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Serbava queste cose, meditandole... (Lc.2,19)

Ultimo Aggiornamento: 21/04/2024 10:34
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14/03/2023 08:14
 
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«Il padrone ebbe compassione (...) e gli condonò il debito»

Rev. D. Enric PRAT i Jordana
(Sort, Lleida, Spagna)
Oggi, il Vangelo di Matteo ci invita a una riflessione sul mistero del perdono, proponendo un parallelismo tra lo stile di Dio e il nostro nel momento di perdonare.

L uomo si azzarda a misurare e a calcolare la sua magnanimità nel perdonare. «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Sette volte?» (Mt 18,21). A Pietro sembra che `sette volte´ è già un po troppo o che, forse, sia il massimo che possiamo sopportare. Riflettendoci meglio, Pietro si rivela essere ancora più generoso se lo paragoniamo all uomo della parabola, che, quando incontrò un suo compagno che gli doveva cento danari, «lo prese per il collo e soffocandolo gli diceva: «Restituisci quello che devi» Mt 18,28), negandosi ad ascoltare la sua supplica ne la promessa di restituzione.

A conti fatti, l uomo o si rifiuta di perdonare o riduce alla minima espressione il suo perdono. Realmente, nessuno direbbe che abbiamo appena ricevuto, da Dio, un perdono, infinitamente reiterato e senza limiti. La parabola dice: «Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito» (Mt 18,27). E pensare che il debito era molto importante.

La parabola, però, che stiamo commentando fa risaltare lo stile di Dio, al momento di concedere il perdono. Dopo aver richiamato il suo debitore e di avergli fatto osservare la serietà della situazione, si lasciò improvvisamente intenerire dalla sua richiesta compunta ed umile: «Prostrato a terra, lo supplicava dicendo: «Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa» Il padrone ebbe compassione...» (Mt 18,26-27). Questo episodio mette in evidenza quello che ognuno di noi sa per propria esperienza e con profonda riconoscenza, cioè che Dio perdona senza limiti chi si pente e si converte. Il finale negativo e triste della parabola, dopo tutto, fa onore alla giustizia e mette in evidenza la veracità di quell altra espressione di Gesù in Lc 6,38: « Con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Pensieri per il Vangelo di oggi
«Colui che perdona e colui che è perdonato si incontrano in un punto esenziale, che è la dignità » (San Giovanni Paolo II)

«Il perdono è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere alla serenità del cuore » (Francesco)

«Non c e nessuna colpa, per grave che sia, che non posaa essere perdonata dalla santa Chiesa. Non si può ammetere che ci sia un uomo, per quanto infame e scellerato che non possa avere con il pentimento la certezza del perdono. Cristo, che è morto per tutti gli uomini, vuole che, nella sua Chiesa, le porte del perdono siano sempre aperte a chiunque si allontani dal peccato » (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 982
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