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L'ARCHEOLOGIA CONFERMA LA BIBBIA (testi)

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2023 22:59
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11/05/2020 20:43
 
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REPERTI  INTERESSANTI CHE CONFERMANO VARIE NARRAZIONI BIBLICHE

Una scoperta archeologica molto importante è quella fatta una missione archeologica italiana, guidata da Paolo Matthiae e Paolo Pettinato, la quale ha riportato alla luce le rovine dell’antica città-stato di Ebla, sorta in Mesopotamia intorno al 3000 a.C. Qui gli archeologi hanno ritrovato l’edificio che ospitava l’archivio di stato della città, il quale era formato da oltre 15000 tavolette di argilla scritte con caratteri cuneiformi, delle quali molte erano completamente intatte. Alcune delle informazioni ritrovate scritte su queste tavolette, dimostrano che il racconto biblico che riguarda i Patriarchi biblici è totalmente verosimile, perché questi documenti confermano che diversi nomi di persone e di luoghi usati nella narrativa biblica della Genesi sono autentici.

Su una delle tavolette di questo archivio gli archeologi trovarono scritto il nome delle cinque città della valle vicino al mar Morto: Sodoma, Gomorra, Adma (o Adama), Zboìm (o Seboim o Tseboim) e Bela, che la Bibbia nomina in Genesi 14,2. Esse erano riportate addirittura nello stesso ordine in cui sono scritte in Genesi. Nelle tavolette era menzionato anche il re Birsha, lo stesso nome che il re di Gomorra aveva al tempo di Abrahamo (Genesi 14,2). Inoltre lo scienziato americano Jack Finegan afferma che la distruzione catastrofica di Sodoma e Gomorra, descritta in Genesi cap. 19,  avvenne verosimilmente intorno al 1900 a.C., proprio come si desume dalla cronologia biblica.

Intorno agli anni 1925 - 1930  furono ritrovano in Iraq le antiche città Mesopotamiche Nuzi e Mari; la prima risalente all’incirca al 3000 a.C. e la seconda al 600 a.C. Fra i loro resti furono trovate tavolette che confermavano gli antichi costumi dei patriarchi descritti nella Bibbia.

Un’altra spedizione archeologica ha ritrovato i resti del palazzo del re assiro Sargon II, a Khorsabad, nell'Iraq settentrionale, ed ha scoperto che sulle pareti di questo palazzo era descritto la conquista di Asdod da parte di questo re. Esattamente lo stesso evento menzionato in Isaia cap. 20. Inoltre, furono rinvenuti anche frammenti di una stele di pietra che commemorava questa vittoria. (Ashdod è una città e porto di Israele che si trova sul mediterraneo. La parte antica di questa città è vicino a quella odierna, e la sua importanza storica risale al tempo degli Assiri, dei Filistei, degli antichi Ebrei e dei Romani).

Nella Bibbia si afferma che il re di Assiria di nome Salmanassar (o Salmaneser), assedio la città Samaria, capitale dell’omonimo regno di Israele e la conquistò dopo tre anni deportandone parte della popolazione. Ebbene, la descrizione della conquista delle città di Samaria, descritta in 2 Re 17,3-6, 24 e 2 Re 18,9-11, è stata ritrovata anch’essa descritta sulle mura del palazzo di re Sargon II sopra menzionato. (I storici hanno accertato che il re Sargon II fu il successore di Salmanassar, e regnò in Assiria all’incirca tra il 721 e il 705 a.C.).

La Bibbia, nel libro di Giudici cap. 9, afferma che il re Abimelec, il figlio del giudeo Gedeone detto anche Ierub-Baal (Giudici 6,32 e Giudici 8,31), distrusse il tempio di El-Berit nella città di Sichem (Giudici 9,46). Evento anch’esso confermato dal ritrovamento dei resti di questa città. In questi scavi hanno ritrovato sia i resti del tempio di El-Berit e sia le testimonianze della sua distruzione fatta da Abimelec. La datazione di quei resti risultò in perfetto accordo con quella del breve regno di tre anni di Abimelec a Sichem.

Altra conferma biblica proveniente da questi scavi è il ritrovamento del famoso “pozzo di Giacobbe” menzionato nella Bibbia in Giovanni 4,6-12.

Un’altra conferma importante all’attendibilità della Bibbia viene dalla scoperta archeologica fatta nel secolo scorso dal Professor Robert Koldewey, il quale ritrovò i resti della Torre di Babele nominata dalla Bibbia in Genesi 11,1-9 e i resti della famosa città di Babilonia, anch’essa menzionata nella Bibbia innumerevoli volte in diversi libri biblici, come ad esempio in  2 Re capitoli 20, 24 e 25. Inoltre, in altro luogo, è stata ritrovata anche una tavoletta sumera che descrive la confusione delle lingue risultante dall'evento della Torre di Babele, attribuendola al “dio della sapienza”.

La distruzione di Ninive, capitale del regno Assiro, profetizzata dal profeta Sofonia (Sofonia 2,12-15) è confermata dalla descrizione dello stesso evento riportata su un reperto archeologico chiamato “tavoletta di Nabopolasar”. Inoltre, attendibili ricostruzioni storiche hanno stabilito che Ninive fu distrutta dai Medi e dai Babilonesi nel 612 a.C., così come era profetizzato nella Bibbia.

