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MEETING per l'amicizia fra i popoli (organizzato da CL a Rimini)

Ultimo Aggiornamento: 30/07/2014 20:23
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Meeting per l'amicizia fra i popoli



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Logo del Meeting



Il Meeting per l'amicizia fra i popoli di Rimini è una manifestazione organizzata dal movimento ecclesialecattolico di Comunione e Liberazione attraverso lafondazione “Meeting per l’amicizia fra i popoli”[1], che propone una riflessione e un confronto aperto su temi culturali, religiosi, politici, artistici, attraverso una serie di incontri, dibattiti, mostre, eventi musicali, letterari, sportivi. Esso ha luogo dal 1980 ogni anno, in una settimana della seconda metà di agosto[2].


 




  • Descrizione



alla visione del mondo cattolica, frutto dell'iniziativa di persone e gruppi che vivono l'esperienza cristiana attraverso il movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione. Alcune persone curano per tutto l'anno la sua preparazione; durante la manifestazione, invece, sono impegnati circa 3000 volontari, in maggioranza studenti universitari[3], che si occupano dell'organizzazione, dell'allestimento degli stand e delle mostre, dell'accoglienza del pubblico. 




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Storia[modifica | modifica sorgente]


Ogni anno il meeting è dedicato ad un tema, su cui si sviluppa la riflessione e il confronto di idee.


Anni 1980[modifica | modifica sorgente]


1980La pace e i diritti dell'uomo (23-31 agosto 1980). Dedicato al tema dei diritti dell'uomo, dà ampio spazio alla situazione nell'Unione Sovietica: prendono tra gli altri la parola i dissidenti russi Vladimir Bukovskij e Tatiana Goritcheva. Partecipa anche Giulio Andreotti (che tornerà ogni anno, con una sola eccezione nel 1991[6]).


1981L'Europa dei popoli e delle culture (22-29 agosto 1981). Uno dei relatori è il giornalista Tadeusz Mazowiecki, che nel 1989 sarà premier del primo governo noncomunista della Polonia. Partecipano anche Guido BodratoRoberto Formigoni (che tornerà con regolare frequenza), Emilio ColomboGiovanni SpadoliniVincenzo Scotti.


1982Le risorse dell'uomo (21-29 agosto 1982). Giovanni Paolo II visita il Meeting e vi pronuncia uno tra i più importanti discorsi programmatici del suo pontificato[senza fonte]. Partecipa inoltre ai lavori l'allora arcivescovo di Ravenna Ersilio Tonini, più tardi nominato cardinale. Interviene pure Julien Ries, studioso di antropologia del sacro ed erede culturale di Mircea Eliade: da allora parteciperà a molte delle successive edizioni dell'incontro riminese.


1983Uomini scimmie robot (21-28 agosto 1983). Intervengono l'arcivescovo di BolognaEnrico Manfredini, il cardinale Camillo Ruinidon Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione (che tornerà nel 1985 e nel 1993). Partecipano anche due intellettuali allora non ancora conosciuti fuori della cerchia degli addetti ai lavori: Nando Dalla Chiesa eMassimo Cacciari (il quale parteciperà al Meeting in molte altre occasioni). Fra i politici è presente Arnaldo Forlani.


1984America americhe 1984: l'impossibile tolleranza? (25 agosto - 1 settembre 1984). Tra i relatori, Hans Urs von Balthasar, figura di primissimo piano della teologia del Novecento. La grande coreografa americana Martha Graham presenta al Meeting l'unico spettacolo italiano della sua tournée europea. Intervengono i politici Amintore Fanfani,Piero BassettiPaolo Emilio Taviani.


1985La bestia Parsifal & Superman (24-31 agosto 1985). Dando la parola al ministro degli Esteri di BonnHans Dietrich Genscher, si richiama l'attenzione sulla decisiva rilevanza delle relazioni italo-tedesche.


1986 Tamburi bit messaggi (23-30 agosto 1986). Il cardinale Jean-Marie Lustinger,arcivescovo di Parigi, parla sul tema: "Un fatto è la buona notizia". Fra i politici sono presenti Carlo Ripa di MeanaBoutros Boutros-GhaliElias FreijVincenzo La Russa,Antonio Gava.


