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COMMENTI A ESPERIENZE DI NDE (PRE-MORTE/ PERI-MORTE)

Ultimo Aggiornamento: 01/08/2023 20:36
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20/05/2023 11:31
 
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www.youtube.com/watch?v=FuEvnL-JDVU
Anche questa NDE ci conferma che la vita corporea è molto più pesante di quella che si sperimenta al di fuori di essa. La leggerezza accompagnata alla meravigliosa armonia della vita celeste non sono paragonabili alla vita terrena a cui siamo purtroppo tanto attaccati. Per questo il protagonista ci ricorda che veramente con la morte di passa a una vita migliore.

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Anche a me è successo una NDE, che mi ha radicalmente cambiato, per raccontarla ho dovuto scrivere un libro dal titolo emblematico : "Una fortunata disgrazia" questa è l'introduzione:
"Il cervello è protetto dalla scatola cranica, che si trova al vertice della colonna vertebrale, la prima vertebra è l Atlante, sulla quale poggia il cranio, sotto c è la seconda vertebra, il Dente dell Epistrofeo in cui è collocata la sede del respiro. La frattura o anche solo una lesione di quest ossicino, provoca la morte immediata, si può sopravvivere solo nel caso rarissimo, in cui non viene intaccato il midollo spinale. Il giorno 11 maggio 2011 alle ore 11, mentre alla guida del mio scooter passavo per un incrocio, fui investito da un furgone che mi tagliò la strada. L impatto fu devastante, e mi ritrovai sbalzato battendo la testa, prima nel parabrezza, e poi sull asfalto. Il contraccolpo del casco sul collo mi provocò la lesione del Dente dell epistrofeo volgarmente detta Noce del collo . In quel momento ebbi la mia prima conoscenza del Viaggio Astrale , ovvero l esperienza di uscire, fuori dal corpo fisico. Devo confessare che non frequentavo chiese, sinagoghe o moschee, non credevo nei miracoli, e mi consideravo abbastanza razionale da non riuscire a concepire l idea di Dio, credevo solo nella casualità e nella fortuna. Ero alquanto scettico nel prestar fede, a quei racconti sull aldilà, visti in tv o sul web, come tutti i pensatori logici, fondavo la mia fede, solo su prove certe. Quindi non ero certo un soggetto suggestionabile, ma ho dovuto ricredermi, quando uno di questi eventi prodigiosi, ha riguardato proprio me, smentendo tutte le mie teorie fataliste. Vidi me stesso riverso sulla strada, come la proiezione di un osservazione aerea. Ma non vidi né il tunnel, né la luce, né i parenti defunti, elementi che di solito vengono descritti, da chi ha provato questa esperienza. Nel mio caso vidi, la dimensione successiva della vita terrena, vidi gli angeli. Dopo lo schianto ero circondato dalle persone accorse, e più in alto, vidi esseri di luce, dal corpo fluido, che galleggiavano in aria, intorno al mio corpo inerme, comunicandomi un senso d elevazione ultraterrena, con un linguaggio muto di suoni, ma articolato di elementi luminosi. In quel momento, mentre sembravo morto, vivevo l esperienza più eccezionale, che l uomo possa esplorare. Sentivo con sensi sconosciuti, una relazione empatica con tutto l universo, capivo l armonia delle relazioni vitali, ero come improvvisamente irraggiato della conoscenza divina, in uno stato di consonanza generale. Che intende pienamente l energia creatrice dell amore, che dirige l universo, come una melodia armonica perfetta. Anche se apparentemente morto, sentivo ancora il mio corpo fisico, ma in un altra dimensione. Quegli angeli, avevano realizzato un mantello di luce, che posarono sul mio corpo, riempiendolo di un bagliore sfolgorante, poi uno di loro mi soffiò in bocca, sapevo che era mio padre. Fu bellissimo, ebbi la percezione d essere riempito, da una forza energetica illimitata, e beatamente ritornai nel mio corpo, mentre quelle sagome lucenti, lentamente svanirono dissolvendosi in cielo. I medici parlarono di miracolo, i carabinieri di resurrezione, rimasi sei mesi immobilizzato in un tutore avvitato nel cranio, finché si calcificò la frattura al collo. Da quel momento sono cambiato, sono un altra persona, consapevole dell esistenza, di una dimensione chiara, di luce pura, che troveremo dopo la morte fisica, in questa realtà mistificata ed illusoria. Non so dire, se quello fosse il paradiso, ne se quelle creature fossero angeli, ma so di certo che siamo luce perenne, imprigionata dalla materia, siamo l infinito limitato dalla realtà Siamo sostanza divina Siamo fulgore eterno Siamo frammenti di DIO.

Mio commento
Ritengo autentica la tua esperienza perché non influenzata da precedenti convinzioni ed anche perché ha molto tratti in comune con tante altre NDE. Mi permetto di esprimere solo un parere riguardo alle tue espressioni finali. Sono convinto che noi non siamo "frammenti di Dio" ma creature, cioè esseri FATTI, CREATI a Sua immagine, dotati di libertà e purtroppo perfino della libertà di ribellarci al nostro Creatore che ci ama infinitamente e vorrebbe darci la eterna gioia insieme a Lui.

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www.youtube.com/watch?v=KBQblJxhJDE&t=175s

Mi fa ricordare quanto riportato in Sapienza 3,7 "Nel giorno del loro giudizio risplenderanno;
come scintille nella stoppia, correranno qua e là." Anche in questo caso, vi è un compito da svolgere e il dovere di compierlo impone il ritorno nella vita terrena, nonostante la risoluta volontà di rimanere in quella condizione paradisiaca. La convinzione spirituale e le sue ricerche in questi argomenti, hanno messo a dura prova la protagonista, ma ha conservato la dimensione spirituale nonostante le difficoltà.


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