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BENEDIZIONALE

Ultimo Aggiornamento: 20/05/2014 17:03
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19/05/2014 15:41
 
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PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1449. Il sacerdote, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Benedetto sei tu, Signore, Padre santo,
che hai mandato il tuo Figlio nel mondo
per raccogliere in unità,
mediante l'effusione del suo sangue,
gli uomini lacerati e dispersi dal peccato.
Tu lo hai costituito pastore e porta dell'ovile,
perché chi entra sia salvo,
e chi entra ed esce
trovi i pascoli della vita.
Dona ai tuoi fedeli che varcano questa soglia,
di essere accolti alla tua presenza, o Padre,
per il Cristo tuo Figlio
in un solo Spirito.
Fa', o Signore, che quanti animati da fede filiale
si raduneranno in questa chiesa,
siano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli,
nella unione fraterna,
nella frazione del pane e nelle preghiere,
e crescano in numero e merito,
per edificare la celeste Gerusalemme.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1450. Dopo la preghiera di benedizione il sacerdote, se lo ritiene opportuno, incensa la
nuova porta.
* INGRESSO IN CHIESA
1451. Quindi tutti entrano in chiesa in processione. Nel frattempo si canta l'antifona
seguente con il suo salmo (vedi n. 2504) o si esegue un altro canto adatto.
Antifona:
Aprite le porte della giustizia,
entreremo a rendere grazie al Signore.
Salmo 117 (118), 19-20 21-23 25-26 28-29.
1452. Giunto all'altare, il sacerdote invita tutti a pregare introducendo la preghiera del
Signore con queste parole o altre simili:
Pastore buono, tu sei la via - 397 -
e la porta per il tuo gregge,
per mezzo tuo in un solo Spirito
ci rivolgiamo con fiducia filiale
a Dio nostro Padre e diciamo:
Padre nostro.
Quindi con le braccia allargate dice:
Padre santo,
che ci dai la gioia di entrare nella tua casa,
per cantare la lode del tuo nome
e attingere la forza del tuo amore,
illumina con il tuo Spirito la nostra vita
e fa' di noi i testimoni della speranza evangelica.
Per Cristo nostro Signore.
R Amen.
CONCLUSIONE
1453. Il sacerdote stendendo le mani sui presenti dice:
Dio, Signore del cielo e della terra,
che vi ha riuniti
per la benedizione della porta di questa sua dimora,
vi conceda un giorno
di varcare la soglia della città eterna,
per cantare il cantico nuovo
e possedere la beata eredità del suo regno.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
1454. Un canto corale può chiudere la celebrazione. - 398 -
CAPITOLO IL - BENEDIZIONE DELLE CAMPANE
Premesse
1455. Risale all'antichità l'uso di ricorrere a segni o a suoni particolari per convocare il
popolo cristiano alla celebrazione liturgica comunitaria, per informarlo sugli avvenimenti
più importanti della comunità locale, per richiamare nel corso della giornata a momenti di
preghiera, specialmente al triplice saluto alla Vergine Maria. La voce delle campane
esprime dunque in certo qual modo i sentimenti del popolo di Dio quando esulta e quando
piange, quando rende grazie o eleva suppliche, e quando, riunendosi nello stesso luogo,
manifesta il mistero della sua unità in Cristo Signore.
1456. Dato lo stretto rapporto che hanno le campane con la vita del popolo cristiano, si è
diffusa l'usanza, opportunamente conservata ancor oggi, di benedirle prima di sistemarle
sulla torre campanaria.
1457. Le campane da benedire si devono sospendere o collocare nel luogo designato in
modo che, all'occorrenza, si possa comodamente girar loro intorno e suonarle.
1458. Tenute presenti le diverse situazioni locali, le campane si benedicono in giorno
festivo fuori della chiesa o anche dentro di essa, secondo il rito qui proposto ai nn. 1461-
1475. Se invece si ritiene opportuno benedirle all'inizio o durante la Messa, il rito di
benedizione si svolge come indicato al n. 1476.