1987Creazione arte economia (22-29 agosto 1987). Mentre l'evento di maggior rilievo è certamente la visita di Madre Teresa di Calcutta, fa anche notizia l'archeologo italo-israeliano Emmanuel Anati che propone per la prima volta ad un grande pubblico le sue tesi su Har Karkom come autentico monte Sinai. Si svolge anche una veglia di preghiera presieduta dal cardinale Léon Suenens, già arcivescovo di Bruxelles, protagonista delConcilio Vaticano II e uno dei più autorevoli membri del movimento Rinnovamento nello Spirito.


1988Cercatori di infinito costruttori di storia (20-27 agosto 1988). Prende la parola lo scrittore Jean Guitton. Va in scena in anteprima mondiale, alla presenza degli autori, l'opera Maximilian Kolbe, musiche di Dominique Probst e libretto di Eugène Ionesco. Fra i politici si segnala la presenza di Gianni De MichelisGiovanni SpadoliniClaudio Martelli, il verde Alexander Langer.


1989Socrate, Sherlock Holmes, Don Giovanni. Approccio, investigazione e possesso della realtà: nel paradosso (20-27 agosto 1989). Torna il futuro cardinale Ersilio Tonini. Partecipano pure il cardinale Giacomo Biffi e mons. Paul Josef Cordes, allora vicepresidente del Pontificio Consiglio per i Laici. La direzione del settimanale Il Sabatochiama ad un pubblico confronto quelli che definisce i suoi "padri" culturali, Augusto Del Noce e Giovanni Testori.


Anni 1990[modifica | modifica sorgente]


1990L'ammiratore, Einstein, Thomas Becket (25 agosto - 1 settembre 1990). IntervieneLech Wałęsa, da pochi mesi presidente della Polonia. La relazione conclusiva è affidata al cardinale Joseph Ratzinger, futuro Papa Benedetto XVI.


1991Antigone ritornata e il vecchio immigrato, tra gente di palazzo e nuovi distintivi (24-31 agosto 1991). Invitato malgrado resistenze da parte del governo italiano, il Dalai Lamaha la parola nella più grande assemblea che mai in Italia sia stata convocata per ascoltarlo. Suscita grande impressione la testimonianza del cardinale Alexandru Todea, arcivescovo metropolita della Chiesa greco-cattolica rumena. Partecipano anche diversi alti prelati cattolici del Medioriente: il libanese Nasrallah Pierre Sfeir, patriarca di Antiochia deiMaronitiLufti Laham, vicario patriarcale di Gerusalemme della Chiesa cattolica greco-melchitaAndrè Bedoglouyan, vicario del patriarca di Cilicia degli Armeni, Sua BeatitudineRafael I Bidawid, patriarca di Babilonia dei Caldei. Con un intervento di Jose O'Callaghan, si affaccia inoltre il tema della prova archeologica della storicità dei Vangeli. Fra i politici, partecipano l'allora Presidente della Repubblica Francesco CossigaFang Lin ZhiAnatoly AfanasievMassimo D'AlemaMarco Boato.


1992Il giallo, il nero, l'indio e il latino in cerca di Americhe (22-29 agosto 1992). Intervengono il cardinale mons. Roger EtchegarayIgnace de la Potterie, insigne biblista e docente del Pontificio Istituto Biblico di Roma e Guzman Carriquiry, sottosegretario delPontificio Consiglio per i Laici. Fra i politici, Rosa Russo IervolinoCiriaco De MitaAldo BrandiraliWalter Veltroni e un ecologista militante allora poco conosciuto, Francesco Rutelli.


1993Accade qualcosa da oriente (21-28 agosto 1993). Gli ospiti che fanno più notizia sono il cancelliere tedesco Helmut Kohl e il presidente della Repubblica Oscar Luigi ScalfaroFaysal al-Husayni, alto dirigente dell'OLP, lascia trapelare alcune anticipazioni sull'accordo israelo-palestinese che verrà annunciato al mondo qualche giorno dopo. Al Meeting partecipano anche il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Michel Sabbah e il vescovo di Tunisi mons. Fouad Twal.


