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Testi ed interventi di Salvatore Martinez, presidente del RnS

Ultimo Aggiornamento: 02/01/2024 11:43
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15/07/2019 22:40
 
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Convegno don Sturzo: Martinez (RnS), “nuova cittadinanza all’umanesimo ordinato secondo lo spirito cristiano”


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“Rileggere insieme l’Appello ai Liberi e Forti indica già un impegno, come un primo frutto di questo Centenario: la volontà nostra di dare nuova cittadinanza a quell’umanesimo ordinato secondo lo spirito cristiano, fortemente voluto e testimoniato dal prete di Caltagirone. Un umanesimo spirituale e sociale insieme, che prima che essere scritto in un Appello fu testimoniato nell’esperienza civile e politica del prosindaco di Caltagirone don Luigi Sturzo”. Così Salvatore Martinez, presidente del Polo di Eccellenza della Promozione umana e della solidarietà “Mario Sturzo” e della Fondazione “Casa museo Sturzo” in Caltagirone, parlando del “Metodo sturziano per un nuovo dialogo culturale e sociale”, ieri sera, in apertura del Convegno internazionale in occasione del centenario dell’Appello di don Luigi Sturzo “a tutti gli uomini liberi e forti”. “E’ bene non tacere che siamo immersi in una profonda crisi spirituale” – ha detto, facendo riferimento alla “crisi antropologica, morale, culturale, sociale, politica, economica che gli uomini e i credenti del nostro tempo soffrono” e che ne sono “sono solo una diretta conseguenza”. Parlando anche a nome del Comitato promotore – scientifico dell’evento in corso di svolgimento a Caltagirone, ha aggiunto: “Non può esserci ‘sciopero della speranza’, anche quando disperare è facile; sperare, invece, e costruire seminando speranza creatrice, è d’obbligo”. E ha proseguito: “Non è lecito rassegnarsi a una sorta di ‘recessione dello spirito’. Oggi non basta cercare di rimuovere le ‘diseguaglianze sociali’ per creare una società più giusta. Nell’era della globalizzazione la sfida è altra: non mortificare le differenze ma esaltarle nella fraternità, riconciliando gli opposti e dando nuova ‘soggettività sociale’ a coloro che fino a ieri erano solo “oggetto” di politiche assistenziali o clientelari. Rifare il tessuto spirituale della società umana rimane ancora oggi la nostra grande missione”.


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