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Trasfusioni e Atti 15,29: (... astenervi dal sangue...)

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2023 10:05
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14/09/2015 17:34
 
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La decisione del Concilio di Gerusalemme riguardo alle carni sacrificate e al sangue aveva dunque un carattere contingente in rapporto al fatto che nelle prime comunità vi erano giudei convertiti i quali avevano una forte convinzione che certi alimenti erano impuri o proibiti e non li toccavano.

Nel momento in cui nella Chiesa non ci sarebbero più stati dei Giudei con tali osservanze e convinzioni riguardo a certi alimenti, le prescrizioni conciliari sulle proibizioni alimentari sarebbero state da considerare ormai non più vincolanti, come già le considerava lo stesso Paolo scrivendo alle comunità di Roma e di Corinto.

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da http://digilander.libero.it/rinnovamento/documenti/reli_48.html
Le ragioni di Atti 15:20, 29

Atti 15:20, 29 probabilmente fu imposto ai Cristiani provenienti dal gentilesimo per attenuare le eventuali frizioni con i cristiani provenienti dal giudaismo. E questo è evidente dall’ammonizione che, se i Gentili si fossero "astenuti da queste cose avrebbero prosperato", il che significa che la congregazione avrebbe prosperato proprio perché avrebbe attratto un maggior numero di convertiti giudei. La reiterazione della proibizione relativa al "sangue" di Atti 15:21 e le scritture seguenti, viene giustificata a motivo del fatto che "la Legge di Mosè è stata predicata nelle sinagoghe del paese per generazioni" (Atti 15:21) La Legge aveva svolto un ruolo così rilevante nella vita giudaica per così tanto tempo che sarebbe stato veramente difficile per loro non tenerne più conto una volta abolita. I Giudei, perciò, continuarono a seguirla, ma i convertiti Gentili dovevano attenersi solo a ciò che era già richiesto a quelli che si convertivano al Giudaismo. Secondo le parole di Paolo in 1° Corinti 10:32, i cristiani Gentili dovevano "astenersi dal divenire cause d’inciampo ai Giudei e ai Greci e alla congregazione di Dio". Quando Paolo riconsiderò la decisione espressa in Atti 15:20. egli sottolineò che Dio "aveva reso il precedente [patto della legge] antiquato. Ora ciò che è reso antiquato e invecchia è presso a sparire". (Ebrei 8:13) La Legge, perciò, doveva gradualmente sparire fino a ridurre a nulla le cause d’inciampo per i neo convertiti Giudei. Così, nell’arco di tempo coperto da Atti 15 i convertiti Gentili dovevano osservare solo parte della legge, ma a partire dal tempo in cui fu scritto 1° Corinti, a loro non era più richiesto di osservare alcuna parte della legge eccetto quelle che potevano essere d’nciampo ad altri. Ed è questo un concetto che, come abbiamo visto in precedenza, ha costituito il punto di vista della Società [Watch Tower] per molto tempo.

"Astenersi dalle cose sacrificate agli idoli" è una delle cose chiaramente proibite in Atti 15:20, 21, che viene con altrettanta chiarezza permessa in 1° Corinti 8:1-10, se così facendo non si ferisce la coscienza degli altri. La proibizione di Atti 15:20, di cui Paolo parla in 1° Corinti 8:1-13 deve, perciò, essere temporanea, e promulgata solo allo scopo di non far inciampare altri. Sebbene le Scritture qui non proibiscano apertamente il comando riguardante la proibizione del sangue, se una delle quattro proibizioni fosse stata consentita successivamente, e lo fosse stata a motivo di non far inciampare altri, se ne deve concludere che il resto delle proibizioni, a meno che non fossero ribadite altrove, dovevano similmente essere loro pure temporanee ed avere quindi un’applicazione limitata.

La Torre di Guardia insegna che Atti 15:21 (dove è detto che "Mosè ... è letto ad alta voce") si riferisce solo a quei comandamenti che sono antecedenti la promulgazione della legge giudaica, e specificamente a Genesi 9:4 che condanna il "mangiare carne con il sangue". Essi spiegano che "Mosè" significhi i libri che Mosè scrisse (i cinque libri del Pentateuco) e non la "legge di Mosè", l’intera legge mosaica. Atti 15, comunque, si riferisce chiaramente alla Legge di Mosè. Sebbene Atti 15:1 usi l’espressione l’usanza di Mosè, Atti 15:5 si riferisce specificamente ad essa come alla Legge di Mosè e 15:21 solo come "Mosè". Come ammette Svegliatevi! dell’8 settembre 1976, pagine 26 e 27, "Ma il problema di base era se i convertiti non Giudei dovessero osservare tutta ‘la legge di Mosè’", e la soluzione fu quella di osservare solo quelle parti che avrebbero potuto essere d’inciampo a Giudei, ma solo fino a quando esse avessero costituito un problema.
[Modificato da Credente 28/05/2018 12:33]
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Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una TORRE, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un NOME...Gen 11,4
 
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