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Detti dei Padri del deserto

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2019 19:22
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01/11/2015 19:23
 
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L'alfabeto del contadino

Un tale chiese all'abate Arsenio: <>.

Il padre Arsenio rispose: <>.



Un altro giorno un fratello scorse il padre Arsenio mentre sottoponeva i suoi pensieri al discernimento di un eremita egiziano.

Meravigliato alquanto di ciò gli domandò: <>.

Quello rispose: <>.


*** Entrambi gli episodi hanno un unico filo conduttore: il rapporto tra cultura mondana e sapienza cristiana.

Il commento più pertinente può essere il discorso che, a tale riguardo, fa san Paolo, e che dovremmo avere la pazienza e il coraggio di leggere con attenzione, senza rimuoverlo dalla mente subito dopo averlo letto, perchè può apparire scomodo e addirittura pericoloso se venisse applicato non “alla lettera” ma semplicemente sul serio.

Perchè non poche volte, con la scusa di non prendere alla lettera certe parole della Scrittura (magari per non essere tacciati di fondamentalismo), si finisce con annullare, completamente o quasi, la Rivelazione divina scegliendo per sé e per gli altri, “un dio fatto da mani d'uomo” al quale si può far dire ciò che si preferisce.

Ecco come san Paolo, e per lui lo Spirito Santo, intende il rapporto tra cultura mondana e sapienza cristiana nella 1 Lettera ai Corinti cap. 1:

18La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio. 19Sta scritto infatti:
Distruggerò la sapienza dei sapienti
e annullerò l’intelligenza degli intelligenti.

20Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dov’è il sottile ragionatore di questo mondo? Dio non ha forse dimostrato stolta la sapienza del mondo? 21Poiché infatti, nel disegno sapiente di Dio, il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. 22Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, 23noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; 24ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. 25Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.

26Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili. 27Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; 28quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, 29perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio. 30Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, 31perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore.

E al cap. 2, v.4

La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, 5perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

In questo rapporto tra cultura mondana e sapienza evangelica, è riposto anche il segreto della vera comunione cristiana, ad ogni livello: più si scende nel cuore del vangelo che è la carità e più ci si ritrova uniti, mentre quanto più si cerca di “elaborare” la Rivelazione, sottoponendola al "make-up" della cosiddetta attualizzazione e magari "abbellendola" con le “extensions” dei sottili ragionamenti (eccezion fatta, com'è ovvio, per ogni sana teologia elaborata sull'inginocchiatoio e con la Bibbia in mano), più ci si allontana e ci si divide, come i raggi di una bicicletta mano a mano che si allontanano dal perno che li unisce.
Il "perno", per ogni cristiano di qualunque denominazione è quel comandamento che riassume tutta la Legge e i Profeti e in base al quale tutti saremo giudicati (Matteo 22,36-40).

Si legga anche la 1 Corinzi cap. 13.

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POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
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