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PREGHIERE SPONTANEE

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2023 08:39
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21/08/2018 14:22
 
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Assunzione di Maria

La Preghiera
da SdP 438

La tua gioia, Maria,
è la gioia dei poveri che affidano la loro vita
alle mani di Dio
perché egli possa realizzare il suo piano di salvezza.
La tua gioia, Maria,
è la gioia degli umili che ospitano Dio
nella vita di ogni giorno,
con cuore semplice e generoso,
e si rallegrano dl poterlo servire
senza pretendere riconoscimenti.
La tua gioia, Maria,
è la gioia degli affamati, colmati di doni,
saziati al di là delle attese,
raggiungi da una pienezza sconosciuta.
La tua gioia, Maria,
è la gioia dei credenti che accolgono la Parola,
sicuri che si compirà,
pronti a realizzarla nella loro esistenza.
La tua gioia, Maria,
è la gioia di chi spera in Dio,
e riconosce con stupore i prodigi del suo amore.
La tua gioia, Maria,
è la gioia dl chi si è messo interamente,
corpo e anima,
a disposizione di Dio
e viene trasfigurata dalla sua bellezza.
AMEN!


20^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da SdP 438

Mangiare e bere:
due azioni, Gesù, che sembra
non abbiano molto a che fare con la nostra fede.
Eppure, stranamente, è proprio quello
che proponi a quanti desiderano
entrare in comunione con te.
Tu ci chiedi di compiere due gesti semplici
che vengono dalla nostra esistenza fisica.
Sì, siamo uomini e donne, che, per vivere,
hanno bisogno di cibo e di bevande.
Ma questa volta il nutrimento
è il tuo stesso corpo,
la tua carne offerta in sacrificio,
e a dissetarci è quel sangue
che hai versato dalla croce.
E’ attraverso di essi
che ogni distanza viene annullata:
tu rimani in noi e noi in te.
Abitati dalla tua presenza,
siamo trasformati nel profondo
al punto da scoprire, con gioioso stupore,
che tu vivi in noi e noi viviamo per te.
E’ la straordinaria esperienza
che si rinnova ad ogni Eucaristia,
è l’appuntamento di grazia
che di domenica in domenica
cambia ognuno di noi
in un essere nuovo, cittadino del cielo.
AMEN!



21^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 438

Sia chiaro a tutti:
tu non trattieni nessuno,
non corri dietro al consenso,
non sei vittima dei sondaggi,
non cerchi approvazione a tutti i costi.
No, Gesù, tu lasci ognuno del tutto libero di rifiutarti, e,
addirittura, di non vederti neppure.
Viene, prima o poi, il momento
in cui ognuno deve prendere una decisione difficile:
abbandonarsi a te,
mettere la sua vita nelle tue mani,
correre l’avventura della fede,
oppure lasciar perdere,
per non correre rischi, per stare tranquilli.
E’ vero: la tua parola talvolta è dura,
e ci obbliga a prendere
vie inesplorate e sentieri ardui.
Eppure solo questa parola ci fa entrare nella verità,
e sospinge l’esistenza
all’approdo di una gioia senza fine.
Lo tua parola è esigente
e ci spinge a decidere,
con gioiosa fiducia e senza rimpianti,
con la determinazione di chi
imbocca risolutamente una strada,
stretta e impervia,
ma già pregusta il sapore
di una pienezza smisurata.
AMEN!



22^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 438

Tu sai bene, Gesù, dove sta veramente il pericolo
e non ti lasci impressionare
da chi si ostina a compiere
riti di purificazione per liberarsi dal male
che proviene dall’esterno.
Non è da quello, infatti,
che dobbiamo guardarci,
ma dalla cattiveria che esce
dal profondo del nostro cuore
e rivela un’esistenza deturpata e devastata.
Tu chiami per nome, Gesù,
i diversi aspetti,
le multiformi sembianze che assume questo male,
capace d’inquinare e rovinare seriamente
questa nostra vita.
Dal nostro cuore, infatti,
possono uscire gesti e parole
ispirati da vendetta e astio,
da invidia e gelosia,
da malvagità e tradimenti,
da voglie insane e piaceri sconsiderati,
dalla superbia e dall’orgoglio.
Ecco il nome di quelle malattie
che ci devono impensierire.
Ecco su cosa concentrare
i nostri sforzi e il nostro impegno,
se veramente desideriamo
accogliere il tuo Vangelo.
AMEN!



