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Certamente ci vuole un piccolo sforzo per riconciliare i racconti contenuti nei diversi Vangeli. Ma questo “problema”, come viene solitamente espresso, è enormemente esagerato.
Spesso si afferma che, dal momento che i Vangeli differiscono in enfasi e nei dettagli, ci devono essere da qualche parte delle invenzioni. Ma un'interpretazione del genere non è necessaria! Quando un avvenimento qualsiasi (secolare o religioso) viene raccontato da diversi testimoni, ognuno di essi, pur rispettando le norme più rigorose di precisione e di integrità, redigerà la propria versione in maniera diversa, tenendo presenti le esigenze del proprio pubblico. Perciò la pretesa rigida degli ipercritici che tutti e quattro i Vangeli dovrebbero essere perfettamente uguali è arbitraria ed artificiale. La dott.sa Sayers afferma:
"Spesso si rimane sorpresi nello scoprire quante apparenti contraddizioni [nei racconti della Resurrezione contenuti nei Vangeli] risultano niente affatto contraddittori, ma semplicemente supplementari… A prima vista le divergenze appaiono grandissime… Ma rimane il fatto che tutti [i racconti della Resurrezione], senza alcuna eccezione, possono essere inseriti in una sola narrativa ordinata e coerente, senza la pur minima contraddizione o difficoltà e senza alcuna soppressione, invenzione o manipolazione, oltre al piccolo sforzo richiesto per immaginare i comportamenti naturali di un gruppo di persone attonite che corrono avanti e indietro nel crepuscolo dell'alba fra Gerusalemme e il giardino". [1]
da ChristianAnswers.Net
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