La prigionia di Ioiachin, re di Giuda in Babilonia, descritta in 2 Re 24,15-16, è riportata in alcune tavolette scritte in cuneiforme contenenti la cronaca dei primi anni di regno di Nabucodonosor, re di Babilonia.

La dinastia del re Davide riportata nella Bibbia è confermata dalle iscrizioni in aramaico trovate su una tavoletta commemorativa rinvenuta a Tel Dan (cittadina a nord di Israele) datata IX secolo a.C. La tavoletta, che probabilmente faceva parte di un monumento eretto in onore di Hazael, re di Aram, cita diversi eventi che troviamo menzionati nel primo libro dei Re.

La campagna del faraone Sisach (o Shishak) contro Israele, citata in 1 Re 14,25-26, è stato confermata da un ritrovamento archeologico avvenuto a Tebe, in Egitto, dove lo stesso evento è stato ritrovato scritto sulle mura del Tempio di Amun, risalente a quell’epoca.

La Bibbia nel libro di 2 Re cap.3 afferma che il popolo dei Moabiti, che abitavano in una regione vicino al Mar Morto chiamata Moab, erano sotto il dominio di Israele e si ribellarono ad esso. Ebbene, questo passo è confermato dal rinvenimento avvenuto nel 1868 di una tavoletta Moabita che riportava iscrizioni che confermano il contenuto del capitolo 3 del secondo libro dei Re. Essa cita anche il nome Yahweh, che è il nome con cui Dio si presentò a Mosè.

La campagna di conquista del re assiro Sennacherib contro Giuda, che la Bibbia riporta in 2 Re cap. 18 e 19, in 2 Cronache 32 e in Isaia cap. 37, è riportata scritta in cuneiforme su di un reperto archeologico formato da un prisma di argilla cotta chiamato “Prisma Taylor”; e su diverse stele biografiche di Tirhaka, ritrovate dagli archeologi in Egitto nella regione della Nubia.

L'assedio della città di Lachish avvenuto ad opera di Sennacherib re d’Assiria, che la Bibbia riferisce in 2 Re 18,14-17, è descritto anche nelle raffigurazioni fatte in bassorilievo che gli archeologi hanno ritrovato tra le rovine di questa città.

L'assassinio del re assiro Sennacherib, avvenuto per mano dei suoi stessi figli, citato dalla Bibbia in 2 Re 19,37, è confermato dalla descrizione dello stesso evento che è stata trovata nelle memorie lasciate da suo figlio Asarhaddon (o Esarhaddon) che gli succedette al trono di Assiria e ritrovate da archeologi.

Anche gli avvenimenti della conquista e distruzione di Gerusalemme per mano di Nabucodonosor re di Babilonia, che la Bibbia riferisce dettagliatamente nei libri di 2 Re capitoli 24 e 25, 2 Cronache cap. 36 e Geremia cap. 39, sono tutti ampiamente confermati da documenti storici risalenti a quell’epoca. Infatti gli archeologi hanno ritrovato un gran numero di tavolette di creta Babilonesi scritte con caratteri cuneiforme, dove questi stessi fatti sono descritti altrettanto dettagliatamente.

Le prove storiche che testimoniano quest’evento sono tutte concordi e inconfutabili, tant’è vero che esse hanno permesso di datare con precisione l’anno in cui è avvenuta la caduta definitiva e la distruzione di Gerusalemme, cioè il 587 a.C. Questo avvenimento e questa data sono delle certezze storiche che nessun studioso mette in dubbio.

In Daniele 5,30-31 la Bibbia riferisce in modo sintetico la cronaca della caduta della città di Babilonia ad opera di Ciro (Ciro il Grande) re dei Medi e dei Persiani, affermando che questi conquisto questa città nel 539 a.C. deviando le acque del fiume Eufrate. La conferma della veridicità di questo passo biblico proviene sia dai studi storici e sia dal ritrovamento di un importante reperto archeologico denominato “Cilindro di Ciro” sul quale è riportato la conquista di Babilonia da parte di Ciro.

Sul Cilindro di Ciro è riportata anche la liberazione degli schiavi in Babilonia avvenuta per mano di Ciro il Grande. Lo stesso evento la Bibbia lo descrive in modo simile nel libro di Esdra (Esdra 1,1-4 e Esdra 6,3-4).

Altra conferma importante per l’attendibilità storica della Bibbia proviene dal tunnel di Siloe, che corre per mezzo chilometro sotto le mura di Gerusalemme collegando le sorgenti di Ghihon  alla cosiddetta "piscina" (o cisterna) di Siloe, che si trova nella cittadella di Davide, la parte più antica della città di Gerusalemme. Esso e' uno dei più importanti reperti archeologici della capitale d'Israele. La Bibbia afferma che fu il re Ezechia a costruire una “piscina e un acquedotto per portare l’acqua in città” quando Gerusalemme era assediata dagli assiri, (2 Re20,20). Secondo il testo di 2Cronache 32,30, il re Ezechia "chiuse il corso superiore delle acque di Ghihon, convogliandole in basso verso il lato occidentale della città di Davide".

Questi passi biblici ebbero una prima conferma dalla scoperta avvenuta nel 1880, di un'iscrizione all'interno del tunnel che descrive la sua costruzione con parole che corrispondono a quelle riportate nella Bibbia. E una seconda dalla datazione eseguita dagli esperti sulle stalattiti al suo interno, che conferma in modo definitivo che il tunnel di Siloe risale esattamente all'epoca di Ezechia.
 

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