23^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 439

Ci sono condizioni che appaiono ineluttabilmente bloccate
e sembra che non ci sia proprio nulla da fare, Gesù.
Del resto, come affrontare l’impossibilità
d’intendere la Parola che ci raggiunge
e l’incapacità di dar voce
a quel che passa per l’anima?
Non rimane che rassegnarsi, allora,
ad una chiusura a doppia mandata
che impedisce qualsiasi comunicazione?
E cosa fare quando c’è una sordità
che ci rende impenetrabili alla voce stessa di Dio,
alla tua Buona Novella,
quando un mutismo ostinato
impedisce qualsiasi risposta all’amore che tu ci offri?
Ecco perché tu sei venuto:
per guarirci nel profondo,
per donarci una possibilità insperata
di vivere in comunione con te e con il nostro prossimo,
di proclamare con gratitudine i tuoi gesti di salvezza
e per rispondere con l’intera esistenza
ai doni smisurati della tua grazia.
Pronuncia, dunque, anche su di noi
Il tuo “effata” perché si aprano
finalmente i miei orecchi
e la mia lingua dica tutta la gioia
che invade i miei giorni.
AMEN!


24^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da SdP 439

Quante volte anch’io, come Pietro,
ti ho riconosciuto con gioia
come il Cristo, il Figlio venuto a salvare il mondo.
E tuttavia basta poco
per incrinare il mio entusiasmo:
appena tu cominci ad annunciare
il passaggio doloroso e angusto
che hai attraversato e proponi anche a me,
subito mi lascio afferrare dalla paura
e quasi pretendo
di farti cambiare itinerario.
Sì, lo ammetto: sono allergico
alla sofferenza e alla croce,
al rifiuto violento che investe
la mia persona e la mia vita,
e non me la sento di andare incontro
all’insuccesso e al fallimento,
all’abbandono e alla solitudine...
Ma non esiste proprio la possibilità
di raggiungere per un’altra via
la luce radiosa della resurrezione?
Devo proprio sprofondare nel gorgo oscuro della morte
per approdare alla pienezza
di una comunione senza fine?
Gesù, non abbandonarmi a tutte queste paure,
non permettere che a parlarmi
siano le tenebre e l’angoscia,
ma una fiducia colma di speranza!
AMEN!



25^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
Da Sdp 439

Potrei anche tentare, Gesù, di raggiungere gli ultimi posti,
di diventare il servo di tutti,
di consacrare energie e risorse
alla loro riuscita, al loro bene.
Non sarebbe facile, lo ammetto:
si tratterebbe di morire al mio orgoglio,
alla mia superbia, al mio bisogno insano di emergere,
di primeggiare, d’impormi
all’attenzione di tutti e alla stima di tutti.
Ma se poi veramente si dimenticano di me,
se poi finiscono con il prendermi come il debole di turno,
l’ingenuo e il buono che riescono a sfruttarmi
per il loro successo?
Ecco quello che tempo più di tutto:
che si dimentichino di me,
delle mie doti e delle mie capacità,
che non mi circondino più del loro apprezzamento.
della loro considerazione,
del loro consenso.
Mi metterei anch’io a servizio
con contratto a tempo determinato,
se avessi la sicurezza di guadagnarmi
uno scatto consistente di carriera.
E invece tu mi chiedi di farlo a tempo pieno,
fino in fondo e senza limiti,
sicuro che tu non mi abbandonerai.
AMEN!


26^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
Da Sdp 439

Siamo talmente affezionati alle nostre etichette,
ai nostri registri ed elenchi,
che ci balza subito all’occhio, Gesù,
chi non è dei nostri, chi non appartiene
al nostro gruppo e alla nostra comunità.
E subito investiamo zelo ed energie
per bloccarlo immediatamente,
per impedirgli di agire nel tuo nome.
Del resto ci chiediamo:
dove andremo a finire se gli estranei usurpano
le tue parole e i tuoi gesti,
un tesoro di cui noi solamente
ci consideriamo eredi autorizzati?
Tu non sembri condividere
il nostro comportamento
e ci chiedi di usare
determinazione e coraggio
in tutt’altro senso:
nello sradicare risolutamente il male
che ha attecchito nel nostro cuore,
nelle decisioni e negli atteggiamenti,
in tutto ciò che scandalizza i poveri e i piccoli.
Gesù, donami la tua saggezza
e liberami dalla fretta
nel giudicare gli altri.
AMEN!


