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RICERCA SU GESU' NELLA STORIA e STORICITA' DEI VANGELI

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2024 17:25
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23/10/2017 23:17
 
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SI FECE BUIO DOPO LA CROCIFISSIONE



 

Perché il sole si “oscurò” il Venerdì Santo?

Alcuni teologi credono che Gesù sia morto il 3 aprile 33. Ciò corrisponde ai dati storici secondo cui in quel giorno si verificò un’eclissi lunare (e non solare). Secondo il sito Star of Bethlehem, “quando era in carica Pilato, nel periodo di Pasqua ci fu soltanto un’eclissi lunare visibile da Gerusalemme. E si è verificata il 3 aprile 33 d.C.”

Inoltre, “Quando quella sera la luna si alzò, era rosso sangue… Le equazioni di Keplero indicano che la luna era già in eclissi, già rosso sangue [non riceveva alcuna luce diretta dal sole, ma era illuminata soltanto dalla fioca luce rifratta e arrossata dall’atmosfera terrestre]… Necessariamente, questo significa che l’eclissi ha avuto inizio prima dell’alba lunare. I software ci permettono di guardare sotto l’orizzonte e vedere l’ombra della Terra cominciare l’eclissi. Così facendo, scopriamo che alle 3 del pomeriggio, mentre Gesù esalava l’ultimo respiro sulla croce, la luna stava diventando rosso sangue”.

Negli Atti degli Apostoli, Pietro fece riferimento a una profezia del libro di Gioele, che sembra confermare questo fenomeno: “Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue” (Atti 2:20).



Secondo la computazione giudaica, il giorno cominciava al tramonto del sole, ed era diviso in due parti di sei ore per una (più lunghe o più corte secondo il mutamento di stagione), la prima dal tramonto all'alba, l'altra dall'alba al tramonto. Il nostro Signore fu crocifisso all'ora terza dopo l'alba (cioè alle nove ant. - all'ora del sacrifizio mattutino), ed era rimasto sospeso alla croce, esposto a tutti i vituperii di cui lo coprivano i suoi nemici, per tre ore prima della discesa delle tenebre. Devesi notare inoltre che, la soprannaturale oscurità si produsse appunto nella parte più luminosa del giorno, dalle dodici alle tre pom. (l'ora in cui il sacrifizio serale veniva offerto nel tempio). È del tutto impossibile di spiegare questa oscurità a mezzo d'un eclisse di sole (benché argomentando da una menzione fatta da Flegone, e dopo lui da Thallus, di un eclisse più oscuro del solito avvenuto nella 202a Olimpiade, che sincronizza quasi coll'epoca della crocifissione, alcuni abbiano tentato di spiegarla a questo modo), poiché il primo giorno della nuova luna e il primo giorno del mese essendo identici, la pasqua, osservata il 15 di Nisan, cadde in giorno di piena luna, quando cioè un eclisse era impossibile. Le parole: «e il sole scurò» del ver. 45 non dovevano considerarsi come un segno od un miracolo distinto dall'oscurità di cui parlasi nel versetto antecedente. È meramente un'amplificazione dello stesso fatto, ed è inteso a mostrare quanto profonde e dense fossero quelle tenebre. Inquanto all'estensione di esse, i Sinottici tutti usano la stessa parola, terra, che, nel suo senso più largo, dinota l'intiero globo, orbis terrarum, ma che di frequente viene applicato dagli Evangelisti, in un senso ristretto, al paese di Giudea
La causa del sole oscurato per tre ore è ancora un mistero della scienza, e probabilmente è un atto miracoloso di Dio. 



Luca 23,44 
44 Era circa l'ora sesta, e si fecero tenebre su tutto il paese fino all'ora nona; 45 il sole si oscurò. La cortina del tempio si squarciò nel mezzo.

Tutti i Sinottici testimoniano di questo avvenimento, e sarebbe stato assurdo di aver scritto e messo in giro un tal racconto, così presto dopo ch'era avvenuto e nel paese in cui era accorso, se non fosse stato un fatto molto noto . 