1994E il popolo esiliato continuò il suo cammino (21-27 agosto 1994). Due relazioni, rispettivamente del papirologo Josè O'Callaghan e dello storico Carsten Peter Thiede, pongono al centro del Meeting la dimostrazione della storicità dei Vangeli e la scoperta deirotoli di Qumran, mentre il massimo numero di presenze si registra alla conferenza diMargherita Guarducci, archeologa cui si deve il ritrovamento, nella Basilica di San Pietro inRoma, della tomba e delle reliquie attribuite dalla tradizione all'Apostolo. Tra i relatori dell'anno, anche il cardinale Carlo Maria Martini e il vescovo sudanese mons. Paride Taban. Fra i politici presenti: Alfredo BiondiIrene PivettiTiziana MaioloMassimo Cacciari,Francesco D'OnofrioAntonio GuidiClemente Mastella.


1995Mille anni sono come un turno di guardia nella notte (20-26 agosto 1995). Le prospettive dell'economia russa sono presentate al pubblico del Meeting da un ministro del governo di Mosca che pochi conoscono: Anatolij Chubais. Per la prima volta in Italia, è possibile ascoltare di persona Ernst Nolte. Una delle principali relazioni è affidata al cardinale Adrianus Simonis, primate d'Olanda. Fra le personalità politiche presenti, si ricordano Susanna Agnelli e Tiziano Treu.


1996Si levò un vento impetuoso da est e, sicuri della loro guida, navigarono sino ai confini della terra (18-24 agosto 1996). Nell'ambito della grande mostra Dalla terra alle genti, vengono tra l'altro esposti per la prima volta al pubblico alcuni famosi frammenti dei papiri di QumranCesare Romiti pronuncia un discorso premonitore di ampio respiro politico. David Rosenrabbino di Gerusalemme, accetta di confrontarsi sulle prospettive del rapporto interreligioso. Al Meeting prendono la parola anche l'arcivescovo di ViennaCristoph Schönborn, che sarà poi nominato cardinale e Kiko Argüello, uno degli iniziatori del Cammino Neocatecumenale.


1997Lo Starets rispose: "Davvero, tutto è buono e splendido perché tutto è verità" (24-30 agosto 1997). Renato Ruggiero, direttore generale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, indica le linee della futura politica dell'organismo; il cardinale di SarajevoVinko Pulic offre un'autorevole testimonianza diretta sul dopoguerra in Bosnia. All'incontro conclusivo partecipa e prende la parola il cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato Vaticano. Tra i politici: Luigi BerlinguerDomenico FisichellaMarco BoatoEmma Bonino,Lorenzo Strik LieversLamberto Dini.


1998La vita non è sogno (23-29 agosto 1998). Contro lo sciopero generale per l'occupazione, rivendicato al Meeting da Sergio D'Antoni, si esprime il commissario europeoMario Monti. Intervengono molti prelati: Diarmuid Martin, segretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della PaceJean-Louis Tauran, segretario per i rapporti con gli Stati, Carlo CaffarraStanislaw RylkoAngelo Scola, rettore della Pontificia Università LateranenseEnnio Antonelli, allora segretario generale della CEI. Fra i politici, sono presenti Janne Haaland MatlaryOrtensio ZecchinoPier Luigi BersaniLivia TurcoNicola Mancino, i sindaci Gabriele AlbertiniEnzo BiancoMassimo Cacciari, i presidenti di Regione Piero BadaloniRoberto FormigoniGiancarlo Galan.


