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MEDITIAMO LE SCRITTURE (Vol.1)

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2010 09:53
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20/07/2010 09:06
 
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Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ci colpisce la priorità che Gesù dà al suo Vangelo piuttosto che ai legami familiari. Era scontato questo, la coerenza assoluta è nelle corde di Gesù, non c’è neanche un appunto da fare alle sue opere e alle sue parole. La sua coerenza è infinita, Lui manifesta il senso pieno e perfetto della compattezza.

L’armonia delle sue parole si sposa pienamente con la coesione delle opere. Non troveremo mai qualcosa di discordante nella Persona di Gesù. Egli è la perfezione, avvicinarsi a Lui comporta l’assorbimento della sua purezza e della sua onestà.

L’Amore che Gesù portava nel suo Cuore era Divino, espressione di Dio, onnipotenza che perdonava. Amava sua Madre come l’unica Donna perfetta e la perfetta Discepola. L’amava infinitamente come Madre e Discepola, ma Lui gradiva considerarla come la perfetta seguace, l’Unica che osservava la sua Parola.

Durante la sua predicazione un uomo dice a Gesù che sua Madre era lì vicino. Dalla rivelazioni fatte a Maria Valtorta sappiamo che la Madonna era un po’ preoccupata per suo Figlio, in quanto i nemici aumentavano di giorno in giorno e poteva accadergli di tutto. Il Vangelo ci dice che Gesù alcune volte viaggiava di notte per non farsi vedere da alcuni nemici che Lo ostacolavano, addirittura erano pronti ad ucciderlo.

Ma Gesù non segue l’affetto materno, rimane coerente alla sua missione e continua a predicare, perché la salvezza del mondo era più importante del colloquio con la Madre. Era in perfetta comunione con sua Madre, sapeva molto bene che Ella osservava solamente la volontà di Dio, che era anche suo Figlio, e Gesù non interrompe la predicazione. Anzi afferma che Lui considera madre e fratello ogni essere umano che compie la sua volontà.

È chiaro che Gesù ama tutti allo stesso modo, ma c’è maggiore comunione con chi rinnega la sua volontà per osservare quella di Dio, indicata nel Vangelo.

È facile andare a Messa anche ogni giorno e recitare tante preghiere, invece il vero cristiano si prova quando rinnega i suoi pensieri orgogliosi, la superbia boriosa, la vanità della vita.

Compiere la volontà di Gesù non è difficile, è impegnativo perché richiede un rinnegamento e la scelta di una mentalità nuova, fondata sulla verità e l’onesta intellettuale.
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