Africano cita il cronista del II secolo Flegonte di Tralles: «Flegonte racconta che sotto l'impero di Tiberio Cesare si era verificata un'eclissi solare totale in una data di plenilunio dalla sesta alla nona ora». Eusebio di Cesarea, nel suo Chronicon, conferma quanto dice Flegonte affermando che il quarto anno della duecentoduesima Olimpiade (32-33 d.C.) «seguì un'eclissi del sole, grande, e più osservabile di quante n'eran prima accadute: il giorno alla ora sesta si converse in notte così tenebrosa, che si videro in cielo le stelle; ed il terremoto nella Bitinia rovesciò vari edifici della città di Nicea». 

Tertulliano nell'Apologeticum testimonia l'eclissi che si verificò verso mezzogiorno durante la crocifissione: 
capo 21[18] In presenza della sua dottrina, da cui venivano soprafatti, i maestri e i maggiorenti dei Giudei si esasperavano al punto (tanto più che un'immensa moltitudine piegava a lui), che alla fine davanti a Ponzio Pilato lo trassero, il quale allora la Siria per parte dei Romani governava; e con la violenza dei loro consensi gli estorsero che fosse loro consegnato per essere crocifisso. Lo aveva predetto egli pure che così avrebbero fatto: questo sarebbe poco, se predetto non lo avessero precedentemente anche i profeti. 
[19] E tuttavia, confitto in croce, molti prodigi, propri di quella morte, manifestò. Ché lo spirito emise da sé con la parola, l'ufficio prevenendo del carnefice. Nello stesso istante il giorno, mentre il sole a mezzo il suo giro segnava, fu sottratto. è vero, la stimarono un'eclisse coloro che non seppero che codesto, anche, sul conto di Cristo era stato predetto. Con tutto ciò quell'avvenimento mondiale registrato lo trovate nei vostri archivi. 
.....[24] Tutti questi avvenimenti riguardanti Cristo, Pilato, egli pure dentro di sè cristiano, al Cesare di allora, Tiberio, annunziò. Ma anche i Cesari avrebbero in Cristo creduto, se o i Cesari non fossero necessari al mondo, o i Cesari essere anche cristiani avessero potuto. 
[25] Inoltre i discepoli, sparsisi per il mondo, in conformità del comando del maestro Dio, obbedirono; e dopo aver molto sofferto essi pure per parte dei Giudei, che li perseguitavano, da ultimo, a causa della crudeltà di Nerone, per la fede nella Verità ben volentieri in Roma sangue cristiano seminarono. 
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Tertulliano aveva accesso agli archivi di Roma imperiale e faceva riferimento a quegli archivi per varie notizie inserite nei suoi scritti, e che quindi tutti i suoi lettori del mondo romano al suo tempo avrebbero potuto controllare. 
Quindi anche se egli era cristiano, dovendo difendere i cristiani, doveva nel suo Apologetico, dire necessariamente cose verificabili dai suoi interlocutori romani. Ecco perchè questo suo scritto può essere ritenuto di valore anche storico. 
L'intera opera, in una traduzione adattata la puoi trovare anche qui: 
APOLOGETICO DI TERTULLIANO 

In alcune lettere scritte sotto il nome di Dionigi l'Areopagita, l'autore sostiene di aver assistito a un'eclissi solare da Eliopoli il giorno della crocifissione. Dionigi, che studiò astronomia nella città di Eliopoli, sostenne che "o il Creatore di tutta la terra sta morendo, o questo mondo che vedo sta finendo". 

Anche negli apocrifi si trovano accenni a questo fenomeno così come anche al processo di Gesù da parte di Pilato. Ma per quanto riguarda gli apocrifi, siccome sono ricostruzioni fantasiose e prive di attendibilità storica, a volte dipendenti dai Vangeli canonici, è freferibile non prenderle in considerazione.


[Modificato da Credente 23/10/2017 23:23]
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