1999L'ignoto genera paura, il Mistero genera stupore (22-28 agosto 1999). Il neopresidente algerino Abdelaziz Bouteflika presenta all'opinione pubblica occidentale il suo programma politico; il leader kosovaro Ibrahim Rugova incontra pubblicamente, per la prima volta dopo la guerra, un leader politico serbo; il vicepremier iracheno Tareq Azizsvela la posizione del suo governo a proposito del progettato viaggio del Papa in Iraq.Innocenzo Martinelli, vescovo di Tripoli e Fouad Twal, vescovo di Tunisi, raccontano la presenza della Chiesa cattolica nel mondo arabo; Crescenzio Sepe e Angelo Comastrianticipano le iniziative del Giubileo del 2000; sono presenti inoltre il teologo spagnoloJavier PradesLorenzo Albacete, Vicario Episcopale della Diocesi di New YorkGiacomo TantardiniLuigi NegriOreste BenziAttilio NicoraAlessandro MaggioliniWerenfried Van Straaten. Fra i politici, si segnalano Lamberto DiniRomano ProdiGiancarlo Galan. Il Meeting organizza inoltre una grande mostra dedicata a Gaetano Previati 1852-1920. Un protagonista del Simbolismo europeo, presso Palazzo Reale a Milano. Notevoli sono gli spettacoli presentati: Ennio Morricone dirige l'Orchestra Internazionale d'Italia in un concerto di musiche per il cinema: tra le soliste, Dulce Pontes; la Compagnia degli Scalpellini presenta La Rocca di T. S. Eliot, per la regia di Franco PalmieriKrzysztof Zanussi presenta la serie di film televisivi Week end Stories. L'incontro conclusivo, dal titolo 2000 anni di Cristianesimo, vede la partecipazione, tra gli altri, di Mario Luzi.


Anni 2000[modifica | modifica sorgente]


20002000 anni, un ideale senza fine (20-26 agosto 2000). Il Meeting segue, per pura coincidenza di date, il Giubileo dei giovani celebrato a Roma da Giovanni Paolo II. Una piccola mostra dedicata al Risorgimento, presentata al Meeting dalla cooperativa Il Cerchio, apre un dibattito sul revisionismo storico che si protrae per mesi, con toni durissimi, sulle prime pagine dei principali giornali italiani. Parla tra gli altri Joseph Zen Ze-Kiun, Vescovo Ausiliare di Hong Kong. Fra i politici, partecipano Silvio Berlusconi,Romano ProdiSergio D'AntoniMarco MinnitiAlfonso Pecoraro ScanioUmberto Veronesi,Enzo Ghigo.


2001Tutta la vita chiede l'eternità (19-25 agosto 2001). Il Meeting inizia all'indomani delG8 di Genova. Il ciclo di incontri promosso dalla Compagnia delle Opere "Sopra il G8. Opere alla prova" dà voce a testimoni che da anni lavorano nei Paesi in via di sviluppo: si parla di Sierra LeoneBrasileKazakhstanUgandaBalcaniKenyaPerù. Sono otto i ministri presenti: Giulio TremontiRoberto CastelliMaurizio GasparriLetizia Moratti,Girolamo SirchiaRoberto MaroniRocco ButtiglioneGiuseppe Pisanu. Intervengono inoltreMario MontiLivia TurcoPier Luigi BersaniGiorgio Guazzaloca.


2002Il sentimento delle cose, la contemplazione della bellezza (18-24 agosto 2002). Il Presidente del Senato Marcello Pera è chiamato a parlare al Meeting del "senso dello Stato". L'arcivescovo di BombayIvan Dias, dà testimonianza sul tema "Bellezza e povertà". Al Meeting intervengono inoltre l'arcivescovo di Lubango Zacarias Kamwenho e il presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi Juliàn HerranzRomano Prodi torna da Presidente della Commissione EuropeaSilvio Berlusconi da Presidente del Consiglio. Sono sette i ministri presenti: oltre a Letizia Moratti partecipano Girolamo SirchiaMaurizio GasparriRocco ButtiglioneGiovanni AlemannoAntonio MarzanoAltero Matteoli. Il Meeting organizza inoltra una grande mostra dal titolo Il Trecento Adriatico. Paolo Veneziano e la pittura tra Oriente e Occidente, a cura di Francesca Flores D'Arcais.