27^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 439

Ti prendono per un consulente legale
e vorrebbero forzarti, Gesù,
ad entrare in una disputa giuridica sulla quale
erano già scorsi fiumi di sentenze di maestri illustri.
Tu invece fai appello al progetto di Dio,
quale appare limpidamente attraverso la sua parola.
E’ Dio stesso, infatti, che s’impegna
a congiungere un uomo e una donna,
a farli diventare una carne sola.
E’ Dio stesso che li rende
un segno evidente e tangibile
del suo amore indissolubile, fecondo e fedele.
Possiamo allora attentare con leggerezza e capriccio
all’opera stessa di Dio?
Possiamo prendere a pretesto
la nostra fragilità e debolezza,
i nostri limiti, il nostro peccato,
per chiedergli di cambiare il disegno apportatore
di una gioia autentica, di una comunione solida,
di una pienezza consolante?
Tu non minacci né giudichi, Gesù,
ma vuoi spalancare
davanti agli sposi che credono in te
una possibilità medita,
quella di vivere, per tua grazia,
un amore che resiste al tempo.
AMEN!



28^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Spd 439

L’intenzione era buona:
“ricevere in eredità la vita eterna”,
e il suo comportamento risultava del tutto ineccepibile.
Ma tu gli hai chiesto, Gesù,
qualcosa che ha bloccato sul nascere
ogni entusiasmo, ogni velleità:
“Vendi quello che hai e dallo ai poveri.
Poi vieni e seguimi”!
Così la sua disponibilità
si è mutata in tristezza,
il suo volto aperto e limpido
si è improvvisamente oscurato,
e la ragione ci viene subito svelata:
“possedeva molti beni».
Ecco perché le tue parole, Gesù,
rivolte a tutti i discepoli,
diventano franche e senza equivoci:
la ricchezza costituisce un serio pericolo
per chi vuole entrare nel Regno.
Da strumento, infatti, finisce spesso
col diventare un padrone:
assoggetta il cuore e lo rende incapace di vivere
un’autentica libertà,
costituisce una prigione dorata
dalla quale non si riesce ad uscire
se non a prezzo di gesti
colmi di determinazione,
e soprattutto impedisce di vedere
coloro che attendono una condivisione generosa.
AMEN!


29^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da Sdp 441

In questi duemila anni, quante volte, Gesù,
abbiamo tradito la consegna che ci hai affidato?
Quante volte le nostre chiese hanno preso
come riferimento la logica di questo mondo,
invece di segnalarsi per una radicale
e sorprendente evangelica originalità?
Eppure tu hai tracciato la via in modo chiaro,
senza ombra di equivoco, quando ti sei fatto
servo di tutti e hai donato la tua vita...
Mi guardo allo specchio, Gesù,
esamino le mie scelte e i miei atteggiamenti,
le decisioni piccole e grandi
che imprimono una direzione
alla mia esistenza, alla mia storia.
E resto senza parole, confuso e pieno di vergogna,
perché mi ritrovo somigliante a Giacomo e Giovanni
e a tutti i rampanti, ai carrieristi di ogni epoca,
agli scalatori del successo...
Eppure tu non ci hai regalato
un’illusione e un sogno impossibile!
Ci sono uomini e donne che hanno realizzato il tuo stile,
reso concreto il tuo progetto...
Liberami, Gesù, da tutto ciò
che mi tiene prigioniero di vecchie catene...
AMEN!


30^ Domenica del tempo ordinario

La Preghiera
da SdP 441

Ha gridato, Bartimeo, con tutta la sua voce.
Ha continuato a farlo anche quando
volevano ridurlo al silenzio.
Ti ha gridato la sua fede,
ha invocato la tua misericordia,
ti ha chiesto di fermarti,
di strappano dalla sua condizione
di cieco, di mendicante.
Perché, Gesù, non ho anch’io il coraggio di gridarti
il mio desiderio di essere guarito, sanato,
di poter finalmente vedere la luce?
Donami, dunque,
lo stesso coraggio di Bartimeo,
donami la sua ostinazione nel chiederti di intervenire,
ma anche la determinazione con cui
abbandona ogni cosa
per balzare e venire da te.
Donami la sua fiducia
che non s’arrende al primo ostacolo,
donami la sua freschezza
nel domandarti di essere tolto dal dominio delle tenebre
e consegnato di nuovo alla luce.
E donami anche la gioia
di poterti seguire senza Incertezze
sulla strada che porta a Gerusalemme.
AMEN!
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SI FACCIANO SUPPLICHE, PREGHIERE E RINGRAZIAMENTI PER TUTTI . (1Tim.2,1)


 
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