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IL PROGRAMMA SUBLIME O LA SELEZIONE NATURALE

Ultimo Aggiornamento: 11/05/2021 14:50
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11/05/2021 14:38
 
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Che cosa cercheremmo ?


Che evidenza ci aspetteremmo di trovare se esistesse davvero un Dio infinito che creò tutte le cose come afferma  la Bibbia? Come sarebbe addirittura possibile riconoscere la mano di un tale creatore onnipotente ?


La Bibbia afferma che Dio sa tutto – è onnisciente ! Dunque, è infinitamente intelligente. Per riconoscere le Sue opere bisogna sapere per prima cosa da dove cominciare per riconoscere l’evidente operato della Sua intelligenza.


Come possiamo riconoscere l’evidenza di ‘intelligenza’ ?


Perché gli scienziati si entusiasmano così tanto quando scoprono, ad esempio, utensili fatti da sassi insieme con delle ossa in una grotta ? È perchè gli utensili parlano di un essere intelligente! Gli scienziati riconoscono che questi utensili non si sono potuti disegnare loro stessi, spontaneamente. Sono invece stati ideati e prodotti da un’intervento intelligente. Giustamente concludono quindi che una creatura intelligente fece questi utensili.


Similmente, non si potrebbe mai guardare alla Grande Muraglia Cinese, al Vaticano o ad un qualsiasi altro edificio del genere e concludere che tali strutture si furono formate da un’esplosione di una cava di sassi!


Non si crederebbe neppure che le teste dei presidenti scolpiti sulla parete del Monte Rushmore (Sud Dakota-USA) sono il risultato da milioni di anni di erosione ! Possiamo riconoscere dal loro disegno che dietro a queste cose c’era un’intelligenza che le ideò e le costruì. Vediamo dappertutto oggetti fatti dall’uomo—macchine, aerei, computer, radio, case, elettrodomestici , e così via, eppure non ci viene mai in mente di pensare che tali oggetti siano solo il prodotto del tempo e del caso. Il disegno si vede dappertutto. Non ci passerebbe mai per la mente l’idea bizzarra che, se si lasciasse del metallo a se stesso si trasformerebbe spontaneamente in motori, trasmissioni, ruote, e tutti gli altri pezzi necessari per costruire un’automobile !


Questo « argomento del disegno » spesso si collega col nome di Guglielmo Paley, sacerdote anglicano che scrivevo sull’argomento del disegno nell’Ottocento. Ci si ricorda di lui particolarmente per l’argomentazione che proponeva dell’orologio e l’orologiaio. Confrontando un sasso con un orologio, concluse che « l’orologio doveva avere un creatore che per forza doveva esistere in un determinato momento, e in qualche luogo, un artigiano o degli artigiani che lo hanno fabbricato per uno scopo ben preciso, i quali comprendevano proprio come era costruito e che ne designavano il suo uso. »2


Quindi Paley credeva che, nello stesso modo in cui l’orologio rispecchia l’opera di un’orologiaio, così il modo in cui sono disegnati gli esseri viventi fa pensare ad un Disegnatore. Benché credesse in un Dio creatore, il Dio di Paley fu un Maestro Disegnatore ormai lontano dalla Sua creazione e non invece il Dio personale della Bibbia.3


Oggi, però, la maggior parte delle persone, compresi tanti scienziati, crede che tutte le piante e le creature, compresi gli ingegneri intelligenti che fanno orologi, automobili, ecc., siano il prodotto di un processo evolutivo e non di un Dio Creatore.4 Ma, possono difendere la loro posizione ?


Gli esseri viventi dimostrano l’evidenza di un disegno ?


Il defunto Isaac Asimov (anti-creazionista fervente) dichiarò che, « Dentro l’uomo c’è un cervello di 1300 grammi che, per quanto sappiamo, è l’insieme di materia più complesso e più ordinato nell’universo. »5 È enormemente più sofisticato del computer più potente mai costruito. Non sarebbe logico suppore che, se il cervello intelligente dell’uomo ha disegnato il computer, allora anche il cervello umano è stato a sua volta disegnato?


Gli scienziati che respingono il concetto di un Dio creatore sono d’accordo nel fatto che tutti gli esseri viventi mostrano l’evidenza di un disegno. Accettano l’argomento di Paley che tutto fu disegnato, ma non accettano il disegnatore di Paley.


