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PREGHIERE SPONTANEE

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2023 08:39
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30/10/2019 11:07
 
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Solennità di Tutti i Santi

La Preghiera
da SdP 451/452

C’è un cumulo di notizie drammatiche che ogni giorno viene
rovesciato su di noi: fatti di sangue
e strumenti collaudati di sfruttamento ed oppressione,
gesti d’inaudita violenza e ingiustizie pianificate
con sorprendente lucidità, inganni e ruberie
realizzati senza alcuna ombra di ripensamento:
si tratta di una vera e propria valanga di fango e cattiveria
che deturpa e devasta ogni cosa.
E ci fa dimenticare che la santità esiste ancora,
che la bontà di Dio trova una risposta
da parte di tanti uomini e donne pronti
a dare alla loro vita il sapore buono del Vangelo.
Abituati a fare i conti con la fragilità
e la debolezza quotidiana rimaniamo sorpresi e smarriti
di fronte alla determinazione, allo spirito di sacrificio,
al dono generoso di tanti fratelli e sorelle.
E’ per questo che oggi, Signore Gesù,
tu c’inviti a riconoscere
la moltitudine immensa dei santi,
trasfigurati dal tuo amore,
che hanno percorso e percorrono
le vie di questa nostra terra.
Apri i nostri occhi su questo tesoro prezioso,
ridesta la nostra speranza nel compimento delle tue promesse.
AMEN!

31^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 451/452

Attraversi la sua città, Gesù,
e senza dubbio ti hanno parlato di lui, di Zaccheo.
E’ il capo degli esattori delle tasse,
non una persona qualunque.
E’ lui a dirigere la raccolta delle imposta,
un servizio reso ai potenti
e un’ottima occasione per arricchirsi
alle spalle dei poveri e degli sprovveduti,
senza porsi nemmeno tanti problemi.
E’ lui a dettare le regole
e ad infischiarsene della giustizia,
a spremere senza ritegno
quelli che non hanno da mangiare
e sono costretti a pagare balzelli iniqui.
Della legge di Dio non fa gran conto,
quello che gl’interessa è piuttosto
fare soldi, molti soldi, possibilmente alla svelta!
Ad un personaggio così, una volta che ti capita a tiro,
tutti si aspettano che tu lancerai
un avvertimento pesante, un rimprovero duro,
una condanna inequivocabile
per tutto quello che ha commesso.
E invece, Gesù, tu ti inviti a casa sua,
la casa di uno strozzino.
Così tu gli mostri un amore inaspettato,
lo consideri ancora un figlio di Abramo
e gli offri la tua misericordia.
E lui, Zaccheo, senza che nessuno glielo abbia chiesto,
cambia decisamente rotta.
AMEN !


32^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 451/452


Incapaci di immaginare una vita oltre la morte,
i sadducei si raffigurano l’eternità
con i parametri di quaggiù,
quasi si trattasse di un paese in cui
cambia lo scenario ma le regole sono sempre le stesse.
Chiusi ostinatamente alla resurrezione,
perché tutti presi dai loro calcoli politici
e dai loro interessi economici,
non ce la fanno proprio a raffigurarsi
un cielo nuovo e una terra nuova.
Tentazione antica, Gesù,
contrabbandare per voglia di stare coi piedi per terra,
spacciata per senso pratico,
presentata come solido ancoraggio
a questa esistenza terrena.
Se ragioniamo come loro,
la storiella che ti raccontano
ha un’indubbia forza umoristica,
ma ha anche un tallone d’Achille:
è orizzonte ristretto in cui
continuano a muoversi e pensare.
Quasi che questo mondo dovesse durare
per sempre, immutato nel suo funzionamento.
Quasi che fosse la morte a dire la sua parola sulla storia.
Quasi che la vita eterna fosse una favola per bambini.
AMEN !


33^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 451/452

Tu non ci hai promesso, Gesù,
una vita tranquilla e immune da sofferenze,
persecuzioni e ostacoli.
Tu sei stato chiaro:
essere tuoi discepoli e stare dalla tua parte
significa andare incontro
a sospetti e pregiudizi, condanne e soprusi.
Ci sono, dunque, passaggi dolorosi
da attraversare senza scoraggiarsi,
prove terribili da affrontare senza perdersi d’animo,
lacerazioni profonde da accettare
anche se toccano le fibre più segrete
degli affetti, dei legami di sangue.
Del resto anche tu, Gesù,
non ti sei sottratto ad una condanna ingiusta,
ad una morte terribile.
Sei rimasto fedele al Padre
anche quando tutti ti hanno abbandonato,
hai messo la tua esistenza nelle sue mani
andando sino in fondo, senza ripensamenti.
E’ la prova ineluttabile
che attraversa la nostra avventura,
ma è un percorso di morte
che sfocia nella resurrezione.
Il nuovo non viene alla luce
se non fra le doglie di un parto:
chi si sottrae a questo gorgo oscuro
non entrerà nel giorno senza tramonto.
AMEN !



Gesù Cristo Re dell’Universo

La Preghiera
da Sdp 451/452

Nell’invocazione che ti rivolge,
Gesù, quel condannato ormai alla morte,
condensa tutta la verità della sua vita.
Ha ammesso i suoi sbagli,
i peccati che hanno deturpato quella sua esistenza,
che era un dono prezioso tramutato in cencio sporco.
Ha riconosciuto la distanza che lo separa da Te:
certo, anche tu sei su una croce,
ma la sentenza pronunciata è del tutto ingiusta
perché tu non hai commesso nulla di male.
Ed è proprio per questo
che gli rimane una sola via d’uscita:
affidarsi interamente a te,
chiederti di trascinarlo con te, senza alcun suo merito,
nel regno della luce e della pace.
Gli uomini lo hanno denudato,
privato delle sue vesti, ma ora egli non esita
a stare davanti a te in sincerità,
senza scuse e senza nulla nascondere.
Gli uomini lo hanno fissato ad un patibolo,
al legno della morte,
ma è ancora libero di slanciarsi verso te,
di abbandonarsi al tuo amore
per essere trasfigurato dal perdono.
AMEN !
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SI FACCIANO SUPPLICHE, PREGHIERE E RINGRAZIAMENTI PER TUTTI . (1Tim.2,1)


 
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