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IL PROGRAMMA SUBLIME O LA SELEZIONE NATURALE

Ultimo Aggiornamento: 11/05/2021 14:50
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11/05/2021 14:40
 
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Tanti problemi !


Immagina di star seduto in un aereo Boeing 747 e stai leggendo un libretto che spiega com’è costruito questo grande aereo. Sei affascinato dal fatto che questa macchina volante è costituita da sei milioni di pezzi –ma all’improvviso ti rendi conto che nemmeno un pezzo da solo può volare! Potrebbe sembrarti un po’ sconcertante se stai volando ad una velocità di 800 km orari ad un’altitudine di 10.000 metri !


Però anche se non è possibile che un pezzo solo dell’aereo possa volare, non devi preoccuparti perché tutti i pezzi montati insieme fanno una macchina completa che vola !


Possiamo usare la costruzione di un aereo come analogia per capire i meccanismi di base della biochimica cellulare che permette agli organismi di funzionare.


Gli scienziati hanno trovato che dentro la cellula ci sono migliaia di “macchine” biochimiche. Ad esempio, si potrebbe citare la capacità di una cellula di sentire la luce e poi cambiarla in impulsi ellettrici. Però ciò che una volta gli scienziati giudicavano essere un processo semplice dentro la cellula, come per esempio la capacità di sentire la luce cambiandola in impulsi elettrici, è infatti un evento molto complicato. Affinchè questa sola cosa funzioni, ci devono essere componenti numerosi tutti al posto giusto, al momento giusto, nella giusta concentrazione, oppure non funzionerà per niente. In altre parole, tutte le parti di un aereo 747 devono essere assemblati prima che possa volare, e nello stesso modo tutte le parti di una macchina biologica dentro una cellula devono essere a posto altrimenti non possono funzionare. E ci sono letteralmente migliaia di tali « macchine » in una cellula sola che sono necessarie affinchè funzioni.


Cosa vuol dire ? È semplice : l’evoluzione di soli elementi chimici in un sistema vivente è impossibile.


Gli scienziati ormai sanno che la vita è costruita da queste « macchine . » Il dottor Michael Behe, Professore Associato di Biochimica nell’Università di Lehigh (Pennsylvania-USA) descrive queste « macchine biochimiche » dicendo che hanno una « complessità irriducibile. » Secondo lui,



« Ora tocca alla scienza fondamentale della vita, e cioè la biochimica, a commuovere la comunità scientifica. La cosiddetta semplicità della vita che una volta era considerata la base della vita, ormai si è mostrata essere un fantasma. Invece, sistemi di incredibile, irriducibile complessità abitano nella cellula.


« Il riconoscimento che la vita fu disegnata da un’intelligenza è scioccante per noi del ventesimo secolo, perché siamo abituati a pensare che la vita è il risultato di alcune leggi naturali. Ma anche altri hanno avuto le loro sorprese nei secoli passati e non c’è nessun motivo di suppore che noi ne scamperemo. » (enfasi aggiunta)27



Per illustrare in altro modo, pensa a quando si ammazza una zanzara. Poi pensa a questa domanda : Perché è morta la zanzara ? Vedi, la zanzara schiacciata è composta di tutte le sostanze chimiche della vita che un evoluzionista direbbe facevano parte della zuppa primordiale. Eppure sappiamo che niente si evolverà da questa « minestra di zanzara. » E allora perché è morta la zanzara ? Proprio perché, schiacciandola, l’hai messa in disordine !


Una volta che il meccanismo della zanzara è distrutto, l’organismo non può più esistere. A livello cellulare, ci sono letteralmente migliaia di « macchine » che devono esistere prima che la vita diventi possibile. Ciò vuol dire che l’evoluzioine dalle sostanze chimiche è impossibile. L’evoluzionista Dawkins riconosce questo problema del bisogno meccanico quando ammette :



« Una fotocopiatrice può fare una fotocopia delle proprie cianografie, ma non è capace di esistere spontaneamente. Le varie forme di esseri viventi possono replicarsi facilmente nell’ambiente creato dal computer, sempre che ci sia un programma per computer che sia adatto, ma non possono scrivere un loro proprio programma e neppure costruire un computer che possa far funzionare il programma. La teoria dell’orologiaio cieco è estrememente potente dato che siamo permessi di presumere l’autoriproduzione, e comunque che permetterà la selezione cumulativa. Ma se la replicazione ha bisogno di macchine complesse affinchè funzioni, e siccome l’unica via che macchine complesse possano esistere è tramite la selezione cumulativa, abbiamo un problema. »28



Un problema davvero ! Più guardiamo al funzionamento della vita, più diventa complicata, e più vediamo che la vita non sarebbe potuta sorgere da sè. La vita richiede non solo una fonte di informazione, ma le macchine complesse della chimica della vita devono per forza già esistere dall’inizio !


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