Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva

Detti dei Padri del deserto

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2019 19:22
Autore
Stampa | Notifica email    
01/01/2016 22:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

94- PREGI E DIFETTI

Un fratello si recò dall'Egitto in Siria, per incontrare il padre Zenone e per aprirgli il cuore confessando alcuni peccati commessi.
Dopo aver ascoltato, il vecchio osservò:
«I monaci egiziani nascondono le buone qualità che possiedono, e manifestano i difetti che non hanno;
mentre i siri e gli elleni, nascondono i difetti che possiedono e simulano virtù che non hanno».


*** A prescindere dalla nazionalità, tutti abbiamo la stessa tendenza, scaturita da un innato “egocentrismo”: facciamo di tutto per mettere in mostra le nostre buone qualità, vere o presunte, mentre cerchiamo di nascondere, sia a noi stessi, che agli altri, i nostri difetti, molte volte veri e raramente presunti.

Purtroppo, l'effetto finale, che, in questo modo, si ottiene, è esattamente agli antipodi di quello che si voleva ottenere.
Infatti, quella “dissimulazione” dei difetti, non fa altro che metterli maggiormente in risalto; senza dire che, l'aver tentato di nasconderli, costituisce già, di per se stesso, il difetto principale, in quanto è esattamente l'opposto dell'umiltà, che, come dice il nome è l'“humus” necessario perchè possa germogliare e crescere qualsiasi altra buona qualità o virtù.

Avviene un fatto straordinario riguardo alle virtù e ai peccati o difetti di qualsiasi genere, e cioè: mentre le virtù si assomigliano ad un liquido profumato che, più rimane chiuso e sigillato nel suo contenitore, e più conserva ed accresce la sua fragranza, i difetti, al contrario, qualora li si nasconda per falso pudore egocentrico, somigliano ad una stanza satura di aria consumata e maleodorante, la quale, più continuerà a rimanere chiusa, senza il necessario ricambio d'aria a finestre e porte spalancate, e più ancora accrescerà il suo nauseabondo fetore.

Perciò contrariamente a quanto si è indotti a credere, a prima vista e quasi per un istinto di conservazione della propria onorabilità, in realtà, c'è tutto da guadagnare nel nascondere, il più possibile, agli altri, le proprie buone qualità, mettendole, però, in atto in ogni cosa che si faccia, piccola o grande che sia, come fermento nell'impasto delle proprie giornate, dedicate ai molteplici modi di servire gli altri.

Così come, ci sarà tanto da guadagnare, nella propria onorabilità, se, senza falsa umiltà, ma in tutta verità, si sarà disposti, sia a non fingere di essere migliori di ciò che si è, o addirittura perfetti, sia ad accettare, anche ingoiando bocconi amari, che gli altri ci facciano scoprire qualcuno dei tanti difetti che tutti possediamo fin da prima di nascere, incisi nel nostro DNA, o che abbiamo acquisito con le scelte sbagliate della vita.

Il tutto dovrà avvenire senza particolari artifici, o eccedendo nel voler camuffare i propri pregi, oppure ostentando furbescamente i difetti, magari aspettandoci che, in quest'ultimo caso, gli altri ci contraddicano.

Si tratterà solo di “essere pienamente se stessi”, con la massima spontaneità, rinunciando, una volta per sempre, a considerare la vita come un grande o piccolo palcoscenico, popolato di tante maschere carnevalesche, che recitano una parte che, o si sono scelta essi stessi, oppure gli è stata imposta dal ruolo che svolgono in una società di burattini e di burattinai, o che corrisponde, e deve farlo, alle aspettative degli altri.

La vita non è una “fiction”, anche se nel pullulare di questo “format” televisivo che, sia attraverso la Tv che attraverso il Web, invade le case della gente, quest'ultima, per il numero di ore che trascorre nel vederle, a volte più numerose delle altre ore che impiega per vivere la vita reale, rischia seriamente di considerare reale la “fiction” e “fittizia” la realtà.

Ma, lo si voglia o no, la vita reale esiste.
Essa è un campo di battaglia, dove vince (il Cielo), chi perde (il suo egocentrismo). E' una palestra per allenarsi a vivere la vita dell'Eternità, dove le tragedie, non quelle finte, ma quelle reali, avranno il loro “lieto fine”, mentre le commedie e le farse verranno definitivamente “smascherate”, da Colui che fu il vero Regista dell'unica vera “reality”, dove, al posto di un “grande fratello”, c'era un “Grande Padre”, Misericordioso e Giusto.

E' di Lui che ci parla lo splendido salmo 139 (138), di cui riportiamo alcuni versetti:
“Signore, tu mi scruti e mi conosci, 2 tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, 3 mi scruti quando cammino e quando riposo...
Ti sono note tutte le mie vie; 4 la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta.
7Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? 8 Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti...
11 Se dico: "Almeno l'oscurità mi copra e intorno a me sia la notte"; 12 nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come luce.
13 Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre... 15 Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra.
16 Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno”.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:04. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com