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Mat.24,34 ... non passerà QUESTA GENERAZIONE che tutto questo accada.

Ultimo Aggiornamento: 15/08/2021 17:55
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08/08/2021 17:07
 
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Matteo 24,34
In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada

Cosa voleva intendere effettivamente Gesù con l'espressione "QUESTA GENERAZIONE" ?
Tante interpretazioni sono state fatte su questa espressione e tante sono state le domande che le hanno accompagnate, come ad esempio:
-Si riferiva alla generazione di coloro ai quali stava parlando?
-Si riferiva ad una specifica generazione  che avrebbe vissuto in futuro tutte le cose che stava profetizzando e che si sarebbero verificate tutte insieme?
-Si riferiva sia alla generazione di persone  a cui stava parlando e che vivevano nel suo tempo i quali avrebbero vissuto una prima parte della sua profezia, e sia  ad una generazione di persone che avrebbero  vissuto  in futuro una seconda parte della sua profezia?

- Oppure non si riferiva a nessuna delle precedenti ipotesi ma a qualcosa di diverso ?

Cerchiamo di comprendere questa espressione anche alla luce di quanto hanno proposto vari autori accreditati, in modo da avere un quadro  attendibile. Dalla corretta comprensione di questa espressione infatti dipende anche la collocazione temporale del discorso profetico di Cristo.
[Modificato da Credente 15/08/2021 17:40]
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08/08/2021 17:19
 
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Rileggiamo innanzitutto il testo di Matteo cap. 24 da cui è tratta l'espressione di QUESTA GENERAZIONE, (VERSO 34) che stiamo esaminando:

1 Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. 2 Gesù disse loro: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata». 3 Sedutosi poi sul monte degli Ulivi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e, in disparte, gli dissero: «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo». 4 Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; 5 molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. 6 Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. 7 Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; 8 ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. 9 Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. 10 Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. 11 Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; 12 per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. 13 Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. 14 FRATTANTO QUESTO VANGELO DEL REGNO SARA’ ANNUNZIATO IN TUTTO IL MONDO, PERCHE’ NE SIA RESA TESTIMONIANZA A TUTTE LE GENTI; E ALLORA VERRA’ LA FINE15 Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -, 16 allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, 17 chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, 18 e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 19 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. 20 Pregate perché la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato. 21 Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. 22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. 23 Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: È là, non ci credete. 24 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. 25 Ecco, io ve l'ho predetto. 26 Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: È in casa, non ci credete. 27 Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 28 Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi. 29 Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce,gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. 30 Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. 31 Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli. 32 Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. 33 Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte. 34 In verità vi dico,
non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. 
 
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08/08/2021 17:31
 
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Al momento in cui Gesù predisse tutte queste cose, non era possibile capire molto ma le sue anticipazioni sul futuro si palesano man mano, e noi possiamo riconoscere lo svolgersi degli eventi sapendo a quale conclusione sono avviati, mentre essi si svolgono.

Come si può notare nel brano di Mt 24, appaiono fusi insieme le profezie che riguardavano il tempo della fine della storia, (ravvisabili fino al verso 14) con quelle che riguardavano la fine di Gerusalemme (ravvisabili dal verso 15 al verso 22) e che riprendono poi con le profezie riguardanti il tempo della fine (dal verso 23 al 31).
Il verso 34 conclude la parte profetica e dicendo "questa GENERAZIONE NON PASSERA' PRIMA CHE TUTTO QUESTO ACCADA", Gesù intendeva dire che si sarebbe dovuto avverare TUTTO CIO' CHE AVEVA PREDETTO e cioè sia le profezie relative alla fine di Gerusalemme e alla dispersione del popolo ebraico, sia a quelle che si sarebbero concluse con la predicazione in tutto il mondo del suo Vangelo, seguito dal suo ritorno glorioso e a tutti visibile (Mt 24,30)
Se però consideriamo che la parte profetica relativa alla fine di Gerusalemme si è avverata nel 70 D.C. mentre non ancora vediamo concludersi la parte relativa alla conclusione del tempo dei pagani, e al ritorno di Cristo, occorre perciò attentamente verificare cosa si debba intendere precisamente con le parole del versetto di Mt 24,34
[Modificato da Credente 15/08/2021 17:55]
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08/08/2021 17:34
 
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L’equivoco, di pensare che QUESTA GENERAZIONE,  si riferisca solo ad un breve arco di tempo  di 30-70 anni, in cui vive una nuova generazione di uomini, nasce da un’interpretazione  sbagliata di una singola frase estrapolata: “In verità vi dico, non passerà questa generazione prima che tutto questo accada”. 


