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TESTIMONIANZE DI PERSONE SPECIALI

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2023 19:58
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20/04/2010 18:23
 
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Testimonianza dell'ing. Giuseppe Campagna

Mi chiedo:
gli atomi sono coscienti di sè, visto che gli atomi siamo noi. Sono io in questo momento a scrivere o gli atomi?
La materia, (gli atomi), è staccata dallo spirito? Cos'è realmente un atomo?
E cosi via, un tema che si svolge tra immanente e trascendente, tra ciò che si sa e ciò che si percepisce ( vedi anche filosofia).
Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo? La scienza e la fede: Quanto la vera scienza aiuta le religioni a non secolarizzarsi?
Lungo questo cammino io ho visto il Dio cosmologico.
Dalla Bibbia, l’apostolo Paolo osservò: “Gli uomini non possono dire di non sapere nulla di Dio. Dal principio del mondo, gli uomini hanno potuto vedere com’è Dio attraverso le cose che Egli ha fatto”.
Diceva Einstein: “La cosa più bella che noi possiamo provare è il senso del mistero. Esso è la sorgente di tutta la vera arte e di tutta la scienza. Colui che non ha mai provato questa emozione , colui che non sa più fermarsi a meditare e a rimanere rapito in timorosa ammirazione , è un uomo morto: i suoi occhi sono chiusi. Questo scrutare nei misteri della vita , anche se misto alla paura, ha dato origine alla religione. Sapere che ciò, che per noi è impenetrabile, esiste realmente , manifestandosi come la più alta saggezza e la più radiosa bellezza che le nostre povere facoltà possono comprendere solo nelle forme più primitive -questa conoscenza- questo sentimento, è al centro della vera religiosità. In questo senso e solo in questo senso, io appartengo alla schiera degli uomini profondamente religiosi".
Io invece dico:Dio, creando l’universo non poteva fare di meglio, mettendo l’uomo in una posizione di privilegio. Di quel privilegio a cui Dio non può accedere; Egli, conoscendo tutto, non ha piacere di conquistare, attraverso l’intelligenza da Lui concessa , i misteri nascosti nell’universo.
Nei riguardi della vera scienza, Paolo II, in occasione delle celebrazioni dei 350 anni dalla pubblicazione del“ Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo” di Galileo ,disse : …” La chiesa sostiene la libertà di ricerca, che è uno dei più nobili attributi dell’uomo. Mediante la ricerca l’uomo perviene alla Verità: uno dei nomi più belli che Dio si sia dato. Ecco perché la Chiesa è convinta che non può esserci vera contraddizione tra scienza e fede, dal momento che tutta la realtà procede in ultima istanza dal Dio Creatore”.-
Arrivo a dire :
avendo tu modo e tempo di leggere questo manoscritto, non mi chiedere poi se ho “incontrato” Dio che si preoccupa del destino e delle azioni umane, ..........questo è il percorso difficilissimo e profondamente più misterioso. Invece posso raccontarti che, trovandomi all’improvviso come ospite di passaggio, senza saperlo, all’interno di un mondo meraviglioso, ho voluto cercare il suo Creatore, Dio universale, per ringraziarlo,(..) avendolo fatto anche tanti altri prima e molto prima, i nostri più antichi antenati, anch’essi rimasti molto colpiti dallo stupore della natura.Non L’ho trovato!.. Ma.. è come se L’avessi visto... Cosi, Lui, molto sottile, almeno non potrà più dirmi di non averLo cercato. È inutile che continua a nascondersi, Egli, Dio universale, perché, sebbene sottilissimo a mescolare le carte, si è “dimenticato” di nascondere la semplicità e la logica del gioco. È stato per me un percorso molto faticoso, dovendo prima cercare di capire parte di questa logica, attraverso l’intelligenza da Lui stesso concessa. Non ho curato i dettagli della logica per non rischiare troppo di offuscare il quadro complessivo, mi sono limitato invece a descrivere un percorso, aiutato dalla scienza vera, senza cadere però nella trappola dell’illuminismo, che sperava di spiegare tutto attraverso la ragione. Un lavoro e un percorso difficili, però sono stato compensato dal piacere di dialogare un pò con la natura, all’interno della quale, non ti nascondo, ho trovato anche dispiaceri, sofferenze e dolori: di fronte a queste anomalie all’interno di essa, si rimane impotenti per certi aspetti. E poiché io mi sono interessato più del Dio universale, che del Dio personale,.. ho “ripiegato”,… lasciando la risposta alla teologia. Tuttavia, se il Dio personale esiste, non ho motivo di non credere, sarò ancora più felice: spero di meritare, non dico il paradiso, ma un posto da dove io potrò continuare ad ammirare la Sua grande opera, l’Universo.
Concludendo: io ho “ visto” e “vedo” sicuramente il Dio universale. L’ho “visto” cosi bene che, se qualcuno munito di senso magico, cosa peraltro impossibile, (…) ma volendola prendere per buona, (...),……. mi dicesse che il Dio universale non esiste, io resterei malissimo , dovendo poi trarre la conclusione che la nostra vita non avrebbe veramente nessun senso.
[Modificato da Credente 20/04/2010 18:25]
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