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LA GRANDE APOSTASIA: come e quando?

Ultimo Aggiornamento: 23/03/2018 20:55
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23/03/2018 20:06
 
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Chi sostiene che la primitiva Chiesa abbia apostatato subito dopo la morte degli apostoli, stando a quanto Paolo dichiara nel passo sopra riportato, si sbaglia. :

Paolo infatti fa rilevare che il mistero dell’iniquità è in atto già da allora ma che vi è qualcuno che lo trattiene, in modo che non abbia il sopravvento e che secondo quanto richiamato in 2Te 2,3 (Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione,) Da questo si deduce che una grave ed estesa apostasia avrà piena diffusione e manifestazione nel tempo della fine.

E’ vero che durante i secoli a venire vi sarebbero state zizzania, lupi rapaci e difficoltà, ma non tali e tanti da pregiudicare o da soffocare tutto il buon grano, che sarebbe dovuto crescere insieme alla zizzania.

Paolo annunzia come dichiarazione esplicita dello Spirito che "nei tempi avvenire alcuni apostateranno dalla fede",

Questa precisazione di Paolo ci permette di capire che nel corso dei secoli futuri, solo ALCUNI AVREBBERO APOSTATATO, e questo esclude che tale apostasia diventasse generale e avrebbe praticamente sopraffatto totalmente la Chiesa di Cristo.

2Timoteo 3:1 dice che "negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili". Gesù stesso predisse che molti falsi profeti sorgerebbero e sedurrebbero molti, e che l'iniquità abbonderebbe Matteo 24:11. Inoltre nella parabola del giudice iniquo, egli fa questa domanda: "Ma quando il Figliuol dell'uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra?" Questo fa capire che Paolo avesse parlato ai Tessalonicesi di una vasta apostasia dal Dio vivente, dal Cristo, dalla verità e dal bene, come di una delle grandi manifestazioni del male che dovevano prodursi poco tempo prima del ritorno di Cristo. Di quell'apostasia della cristianità degli ultimi tempi, l'uomo del peccato sarà non l'originatore, ma il rappresentante e lo strumento più subdolo. Dice letteralmente: "e non sia stato rivelato l'uomo..." cioè non sia emerso alla luce dal seno dell'apostasia generale, non sia apparso sulla scena della storia l'uomo del peccato. Questa espressione come la seguente è un ebraismo che caratterizza il personaggio in questione come la suprema incarnazione del peccato.

A questa conclusione portano anche molte altre espressioni della Scrittura come ad esempio:

2Ti 1,12 È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno.

Paolo dunque si dice convinto che il deposito sarà conservato fino alla fine e che quindi i credenti l’avranno sempre a disposizione per potersi orientare nel loro cammino cristiano.
Si noti che Paolo parla di DEPOSITO e non di sola Scrittura. Il Deposito comprende anche le Scritture ma non soltanto quelle.

Consideriamo quanto ancora si evince dalle parole di Gesù stesso:

In Mt 5,14 troviamo:

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.

Mentre per alcuni, come la wt, vi sarebbe addirittura un periodo molti di secoli in cui la luce della vera fede non avrebbe rifulso e quindi Cristo che aveva promesso la sua assistenza non avrebbe fatto nulla per preservare la sua chiesa dalle porte degli inferi che invece sarebbero prevalsi e l’apostasia sarebbe dilagata portandola alla totale confusione.
Ne consegue l'assurdo perchè Cristo viene da essi di fatto considerato un falso profeta e incapace di mantenere le promesse fatte.

Leggiamo ancora:

Mt13,31 Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami"

Gesù dice che il regno dei cieli, di cui i credenti diventano parte, crescerà e si forticherà nel tempo, tanto da dar riparo a tutti. Come si potrebbe pensare che si sia avverata questa immagine profetica della crescita vigorosa della pianta, se vi fosse stata una generale apostasia dalla verità nel corso del tempo, subito dopo la morte degli apostoli per alcuni, o nel III secolo per altri o nel XVI sec per altri ancora? Anche questa parabola profetica avrebbe fallito.

Nel corso del tempo sono apparsi già molti anticristi come ci conferma anche Giovanni nella sua lettera, molte eresie e molti errori. Ma occorre fare distinzione tra pastori e mercenari, tra lupi e pecore, tra cristiani e anticristiani. Nello scenario plurisecolare di questa complessa realtà che è la Chiesa, si sono avvicendate tutte queste figure antitetiche e non si può fare di tutt’erba un fascio. Sappiamo però che la Chiesa è una realtà anche visibile e portatrice di una FEDE ben precisa gelosamente difesa e custodita, accompagnata anche da frutti copiosi e da grandi opere di carità durante i secoli. E i parassiti e le persone immorali non si trovano solo nella Chiesa Cattolica.

Ora chiediamoci:

Da quale Chiesa e da quale vera fede gli uomini del tempo finale apostateranno in modo massiccio?

La risposta a questo quesito è che purtroppo tanti, pensando che sia apostata la vera Chiesa, diventino apostati proprio essi stessi seguendo qualcuna delle tante correnti che hanno fatto della indipendenza morale o religiosa, della ribellione, della fede fai da te,oppure del progressismo sfrenato, del recupero delle vecchie eresie, della indifferenza o dell’incoerenza apertamente anticristiana, il loro stile di vita e di pensiero.
Ecco l'apostasia vera e massiccia a cui rischia di andare incontro il nostro tempo configurando lo scenario profetizzato da Paolo in 2 Tess cap 2
[Modificato da Credente 23/03/2018 20:38]
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Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una TORRE, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un NOME...Gen 11,4
 
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