IPOTESI DEL RAPIMENTO CONTESTUALMENTE AL SUO RITORNO
Questo periodo corrisponde alla seconda metà dei 7 anni di governo dell’Anticristo durante i quali la persecuzione dei credenti e dei giudei sarà terribile.
Gesù afferma che gli eletti sono presenti anche durante questo periodo perché infatti:
– I giorni saranno abbreviati per amore degli eletti (24:22).
– I segni e prodigi sono così impressionanti da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti (24:23).
UNA GRANDE FOLLA DI MARTIRI
L’angelo spiega a Giovanni che durante quel periodo moltissimi sono i credenti che vengono martirizzati perché non rinnegano il Signore Gesù e non adorano l’Anticristo:
“Dopo queste cose guardai e vidi una FOLLA IMMENSA che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello…” (Apocalisse 7:9).
“Poi uno degli anziani mi chiese: Chi sono queste persone… e da dove sono venute?” (7:13), Io gli risposi: Signore non lo so. Ed egli mi disse: Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello.” (7:14)
Matteo 24:31 “E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli.” significa tanto i credenti che sono sulla terra in quel momento quanto quelli che sono già morti e aspettano nel cielo.
L’apostolo Paolo descrive questo fenomeno così:
1 Tessalonicesi 4:16-17 perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, VERREMO RAPITI insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore.
Questa descrizione è ripetuta da Paolo nel famoso capitolo sulla resurrezione:
1 Corinzi 15:51-52 “Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati.
Quello che viene chiamato IL RAPIMENTO della CHIESA si colloca in questo momento infatti Matteo e Paolo stanno dicendo che:
1. Cristo sta scendendo dal cielo
2. C’è un comando del Signore
3. C’è un gran suono di tromba
4. I morti in Cristo risorgeranno
5. I credenti ancora rimasti sulla terra saranno trasformati
6. Gli uni e gli altri andranno incontro al Signore che sta arrivando.
Queste tappe le ritroviamo in altri passi dell’Antico Testamento e del Nuovo Testamento:
Isaia 42:13 “Il SIGNORE avanzerà come un eroe, ecciterà il suo ardore come un guerriero; manderà un grido, un grido tremendo e trionferà sui suoi nemici.”
Giovanni 5:27-28 Il Padre ha dato a Cristo autorità di giudicare…così verrà l’ora in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori;
Un suono prolungato di tromba annunciava il radunamento del 1° giorno del 7° mese la festa era chiamata “festa delle trombe” e precedeva quella dell’espiazione (10° giorno) e la festa delle capanne (15° giorno).
Su questa questione del momento del rapimento, numerosi dottori della Legge hanno opinioni divergenti, ritenendo alcuni che esso si verificherà al termine della tribolazione, al momento dell’apparizione visibile e
trionfante del Signore.
Ecco ancora l’opinione di Giacinto Butindaro (http://www.lanuovavia.org)
Per dimostrarvi che, alla luce delle Sacre Scritture, la dottrina del rapimento segreto è falsa comincerò con il citarvi alcune parole di Gesù Cristo pronunciate sul monte degli Ulivi, che concernono il Suo ritorno, in risposta alla domanda di alcuni suoi discepoli ‘Quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?’. Ecco le parole di Gesù: “Guardate che nessuno vi seduca. Poiché molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e ne sedurranno molti. Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. Poiché si leverà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in varî luoghi; ma tutto questo non sarà che principio di dolori. Allora vi getteranno in tribolazione e v’uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome. E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a vicenda. E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. E perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine. Quando dunque avrete veduta l’abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge pongavi mente), allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti; chi sarà sulla terrazza non scenda per toglier quello che è in casa sua; e chi sarà nel campo non torni indietro a prender la sua veste. Or guai alle donne che saranno incinte, ed a quelle che allatteranno in que’ giorni! E pregate che la vostra fuga non avvenga d’inverno né di sabato; perché allora vi sarà una grande afflizione; tale, che non v’è stata l’uguale dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagion degli eletti, que’ giorni saranno abbreviati. Allora, se alcuno vi dice: ‘Il Cristo eccolo qui, eccolo là’, non lo credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigî da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Ecco, ve l’ho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, è nel deserto, non v’andate; eccolo, è nelle stanze interne, non lo credete; perché, come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figliuol dell’uomo. Dovunque sarà il carname, quivi si raduneranno le aquile. Or subito dopo l’afflizione di que’ giorni, il sole si oscurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze de’ cieli saranno scrollate. E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell’uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell’uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall’un capo all’altro de’ cieli” (Matteo 24:4-31).