2003C'è un uomo che vuole la vita e desidera giorni felici? (24-30 agosto 2003). Il Meeting si trasferisce dal Palacongressi al nuovo quartiere fieristico di Rimini. Il bilancio dell'edizione 2003 tocca il tetto delle 700.000 presenze. Inaugura l'edizione il Presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Al riformismo sono dedicati due faccia a faccia molto attesi: quello tra Massimo D'Alema e Gianfranco Fini e quello tra Piero Fassino e Roberto Formigoni. Un'attenzione particolare alle emergenze internazionali negli incontri con il ministro degli Esteri Franco Frattini, il presidente del Parlamento Europeo Pat Cox, il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, il Direttore Generale della FAO Jacques Diouf, il vicepresidente dell'Uganda Gilbert Bukenya. In occasione dei 25 anni di pontificato diGiovanni Paolo IIStanislaw Rylko, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, rende omaggio al Papa. Al Meeting intervengono inoltre Juan Luis Cipriani Thorne, arcivescovo diLima, e Luciano Paulo Guerra, Rettore del Santuario di Fatima. Infine, La Sistina eMichelangelo. Storia e fortuna di un capolavoro è il titolo della mostra che il Meeting organizza in collaborazione con i Musei Vaticani. Da responsabile economico dei Ds Pier Luigi Bersani dichiara: "Se vuole rifondarsi, la sinistra deve partire dal retroterra di Cl. Solo l’ideale lanciato da Cl negli anni Settanta è rimasto vivo, perché è quello più vicino alla base popolare".[7]


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2004Il nostro progresso non consiste nel presumere di essere arrivati, ma nel tendere continuamente alla meta (22-28 agosto 2004). Di grande peso gli incontri internazionali: da quello tra i ministri degli Esteri di Israele e OLPSilvan Shalom e Nebeel Shaat, insieme al ministro italiano Franco Frattini, a quello dedicato all'Africa, con Samson Lukare Kwaje, portavoce del Movimento di liberazione del SudanAhmed Abdel Rahman Mohmed, rappresentante del governo del Sudan, e John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu. Tra i politici si segnalano Gabriele AlbertiniPier Luigi BersaniMarco FolliniEnrico Letta,Ermete RealacciWalter VeltroniLuca Volontè. Hanno partecipato inoltre a quest'edizione: Paola Bignardi, presidente di Azione Cattolica; e gli ex terroristi neriFrancesca Mambro e Giusva Fioravanti e la ex brigatista Nadia Mantovani, suscitando forti critiche da parte del segretario dell'Associazione dei parenti delle vittime della Strage di Bologna[8], ma rappresentando un incontro unico con il confronto diretto tra terroristi "rossi" e "neri".


2005La libertà è il bene più grande che i cieli abbiano donato agli uomini (21-27 agosto 2005). Il primo Meeting senza don Luigi Giussani, scomparso il 22 febbraio, vede l'intervento del successore, Julián Carrón. Il dibattito sul riformismo vede protagonistiRoberto Formigoni e Francesco Rutelli. Intervengono inoltre Marcello PeraGiuliano Ferrara,Giorgio IsraelMagdi AllamErnesto Galli della LoggiaEugenia Roccella. Si confrontano i ministri degli esteri di Afghanistan e IraqAbdullah Abdullah e Hoshyar Al Zebari, con il ministro italiano Gianfranco Fini. A questa edizione partecipa inoltre lo scrittore Eugenio Corti. Fra gli altri politici si distinguono Josè Maria AznarGiuseppe Pisanu, e Giulio Tremonti. Non manca un omaggio a Giovanni Paolo II, nella commossa testimonianza diMario Agnes, direttore dell'Osservatore Romano. La grande mostra realizzata in concomitanza al Meeting è dedicata a Costantino il Grande. La civiltà antica al bivio tra Occidente e Oriente. Il discorso di Marcello Pera che ha invitato l'Europa a difendersi dal cosiddetto meticciato ha suscitato forti critiche, tra cui quella di Gad Lerner che, in un articolo su Repubblica, si è dichiarato fiero di essere un "meticcio". Gli stessi organizzatori del Meeting, al riguardo, hanno espresso chiari distinguo rispetto alla posizione affermata da Pera[senza fonte].


