INDICE
CAPITOLO I. ..... 1
Non si può negare che le eresie esistano e che abbiano una forza
CAPITOLO II. . 2
In che cosa possa consistere la forza delle eresie, e su chi esse possano eventualmente avere la loro influenza
CAPITOLO III. ..... 5
Le eresie non fanno che provare costanza e saldezza di fede, la quale non può, nè deve essere abbandonata per alcuni che si allontanano dalla credenza vera cristiana
CAPITOLO IV. ...... 9
Le eresie sono state preannunziate e siamo stati esortati a sapercene guardare
CAPITOLO V. ..... 11
Le eresie vengono a minare la compattezza e l'unità della Chiesa
CAPITOLO VI. .....12
Le eresie sono da fuggire in ogni modo
CAPITOLO VII. .....14
È la filosofia che favorisce le credenze eretiche
CAPITOLO VIII. ....18
Cercate e troverete, è stato detto, ma è pur necessario intendere il valore dell'espressione
CAPITOLO IX. . . . . . 21
Nulla è da ricercare, dopo che siamo giunti all'intelligenza della dottrina di Cristo
CAPITOLO X. . . . . . 24
La ricerca continua è la prova di non aver mai trovato quello che può soddisfare l'animo nostro
CAPITOLO XI. . . . . . 26
Si discute sempre sul principio "cercate e troverete„
CAPITOLO XII. ...... 28
Non cerchiamo mai oltre quello che può dare la vera luce della Fede
CAPITOLO XIII. .... « 30
La Regola di fede
CAPITOLO XIV. . . . . « 31
La regola di fede è ciò che pienamente soddisfa l'anima nostra, senza, andar più oltre cercando
CAPITOLO XV. .... « 35
Bisogna energicamente difendersi contro gli eretici
CAPITOLO XVI. .... « 36
Le Sacre Scritture hanno avuto dagli eretici falsa interpretazione
CAPITOLO XVII. .... « 38
Ancora sulla falsa interpretazione che gli eretici fanno dei Libri Sacri
CAPITOLO XVIII. . . . . « 39
A nulla gioverebbero le discussioni con gli eretici
CAPITOLO XIX. . 41
Senza scendere a discussioni cogli eretici, i Libri Sacri non sono possesso assoluto di noi Cristiani?
CAPITOLO XX. . . 42
Cristo e gli Apostoli: loro missione
CAPITOLO XXI. .... 44
Fondamento della PRESCRIZIONE contro gli eretici
CAPITOLO XXII. .... 46
La dottrina degli Apostoli in tutta la sua importanza
CAPITOLO XXIII. . . 50
Accuse degli eretici contro la pretesa ignoranza degli Apostoli
CAPITOLO XXIV. .... 53
La perfetta armonia della dottrina di Paolo, che non è, se non la fede di Cristo
CAPITOLO XXV. .... 55
Gli Apostoli hanno tutto saputo e tutto insegnato quello che Gesù volle che gli uomini imparassero
CAPITOLO XXVI. .... 58
Il Signore aveva voluto che la sua dottrina fosse a tutti palese: niente di segreto vi era in essa; nella sua infinita bontà e nell'immenso amore, essa si rivolgeva a tutti gli uomini
CAPITOLO XXVII. .... 61
Nonostante qualunque contrasto, la dottrina apostolica è integra, purissima
CAPITOLO XXVIII. .... 63
Carattere precipuo della dottrina della Chiesa è l'unità
CAPITOLO XXIX. .... 64
La dottrina del Cristo è l'unica e la più fulgente fonte di verità
CAPITOLO XXX. .... 66
Ogni eresia è posteriore alla verità
CAPITOLO XXXI. .... 70
La parabola evangelica della buona sementa
CAPITOLO XXXII. .... « 72
Le Chiese Apostoliche e il loro insegnamento
CAPITOLO XXXIII. .... « 75
Diversità di dottrine: purità della dottrina apostolica
CAPITOLO XXXIV. .... « 78
Si discute sempre sulle false dottrine esistenti ai tempi apostolici
CAPITOLO XXXV. . . . . « 81
Le eresie non possono contenere germe alcuno di verità
CAPITOLO XXXVI. . . . . « 82
Le Chiese Apostoliche: esse detengono il tesoro della verace dottrina
CAPITOLO XXXVII. . . . . « 85
Le Scritture Sacre non possono appartenere affatto agli eretici
CAPITOLO XXXVIII- . - . « 88
Le Sacre Scritture: loro integrità; gli eretici le hanno male interpetrate o alterate
CAPITOLO XXXIX. . . . . « 91
Gli eretici tengono in loro uno spirito di menzogna
CAPITOLO XL. .... « 93
Falsi e ingannevoli procedimenti degli eretici
CAPITOLO XLI. .... « 95
La dottrina eretica ha sempre elementi di confusione e di oscurità, che non si riscontrano nella vera dottrina, che è luce e fulgore.
