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La narrazione della protagonista sembra coincidere con quanto troviamo in Apoc.1, 13 ...in mezzo ai candelabri c'era uno simile a figlio di uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro. 14 I capelli della testa erano candidi, simili a lana candida, come neve. Aveva gli occhi fiammeggianti come fuoco, 15 i piedi avevano l'aspetto del bronzo splendente purificato nel crogiuolo. La voce era simile al fragore di grandi acque....
A prescindere se la protagonista si sia appoggiata a questo Testo, per chi crede, la visione dell'apostolo è degno di fede, con tutto quanto vi è pure descritto nel seguito dell'Apocalisse, compreso la visione della Città eterna e del Paradiso.
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La NDE della ragazza delusa e depressa, riconferma che siamo tutti amati e questo la porta a cambiare visione e azione sulla propria vita. L'aver poi trovato una persona con cui ha potuto condividere la sua nuova prospettiva è stato per lei provvidenziale. Il compagno infine ha potuto essere compreso da lei, quando a sua volta è stato protagonista di una visione angelica in un momento cruciale della sua vita. La vita dei due si è fusa in una comune accettazione del trapasso come meta desiderabile più di ogni altra cosa. Il finale di questa vicenda tocca momenti molto commoventi e poetici e fanno capire quanto siamo collegati a una Realtà molto più grande di cui facciamo tutti parte. Storia bella e significativa.