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PREGHIERE SPONTANEE

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2023 08:39
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06/07/2019 20:16
 
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Pentecoste

La Preghiera
da SdP 446

Tu hai mantenuto quella promessa,
formulata nel Cenacolo,
prima di scendere all'Orto degli Ulivi
dove sarebbe cominciata la tua passione.
In quel momento drammatico
tu hai annunciato che il Padre
avrebbe mandato un altro Consolatore.
I tuoi discepoli non sarebbero rimasti soli,
ma su di loro sarebbe discesa
una forza dall'alto:
una forza per cogliere il senso
degli eventi della storia,
una forza per intendere e comprendere
la Parola,
una forza per lasciarsi guidare dal Vangelo,
una forza per prendere le decisioni migliori,
secondo il cuore di Dio,
per realizzarle, senza desistere.
E' questa forza che ancora oggi
spinge a darti testimonianza
anche nell'ora terribile della prova,
dona il gusto di una nuova saggezza
che ci sottrae alle seduzioni del mondo
e ci permette di vivere
l'esistenza buona e bella del cristiano.
E' questa forza che fa cadere
i muri che i separano
e rende possibile una nuova fraternità
e ci consente di costruire
una terra più solidale e generosa,
secondo il progetto del Padre.
AMEN !


Santissima Trinità

La Preghiera
da SdP 447

Noi non possiamo entrare
nel mistero d'amore
che unisce te, Gesù, al Padre e allo Spirito,
contando solamente
sulla nostra intelligenza.
La nostra ricerca è votata
al fallimento e a terribili equivoci
se non ci lasciamo guidare
dalla tua Parola,
se non accettiamo di passare
attraverso il rapporto unico
e l'esperienza profana che ti lega al Padre,
se non permettiamo allo Spirito
di agire dentro di noi
e di aprirci ad una comunione
che trasforma questa nostra esistenza
in un frammento di eternità.
Per questo ora vogliamo
dar voce alla nostra gratitudine
ed esprimere la nostra gioia.
benedetto sei tu, o Cristo,
Figlio di Dio venuto nella nostra carne
per donarci una dignità sconosciuta
e manifestarci quell'amore
che libera e salva.
benedetto sei tu, o Padre,
sorgente della vita e della misericordia,
che ti sei legato per sempre all'umanità.
E Benedetto sei tu, o Spirito Santo,
che continui a meravigliarci
con le novità che provochi nella storia.
AMEN !


Santissimo Corpo e Sangue di Cristo

La Preghiera
da SdP 447

La proposta dei Dodici è semplice:
lasciare ad ognuno il compito
di trovarsi il cibo necessario.
Del resto il loro ragionamento
appare del tutto sensato:
la folla è troppo numerosa
e il luogo è deserto.
L'onere di dare nutrimento
a così tante persone
chi se lo può permettere?
Tanto più che le risorse a disposizione
sono veramente esigue:
cinque pani e due pesci!
La logica umana, in effetti,
non fa neppure una grinza:
peccato che abbandoni tutti
ai loro problemi e li induca
a cercarsi una soluzione
ciascuno per conto suo.
Ma ti sei venuto proprio a mostrare
che il contrario è possibile:
che Dio prende la vita di ognuno
nelle sue mani sicure e forti
ed apre ad una speranza inaspettata.
Tu vuoi che la folla abbia un segno
della compassione e della bontà di Dio
e scopra che c'è un pane
che non si guadagna
con il sudore della fronte.
Sei tu quel Pane
offerto, spezzato, donato, condiviso,
che nutre e sostiene
nel nostro pellegrinaggio.
AMEN!


10^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da SdP 447

E' la compassione a muoverti:
tu, Gesù, partecipi
al dolore straziante di quella donna
che ha perso il marito,
ed, ora, anche l'unico figlio.
Tu, Gesù, ti lasci colpire dalla sua pena,
dalla sua solitudine e dal suo dolore.
E le mostri che niente, neppure la morte,
risulta ineluttabile ai tuoi occhi.
Le riveli che tu puoi sconfiggerla
proprio quando essa appare
nel suo potere devastante,
proprio quando sembra che nulla possa arginare il suo dilagare nella nostra vita.
Quel giorno, sulla via del cimitero,
tu ti sei manifestato
per quello che sei veramente:
colui che ama la vita
e lotta a mani nude
contro qualsiasi morte
che deturpa e lacera,
che colpisce tutti impunemente.
Sì, tu l'affronterai la morte,
e ne sperimenterai l'angoscia,
offrirai il tuo corpo perché venga
percorso dagli spasimi dell'agonia,
e riuscirai a sconfiggere
il nostro nemico mortale
proprio mentre riteneva di averti sopraffatto.
AMEN !


