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L'IDOLATRIA di Tertulliano

Ultimo Aggiornamento: 29/03/2014 19:35
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29/03/2014 19:23
 
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DE IDOLATRIA

Traduzione di Gino Mazzoni, 1934.

CAPITOLO I.

Tutte quante le colpe hanno come loro base l'idolatria.

La colpa principale del genere umano, Terrore più grave nel mondo, e ogni ragione di riprovazione e di condanna risiede nell'idolatria. Perché, sebbene qualunque fallo abbia un suo determinato carattere e sia soggetto a giudizio con una sua denominazione speciale, tuttavia va ricollegandosi all'idolatria : i nomi non hanno importanza, consideriamo i fatti. L'idolatra è anche omicida. Tu mi chiedi: e chi uccide? Se in qualche cosa l'affermazione contribuisse ad una certa considerazione maggiore della cosa, potremmo anche dire che l'idolatria non uccide persona estranea o nemica, ma i suoi più fedeli; con quali insidie? con quelle provenienti dal suo errore; con quale arme? coll'offesa che costoro recano a Dio; con quante ferite? con quante manifestazioni idolatre essi faranno. Chi può sostenere che un idolatra non sia un uomo perduto, egli negherà pure che abbia commesso omicidio. E in lui puoi riconoscere ugualmente l'adulterio, lo stupro; e chi infatti segue gli Dei falsi e bugiardi, non è forse un adultero di un principio di verità? ogni falso è in certo modo qualcosa che rientra nella colpa, di adulterio. L'idolatra cade poi anche in ciò che sia bestiale violenza. Chi tratta con spiriti immondi e riprovevoli, non ne viene ad essere macchiato, inquinato, corrotto? e perciò appunto le sacre scritture si servono delia parola stupro, allorché vogliono gettare tutta la loro riprovazione e disprezzo sull'idolatria. Io penso che si debba parlar di frode quando qualcuno toglie l'altrui o se nega a taluno ciò che gli è legittimamente dovuto; e non v'è dubbio che venga considerata gravissima colpa quella d'esercitare frode contro taluno. Ma si noti che l'Idolatria fa oggetto della sua frode Iddio; nega a questi gli onori che gli sono dovuti; e li trasporta in altri esseri e in tal modo congiunge la frode all'offesa. E se la frode, lo stupro, l'adulterio recano la morte dello spirito, ne consegue che anche nei riguardi di essi, l'Idolatra non possa in alcun modo liberarsi dall'accusa di omicidio. Ma c'è di più; che dopo tali colpe, così rovinose e terribili, e che costituiscono la fine d'ogni principio di salvezza, nell'idolatria compaiono, si schierano tutte le altre, in massa, e le puoi anche considerare partitamente ad una ad una: ogni desiderio mondano trova suo appagamento nell'idolatria, come infatti possiamo pensare manifestazione idolatra senza splendore di ornamento e fulgore di appa-rati? in essa si riscontrano tutte le specie di colposi abbandoni e di incontinenze; moltissimo devono il loro favore al desiderio di sfrenatezze che si verifìcano nel cibo e nelle bevande. Trova in essa sua sede la vanità, tutto si basa su questa infatti; in essa l'ingiustizia, e che cosa più ingiusto di ciò che non riconosce colui che d'ogni giustizia è padre e maestro? in essa tutto è menzogna, tutto è un tessuto di falsità: ogni colpa è cosa contraria a Dio, e ciò che è avverso alla divinità, ne viene di conseguenza che sia addetto a potenze malefiche e demoniache alle quali appunto sono soggetti gli idolatri: chi dunque commette colpa, incappa nell'idolatria, perché appunto fa quello che si riporta a chi riconosce gli idoli ed è ad essi soggetto.

CAPITOLO II.

Varie sono le specie d'idolatria.

Le varie denominazioni delle colpe rispecchiano il carattere dell'errore e dell'umano traviamento; il suo nome solo, dunque, indica bene l'essenza della idolatria; questa denominazione, che suona qualcosa di tanto contrario a Dio, le basta. È poi in essa tanto copiosa la messe delle colpe, e stende così ampiamente le sue propaggini, e si diffonde m tante direzioni diverse, che io appunto vorrò considerare in quanti modi purtroppo si debba cercare di sfuggire all'idolatria, che ha così ampie e profonde radici: poiché in diverse guise sovverte i servi di Dio, non solo allorché non se ne conosce la forza, ma bensì quando si cerca di dissimularla e di nasconderla. La maggior parte pensano che per idolatria si debba solamente intendere quell'insieme di atti che risultano o dall'abbruciare incensi, o dal compiere sacrifici o dal fare offerte e voti, o credono che l'idolatria si leghi m certo modo ad alcune cerimonie sacre o si compenetri con funzioni e riti sacerdotali: sarebbe lo stesso che credere che il fatto dell'adulterio consistesse unicamente nello scambiarsi testimonianze d'affetto, nella poesia del bacio e dello stringersi al petto la persona che s'ama, e magari nella comunione materiale dei sensi; e lo stesso si può dire dell'omicidio, se taluno credesse che fosse solo nello spargimento del sangue e nello strappare così l'anima dal corpo. Ma noi possiamo esser certi come Iddio consideri questi atti con molta maggiore estensione: nella sola concupiscenza può stare l'adulterio: basterà che taluno volga avidamente il suo sguardo su chicchessia, se sentirà un fremito occulto attraverso il suo spirito, costui avrà commesso adulterio; per l'omicidio si potrà dire che il principio risiede in ogni parola che suoni offesa ed ingiuria, in ogni impeto d'ira e di sdegno, nella trascuratezza d'ogni sentimento di carità verso il fratello, e come dice Giovanni (1), potremo affermare che omicida sia chiunque nutra senso d'odio verso un fratello. In caso diverso, consisterebbe in ben poco l'astuzia diabolica in tutto il campo del male e, d'altra parte, la saggezza di Dio, colla quale ci fornisce le armi di difesa contro la grande e vastissima opera insidiosa del demonio, sarebbe forse soverchia, se noi dovessimo soltanto essere giudicati per colpe gravi, per le quali sono sancite pene e stabilite sanzioni anche presso tutte le genti. E in che cosa poi consisterebbe la nostra giustizia e la bontà nostra e in che supererebbe quella degli Scribi o dei Farisei (2), come il Signore ebbe a dire, qualora noi non penetrassimo in tutta l'estensione, nell'intelligenza di quel potere che è ad esse contrario, cioè il principio dell'ingiustizia? (3). E se l'ingiustizia è pur vero che trovi sua base nell'idolatria, in primo luogo è doveroso che noi ci premuniamo contro ogni principio d'idolatria, in tutta la sua |102 ampiezza di manifestazioni, pronti a vederla, a riconoscerne i segni, anche m ciò che non possa apparire da essa ispirato e dominato.
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