Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Trasfusioni e Atti 15,29: (... astenervi dal sangue...)

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2023 10:05
Autore
Stampa | Notifica email    
11/07/2018 16:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Agostino, Contro Fausto Manicheo, XXXII, 13 (afferma che la regola aurea sul sangue enunciata dal Concilio di Gerusalemme rimase valida solo fino a quando la chiesa fu composta da gentili e giudei per non scandalizzare i giudei; in seguito, avendo i giudei rifiutato Gesù Cristo ed essendo la chiesa composta solo da gentili nessuno sarebbe più tenuto ad osservare né la circoncisione né la legge del sangue né alcuna pratica giudaica);


Il Concilio di Basilea – Ferrara – Firenze – Roma (alla Sessione XI  del 4 febbraio 1442 tenuta a Firenze), pur ribadendo la necessità di non scandalizzare i deboli (Romani 14,2-3), dichiara definitivamente superate le pratiche giudaiche della circoncisione e del sabato, nonché il decreto di Gerusalemme sulle cose immolate, sul sangue e sulle carni sacrificate.

 

"La sacrosanta chiesa cattolica, quindi, dichiara apertamente che, da quel tempo, tutti quelli che osservano la circoncisione, il sabato e le altre prescrizioni legali, sono fuori della fede di Cristo, e non possono partecipare della salvezza eterna, a meno che non si ricredano finalmente dei loro errori. Ancora, comanda assolutamente a tutti quelli che si gloriano del nome di cristiani, che si deve cessare dal praticare la circoncisione sia prima che dopo il battesimo perché, che vi si confidi o meno, non si può in nessun modo praticarla senza perdere la salvezza eterna……..Crede fermamente, confessa e predica che ogni creatura Dio è buona e niente dev'essere respinto quando è accettato con rendimento di grazie (1 Timoteo 4,4); poiché, secondo l'espressione del Signore non ciò che entra nella bocca contamina l'uomo (Matteo 15,11). E afferma che la differenza tra cibi puri e impuri della legge mosaica deve considerarsi cerimoniale e che col sopravvenire del Vangelo è passata e ha perso efficacia. Anche la proibizione degli apostoli delle cose immolate ai simulacri, del sangue e delle carni soffocate (Atti 15,29) era adatta al tempo in cui dai giudei e gentili, che prima vivevano praticando diversi riti e secondo diversi costumi, sorgeva una sola chiesa. In tal modo giudei e gentili avevano osservanze in comune e l'occasione di trovarsi d'accordo in un solo culto e in una sola fede in Dio, e veniva tolta materia di dissenso. Infatti ai Giudei per la loro lunga tradizione potevano sembrare abominevoli il sangue e gli animali soffocati, e poteva sembrare che i gentili tornassero all'idolatria col mangiare cose immolate agli idoli. Ma quando la religione cristiana si fu talmente affermata da non esservi più in essa alcun Giudeo carnale, ma anzi tutti d'accordo erano passati alla chiesa, condividendo gli stessi riti e cerimonie del Vangelo, persuasi che per quelli che sono puri ogni cosa è pura (Tito 1,15), allora venne meno la causa di quella proibizione, e perciò anche l'effetto. Essa dichiara, quindi, che nessun genere di cibo in uso tra gli uomini deve essere condannato, e che nessuno, uomo o donna, deve far differenza di animali, qualunque sia il genere di morte che abbiano incontrato, quantunque per riguardo alla salute del corpo, per l'esercizio della virtù, per la disciplina regolare ed ecclesiastica, molte cose, anche se permesso, possano e debbano non mangiarsi. Secondo l'apostolo, infatti, tutto è lecito, ma non tutto conviene (1 Corinzi 6,12 e 1 Corinzi 10,22)". [Sessione XI  del 4 febbraio 1442 del Concilio di Basilea – Ferrara – Firenze – Roma]

------------------------------------------

Trattandosi di enunciazione fatto da un Concilio, la questione è da ritenersi definitivamente chiarita e risolta.
Ma strano a dirsi, a tale conclusione è giunto anche addirittura il fondatore della Torre di Guardia.

RUSSELL diceva di At 15:28,29.
“Un pensiero simile è valido anche per quanto riguarda la proibizione dell’uso del sangue.
Ai Giudei esso era proibito, e sotto il suo patto fu reso simbolo della v
ita: prenderne comportava
responsabilità per la vita tolta. Inoltre, nelle tipiche cerimonie della legge il sangue proibito era usato come simbolo rappresentando l’offerta per il peccato; poiché mediante il sangue si effettuava l’espiazione dei peccati. Per mettere in risalto queste lezioni tipiche, ai Giudei era stato proibito l’uso del sangue....” (La Torre di Guardia, 1/6/1968 p. 334)

Questo è il punto esatto dove si arresta la citazione di questa Torre di Guardia. Il perché della citazione parziale è subito chiaro se si prosegue nella lettura dell’intero paragrafo originario scritto da Russel:

“TALE DIVIETO NON RIGUARDO' MAI I GENTILI, perché essi non erano mai stati sotto il Patto della Legge;
ma esso era COSI PROFONDAMENTE RADICATO NELLA MENTALITA GIUDAICA che PER LA PACE DELLA CHIESA FU NECESSARIO CHE ANCHE I GENTILI VI SI CONFORMASSERO.
Le cose soffocate erano gli animali catturati con le trappole, il cui sangue non era stato versato o scolato mediante dissanguamento, com’era 
richiesto dalla Legge Mosaica per tutti i tipi di carne usati dell’alimentazione.
Questa restrizione si rese necessaria per mantenere l’armonia fra i due rami dell’Israele spirituale, quello proveniente dal giudaismo e quello proveniente dal gentilesimo”. (maiuscolo mio)

(WT 15 aprile 1909 p. 4374 delle ristampe)


[Modificato da Credente 03/10/2019 18:54]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una TORRE, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un NOME...Gen 11,4
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:19. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com