2006 La ragione è esigenza di infinito e culmina nel sospiro e nel presentimento che questo infinito si manifesti (20-26 agosto 2006). Le principali personalità che hanno preso parte a questa edizione sono state: Franco MariniGabriele AmorthLuigi NegriMarcello PeraChristoph SchönbornGiuseppe PisanuFrancesco RutelliJavier MartínezLorenzo AlbaceteGiulio AndreottiClemente MastellaMagdi AllamRoberto FormigoniGuglielmo EpifaniRaffaele BonanniMario MauroTiziano TreuPier Luigi BersaniSilvio Berlusconi,Luca Cordero di MontezemoloSalvatore Cuffaro. Il cantautore cattolico Claudio Chieffo, malato di tumore, ha tenuto il suo ultimo concerto, dedicandolo a Luigi Giussani comeConcerto per un amico.


2007 La verità è il destino per il quale siamo stati fatti (19-25 agosto 2007). Il Meeting si era appena aperto, quando arrivò la notizia della morte di Claudio Chieffo. Hanno partecipato, tra gli altri, Oreste BenziPier Luigi BersaniTarcisio BertoneEnrico BombieriVannino ChitiJan FigelRino FisichellaSari NusseibehCorrado PasseraHans-Gert PoetteringAlessandro ProfumoRoger ScrutonGeorge SmootRobert SpaemannP. Ronald SpogliGiulio TremontiFrancesco Ventorino.


2008 O protagonisti, o nessuno (24-30 agosto 2008). Numerose le partecipazioni di esponenti politici tra cui: Sandro BondiMaurizio SacconiFranco FrattiniGianni AlemannoRoberto FormigoniMaurizio LupiMariastella GelminiRoberto Calderoli,Maurizio GasparriEnrico LettaLuca VolontèPier Luigi BersaniLetizia Moratti ed Eugenia Roccella; gran parte di questi sono intervenuti sul tema della sussidiarietà. Tra i giornalisti: Mario GiordanoAntonio PolitoGiampaolo PansaMagdi Cristiano Allam eMauro Mazza. Altri importanti personaggi intervenuti sul tema O protagonisti, o nessunosono stati Marco Bersanelli e Mons. Rino Fisichella. Particolare spazio in questa edizione del meeting di Rimini, hanno avuto le mostre, le più importanti sono state: Libertà va cercando, ch’ è sì cara. Vigilando redimere in cui è intervenuto Angelino Alfano“Non muoio neanche se mi ammazzano”. L’avventura umana di Giovannino Guareschi e Vivere senza menzogna. Solženicyn.


2009 La conoscenza è sempre un avvenimento (23-29 agosto 2009). Dedicato al tema del sottomettere la ragione all'esperienza. Sono intervenuti Julián Carrón, padre Aldo Trento,Mary Ann GlendonRemi BragueFabrice HadjadjGiampaolo PansaJohn MatherCharles TownesYves CoppensTony BlairRenato SchifaniMario DraghiGiulio Tremonti,Angelino AlfanoMaurizio SacconiClaudio ScajolaMara CarfagnaMariastella Gelmini,Roberto CalderoliLuca ZaiaPier Luigi BersaniEnrico LettaCorrado PasseraJames MurdochFabio ContiRaffaele BonanniAntonio María Rouco VarelaCarlo Caffarra. Tra le mostre ha avuto particolare rilievo quella dedicata all'attività scientifica di Galileo Galilei, in occasione dei quattrocento anni dalla scoperta dei satelliti medicei, dal titolo Cose mai viste. Galileo, fascino e travaglio di un nuovo sguardo sul mondo, curata dall'Associazione Euresis, visitata in una settimana da circa 20.000 persone.