Ad esempio, il dottore Michael Denton, medico/scienziato non cristiano con una laurea in biologia molecolare, conclude che :


« L’universalità della perfezione e il fatto che dovunque guardiamo, non importa quanto profondamente o quanto lontano, troviamo un’eleganza ed una ingenuità di una qualità trascendente, che mitiga contro l’idea [che tutto è il risultato di] caso… »


Continua dicendo che « a fianco del livello di ingenuità e complessità esibito dalle macchine molecolari della vita, perfino i nostri manufatti più avanzati sembrano malfatti. Ci sentiamo umiliati, tanto quanto si sentirebbe l’uomo neolitico alla presenza della tecnologia del ventesimo secolo… »


« Sarebbe illusorio pensare che ciò che vediamo nel presente superi di una sola frazione la totalità del disegno biologico. Praticamente in ogni settore di ricerca biologica fondamentale i livelli di disegno e di complessità si rivelano più sofisticati man mano che si scoprono, sempre a una frequenza che aumenta parallelamente. »6


Il dottor Richard Dawkins dell’Università di Oxford, è ormai fra il protagonisti più notevoli dell’evoluzione nel mondo intero, risultato della pubblicazione dei suoi libri, incluso « L’orologiaio cieco » il quale afferma di dimostrare falsa, una volta per sempre, la nozione di un Dio Creatore e difende la teoria moderna dell’evoluzione. Dice: « Abbiamo visto che gli esseri viventi sono troppo improbabili e troppo ben disegnati perché siano il risultato del caso. »7


Senza dubbio anche l’ateo più convinto concede che il disegno è evidente negli animali e nelle piante che appartengono al nostro pianeta. Se Dawkins respinge il « caso » nel disegno, che cosa sostituisce al posto del « caso » se non accetta un Dio Creatore?


Dunque, chi o che cosa è di fatto il disegnatore ?


Il disegno suggerisce ovviamente un disegnatore. Secondo noi cristiani il disegno che vediamo intorno a noi è completamente in armonia con la spiegazione della Bibbia che « Nel principio Dio creò i cieli e la terra » (Genesi 1 :1) ed oltre, « attraverso Lui [Gesù Cristo] furono create tutte le cose sia nel cielo sia sulla terra, visibili ed invisibili, sia troni, dominii, principati o potenze, tutte le cose furono create da Lui e per Lui » (Colossesi 1 : 16).


Però, gli evoluzionisti come Richard Dawkins, ammettendo che si veda un disegno negli esseri viventi, respingono l’idea che ci sia un qualsiasi Dio disegnatore. Rispetto a Paley, Dawkins dice :



« L’argomento di Paley è fatto con passione sincera ed è informato dalla migliore istruzione sulla biologia dei suoi tempi, ma è nell’errore, gloriosamente e assolutamente nell’errore. L’analogia tra il telescopio e l’occhio, tra l’orologio e l’organismo vivente, è falsa. »8



Perché è falsa? Perché Dawkins attribuisce il disegno a ciò che chiama le « forze cieche della fisica » e i processi della selezione naturale. Scrive Dawkins :



« Anche se sembra il contrario, gli unici orologiai nella natura sono le forze cieche della fisica, benché schierate in una maniera molto speciale. Un vero orologiaio vede il futuro e quindi disegna le sue ruote dentate e le sue molle e pianifica i loro intercollegamenti, perseguendo uno scopo futuro con l’occhio della sua mente. »


« La selezione naturale, e cioè il processo automatico cieco ed incosciente che Darwin scoprì, e che ormai sappiamo spiega l’esistenza e l’evidente utilità di tutte le forme di vita non ha in mente l’utilità. Non ha nè una mente nè un’occhio della mente. Non ha un piano per il futuro. Non ha nè visione, nè previsione, nè scopo. Se si vuol dire, chi assume il ruolo dell’orologiaio nella natura Darwiniana, è difatti l’orologiaio cieco. » (enfasi aggiunta)9



Dawkins, però riconosce che « più una cosa è improbabile statisticamente, meno possiamo credere che sia successa per il caso cieco. In apparenza, l’alternativa ovvia al caso sarebbe un Disegnatore Intelligente. »10


Nonstante ciò egli rispinge l’idea di un Disegnatore Intelligente ed invece offre questa « risposta »



« La risposta, e cioè la risposta di Darwin, si trova in trasformazioni graduali da un inizio semplice di esseri primordiali tanto semplici che si svilupparono a caso. Ogni cambiamento successivo nel processo evolutivo graduale fu abbastanza semplice, in confronto dei suoi antenati, che si sono sorti a caso.


« Però la sequenza intera di passi cumulativi non costituisce un processo a caso quando si considera la complessità del prodotto finale con riferimento al punto di partenza. Il processo cumulativo si dirige da non causale sopravvivenza. Il motivo di questo capitolo è dimostrare che la potenza di questa selezione cumulativa è un processo fondamentalmente casuale. »11



Essenzialmente, dunque, Dawkins non fa niente di più che insistere che la selezione naturale12,13,14 insieme alle mutazioni15, 16, 17 forniscono il meccanismo che dirige il processo evolutivo. Crede che questi processi non siano casuali e diretti. In realtà è semplicemente un modo sofisticato di dire che l’evoluzione stessa è il disegnatore !


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