È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva

Dialogo: Dall'Unità al molteplice e al ritorno all'Unità -

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2014 15:04
Autore
Stampa | Notifica email    
15/07/2014 09:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Se mi permetti di insistere, noi diciamo la stessa cosa, solo che io cerco di figurarmi come possa avvenire che atto e potenza coincidano in Dio e tu lo poni come un dato di fatto, come un’assunzione dogmatica da accettare come tale.
Sicuramente prescindendo dallo spaziotempo questa coincidenza è sempre ottenuta.
Siccome però noi siamo inseriti in un contesto spaziotemporale, in evoluzione continua, ecco allora che, relativamente a noi, solo il momento della potenza rimane trascendente, al di fuori del mondo, mentre vediamo nel nostro universo prendere forma il momento della attualizzazione di una delle infinite possibilità contenute in Dio.

Come altro si può intendere il termine “attualizzazione” se non come un lavoro che si svolge nello spaziotempo?

Anche tu affermi, seguendo la Bibbia, che Dio ha creato le cose buone in se stesse.
Soltanto con l’uomo abbiamo una creatura che vede il molteplice, che quindi è consapevole del rischio che vi sia conflitto fra le varie parti del creato.
Per questo dobbiamo considerare l’uomo come sede del male?
L’uomo ha la possibilità di abbracciare una visione più complessiva che gli fa intuire come il bene alla fine trionferà se si riuscirà a risolvere il conflitto inevitabile fra le parti accettando l’altro come dono e facendo dono di se stessi agli altri. Appunto in questo sta la sua libertà, nel poter e dover gestire gli eventi nel tempo, lavorando per ottenerne una coerenza. Se fallisce, la sua vita non potrà salvarsi come un momento unitario di coerenza nello spazio e nel tempo, con Dio, ma come un insieme di eventi disuniti fra loro.
L’allontanamento da Dio, che è solo dell’uomo, e che deriva dalla presa di coscienza del molteplice conflittuale è quindi compensato dal messaggio evangelico di amare il prossimo come se stessi: e l’uomo ha quindi la possibilità di risolvere la situazione di peccato in cui si trova e di tornare a Dio, salvando la sua vita nella sua interezza in quanto l’avrà abbracciata interamente, anche nel tempo, come modo di Cristo.

Un altro concetto su cui non ci intendiamo è quello del Creato come attualizzazione di Dio.
Tu mi accusi di panteismo quando io affermo che il Creato è una delle infinite facce di Dio: ma essere un modo di Dio, una sua attualizzazione, non può mai essere coincidente con essere Dio in tutta la sua interezza.
Una cosa è l’immanenza, un’altra la trascendenza. Dio è trascendente, il mondo è immanente, sono due piani diversi che però possono convivere.
La trascendenza di Dio permette che siano in Lui tutte le possibilità: nel mondo ne troviamo solo alcune attualizzate ed altre potenziali, ma mai tutte.

Se, come dici citando S.Bonaventura, il creato manifesta la gloria di Dio, allora devi rivedere la tua affermazione iniziale in cui dici: il Creato non è Dio in via di manifestazione. Cos’altro è infatti la gloria di Dio se non Dio stesso? O forse pensi che possa esserci qualcosa di diverso da Dio in grado di manifestare la sua gloria? E come definiresti quest’altra cosa? Un altro Dio?

Io rivendico la mia collocazione all’interno della tradizione cattolica: cerco soltanto di essere più conseguente su certi termini, per dare una migliore visione di insieme, in grado di mantenere l’onnipotenza di Dio e di dare ad ogni termine il suo giusto peso (atto, potenza, creato, Dio, gloria di Dio).
A mio avviso una visione coerente di questi elementi agevola anche l’adesione alla Fede, comunque necessaria come atto di volontà del singolo.

Infine non credo che la tua idea di un Dio paziente, in attesa di compiere la sua vendetta sui malvagi, sia propriamente in linea con il Nuovo Testamento. La logica della bontà, come esposta anche egregiamente da Todisco nel testo “Lo stupore della ragione” va al di la del vecchio logos della semplice verità, della ragione da parte mia o da parte tua. È una logica che include anche il nemico, che va oltre le vecchie categorie in modo radicale.

Sempre a disposizione di chiarimenti, mando i miei migliori saluti.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
QUELLO CHE AVETE UDITO, VOI ANNUNCIATELO DAI TETTI (Mt 10,27)
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:01. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com