Anni 2010[modifica | modifica sorgente]


2010 Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore (22-28 agosto 2010). Sono intervenuti, tra gli altri, Giancarlo CesanaAngelo ScolaEugenia RoccellaPietro BarcellonaRaffaele BonanniPeter ErdoGiampaolo PansaJosé BarrosoMary McAleese,Sergio Marchionne, Edward Nelson, Fabrice HadjadjFrancesco RutelliFranco Gallo. Nel suo intervento[9], il patriarca Scola ha sottolineato che la testimonianza si manifesta nell'osservanza religiosa, polemizzando con i "moralisti" che ne abuserebbero. Ciò, secondo il commento critico di Gad Lerner, porterebbe ad una "strana indulgenza ciellina per i malfattori, contrapposta alla severità con cui additano i moralisti"[10]


2011 E l'esistenza diventa una immensa certezza (21-27 agosto 2011). Aperto con un discorso del Presidente della Repubblica Italiana, l'ex comunista Giorgio Napolitano, il tema del Meeting è stato sviluppato dal filosofo Costantino Esposito sulla contrapposizione fra l'incertezza, condizione diffusa del nostro tempo, ed il cristianesimo che rende certa l'esistenza. Sono intervenuti tra gli altri: Roberto FormigoniGiancarlo CesanaAlberto SavoranaBernhard ScholzFabrice HadjadjAngelino AlfanoGiulio TremontiFranco FrattiniMario MauroGianni AlemannoRoberto CalderoliRoberto MaroniMaurizio LupiAltero MatteoliMaurizio SacconiAntonio TajaniPaolo Romano,Giuliano AmatoEnrico LettaPiero FassinoMichele ViettiRaffaele BonanniCorrado PasseraJohn ElkannJosé Miguel GarciaPierbattista PizzaballaGiorgio Vittadini,Lorenzo Ornaghi.


2012 La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito (19-25 agosto 2012). 


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Verso le periferie dell'universo






La mostra "Explorers" propone un viaggio virtuale agli estremi confini dell'universo conosciuto




E' uno dei curatori della mostra Nicola Sabatini, dell'Associazione Euresis, a raccontare quello che vedremo al Meeting 2014. La mostra Explorers porterà i visitatori a bordo del Voyager per un ideale viaggio interplanetario, partendo dalla Terra per raggiungere il confine esterno del Sistema solare.

Grazie alle immagini, ai video ed alle riproduzioni di modelli di sonde spaziali i visitatori verranno a contatto con diversi paesaggi extraterrestri, alle grandi lune di Giove, alla visione degli anelli di Saturno, fino all'atterraggio della sonda Cassini su Titano.
 
 
Ricercare ciò che non si conosce è un tratto profondamente radicato nella natura umana. Sin dalla preistoria gli esseri umani hanno progressivamente espanso i confini del loro ambiente, spesso esponendosi a grandi rischi, alla ricerca di territori inesplorati. Gli antichi navigatori solcavano gli oceani alla scoperta di nuove terre e di mari sconosciuti. Anche in assenza di vantaggi prevedibili, l’esigenza di esplorare il mondo è stata sempre viva, motivata da una segreta attrattiva per tutto ciò che esiste. Il nostro innato bisogno di novità rappresenta una continua sollecitazione ad “andare oltre”, a essere aperti all’incontro con l’inaspettato, con lo sconosciuto, con “l’altro” – sia questo un’altra persona, un continente ignoto, un nuovo pianeta. Gli esploratori di ogni tipo sono sostenuti dall’intuizione che quella realtà che tentano di scoprire, benché ancora ignota, avrà in qualche modo un significato per noi, ci svelerà qualcosa a riguardo del nostro posto nel mondo, delle nostre origini, del nostro destino. La necessità ancestrale dell’uomo di navigare verso ciò che è misterioso, espressa dalla letteratura e dall’arte di ogni cultura, non ha portato solamente a una grande espansione della nostra conoscenza del mondo, ma anche a una più profonda consapevolezza di noi stessi. 