Ora, i discepoli fecero a Gesù una domanda chiara a proposito del Suo ritorno, e Gesù rispose loro in maniera altrettanto chiara. Gesù spiegò loro quali saranno le cose che precederanno il suo ritorno, e come potete vedere tra queste cose c’è pure una grande afflizione che gli eletti di Dio, cioè i santi, passeranno, infatti disse che “vi sarà una grande afflizione”, subito dopo la quale avverrà il Suo ritorno dal cielo e l’adunamento degli eletti in cielo, secondo che disse: “Or subito dopo l’afflizione di que’ giorni, il sole si oscurerà, e la luna non darà il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze de’ cieli saranno scrollate. E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell’uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell’uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall’un capo all’altro de’ cieli”.
Ora, come avverrà il Suo ritorno?
Sarà visibile a tutti, perché tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con grande potenza e gloria.
E cosa farà Gesù quando ritornerà dal cielo?
Manderà i suoi angeli a radunare i suoi eletti. E chi sono i suoi eletti? Sono tutti i discepoli di Cristo, coloro che credono in Lui, essendo stati eletti in Cristo a salvezza prima della fondazione del mondo. Infatti Paolo dice agli Efesini: “Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale ci ha benedetti d’ogni benedizione spirituale ne’ luoghi celesti in Cristo, siccome in lui ci ha eletti, prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi ed irreprensibili dinanzi a lui nell’amore, avendoci predestinati ad essere adottati, per mezzo di Gesù Cristo, come suoi figliuoli, secondo il beneplacito della sua volontà: a lode della gloria della sua grazia, la quale Egli ci ha largita nell’amato suo” (Efesini 1:3-6), ed ai Romani: “Chi accuserà gli eletti di Dio? Iddio è quel che li giustifica. Chi sarà quel che li condanni? Cristo Gesù è quel che è morto; e, più che questo, è risuscitato; ed è alla destra di Dio; ed anche intercede per noi” (Romani 8:33-34). Quindi tutto il mondo vedrà sia il ritorno di Cristo che il nostro adunamento con Lui sulle nuvole del cielo. E’ una menzogna dunque l’insegnamento secondo cui ci sarà un ritorno invisibile di Cristo con il relativo adunamento invisibile dei Suoi discepoli. Un tale insegnamento non esiste nella Bibbia. E quando avverrà questo ritorno visibile di Cristo e il nostro adunamento con lui? Subito dopo l’afflizione di quei giorni, che noi sappiamo è la tribolazione. Quale grande occasione aveva Gesù per insegnare la dottrina del rapimento segreto ai Suoi discepoli, ‘la dottrina delle due fasi del Suo ritorno’ – che oramai è uno degli articoli di fede di quasi tutte le Chiese oggi!! Ma non ne parlò, perché queste cose Gesù non le credeva assolutamente. E difatti Egli non parlò mai di queste due fasi del Suo ritorno, distanziate da un periodo di grande afflizione.
Neppure gli apostoli parlarono mai di due fasi del ritorno di Cristo, perché non credevano in simili cose. E non poteva essere altrimenti, perché gli apostoli erano guidati dallo Spirito della verità. Prendiamo per esempio l’apostolo Paolo: egli confermò pienamente l’insegnamento di Cristo sul Suo ritorno, e cioè che il ritorno di Cristo e il nostro adunamento con Lui avverranno nello stesso giorno, perché il nostro adunamento con Lui seguirà immediatamente la Sua venuta dal cielo, venuta che avverrà dopo la grande tribolazione. Ecco le sue parole: “Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui, vi preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente. Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio. Non vi ricordate che quand’ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose? E ora voi sapete quel che lo ritiene ond’egli sia manifestato a suo tempo. Poiché il mistero dell’empietà è già all’opra: soltanto v’è chi ora lo ritiene e lo riterrà finché sia tolto di mezzo. E allora sarà manifestato l’empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta” (2 Tessalonicesi 2:1-8).