Ebbene, occorre sapere che il termine greco γενεα, solitamente tradotto "generazione", ha più significati.
Può indicare un determinato numero di anni, così come può anche indicare un periodo decisamente più lungo e indefinito e, infine, può essere sinonimo di “stirpe”.
A tal proposito, ecco ciò che ha scritto (riguardo quel termine) Gianluigi Bastia (esperto di lingue antiche, nonché papirologo):

Elio Aristide (orazione "a Roma", tenuta nel 144 d.C., par. 44), in un riassunto delle vicende della storia greca, a un certo punto, parlando degli Ateniesi e degli Spartani dice: "Diventati, tuttavia, improvvisamente, come in un sorteggio, ciascuno dei due (alternativamente) amministratori dei Greci, non conservarono l’assetto, come dire, neppure per una sola generazione (greco γενεα)". Il riferimento è alla storia greca e alle egemonie, nell'ordine, di Atene, Sparta e Tebe. Poiché questo periodo della storia greca è ben noto, si può avere un’idea di cosa intendesse Aristide per “generazione” (greco γενεά). L’egemonia di Atene, dopo la sconfitta dei Persiani a Platea (479 a.C.) ricoprì un arco di tempo pari a quarantaquattro anni (calcolati dal 475 a.C., anno in cui ebbe inizio il dominio di Atene, dopo la costituzione della lega di Delo, fino all’inizio della guerra del Peloponneso, nel 431 a.C.) oppure pari a settanta anni (se si considera che Atene fu vinta da Sparta ad Egospotami, nel 404 a.C.). Dionigi di Alicarnasso considerava una durata dell'impero ateniese pari a sessantotto anni (Antichità romane I, 3, 2), evidentemente prendendo come riferimento Egospotami. L’egemonia spartana, dopo quella ateniese, durò trentatré anni (calcolati da Egospotami fino alla sconfitta di Sparta a Leuttra, avvenuta nel 371 a.C.). Qui non è menzionata Tebe, la cui egemonia fu ancora più effimera di quella ateniese e di quella spartana, poiché si protrasse per una decina di anni soltanto (dalla vittoria a Leuttra fino alla sconfitta di Mantinea, nel 362 a.C.).

Il termine γενεα è utilizzato varie volte anche da Dionigi di Alicarnasso (Antichità romane). Mi pare però che più che con riferimento ad un intervallo di tempo in anni, Dionigi usi γενεα per le successioni dei sovrani o famiglie importanti di una egemonia che detenevano il potere.

Faccio notare che i testi e gli autori menzionati da Bastia, oltre ad essere extra biblici, nulla hanno da spartire con la religione. Il termine greco in questione (γενεα), dunque, non stava ad indicare un periodo di tempo ben determinato (come da nostro uso corrente). Da Dionigi di Alicarnasso, invece, sappiamo che quella parola fosse usata come sinonimo di “stirpe”.

Fra l’altro, fino a non moltissimo tempo fa, il capitolo evangelico relativo alla Genealogia di Gesù, soprattutto quello del Vangelo secondo Matteo, era chiamato anche “Libro della Generazione”; là dove per generazione si intendeva, appunto, la stirpe di Gesù. La frase “Libro della Generazione”, ad esempio, possiamo leggerla nella “Storia Ecclesiastica” del Cardinale Giuseppe Agostino Orsi del 1824. 
 
