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RICERCA SU GESU' NELLA STORIA e STORICITA' DEI VANGELI

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2024 17:25
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05/01/2016 22:35
 
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Ma le implicazioni sono ancora più profonde di questo. Che cosa stanno a significare queste fonti nel confronto del Nuovo Testamento? Questi autori non fanno altro che confermare ciò che dice il NT. Infatti anche se questi autori non cristiani non credevano nella Resurrezione, riportarono che i discepoli certamente credettero ciò.


Visto che tutti questi non cristiani tendono a confermare il NT ci sorge naturale chiederci: I documenti del NT riportano fatti realmente accaduti? E’ possibile che non siano racconti mitici e fantasiosi come alcuni studiosi atei vogliono farci credere?


Per capire quindi se il NT riporta fatti realmente accaduti non ci resta che rispondere a due domande:


1) Abbiamo copie accurate dei documenti originali che furono scritti nel primo secolo? 2) Ciò che dicono è vero?


 


2. DOMANDA 1: ABBIAMO COPIE ACCURATE DEGLI ORIGINALI?


Credo che tutti conoscano il “gioco del telefono”, tanto usato dai bambini, in cui a un bambino viene dato un messaggio verbale che poi viene passato segretamente ad un altro bambino e così via. Quando il messaggio arriverà all’ultimo bambino della lunga fila, il messaggio recepito sarà solitamente diverso dal messaggio originario.


Alcuni credono che questa stessa forma di distorsione del messaggio originale sia applicabile ai documenti che vengono trasmessi di generazione in generazione, come nel caso del Nuovo Testamento, che viene tramandato da duemila anni.


Fortunatamente però il NT non fu trasmesso nello stesso modo: il messaggio non fu trasmesso da una singola persona ad un’altra singola persona, quindi il paragone del gioco del telefono non può essere considerato applicabile.


Infatti numerose persone, indipendentemente, testimoniarono gli eventi descritti nel NT, e molti altri memorizzarono quei contenuti, mentre nove persone (testimoni oculari o contemporanei) raccolsero le loro osservazioni in forma scritta.


A questo punto dobbiamo chiarire una comune incomprensione riguardante il NT: quando parliamo di documenti del NT, non stiamo parlando di un solo documento, ma di ben 27 documenti che furono scritti su 27 differenti pergamene da nove autori diversi in lasso di tempo che va da un periodo dai 20 ai 50 anni.


Questi scritti indipendenti furono poi collezionati in un libro chiamato Bibbia. Il Nuovo Testamento non è quindi una fonte, ma una collezione di fonti diverse.


C’è quindi solo un problema: fino ad ora nessuno dei documenti originali del NT è stato scoperto. Abbiamo solo copie degli scritti originali, chiamati manoscritti. Questo apparente problema ci impedisce di capire cosa fosse scritto nell’originale?


Per niente. Infatti, tutta la letteratura importante del mondo antico è ricostruita nella sua forma originale comparando i manoscritti sopravvissuti. Per ricostruire l’originale è utile avere un vasto numero di manoscritti che non sono stati scritti molto dopo quello originale: più manoscritti abbiamo, e più questi ultimi sono stati scritti vicini (temporalmente) all’originale e più possiamo avere una ricostruzione accurata dell’originale.


Detto questo, i documenti del NT ci permettono di ricostruire con ragionevole fiducia il contenuto originale?


Certamente si, meglio di qualunque altro documento del mondo antico. Infatti abbiamo più manoscritti scritti vicini a quelli originali che i 10 pezzi di più famosi della letteratura classica messi insieme:


1) La quantità di manoscritti: Ci sono circa 5,700 manoscritti greci redatti a mano del NT. In più abbiamo più di 9000 manoscritti in altre lingue (Siriaco, Copto, Latino e Arabo). Alcuni di questi quasi 15mila manoscritti sono Bibbie complete, altri sono libri o pagine e piccoli frammenti.Non c’è niente del mondo antico che si avvicini anche lontanamente a tale abbondanza documentale, eppure pochi sono coloro che mettono in dubbio la storicità delle opere non cristiane.


Numero di copie manoscritte


Nuovo Testamento= 9000 + 5686 (15000 circa)


Omero= 643


Demostene= 200


Erodoto= 8


Platone= 7


Tacito= 20


Cesare= 10


Plinio=7


2) La vicinanza temporale dei manoscritti sopravvissuti a quello originale: Non solo il NT ha un numero elevatissimo di manoscritti, ma ha manoscritti che sono stati scritti poco dopo l’originale.


Lasso di tempo in anni tra l’originale e le prime copie sopravvissute.


Nuovo testamento= 25


Omero= 500


Demostene= 1400


Erodoto= 1400


Platone= 1200


Tacito=1000


Cesare= 1000


Plinio=750


Il manoscritto indiscusso redatto più vicino a quello originale è un piccolo segmento di Giovanni 18:31-33, 37-38 noto come il fragmento di John Rylands. Gli accademici datano questo frammento nel 117-138 d.C. Questo frammento fu trovato in Egitto, che non fa altro che dimostrare che il Vangelo di Giovanni fu copiato e diffuso fino ad una certa distanza già agli inizi del secondo secolo.


Esistono inoltre ben 9 frammenti datati dal 50 al 70 d.C travati nei Manoscritti del Mar Morto. La loro storicità è però più discussa e meno certa (Geisler, Baker Encyclopedia of Christian Apologetics, 531-537, 547). Alcuni accademici credono infatti che questi frammenti appartengano a sei libri del NT (Marco, Atti, Romani, 1 Timoteo, 2 Pietro e Giacomo), mentre altri credono che essi non possano essere definitivamente attribuiti al NT, anche se non hanno nessun altro testo del NT a cui poterli attribuire (Geisler, Baker Encyclopedia of Christian Apologetics, 547).


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