Ora, vorrei innanzi tutto farvi notare che Paolo menziona la venuta di Cristo assieme al nostro adunamento con Lui, perché il nostro adunamento con Cristo fa parte della venuta di Cristo o è strettamente collegato alla Sua venuta. Come chiama Paolo questi due eventi? Li chiama ‘il giorno del Signore’, che quindi comprende sia la venuta di Cristo che il nostro adunamento con Lui. I santi di Tessalonica erano stati turbati da alcuni che facevano passare il ritorno di Cristo come un ritorno imminente, e allora Paolo saputolo li esorta a non lasciarsi ingannare. In altre parole spiegò loro che il giorno del Signore non era imminente, perché quel giorno si verificherà solo dopo che si verificheranno alcune cose ben precise, infatti disse loro: “Quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto”. E’ evidente dunque che secondo Paolo prima del ritorno di Cristo devono verificarsi sia l’apostasia che la manifestazione dell’anticristo, e quindi i credenti passeranno la tribolazione. Come potete vedere inoltre le parole di Paolo “la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui” confermano le parole di Gesù che abbiamo visto prima: “E allora apparirà nel cielo il segno del Figliuol dell’uomo; ed allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell’uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall’un capo all’altro de’ cieli” (Matteo 24:30-31). Perché esse attestano che il nostro adunamento con Cristo avrà luogo alla venuta di Cristo dal cielo, e vi ricordo che affinchè si verifichi questo adunamento in cielo è necessario che i morti in Cristo risuscitino per prima e poi che i santi viventi vengano trasformati e rapiti con loro sulle nuvole del cielo a incontrare il Signore nell’aria (cfr. 1 Tessalonicesi 4:15-17).
Ora vi vorrei fare notare un’altra cosa: e cioè che anche al capitolo 1 della seconda epistola di Paolo ai Tessalonicesi, Paolo parla della venuta di Cristo ma ne parla usando un espressione differente. Ecco le sue parole: “Poiché è cosa giusta presso Dio il rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; e a voi che siete afflitti, requie con noi, quando il Signor Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Iddio, e di coloro che non ubbidiscono al Vangelo del nostro Signor Gesù. I quali saranno puniti di eterna distruzione, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, e in voi pure, poiché avete creduto alla nostra testimonianza dinanzi a voi” (2 Tessalonicesi 1:6-10). Notate che Paolo parla anche qui di quel giorno o giorno della venuta di Cristo; e che cosa avverrà in quel giorno? Gesù apparirà dal cielo, e sarà glorificato nei Suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, e farà anche vendetta di coloro che non conoscono Iddio e di coloro che non ubbidiscono al Vangelo di Cristo. Quindi è evidente che anche qui l’adunamento degli eletti è messo in relazione all’apparizione di Cristo. Non esiste una apparizione o venuta di Cristo per i suoi eletti che vedranno solo i Suoi eletti, e una apparizione o venuta di Cristo con i Suoi eletti che sarà visibile anche ai non credenti, seconda venuta che coinciderà con la distruzione di coloro che non conoscono Iddio e non ubbidiscono al Vangelo. Perché praticamente quelli che sostengono il rapimento segreto affermano che gli empi saranno puniti alla seconda fase della venuta di Cristo dal cielo. Dunque la dottrina della venuta di Cristo è stata stravolta con questo rapimento segreto.