Leggiamo, adesso, il passo parallelo tratto dal Vangelo secondo Luca:

1 Alzati gli occhi, vide alcuni ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro. 2 Vide anche una vedova povera che vi gettava due spiccioli 3 e disse: «In verità vi dico: questa vedova, povera, ha messo più di tutti. 4 Tutti costoro, infatti, han deposto come offerta del loro superfluo, questa invece nella sua miseria ha dato tutto quanto aveva per vivere». 5 Mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e dei doni votivi che lo adornavano, disse: 6 «Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta». 7 Gli domandarono: «Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?». 8 Rispose: «Guardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e: "Il tempo è prossimo"; non seguiteli. 9 Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine».10 Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, 11 e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. 12 Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. 13 Questo vi darà occasione di render testimonianza. 14 Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15 io vi darò lingua e sapienza, a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere, né controbattere. 16 Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; 17 sarete odiati da tutti per causa del mio nome. 18 Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà. 19 Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime. 20 Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina. 21 Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; 22 saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia. 23 Guai alle donne che sono incinte e allattano in quei giorni, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. 24 Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri tra tutti i popoli; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti. 25 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26 mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande. 28 Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». 29 E disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutte le piante; 30 quando già germogliano, guardandoli capite da voi stessi che ormai l'estate è vicina. 31 Così pure, quando voi vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. 32 In verità vi dico: non passerà questa generazione finché tutto ciò sia avvenuto. 33 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. 34 State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; 35 come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36 Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo». 37 Durante il giorno insegnava nel tempio, la notte usciva e pernottava all'aperto sul monte detto degli Ulivi. 38 E tutto il popolo veniva a lui di buon mattino nel tempio per ascoltarlo. (LUCA 21)
 
Luca riporta quasi pari, pari ciò che avevamo già letto in Matteo (a sua volta già presente in Marco) con l’aggiunta, però, di un particolare importantissimo e cioè che :
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani siano compiuti.

Si capisce, allora, che il termine “generazione” usato da Gesù indicasse tutto un popolo e non un periodo di qualche decennio. Gesù profetò che Gerusalemme sarebbe stata calpestata per tanto tempo dai gentili (o pagani che dir si voglia), ovvero dai non ebrei, fino a quando il loro tempo non sarebbe stato compiuto.
Cosa effettivamente accaduta. Gerusalemme cadde nel 70 d.c. e da quel momento in avanti, per quasi 2000 anni di fila, è stata, letteralmente, “calpestata” dai pagani.
Durante tutto questo tempo,  i pagani avrebbero prevalso ma la STIRPE EBRAICA NON SAREBBE PASSATA finchè tutto ciò che era stato profetizzato da Cristo, sia a riguardo della sua prossima tribolazione, sia della tribolazione finale, non si fosse avverato..
Tutto l'arco della storia dell'era cristiana viene abbracciato dalla prospettiva profetica di Cristo e perciò  l'espresssione: QUESTA GENERAZIONE, posta a conclusione di una serie di profezie riguardanti sia la fine di Gerusalemme, che il termine della sua abbiezione, può significare appunto la STIRPE EBRAICA.  
Lo Stato di Israele è rinato poco più di 50 anni fa (e, comunque, i pagani continuano a “calpestare” quelle terre poiché non sono tornate tutte in mano agl’israeliani). E’ curioso notare che gli ebrei, pur non essendo cristiani, credono anch’essi che ci troviamo in tempo messianico (tempo della fine) proprio perché la nazione ebraica è tornata sorprendentemente a  rinascere e a vivere.

Benedetto XVI, nel suo secondo volume su Gesu`di Nazaret (“Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione”, 2011) dedica al “tempo dei pagani” un capitoletto molto interessante e lo vede come «il tempo della Chiesa» che precede la fine della storia, nel quale deve essere annunziato il Vangelo a tutti i popoli. E conclude: «L’urgenza dell’evangelizzazione e` motivata... da questa grande concezione della storia: affinché il mondo raggiunga la sua meta, il Vangelo deve arrivare a tutti i popoli».

In conclusione Gesù dicendo QUESTA GENERAZIONE NON PASSERA' si riferiva al POPOLO EBRAICO,
che nonostante tutte le vicissitudini, le tragedie, i cataclismi annunciati, NON SI SAREBBE ESTINTO, finchè tutto non fosse giunto al suo culmine.
E quindi stava dicendo QUESTA STIRPE NON PASSERA' FINCHE' TUTTO CIO' CHE VI HO DETTO NON SIA ACCADUTO.


[Modificato da Credente 08/08/2021 22:52]
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08/08/2021 23:05
 
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A confermare la suddetta esposizione e interpretazione riportiamo anche quella dell'esegeta Marco Sales.
SI noti anche i vari passi biblici da lui richiamati, in cui il termine greco GENEA assume il significato di GENTE, STIRPE, POPOLO



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