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La SUMMA TEOLOGICA

Ultimo Aggiornamento: 12/10/2019 08:45
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30/06/2010 10:26
 
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Capitolo 64

Come bisogna intendere la generazione rispetto al Padre e rispetto al Figlio

Bisogna tuttavia sapere che la generazione attiva rispetto alla paternità deve essere intesa in un modo diverso dalla generazione passiva o nascita rispetto alla filiazione. Infatti la generazione attiva presuppone, secondo l'ordine della natura, la persona del generante, mentre la generazione passiva o nascita, secondo l'ordine della natura, precede la persona generata, dato che la persona generata ha l'essere dalla nascita. Così dunque, secondo il nostro modo di intendere, la generazione attiva presuppone la paternità in quanto è costitutiva della Persona del Padre; la nascita invece non presuppone la filiazione in quanto è costitutiva della Persona del Figlio, ma, secondo il nostro modo di intendere, la precede in entrambi i modi, sia in quanto è costitutiva della Persona, sia in quanto è relazione. E allo stesso modo dobbiamo comprendere ciò che riguarda la processione dello Spirito Santo.

Capitolo 65

Come gli atti nozionali non differiscono dalle Persone se non secondo una distinzione di ragione

Dal rapporto stabilito fra gli atti nozionali e le proprietà nozionali non segue che gli atti nozionali differiscano dalle proprietà personali realmente, ma solo secondo il nostro modo di intendere; come infatti il pensare di Dio è lo stesso Dio che pensa, così la generazione del Padre è lo stesso Dio che genera, benché sia indicato in modo diverso. Similmente, sebbene una sola Persona abbia più nozioni, non vi è tuttavia in essa alcuna composizione: l'innascibilità infatti, essendo una proprietà negativa, non può comportare alcuna composizione. Le due relazioni poi che sono nella Persona del Padre, cioè la paternità e la spirazione comune, sono identiche nella realtà in quanto sono riferite alla Persona del Padre: come infatti la paternità è lo stesso Padre, così anche la spirazione comune nel Padre è il Padre e nel Figlio è il Figlio. Differiscono invece tra di loro secondo le Persone a cui si riferiscono: infatti per la paternità il Padre si trova in relazione con il Figlio e per la spirazione comune con lo Spirito Santo; e similmente il Figlio per la filiazione è in relazione con il Padre e per la spirazione comune con lo Spirito Santo.

Capitolo 66

Le proprietà relative sono la stessa essenza divina

Bisogna ancora dire che le proprietà relative sono la stessa essenza divina. Infatti le proprietà relative sono le stesse Persone sussistenti; ma la Persona sussistente, in Dio, non può essere altro che la divina essenza, la quale è lo stesso Dio, come si è visto sopra; per cui si deve concludere che le proprietà relative sono identiche all'essenza divina.

Ancora. Tutto ciò che è in un altro al di fuori della sua essenza inerisce in modo accidentale; ma in Dio non vi può essere alcun accidente, come si è dimostrato: perciò le proprietà relative non sono nella realtà qualcos'altro dall'essenza divina.

Capitolo 67

Le relazioni non sono qualcosa di aggiunto dall'esterno, come hanno detto i Porretani

Non si può tuttavia dire che le predette proprietà non siano nelle Persone, ma siano ad esse aggiunte dall'esterno, come dissero i Porretani. Infatti nelle cose che sono tra loro in relazione le relazioni devono essere reali: come è evidente nelle creature, nelle quali le relazioni reali sono come accidenti nei soggetti. Ora, come si è visto, in Dio queste relazioni per le quali si distinguono le Persone sono relazioni reali, per cui è necessario che siano nelle Persone divine, non però come accidenti. Infatti anche altre cose che nelle creature sono accidenti, trasferite in Dio perdono il loro carattere di accidenti, come la sapienza, la giustizia e altro, come si è visto sopra.

Inoltre in Dio non vi può essere distinzione se non per le relazioni: infatti tutto ciò che si dice in modo assoluto è comune alle Persone. Se quindi le relazioni fossero esterne alle Persone non resterebbe nelle stesse Persone alcuna distinzione. Le proprietà relative sono dunque nelle Persone, così tuttavia da essere le stesse Persone e anche la stessa essenza divina. Allo stesso modo infatti si dice che la sapienza e la bontà sono in Dio e sono lo stesso Dio e l'essenza divina, come si è detto sopra.

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