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RISPOSTE ALLE DOMANDE DEI NON CREDENTI

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2024 16:37
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02/02/2010 23:44
 
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ma Dio esiste? la risposta della ragione

in positivo

In estrema condensazione, che Dio esista è attestato dall'esistenza della realtà, che è mescolanza di essere (e dunque non può essere ritenuta nulla) e di nulla (e dunque non può essere la pienezza dell'essere).

Se c'è la realtà, c'è la Realtà. C'è l'Origine della Realtà.

Se la realtà è ordinata, c'è l'Origine dell'ordine.

Se la realtà è bella, c'è la Bellezza piena e perfetta.

I filosofi cristiani hanno elaborato una serie di prove razionali dell'esistenza di Dio: si possono vedere le schede che ne presentiamo nel sito Cultura nuova, ad esempio la scheda su S.Tommaso d'Aquino, che ha dedicato particolare cura alla rigorizzazione dei tali argomenti razionali, ma più ancora la scheda sulle prove di Dio nel medioevo filosofico.

in negativo (se Dio non esistesse)

Si può avere una conferma della ragionevolezza della affermazione di Dio considerando a quali conseguenze vanno incontro coloro che ne negano l'esistenza.

implicazioni intrinseche

Dal punto di vista teorico negare Dio porta alle conseguenze che ben evidenziava il più lucido e coerente ateo che ci sia mai stato, Nietzsche: viene meno ogni centro, ogni punto di riferimento, ogni logica; risulta dunque impossibile, e questo lo aggiungiamo noi, qualsiasi autentico ragionamento, qualsiasi costruttività, qualsiasi affezione seria.

nota bene sul concetto di ateo

Come ricordava Maritain, non è detto che chiunque si definisca ateo lo sia davvero; come non è detto che chiunque dica di credere in Dio, ci creda davvero.

Che senso avrebbe ragionare se, non esistendo la suprema Razionalità, non esiste logica?

Che senso avrebbe costruire se, non esistendo il supremo Fondamento, tutto è a rischio continuo di totale, imprevedibilmente casuale, disgregazione?

Che senso avrebbe amare, in modo vero, quindi fedele e sincero, se l'altra persona non è che "un mucchietto di fosfati", un'ombra sul ciglio del nulla eterno?

Che ragione c'è, una volta negato Dio, di essere buoni, veri, giusti, fedeli, sinceri, se non per un calcolato tornaconto, che mina alla radice ogni possibilità di un legame autentico e profondo?

conferme storiche

Quello che una semplice riflessione rivela è stato tragicamente confermato dalla storia (collettiva) e ognuno lo può verificare anche nelle (piccole) storie quotidiane.

Quando l'umanità ha preteso di costruire una civiltà senza Dio e contro Dio, ha costruito una civiltà contro l'uomo, un inferno sulla terra, fatto di massacri in massa, di continua insicurezza e di sospettosità generalizzata, di violenze senza fine.

Il secolo senza Dio, il '900, è un tragico immenso cimitero di vittime dei presupposti atei della società: 10 milioni di morti per la Prima, 40 milioni di morti per la Seconda Guerra Mondiale, 200 milioni di morti "scientificamente" ammazzati dal comunismo. E non è ancora finita: l'attuale stretta del terrorismo, che colpisce un mondo sviluppato ancora abbarbicato al relativismo ateo, potrebbe rendere ancora più infernale questa "aiola".

inconsistenza delle obiezioni contro l'esistenza di Dio

si riducono a due grandi temi: uno, in negativo, a) l'esistenza del male e l'altro, in positivo, b) il desiderio di indipendenza assoluta.

a) l'esistenza del male

"Se Dio c'è, da dove viene il male?" si chiedeva S.Agostino. Certo, la sofferenza e le contraddizioni sono una apparentemente grave obiezione alla esistenza di un Essere creatore, che sia al contempo infinitamente buono e onnipotente.

primo livello di risposta, metodologico

Tuttavia una ragione che si concepisca, come soltanto è sano si concepisca, come coscienza di ciò che esiste, come apertura alla realtà (una ragione, ad esempio, che vedendo arrivare un leone nella giungla non gli dica: "tu non puoi esistere, perché non rientri nei miei criteri"), una ragione sana, anche psicologicamente sana, non antepone degli a-priori, ma parte dal dato, dal reale.

E dunque il dato fondamentale che la realtà esiste, non può essere scalzato da un ragionamento che, se svolto con coerenza, porterebbe a dire che la realtà non esiste.

Non è evidente che l'esistenza del male sia incompatibile con l'esistenza di Dio.

E' evidente invece che se Dio non esistesse, non esisterebbe la realtà, che invece esiste.

[Modificato da AmarDio 02/02/2010 23:46]
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