1459. Il rito qui proposto può essere usato dal vescovo e dal presbitero.
l460. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
Se il rito è lodevolmente presieduto dal vescovo, si facciano gli adattamenti del caso.
1. Rito della benedizione
INIZIO
1461. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di
raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1462. Il sacerdote saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di
preferenza dalla Sacra Scrittura:
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre,
che ci convoca nell'unica Chiesa, - 399 -
e la comunione dello Spirito Santo,
Sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1463. Il sacerdote, o un altro ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
La nostra chiesa è dotata di un nuovo concerto campanario. Oggi è festa per noi e
occasione per cantare le lodi dei Signore. Il suono delle campane si intreccia con la vita
del popolo di Dio: scandisce le ore e i tempi per la preghiera, chiama il popolo a celebrare
la santa liturgia, a venerare la Vergine, segnala gli eventi lieti o tristi per tutta la comunità e
per i suoi singoli membri.
Celebriamo dunque con devota esultanza questo rito di benedizione. La voce del
campanile ricordi a tutti che formiamo una sola famiglia e ci raduni per manifestare la
nostra unità in Cristo.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1464. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Mc 16, 14-16.20
Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura.
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la
loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano
visto risuscitato. Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni
creatura. Chi crederà e verrà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà verrà
condannato». Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava
insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.
1465. Oppure (per esteso vedi a p. 866 ss. ):
Nm 10, 1-8.10
Fatti due trombe d'argento.
1 Cr 15, 11-12.25-28; 16, 1-2
Il popolo accompagnava l'arca dell'alleanza del Signore con grida di giubilo, con suoni di
corno e con trombe.
Is 40,1-5.9-11
Alza la voce con forza, tu che rechi liete notizie in Gerusalemme.
At 2,36-39.41-42
Per voi è la promessa e per tutti quelli che chiamerà il Signore. - 400 -
Mt 3,1-12
Comparve Giovanni il Battista a predicare: Il regno dei cieli e vicino.
Mc 1,1-8
Voce di uno che grida nel deserto: Preparale la strada del Signore
RESPONSORIO
1466. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 995 ss. ) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 28 (29), 1-2 3-4 7-9 10-11
R. Potente è la voce del Signore.
Sal 150, 1-2 3-4 5
R. Ogni vivente dia lode al Signore.
BREVE ESORTAZIONE
1467. Secondo l'opportunità, il sacerdote rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la
lettura biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione e la funzione delle
campane.
Breve silenzio
PREGHIERA DEI FEDELI
1468. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere
alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di
persone o necessità del momento.
A Dio, nostro Padre, che vuole riunire i popoli nella sua Chiesa, rivolgiamo con fiducia la
nostra unanime preghiera.
R. Raduna in una sola famiglia tutte le genti.
Signore, nostro Dio, che ci chiami all'unità,
perché animati da un solo Spirito,
percorriamo insieme l'unica via della salvezza: R.
Signore, nostro Dio, che del tuo popolo santo,
vuoi fare un segno privilegiato
della tua presenza in mezzo agli uomini: R.
Signore, nostro Dio, che mediante il suono delle campane
ci inviti a partecipare ai dolori e alle gioie del prossimo,
perché sia più autentica la solidarietà fraterna: R.
Signore, nostro Dio, che oggi riempi di santa letizia
a nostra assemblea riunita nel tuo nome, - 401 -
perché annunzi ai fratelli il mistero del tuo amore: R.
1469. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di
benedizione, il sacerdote invita alla preghiera con queste parole o altre simili:
Raccogliamo in una sola voce
le lodi e le invocazioni al Padre,
che ci ha raccolti nella sua casa.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
* Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1470. Il sacerdote, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Ti benediciamo, Signore, Padre santo,
che hai mandato nel mondo il tuo Figlio
per radunare gli uomini dispersi a causa del peccato
e a prezzo del suo sangue
li hai riuniti in un solo ovile
sotto un solo pastore
per nutrirli e guidarli ai pascoli della vita.
