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IL LIBERO ARBITRIO : al di là della materialità

Ultimo Aggiornamento: 04/06/2022 10:37
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10/12/2015 15:36
 
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Perché un ateo se coerente deve essere naturalista? Perché un naturalista deve essere determinista (e/o indeterminista)? E perché il libero arbitrio, può essere accettato solo da colui che ammette un essere superiore?

Adesso che sappiamo che il libero arbitrio non è frutto della materia ci chiediamo perché questo confuti l’ateismo.

Un ateo deve essere materialista in quanto se ammettesse l’esistenza di un mondo immateriale non sarebbe in grado di spiegarlo. E’ uno dei principi filosofici più solidi che ogni cosa debba avere una spiegazione per la sua esistenza o in se stessa o in qualcos’altro (Principle of sufficient reason. Per una approfondita difesa del P.S.R. leggere “The Blackwell Companion to Natural Theology” di Craig e Moreland). Dato che l’anima e il libero arbitrio sono contingenti (una cosa è contingente dal momento che potrebbe non esistere), queste due entità devono avere una spiegazione esterna alla loro stessa natura per esistere. L’unica spiegazione razionale per l’esistenza del libero arbitrio è che il libero arbitrio sia un prodotto di un Agente dotato di libero arbitrio (quindi immateriale) che volontariamente (liberamente) infonde il libero arbitrio in ognuno di noi, che trascende l’uomo (condizione necessaria per infondere il libero arbitrio su tutti); questo agente per fare tutto ciò deve anche essere intelligente.

Quindi se un ateo accettasse il libero arbitrio dovrebbe necessariamente accettare la causa di esso (come detto prima, una causa immateriale intelligente che noi chiamiamo Dio): per non cadere in aperta contraddizione deve quindi cercare per forza di negare l’esistenza del libero arbitrio che trascende la materia. Diventando materialista non può che essere determinista o indeterminista.

Un’altra motivo per credere che il libero arbitrio necessiti di Dio è quello che elabora il filosofo e apologeta J.P. Moreland. La sua argomentazione si può trovare nella forma deduttiva del suo “argument from counciousness”, infatti le sue premesse 5,6,7, 8 e conclusione sono valide anche per questa prova. Ecco le premesse da noi riadattate per questa prova:

La spiegazione del libero arbitrio è o personale o naturale/scientifica
La spiegazione non è naturale/scientifica
Quindi la spiegazione è personale
Se la spiegazione è personale allora è teistica
Conclusione: Quindi la spiegazione è teistica

Detto questo, abbiamo visto che cause irrazionali non creano razionalità (libertà) e ne deriva quindi che l’ateismo è irrazionale e contraddittorio, in quanto anche solo per provare a negare il libero arbitrio deve dare per presupposto che un soggetto sia libero di negarlo.



Conclusione

Una visione del mondo che utilizza intelligenza e finalità per giungere a sostenere che le stesse non esistano, è un’ideologia ridicola prima ancora che contraddittoria.

Ripresentiamo lo schema per riepilogare il tutto:

Premessa 1: L’ateismo ha come unica diretta conseguenza il materialismo (naturalismo), o meglio, cause materialistiche, quindi non personali.

Premessa 2: Il materialismo porta inevitabilmente al determinismo/indeterminismo.

Premessa 3: Il determinismo/indeterminismo è contraddittorio quindi falso.

Conclusione: L’ateismo è contraddittorio quindi falso



Amedeo Da Pra ed Edoardo Da Pra
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