CAPITOLO XLII. ....
Predicazione presso gli eretici
CAPITOLO XLIII. ....
Stranezze degli eretici
CAPITOLO XLIV. ....
Gli eretici i il giudizio che il Signore darà su loro
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I.
Non si può negare che le eresie esistano e che abbiano una forza.
¶ Lo stato attuale dei nostri tempi fa sì, che noi dobbiamo ben fermare questo punto: ed è quello di consigliarvi, di esortarvi a che voi non vi facciate meraviglia alcuna di queste eresie: esse di fatto esistono ed era infatti già stato preannunziato che esse sarebbero sorte (1); eppoi, perchè meravigliarsi per la ragione che scalzano e infirmano la saldezza di credenza in taluni spiriti? esse sono sorte appunto per questo scopo: perche la fede, col dover sopportare violenza di attacchi, ne acquistasse poi fulgore di conferma e |2 sicurezza maggiore (2). Non c'è dunque ragione ed è perfettamente inutile e sciocco che la maggior parte dei fedeli si scandalizzino perche l'eresie abbiano preso tanto piede. Quanta azione, potrebbero esse esercitare, se non esistessero? [nessuna]; ma dal momento che vi sono...; quando una data cosa dalla natura ha avuto in sorte un modo qualsiasi di vita, come trova una ragione in essa che giustifichi la sua origine, così acquista quel vigore che la rende attiva e vivace, e non è più possibile allora, per lei, la non esistenza.
II.
In che cosa possa consistere ìa forza delle eresie, e su chi esse possano eventualmente avere la loro influenza
¶ Fra tutti gli altri modi per i quali la vita dell'uomo è tormentata e magari trova la sua fine, non manca, dopo tutto, la febbre: ebbene noi non proviamo doloroso stupore per nessuno di questi due fatti: nè che essa esista, dal momento che esiste realmente, e neppure che essa conduca l'uomo al disfacimento del suo organismo: è proprio per questo che essa ha una esistenza. Così è riguardo |3 all'eresie, le quali sono sorte per affievolire e per spengere, magari, calore e fulgore di fede; noi, anzi che meravigliarci e provare un certo senso di sgomento chè esse abbiano un tale potere, dovremmo riportare questa nostra impressione di timore, al principio della loro esistenza: finchè esse siano, è in loro anche tale potenza; è proprio in quanto che esse hanno tale potenza, che possono esistere.
¶ Ma avviene che dinanzi al fatto della febbre, come ognuno sa, non è in noi tanto un senso di stupore e di meraviglia, quanto un'impressione di ostilità, di repug'nanza, per le cause che la possono produrre e per gli effetti che quella può avere sul nostro corpo, e non possedendo in noi la facoltà di poterla allontanare, almeno ce ne guardiamo e cerchiamo di evitarla, per quanto è possibile. Per l'eresie, invece, si nota che, sebbene esse portino la la morte nell'anima e un ardore di un fuoco molto più vorace [della febbre], pur tuttavia vi sono alcuni che preferiscono d'indugiarsi in un certo senso di ammirazione per la potenza che esse sono capaci di sviluppare, piuttosto che cercare di sfuggirle, per tentare di paralizzare la loro capacità penetrativa; e tutto |4 ciò lo fanno, avendo pure la facoltà di sottrarsi alla loro influenza.
¶ Se smetteranno costoro di meravigliarsi tanto per la potenza delle eresie, finirà che esse verranno a perderla del tutto. Una delle due: o è il fatto della meraviglia che essi provano, che fa scendere appunto certe persone allo scandalo, o è il fatto di provare scandalo che quasi provoca in loro un senso di stupore e di acciecamento tale, da far loro credere che, dal momento che le eresie abbiano in sè tanta potenza e ardire, significhi che esse non possano provenire che da un qualche principio di verità. Cosa da meravigliare davvero, che quel che è male possieda in se stesso una sua propria forza. Se non che le eresie, un forte ascendente hanno su coloro che posseggono scarso ardore dì fede (3). È precisamente quel che succede, la maggior parte delle volte, nei combattimenti dei gladiatori, nelle gare di lotta: taluno vince, non perchè dotato assolutamente di forza superiore che lo renda veramente invincibile, ma perche il suo competitore è stato privo di qualunque energia e capacità di resistenza: così che anche quello che è riuscito una volta |5 vincitore, se dopo viene messo in gara con chi ha robustezza e gagliardia di membra, anche lui sarà costretto a ritirarsi in condizioni di inferiorità: non succede mica diversamente nel campo della eresia: dalla debolezza e dal tepore religioso di alcuni, prendono esse forza e consistenza, ma perdono poi qualunque vigore e ogni fiamma di vita si spenge in loro, se s'imbattono in chi ha nell'animo ben saldo il principio della fede più pura.
[Modificato da Credente 21/03/2014 20:29]