profondamente ogni espressione della quotidianità.

Era il popolo che offriva i fondi per costruirle. Ancora oggi è quasi impossibile renderci ragione di ciò che accadde. Le cattedrali nascono quasi contemporaneamente, in tutta I Europio dall’ estremo Nord all’ estremo Sud. Ognuna è un capolavoro del suo genere. Non ci sono scuole per architetto e tutti sembrano pervasi dalla medesima idea: l’unità del popolo cristiano nel suo slancio verso Dio.

Quindi volumi enormi, a forma di croce, con archi e guglie verso il cielo a significare attraverso l’architettura, tutti i simboli della fede.

Gli stessi costruttori sembrano presi da un entusiasmo mistico lavorano come pregando.

La cattedrale diventava centro di liturgia, di pastorale vescovile, di catechesi, di feste cittadine, di vita popolare. Non c'era ombra di profanazione, perché la religiosità investiva ogni aspetto della vita

Quante cose possono ancora raccontarci quei miracoli di arte e di fede che sono, tanto per ricordarne alcune il duomo di Milano, le cattedrali di Pavia, Bologna, Cremona, Asti, Ferrara, Bre scia, Verona, Assisi, Siena Arezzo, Orvieto, Firenze, Bari, Trani, Monreale, Palermo….

2) Come si svilupparono le scuole nel Medioevo7

Alla vita spirituale ed economica si aggiungeva la vita culturale: tutte e tre espressioni della medesima civiltà cristiana.

Ritornata la tranquillità dell’Europa Unita e la prosperità dei Comuni cittadini, la Chiesa svolse un'impresa immensa diretta all'istruzione ed educazione popolare.

II principio moderno della “scuola aperta a tutti “ era già solido nella cristianità medioevale.

II Concilio Lateranense del 1179 per esempio, ordinava al clero di aprire ovunque scuole per tutti i ragazzi ed i giovani. Erano scuole di tre gradi: elementare, medio, superiore.

Alla scuola elementare pensava la parrocchia con insegnanti ecclesiastici e laici. Era gratuita e a disposi/ione di tutti i ragazzi.

Serviva anche agli apprendisti dei vari mestieri. Si insegnava a leggere, scrivere, calcolare.

Non era insegnamento teorico; mediante la scuola il ragazzo imparava a vivere nella comunità cristiana.

Alla scuola media, fino a circa i vent'anni, pensavano prima i monasteri e poi i Vescovi, mediante le scuole vescovili. Per chi non poteva dare un aiuto economico, anche questa scuola era gratuita. Provvedeva la beneficenza della Chiesa e dei cittadini.

Si insegnava grammatica, dialettica (capacità di discutere), retorica (capacità di parlare e scrivere), matematica, geometria, scienze naturali, musica e, naturalmente, teologia.

3) Come si svilupparono le Università nel Medioevo''

Ali''istruzione superiore pensarono quelle straordinarie istituzioni che ancora oggi si chiamano < Università »

Quasi tutte, una quarantina, furono di istituzione pontificia. La più antica fu quella di Bologna, sorta vero il 1100. La più celebre fu quella di Parigi. Rinomate quelle di Padova, Cambridge, Praga, Salamanca, Coimbra…

Prima ancora di sistemarsi in un edificio l’università medievale era una comunità viva di studenti ed insegnanti specializzati. Studiavano anche all’aperto oppure in Chiesa. Le lezioni erano trascritte a mano. La cultura universitaria assorbe il meglio da tutte le culture e le supera in una sintesi cattolica. Molti di quei grandi maestri furono santi: Anselmo, Bernardo, Alberto Magno, Bonaventura, Tommaso d’Aquino.
Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:17. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com