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TESTIMONIANZE DI PERSONE SPECIALI

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2023 19:58
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07/02/2019 12:30
 
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Lo scienziato agnostico
che si è convertito a Medjugorje

medjugorjeLe conversioni a Medjugorje. Tra gli innumerevoli convertiti anche João Carlos Da Silva, ricercatore e ingegnere portoghese che ha raccontato la sua esperienza nel paesino della Bosnia Erzegovina.

 

Arrivò incredulo ma, al suo ritorno in Portogallo, era già certo di quel che aveva sperimentato. Il suo nome è João Carlos Da Silva, ricercatore portoghese ed ingegnere di Biosistemi, docente presso l’Università Tecnica di Lisbona. Un uomo completamente secolarizzato, privo di credo religioso ma con la “casualità” di avere una moglie interessata ai fenomeni di Medjugorje, la cittadina della Bosnia Erzegovina dove dal 1981 alcune persone dicono di ricevere apparizioni quotidiane dalla Vergine.

 

La scienza e Medjugorje: apparizioni e sole pulsante.

Il caso delle apparizioni di Medjugorje è stato analizzato anche da alcuni medici e scienziati, che hanno escluso la “frode e l’inganno cosciente”. Lo ha confermato Giorgio Gagliardi, psicofisiologo e psicoterapeuta alla Scuola Europea di Ipnosi e Psicoterapia Ipnotica di Milano e membro del Centro Studi Parapsicologici di Bologna. I fenomeni che lì avvengono rimangono un mistero e hanno generato enorme scetticismo, sia all’interno che all’esterno del mondo cattolico.

Uno studio del 2016 ha rilevato che i pellegrini che si recano a Medjugorje non sono affatto sprovveduti creduloni, lontani da tentazioni millenariste, sincretismo religioso o miracolismo magico. Vi sono comunque numerose testimonianze su fatti apparentemente inspiegabili come improvvise pulsazioni del sole, percepite da tutti ad occhio nudo. Ne sono state testimoni la giornalista Rai, Elisabetta Castana, e la psicoterapeuta Fausta Marsicano, docente presso l’Università Europea di Roma. Quest’ultima, in particolare, ha smentito che si potesse trattare di un’allucinazione collettiva o di un fenomeno provocato dalle videocamere amatoriali, testimoniando che la percezione delle pulsazioni solari avviene in modo sincronico in tutti i presenti.

 

La posizione della Chiesa. Il Papa a Chiara Almirante: “ho salvato io Medjugorje”.

Per quanto riguarda l’approvazione della Chiesa, la Commissione d’inchiesta su Medjugorje presieduta dal card. Camillo Ruini ha concluso il suo rapporto, consegnandolo a Papa Francesco. Uno dei diciassette membri della Commissione, padre Salvatore Maria Perrella, preside della Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” di Roma, ha spiegato che «il Papa ha avocato a sé ogni decisione su Medjugorje». Il giudizio di tale commissione non è definitivo e ha sezionato il “caso” in due segmenti: una prima parte riguarda le sette apparizioni iniziali, su cui il giudizio è quello di credibilità. Mentre la Commissione è perplessa sul seguito delle apparizioni, che continuerebbero ancora oggi.

Nel novembre scorso, Chiara Almirante, fondatrice della comunità Nuovi Orizzonti, si è recata da Papa Francesco avendo il sospetto che le informazioni in possesso del Pontefice -più volte intervenuto in modo critico verso la Madonna “postina”– non fossero fondate. Il Papa le ha risposto: «Chiara, guarda che sono io che ho salvato Medjugorje, perché la Commissione della Congregazione della Dottrina della Fede, sulla base di tante notizie anche false, aveva già detto che Medjugorje è tutto falso. Quindi sono io che poi ho salvato Medjugorje, sono io che ho mandato Hoser perché credo – quello che ho anche affermato nella conferenza stampa – che i frutti sono tanti e sono inequivocabili. Puoi dire che ho a cuore Medjugorje, e che non mi sono reso conto che quella affermazione, che io ho detto a titolo personale, ma che nasceva anche da una informazione sbagliata, era arrivata in maniera così forte. Quindi puoi dire che ho a cuore Medjugorje, molto a cuore. E che mi sto muovendo col mio delegato Hoser, proprio per custodire tutto ciò che c’è di bello c’è a Medjugorje». Proprio mons. Henryk Hoser, il vescovo polacco che Papa Francesco ha nominato come Visitatore Apostolico a Medjugorje, sottraendone la giurisdizione dal vescovo di Mostar, mons. Peric, ha annunciato qualche settimana fa la costruzione di un santuario più ampio, dopo aver definito Medjugorje “luce del mondo”.

 

La conversione dell’ingegnere agnostico João Carlos Da Silva.

Questo perché è innegabile la mole di conversioni che avvengono ogni anno in questo piccolo paesino, i cui frutti spirituali sono enormi e teologicamente sani. Tra essi proprio il prof. João Carlos Da Silva, il quale pur indifferente e completamente laico, alcuni anni fa ha acconsentito di accompagnare la moglie, devota cattolica, in un pellegrinaggio in seguito ad un esaurimento nervoso. Lui non ricordava neppure se aveva fatto o meno la Prima Comunione da piccolo, neppure l’ultima volta che era entrato in una chiesa o aveva assistito ad una celebrazione eucaristica, era più interessato a conoscere le tecniche di agricoltura del luogo che altro.

Il primo impatto, una volta arrivati a Medjugorje, fu scioccante. Lui stesso ha raccontato che nonostante 40 gradi di temperatura, migliaia di giovanierano raccolti in preghiera, interminabili file con centinaia di persone desiderose di confessarsi, canzoni, rosari. Ritornati all’ostello in cui alloggiavano, la guida li informò che il giorno seguente si sarebbe svolta un’apparizione dedicata ai non credenti. Si fece convincere dalla moglie e dalle figlie di scrivere su un foglio un’intenzione alla Madonna: «Intercedi per me davanti a Dio, perché perdoni i miei peccati». Durante la (presunta) apparizione, qualcosa in lui effettivamente accadde, in particolare -ha testimoniato- la sensazione di un «grande rammarico per il mio passato, per una vita colma di peccato, così passai tutto il mio tempo chiedendo a Dio la grazia del perdono». A questa sensazione si aggiunse un altro segno: «Sono stato assorbito da una brezza fresca e contemporaneamente tutte le cellule del mio corpo, dai piedi alla testa, sono state attraversate da qualcosa di simile a una corrente elettrica. Questo fenomeno durò alcuni secondi». La prima reazione, terminata l’apparizione, fu chiedere alle figlie se anche loro avevano sperimentato lo stesso, ricevendo risposta negativa e piuttosto sorpresa in quanto la temperatura era molto elevata.

La moglie si accorse del cambiamento di João Carlos Da Silva e insistette perché si confessasse, così fece e così avvenne la sua conversione e l’inizio della sua vita da cattolico. «Penso che questo sia stato il culmine dell’intercessione della Vergine di fronte a Dio, che avevo chiesto a Medjugorje. Dio vuole salvare tutti ed è pronto ad accogliere tutti quelli che sono lontani da Lui, come lo ero io».

fonte UCCR


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