E non solo la dottrina della venuta di Cristo ma anche la dottrina della resurrezione dei giusti. Vediamo perchè. Al capitolo 15 della prima lettera di Paolo ai Corinzi, l’apostolo dice: “Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati; ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo, la primizia; poi quelli che son di Cristo, alla sua venuta” (1 Corinzi 15:22). Dunque coloro che muoiono in Cristo risorgeranno tutti alla venuta di Cristo. Ma se la venuta di Cristo sarà suddivisa in due fasi, noi dobbiamo spezzare anche la resurrezione dei giusti in due fasi, cioè in due risurrezioni, e questo perché secondo la dottrina del rapimento segreto quando Cristo tornerà in maniera invisibile risorgeranno coloro che apparterranno a Cristo in quel momento (una resurrezione di cui il mondo non si accorgerà), mentre quando Cristo tornerà in maniera visibile alla fine della tribolazione risorgeranno coloro che gli apparterranno in quest’altro momento (coloro che si saranno convertiti durante la tribolazione, vale a dire i Cristiani sviati e freddi che avranno una seconda opportunità durante questo periodo intermedio, e gli Ebrei convertiti che saranno dei potenti missionari tramite cui tanti Gentili si convertiranno a Cristo, che saranno messi a morte dall’anticristo). Dunque si può dire che ci sarà una Chiesa A (la chiamo così per comodità) che risorgerà alla prima fase del ritorno di Cristo, e una Chiesa B che risorgerà alla seconda fase del ritorno di Cristo. Ma se le cose stessero così la Scrittura sarebbe annullata, perché Paolo dice che coloro che sono di Cristo risorgeranno alla venuta di Cristo. Dunque la resurrezione di coloro che sono di Cristo non può che essere una, non ci possono essere due resurrezioni di coloro che appartengono a Cristo. Non ha detto forse la Scrittura: “Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su loro non ha potestà la morte seconda ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni” (Apocalisse 20:6)? Dunque la resurrezione di coloro che sono di Cristo è chiamata la prima resurrezione, ed avverrà al ritorno di Cristo. Ma se noi dessimo retta alla dottrina del rapimento segreto dovremmo giungere alla conclusione che ci saranno due resurrezioni di coloro che appartengono a Cristo, la prima poco prima dell’inizio della tribolazione e la seconda alla fine di essa. Ma la Scrittura parla di una sola resurrezione in riferimento ai giusti, come parla di una sola resurrezione in riferimento agli ingiusti, resurrezione questa che avrà luogo alla fine del millennio, secondo che è scritto: “Il rimanente dei morti non tornò in vita prima che fosser compiti i mille anni” (Apocalisse 20:5). Dunque, anche per questa ragione la dottrina del rapimento segreto non può essere biblica, perché stravolge la dottrina della resurrezione dei giusti.
Ma vediamo ad una altra ragione per cui la dottrina del rapimento segreto non è biblica e quindi deve essere rigettata, perché essa ammette una seconda opportunità per i Cristiani sviati e freddi.
Ascoltate attentamente quello che si legge in un manuale A.D.I. di studio per le scuole domenicali: ‘Il rapimento della Chiesa avrà un grande impatto nella società. Immagina come si potrà sentire un cristiano sviato quando la sua famiglia e i suoi amici saranno improvvisamente scomparsi. Ci sarà sicuramente timore nei cuori dei cristiani freddi e sviati, che li spingerà a mettersi a posto con Dio’ (Profezie ed ultimi tempi, Terzo trimestre 1995, ADI-Media, pag. 28). Che bella e buona notizia per i ribelli, per i corrotti, per quelli che non si santificano, di cui sono pieni i locali di culto delle varie Chiese! A coloro che sostengono una simile cosa dico: ‘Vergognatevi, ravvedetevi, cancellate dai vostri manuali di studio queste menzogne, queste eresie, e cancellatele anche dalla vostra mente!’ Questa è pula che non ha niente a che fare con il frumento, che in quel giorno sarà arsa.
Ma dove mai nella Bibbia si legge che quelli che non saranno trovati pronti al ritorno di Cristo avranno una seconda opportunità di convertirsi dopo il Suo ritorno?