11^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da SdP 447

Ne ha avuto di coraggio quella donna
pur di raggiungerti, Gesù,
nel bel mezzo di un pranzo.
E' una peccatrice, una che certo
non gode di buona reputazione:
del resto, con il suo stesso aspetto,
con il suo trucco marcato,
con i suoi abiti sgargianti
e con i suoi capelli sciolti
dichiara la sua identità.
Sa, dunque, di non essere bene accetta
nella casa dei benpensanti,
dei devoti e dei pii
che osservano con scrupolo ogni regola
e, dunque, considerano lei una creatura perduta.
Ma a lei non interessano
i giudizi che fioccano alle sue spalle,
nè la faccia offesa e risentita
del padrone di casa e dei suoi invitati.
A lei interessi tu:
cerca proprio te e un contatto
che avrebbe messo in imbarazzo
ogni uomo.
Bagna i tuoi piedi con le lacrime,
li asciuga con i suoi capelli,
li copre di baci
e li cosparge di profumo.
Tu la lasci fare perchè
vedi quello che sfugge a tutti:
il suo amore
e il suo desiderio struggente
di trovare pace e misericordia.
Allora non ti tiri indietro
e osi addirittura sfidare chi ti ospita:
dichiari, infatti, che quella donna
lo precede di gran lunga
nei sentieri del Regno.
AMEN !


12^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da SdP 447

Sono in molti ad attendere il Messia,
ma ognuno se lo raffigura a modo suo,
illudendosi di pensare come Dio.
Ecco perché, Gesù, tu non esiti,
subito dopo la risposta di Pietro,
ad evocare uno scenario imprevisto.
Sognano la gloria e tu, invece,
passerai attraverso l'umiliazione;
pensano al potere,
all'esibizione della forza,
mentre vai incontro alla sofferenza;
s'immaginano un consenso strepitoso
e tu, al contrario, verrai rifiutato,
condannato dalle autorità religiose
e dal rappresentante di Roma.
No, non sei decisamente il forte
che scaccerà gli occupanti,
il pio che restituirà il Tempio
allo sfarzo dei tempi antichi
e neppure il giudice implacabile
che colpirà i malvagi.
Tu, sei il servo, disposto a soffrire
per la salvezza di tutti.
Tu sei il Figlio, obbediente al Padre
fino alla morte, e alla morte di croce.
Tu sei il misericordioso, che perdona
anche quelli che lo uccidono.
Tu sei il povero,
che si dona interamente,
sicuro che Dio non lo abbandona.
Così tu salverai il mondo:
ecco perché ci proponi
la tua stessa strada,
percorso di morte e di resurrezione.
AMEN!


13^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da SdP 447

Il tuo percorso, Gesù,
è giunto ad una svolta decisiva:
tu vai verso Gerusalemme
perché è lì che la tua missione
trova il suo compimento, è lì che avverrà
quel passaggio doloroso che sfocerà
nella resurrezione e nella gloria.
Sarai giudicato e condannato,
inchiodato ad una croce
come un ribelle e un malfattore,
ma il tuo sangue salverà l'umanità
e costituirà il sigillo indelebile
per un'alleanza nuova ed eterna
fra Dio e tutte le sue creature.
Ti dirigi verso Gerusalemme,
risoluto e fiducioso, anche se sai
che ti attendono la sofferenza e la morte.
Sei disarmato e privo di appoggi:
non hai più un villaggio, non hai una casa tua,
non hai persone votate alla tua incolumità, alla tua difesa.
Conti solamente sull'amore del Padre che ti ha mandato,
e sulla presenza dello Spirito che non viene meno.
Ecco perché chiedi a chi ti vuol seguire
la tua stessa risolutezza, la tua stessa fiducia,
la tua stessa povertà, nel vivere un distacco
che è solo l'inizio di un cammino di sacrificio e offerta.
AMEN!


14^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da SdP 447

La missione che ci affidi, Gesù,
ha decisamente il gusto dell'impossibile.
Sembra quasi che
tu faccia apposta
per destinarci ad
un fallimento previsto.
Ci spedisci disarmati
e privi di appoggi,
di sostegno e di difese,
facile preda dei violenti,
zimbello degli arroganti,
vittime designate dei potenti,
senza provviste, senza ricambio,
senza strumenti adatti a far fronte
alle mille incognite
che incontreremo.
In queste condizioni è facile prevedere un disastroso insuccesso
e, secondo la logica umana,
è quello che è lecito immaginarsi.
Quello che accade, invece,
smentisce ogni previsione
e conferma che il regno di Dio
non è solo per i poveri,
ma che realizza e si rafforza
anche attraverso i poveri,
le persone deboli e disarmate.
Chi annuncia la presenza e l'azione di Dio nella storia
deve fidarsi totalmente di lui,
proprio come hai fatto tu.
E una volta abbandonata
ogni altra sicurezza,
incurante del rischio,
sperimenta la tua potenza,
e conosce una gioia smisurata:
la gioia dei settantadue
e di tutti gli operai del Vangelo.
AMEN !
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SI FACCIANO SUPPLICHE, PREGHIERE E RINGRAZIAMENTI PER TUTTI . (1Tim.2,1)


 
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