Nell’era contemporanea, l’impresa scientifica nel suo insieme rappresenta una formidabile forma di esplorazione che ci permette di estendere la conoscenza del mondo fisico fino a confini mai raggiunti prima d’ora. Ma esiste una ben precisa forma di ricerca che incarna in termini moderni la medesima avventura degli antichi navigatori: l’esplorazione spaziale. In questo caso, infatti, non realizziamo esperimenti nel nostro laboratorio, né siamo semplici osservatori “passivi” dell’universo intorno a noi, bensì viaggiamo nell’“oceano cosmico” lanciando navicelle spaziali (con a bordo astronauti o, più spesso, solo sofisticate apparecchiature) per studiare in-situ altri mondi e interagire direttamente con ambienti extraterrestri. 

Nonostante i grandi rischi, le difficoltà e le gravi perdite, i programmi di esplorazione planetaria sono proseguiti per oltre mezzo secolo senza interruzioni. Grazie a uno straordinario sviluppo tecnologico, gli scienziati hanno esteso la navigazione spaziale ben oltre le orbite intorno alla Terra, con l’invio di decine di sonde verso altri pianeti e lune del Sistema solare. Alcune di queste missioni, a cominciare dalla conquista della Luna con il programma Apollo, e altre sonde europee (ESA) e americane (NASA) inviate verso lo spazio profondo del sistema solare, hanno avuto e avranno un enorme impatto sulla percezione del nostro posto nell’universo. Tra queste, il programma Voyager emerge come un’impresa di singolare importanza. 

Lanciata nel 1977, dopo un viaggio di 18 miliardi di chilometri, durato 36 nni, la Voyager 1 è la prima navicella spaziale che ha varcato il confine del nostro Sistema solare. Le due navicelle Voyager, sfruttando un raro e favorevole allineamento planetario hanno raggiunto tutti i pianeti esterni, da Marte a Nettuno, scoprendo nuove lune e restituendoci straordinarie immagini ravvicinate di mondi inesplorati. L’odissea della Voyager ha rivoluzionato la nostra conoscenza del Sistema solare e ha aperto la strada a una serie di missioni successive, con obiettivi più mirati su singoli pianeti e satelliti. Nell’agosto del 2013, la Voyager 1 ha completato il suo viaggio nel Sistema solare, attraversando l’Eliopausa, e diventando così il primo oggetto prodotto dall’uomo a entrare nello spazio interstellare.

Ognuna delle due Voyager contiene un “Disco d’oro”, una sorta di “cartolina cosmica” che riporta informazioni su noi esseri umani, sulla nostra eredità culturale e scientifica, sul nostro pianeta. Il loro obiettivo è quello di far conoscere qualcosa di noi stessi, nell’improbabile caso in cui eventuali esseri extraterrestri entrino in contatto con una delle navicelle. Al di là delle infime possibilità che qualcosa del genere possa effettivamente accadere, questi dischi esprimono un aspetto emblematico dell’esperienza dell’esplorazione: la necessità perenne di incontrare qualcosa e qualcuno. Noi non esploriamo solo per trovare, ma anche per essere trovati.

La mostra porterà i visitatori a bordo della Voyager per un ideale viaggio interplanetario, partendo dalla Terra per raggiungere il confine esterno del Sistema solare. Attraverso la presentazione di immagini storiche, riproduzioni di modelli delle sonde spaziali, video e materiale multimediale, i visitatori saranno coinvolti nelle straordinarie sfide tecniche di queste imprese e negli spettacolari voli delle recenti missioni dedicate. I visitatori verranno a contatto con diversi paesaggi extraterrestri, dalle affascinanti vedute di Marte agli esotici pianeti giganti, dalle grandi lune di Giove alla visione mozzafiato degli anelli di Saturno, fino all’atterraggio della sonda Cassini su Titano.

Alla fine del viaggio, apprezzeremo il nostro pianeta in modo inedito: ci accorgeremo infatti di quanto minuscola, meravigliosa e ospitale sia la nostra Terra. Osservare la realtà dalle periferie più lontane, infatti, può rappresentare un punto di vista vantaggioso dal quale il centro, il luogo da cui veniamo, può essere meglio considerato e compreso. Come scrisse T. S. Eliot: “Non smetteremo di esplorare. / E alla fine di tutto il nostro andare / ritorneremo al punto di partenza / per conoscerlo per la prima volta.”

A cura dell’Associazione Euresis.
 

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