Ma avete mai letto la parabola delle dieci vergini? Ecco quello che essa dice: “Allora il regno de’ cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrar lo sposo. Or cinque d’esse erano stolte e cinque avvedute; le stolte, nel prendere le loro lampade, non avean preso seco dell’olio; mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avean preso dell’olio ne’ vasi. Or tardando lo sposo, tutte divennero sonnacchiose e si addormentarono. E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e acconciaron le loro lampade. E le stolte dissero alle avvedute: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le avvedute risposero: No, che talora non basti per noi e per voi; andate piuttosto da’ venditori e compratevene! Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; e quelle che eran pronte, entraron con lui nella sala delle nozze, e l’uscio fu chiuso. All’ultimo vennero anche le altre vergini, dicendo: Signore, Signore, aprici! Ma egli, rispondendo, disse: Io vi dico in verità: Non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” (Matteo 25:1-13). Non è abbastanza chiara questa parabola? Mi voglio soffermare brevemente sulla ragione per cui Gesù raccontò questa parabola. Egli la raccontò per metterci in guardia dal diventare stolti, perché se diventiamo stolti noi non andremo con Lui quando Egli tornerà, e non avremo nessuna opportunità di entrare nella sale delle nozze, perché la porta sarà chiusa. Voi pastori che invece sostenete il rapimento segreto che avete fatto? Voi lasciate la porta mezza aperta, perché date la possibilità agli stolti di entrare per la porta nella sala delle nozze. Considerate quello che avete fatto: avete annullato una parabola del Signore Gesù Cristo! Ma mi volete dire perché un credente che vi ascolta dovrebbe santificarsi, perché dovrebbe temere Iddio, se dopo che Gesù tornerà e rapirà la Sua Chiesa avrà una seconda opportunità? Ma non avete mai letto quello che Paolo disse ai Corinzi: “Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: Siate riconciliati con Dio. Colui che non ha conosciuto peccato, Egli l’ha fatto esser peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui. Come collaboratori di Dio, noi v’esortiamo pure a far sì che non abbiate ricevuta la grazia di Dio invano; poiché egli dice: T’ho esaudito nel tempo accettevole, e t’ho soccorso nel giorno della salvezza. Eccolo ora il tempo accettevole; eccolo ora il giorno della salvezza!” (2 Corinzi 5:20-21; 6:1-2)? Eccolo ora, adesso, il tempo accettevole e il giorno della salvezza per quei credenti che vivono secondo la carne, e quindi sono nemici di Dio. Voi invece che avete fatto? Avete creato due tempi accettevoli e due giorni della salvezza, uno ora, e uno durante il regno dell’anticristo; che bella notizia avete dato agli sviati!! Da come parlate voi non ha più senso esortare i santi a santificarsi, dirgli che questo è il tempo accettevole e che oggi è il giorno della salvezza, perché ce n’è un altro di tempo accettevole e c’è pure un altro giorno della salvezza, quello durante la tribolazione, dopo il rapimento della Chiesa!! Ma vi rendete conto di quello che state facendo? State incoraggiando i credenti a non santificarsi, state traviando il popolo di Dio. Dunque la seconda opportunità che voi negate ai credenti sviati e freddi che sono morti in questo stato, voi la date ai credenti sviati e freddi dopo il rapimento!! Siete ingiusti, e fate apparire Dio come un Dio ingiusto! Ravvedetevi! Non esiste nessuna seconda opportunità per i credenti sviati e freddi dopo il ritorno di Cristo. Ve lo confermo ulteriormente con queste parole di Cristo: “Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone abbia costituito sui domestici per dar loro il vitto a suo tempo? Beato quel servitore che il padrone, arrivando, troverà così occupato! Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni. Ma, s’egli è un malvagio servitore che dica in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire; e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servitore verrà nel giorno che non se l’aspetta, e nell’ora che non sa; e lo farà lacerare a colpi di flagello, e gli assegnerà la sorte degl’ipocriti. Ivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti” (Matteo 24:45-51). Che seconda opportunità darà Gesù, quando tornerà, a quei suoi servitori malvagi e infedeli di mettersi a posto con Lui? Nessuna. Infatti essi saranno fatti lacerare a colpi di flagello e gettati nelle tenebre di fuori, dove ci sarà il pianto e lo stridore dei denti, e questo perché Egli è giusto. Invece da come parlate voi, quando il padrone tornerà i servitori pronti andranno con lui, mentre quelli che non saranno trovati pronti non faranno nessuna brutta fine perché avranno l’opportunità di convertirsi!
Fratelli amati dal Signore, giudicate voi stessi da persone intelligenti quello che dico. Costoro hanno mutato la grazia di Dio in dissolutezza! Vi esorto, fratelli, a rigettare queste favole, a riprovarle; queste cose sono lievito malvagio, rigettatelo.