Concedi, o Signore,
che i tuoi fedeli accorrano alla chiesa
con festosa esultanza al suono delle campane;
e, perseveranti nell'insegnamento degli Apostoli,
nell'unione fraterna,
nello spezzare il pane e nelle preghiere,
diventino un cuor solo e un'anima sola,
a lode della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1471. Oppure:
Gloria a te, o Padre:
nella prima alba del mondo
hai fatto risuonare la tua voce
all'orecchio dell'uomo
e lo hai invitato alla comunione con la vita divina
svelandogli i tuoi misteri
e indicandogli le vie della salvezza;
a Mosè tuo servo
hai ordinato di chiamare a raccolta - 402 -
con trombe d'argento il popolo eletto;
e ora non disdegni che nella tua Chiesa
risuonino i sacri bronzi
che invitano i fedeli alla preghiera.
Benedici + queste nuove campane a te dedicate;
fa' che i membri della tua famiglia,
all'udirne il richiamo
rivolgano a te il loro cuore;
e partecipando alle gioie e ai lutti dei fratelli,
si raccolgano nella tua casa,
per sentire in essa la presenza di Cristo,
ascoltare la tua parola
e aprirsi a te con fiducia filiale
nella grazia del tuo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
* 1472. Dopo la preghiera di benedizione, il sacerdote tocca con la mano ogni campana e
dà a ciascuna il nome della Vergine o di un santo, dicendo:
In onore di N.
a lode e gloria di Dio.
R. Amen.
1473. Quindi, secondo l'opportunità, posto l'incenso nel turibolo, le incensa, mentre si
canta l'antifona seguente con il su salmo (vedi n. 2506) o un altro canto adatto.
Antifona:
Cantate al Signore,
benedite il suo nome.
Salmo 149, 1-5
CONCLUSIONE
1474. Il sacerdote stendendo le mani sui presenti dice:
Dio nostro Padre,
che vi ha riuniti per la benedizione delle nuove campane,
apra il vostro cuore all'annuncio del Vangelo
e vi colmi dei suoi favori.
R. Amen.
Signore Gesù
conceda a tutti i suoi discepoli, - 403 -
che saranno qui convocati dal suono delle campane,
un fruttuoso ascolto della sua parola.
R. Amen.
Lo Spirito Santo operi in voi,
perché vinta ogni divisione e discordia
possiate celebrare unanimi i divini misteri.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
1475. Se lo si ritiene opportuno, il sacerdote celebrante e i fedeli fanno suonare le
campane benedette in segno di gioia.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.
2. Rito della benedizione unito alla Messa
1476. Si dice la Messa del giorno. Fuori delle solennità, delle domeniche e delle feste, le
letture possono scegliere o dalla Messa del giorno o da quelle proposte sopra (nn. 1464-
1466).
Per la benedizione finale si può usare il formulario apposito (n. 1474).
Le campane si possono benedire durante la Messa dopo l'omelia o, se le campane sono
preparate per ragioni di spazio fuori della chiesa, prima della Messa.
A. Se si benedicono DOPO L'OMELIA, il rito si svolge secondo quanto descritto sopra (nn.
1468.1470-1473).
* B. Se il rito di benedizione si svolge PRIMA DELLA MESSA si tenga presente quanto
segue:
- dopo i riti d'inizio (nn. 1461-1463), si esegue un salmo (1466) o un altro canto adatto;
- il sacerdote celebrante invita tutti a pregare (n. 1469), quindi, omesso il «Padre nostro»,
dice la preghiera di benedizione e incensa le campane mentre si fa un canto adatto (nn.
1470-1473):
- poi, mentre suonano le campane, il sacerdote celebrante si porta con i ministri in chiesa
e, baciato e incensato l'altare come di consueto, inizia la Messa con il Gloria oppure, in
Tempo Quaresima, con il Kyrie eleison.
* BENEDIZIONE PER UNA TORRE CAMPANARIA
1477. Se le campane sono già poste sulla torre campanaria, tutto si può svolgere come
per la benedizione delle campane con gli adattamenti necessari.
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SI FACCIANO SUPPLICHE, PREGHIERE E RINGRAZIAMENTI PER TUTTI . (1Tim.2,1)


 
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