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RICERCA SU GESU' NELLA STORIA e STORICITA' DEI VANGELI

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2024 17:25
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05/01/2016 23:08
 
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Molti libri del Nuovo Testamento furono redatti prima del 62 d.C. (30 anni dopo la morte di Gesù)


Immagina di essere uno storico e un medico che deve trovare tutti i dati di ciò che è successo nel passato dei primissimi anni della Chiesa. Questa indagine consisterebbe nell’intervistare i testimoni oculari di Gesù e nel viaggiare con l’apostolo Paolo mentre va di chiesa in chiesa in giro per il mondo. Trascrivi i primi eventi della Chiesa, così come i documenti di Pietro e Giovanni, così come il martirio di Stefano e Giacomo (il fratello di Giovanni). Della vita di Paolo metti per iscritto tantissime cose, dai suoi sermoni, alle altre sue vicissitudini, come la sua prigionia, scrivi anche la sua aderenza teologica con Pietro e il cugino di Gesù, Giacomo. A forza di descrivere tutti questi eventi, anche in grande dettaglio, la narrazione è così puntigliosa che il lettore crederà che o che avevi accesso alle informazioni dei testimoni oculari o eri tu stesso un testimone.


Per esempio, seguendo Paolo nei suoi viaggi tu passi dall’usare “loro” al “noi”, puoi annotare i nomi di politici locali, forme dialettali locali, descrizioni metereologiche del luogo, topografia locale, attività lavorative locali; puoi anche annotare la corretta profondità dell’acqua circa a un quarto di miglia da Malta mentre la tua nave sta per imbattersi in una tempesta! Infatti puoi annotare almeno 84 dettagli del genere nella seconda metà della tua narrazione.


Domanda: poiché ovviamente ritieni importante annotare tutti questi dettagli minori, se il tuo soggetto principale, l’apostolo Paolo, fosse ucciso dall’imperatore romano Nerone, riterresti importante annotarlo? Oppure, se il fratello di Gesù, il capo della Chiesa di Gerusalemme, fosse ucciso dal Sinedrio, la stessa corte di giustizia ebraica che condanno a morte Gesù, riterresti importante annotarlo? Ma certamente sì! E se questi dettagli non comparissero nella tua narrazione, ne dedurremmo giustamente che tu l’abbia scritta prima che questi fatti accadessero.


Questa è la situazione che troviamo nel NT. Luca, il medico, meticolosamente annota tutti i generi di dettagli negli “Atti degli Apostoli” dove descrive la primissima Chiesa (sono stati elencati 84 dettagli storicamente confermati che analizzeremo in futuro). Luca mette per iscritto le morti di due martiri cristiani (Stefano e Giacomo fratello di Giovanni), ma la sua relazione termina con due dei capi principali della Chiesa (Paolo e Giacomo cugino di Gesù) ancora in vita. Gli Atti degli Apostoli finiscono improvvisamente con gli arresti domiciliari di Paolo a Roma e non c’è alcun accenno alla morte di Giacomo. Sappiamo da Clemente da Roma, che scrive alla fine del primo secolo, e da altri padri della Chiesa, che Paolo fu ucciso durante l’impero di Nerone che finì nel 68 d.C. E sappiamo da Giuseppe Flavio che Giacomo fu ucciso nel 62 d.C. Possiamo dunque così concludere che il libro degli Atti fu scritto prima del 62 d.C.


Se non si è ancora convinti, consideriamo questo moderno parallelismo: pensate ad un libro contenente i diritti civili in America, che anno per anno commenta come i neri riescano ad acquisire diritti, il libro finisce introducendo la figura di un certo Martin Luther King Jr. Qualsiasi persona concluderebbe che questo libro sia stato terminato prima dell’assassinio di Martin Luther King, allo stesso modo gli scritti di Luca non possono essere stati scritti dopo il 62. Norman Geisler, nel suo Baker Encyclopedia of Christian Apologetics a pag. 528, dà altri 13 motivi per credere che gli Atti siano stati scritti prima del 62 d.C.


Se gli Atti furono scritti prima del 62 d.C. allora il Vangelo di Luca fu scritto ancora prima. Lo sappiamo perché Luca ricorda ai lettori negli Atti di aver già scritto precedentemente un altro testo all’originale destinatario di Atti, Teofilo (che era probabilmente un importante ufficiale romano). Il primo versetto di Atti infatti dice: “Nel mio primo libro, oh Teofilo, parlai di tutto quel che Gesù prese e a fare e ad insegnare…”. Il “primo libro” deve essere il Vangelo di Luca poiché è indirizzato anch’esso a Teofilo (Luca 1:1-4).


Il Vangelo di Luca quindi è scritto prima di Atti, ma quanto prima? Ci sono diversi motivi per credere che sia stato scritto prima del 60. Infatti Paolo nel 62 d.C. cita in 1 Tim 5:18 il Vangelo di Luca. Quindi quest’ultimo doveva essere in circolazione da molto tempo, almeno il tempo affinché il Vangelo di Luca venisse considerato universalmente ispirato e ne venissero conosciuti i contenuti, tanto da citarne delle frasi dando per presupposto che anche il destinatario le conoscesse (Timoteo). Ricordiamoci inoltre che 62 d.C. è la data massima che si possa dare ad Atti.


Se Luca fu scritto quindi all’incirca nel 60, allora Marco e Matteo furono scritti precedentemente, in quanto Luca citò Marco e Matteo ripetutamente. Luca scrivendo il suo Vangelo ammise prontamente che non era un testimone oculare della vita e delle opere di Gesù. Invece si definì come uno storico che riuniva tutte le testimonianze di coloro che invece quei fatti li avevano visti dal vivo:


1Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo.” (Luca 1:1-4).


Come risultato, Luca spesso riportò o citò interi passi che erano stati esposti precedentemente o da Marco (350 versetti del Vangelo di Marco compaiono nel Vangelo di Luca) o da Matteo (250 versetti del Vangelo di Matteo compaiono negli scritti di Luca). Questi passi furono inseriti nel Vangelo di Luca come se fossero semplicemente copiati da altre fonti. È ragionevole dunque concludere che gli scritti di Marco erano già riconosciuti, accettati, e disponibili a Luca prima della scrittura del suo Vangelo.


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