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LA TRADIZIONE APOSTOLICA di Ippolito Romano

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2020 11:09
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07/03/2014 14:24
 
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La confermazione (e. 22)

Episcopus vero, manum illis imponens, invocet dicens: « Domine Deus, qui dignos fecisti eos remissionem mereri peccatorum per ìavacrum regenerationis Spiritus Sancti, im-mitte in eos tuam gratiam, ut tibi serviant secundum volun-tatem tuam quoniam tibi est gloria, Patri et Filio cum Spiritu Sancto in sancta ecclesia et nunc et in saecula saeculorum. Amen ».
Postea oleum sanct ficatum infundens de manu et imponens in capite dicat: « TJngeo tè sancto oleo in Domino Patre omnipotente et Christo lesu et Spiritu Sancto ». Et consignans in frontem offerat osculum et dicat: « Dominus tecum ». Et ille qui signatus est dicat: « Et cum Spiritu tuo ». Ita sino-ulis fociat.

Poi essi preghino assieme a tutto il popolo, ma non preghino col popolo prima d'aver ricevuto tutto quello che fu detto. Quando avranno pregato diano il bacio della pace.
La prima Comunione dei battezzati (e. 23)

A questo punto sia presentata dai diaconi al vescovo l’oblazione ed egli renda le grazie sul pane, per rappresentare il corpo di Cristo (quod dicit graecus antitypum corporis Christi), (vedi nota 28) e sul calice ove è mescolato il vino, per rappresentare il sangue che è stato sparso per tutti coloro che hanno creduto in Lui, e sul latte e miele mescolati insieme, per rappresentare il compimento dei beni promessi ai padri nostri, beni che Egli chiamò terra scorrente latte e miele, e che poi Cristo diede nella sua carne, di cui si nutrono i credenti, come bambini, e che cambia in dolcezza l'amarezza del cuore con la soavità della parola; e dall'altra parto sull'acqua per l'oblazione in segno di purifi­cazione, affinchè l'uomo interiore, che è animale, riceva lo stesso effetto che il corpo.29 II vescovo spieghi tutte queste cose a coloro che le ricevono e dopo d'aver spezzato il pane, dica dandone un pezzo a ciascuno: « II pane del cielo nel Cristo Gesù».
E colui che lo riceve risponda: « Amen ». Se i preti non saranno sufficienti, anche i diaconi tengano le coppe.
Stiano in buon ordine e con modestia, il primo con l'ac­qua, il secondo con il latte, il terzo col vino. Coloro che ne ricevono gustino di ciascuno, mentre colui che ne offre dice: « In Dio Padre onnipotente », colui che ne riceve dica: « Amen ». « E nel Signore Gesù Cristo e nello Spirito Santo e nella santa Chiesa ». Ed egli dica: « Amen ».
E quando tutto questo sarà finito, ciascuno si prenda cura di fare delle buone opere, di piacere a Dio e di vivere bene, stando attaccato alla Chiesa e mettendo in pratica ciò che gli è stato insegnato e progredendo nel servizio del Signore.
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nota 28. Antitypum: è l'espressione usata an­che nelle Contusioni apostoliche (V, 14, 7: VI 30, 2; VII. 25, 4) che vuoi dire segno, figura del Corpo di Cristo. Presso gli antichi aveva un significato pienamente ortodosso, in quanto indicava la condizione sacramentale, la specie, la forma, che vela la realta del Corpo e del Sangue di Cristo. Anche Tertulliano dice: Hoc est corpus meum, id est figura coryoris mei: cioè il sacramrntum del mio corpo, il segno sensibile della realtà invisibile.
Abbiamo qui riferito brevemente intorno al santo battesimo e alla santa oblazione, perché voi siete già stati istruiti comple­tamente sulla risurrezione della carne e su tutto il resto, secondo ciò che è stato scritto. Tuttavia, se conviene dire qualche cosa d'altro, il vescovo lo dica sotto il sigillo del segreto [ì0 a coloro che hanno fatto la Comunione, Non istruitene un infedele, fin-tanto che non sia stato ammesso alla Comunione.
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