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Ultimo Aggiornamento: 23/02/2014 16:28
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10/02/2014 17:58
 
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Sono credente convinto. Mi piacerebbe partecipare al vostro forum.
Grazie
Lorenzo
Parlerò di me nel contesto di una eventuale discussione.
Ciao
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10/02/2014 19:21
 
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Benvenuto Lorenzo.

Enrico
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10/02/2014 21:51
 
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Caro Lorenzo,
benvenuto nel nostro angolo web dedicato ai credenti, nella speranza di poter condividere quanto più possibile ciò che ci unisce, anche se, dal momento che accenni ad eventuali discussioni, forse vorresti scambiare qualche parere.
Se così non fosse, dicci qualcosa di te, o della tua esperienza di fede, se lo desideri.

Con stima
12/02/2014 15:43
 
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Saluto a voi tutti
Buongiorno, sono Padre Claudio Traverso, sacerdote, ex missionario, attualmente impegnato in parrocchia. Do il benvenuto a Lorenzo, ma anch'io sono appena arrivato tra voi. Ho scoperto nel vostro sito che avete inserito molti dei miei video di catechesi e di testimonianza, e a questo punto mi fa piacere essere in contatto con voi, in sostegno alla fede di tutti. Sono quindi disponibile a collaborare alla comune ricerca della verità, con Gesù nella nostra mente e nel nostro cuore. Buon cammino. Padre Claudio
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12/02/2014 18:02
 
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Re:
Grazie della vostra gentile ospitalità e complimenti per il forum.
Anche se anziano mi permetto di scrivere qualcosa della mia vita.
Sono nato in un paesino della Valtellina. Ho passato un'infanzia serena. All'età di 10 anni sono entrato in seminario poiché ero stato colpito dal parlare di un sacerdote che era in cerca di vocazioni.Ci sono rimasto per quattro anni poi sono tornato a casa. L'educazione ricevuta in quel posto non è stata positiva in quanto ci presentavano il peccato in modo pauroso e ossessionante, soprattutto per quanto riguarda il sesso. Non faccio colpa a nessuno però quell'educazione mi ha accompagnato per sempre anche se ora sono un po' più ragionevole e razionale. In particolare ne ha risentito la mia sessualità. La donna è diventata per me una vera ossessione. Ho la pessima abitudine di guardare le belle ragazze e naturalmente il mio animo ne viene sconvolto. Soprattutto la mia ossessione è sempre la stessa: "ho fatto un peccato mortale oppure solo veniale?" Il vangelo è stato chiaro (chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio). Potete immaginare il mio tormento, io che per nulla al mondo vorrei offendere Gesù.
Comunque a anni mi sono sposato con una bellissima ragazza e ci amavamo molto. Anche lei come me aveva ricevuto una educazione restrittiva. I primi anni di matrimonio infatti ci siamo lasciati andare ad un sesso fuorviante. Dopo 15 anni di matrimonio essa si ammalò di cancro e, dopo 7 anni di sofferenza, morì. Presi una forte depressione, ma non me la sentivo di rimanere solo. Infatti dopo poco tempo mi sono innamorato e mi sono risposato. Sono passati 25 anni da questo secondo matrimonio. Francamente è un matrimonio felice e devo proprio dire che in questo senso il Signore mi ha aiutato. Ho lavorato per 40 anni e poi sono andato in pensione. A questo punto ho pensato di diventare diacono. Dopo 7 anni di preparazione, al momento di ricevere il ministero dell'accolitato mi è stato detto che non ero adatto a quel tipo di vita. Probabilmente è vero, ma più probabilmente il mio parroco ha fatto di tutto per ostacolare questo mio cammino.
Ho preso un'altra forte depressione dalla quale mi sto riavendo solo da pochi mesi.
Ora sono sereno, non serbo rancore a nessuno, nemmeno al parroco e cerco di vivere la mia vita il più rettamente possibile.
Credo di avervi annoiato per cui vi saluto e vi ringrazio di avermi letto.
Lorenzo

P.S. Mi piacerebbe che il sacerdote che si è presentato subito dopo di me mi dicesse qualcosa.


Lorenzo1946, 10/02/2014 17:58:

Sono credente convinto. Mi piacerebbe partecipare al vostro forum.
Grazie
Lorenzo
Parlerò di me nel contesto di una eventuale discussione.
Ciao




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12/02/2014 18:10
 
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Caro padre Claudio,
ti diamo il benvenuto di cuore, anche per il fatto che svolgi un ministero nella Chiesa e che accompagni tanti fratelli nel cammino di fede, non solo virtualmente ma nella realtà.
Ci fa anche piacere che hai notato che molti tuoi video sono linkati in una apposita sezione intitolata proprio col tuo nome.
Intervieni come e quando puoi, e se lo ritieni opportuno potrai ondicarci i link dei tuoi lavori, in questa sezione di condivisione. Poi perseremo noi a riportarli nella pagina dedicata.
Con fraterno affetto

Qui di seguito ecco la pagina ti avevamo dedicato nel nostro gruppo:

Video di padre Claudio Traverso

[Modificato da Credente 12/02/2014 18:27]
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12/02/2014 18:25
 
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Caro Lorenzo,
non sono per nulla annoiato dalla tua testimonianza che è anche una confidenza fraterna che apprezzo molto, data la delicatezza dei particolari che ci hai raccontato.
In ogni caso qui siamo tra fratelli di fede e possiamo scambiarci anche le nostre esperienze personali, mantenendo l'opportuna riservatezza che il nik ci permette.

Probabilmente in seminario si viene abituati a mantenere le distanze chilometriche dalle donne in genere per salvaguardare la propria integrità che si vorrebbe il più possibile lontana da possibili tentazioni.
Naturalmente occorre in questo campo mantenere il giusto equilibrio, come in tutte le cose, anche quelle di fede, per non incappare in atteggiamenti negativi.

Anche la sessualità fa parte della nostra natura e secondo il disegno originario, tale componente era cosa buona, anzi molto buona. Se non fossero state le devianze successive al peccato originale non avremmo avuto le conseguenze che ci sono state anche nella sfera sessuale.


Padre Claudio potrà darti, se vuole, qualche contributo più qualificato del mio, che sono un laico sposato.
Potremo in ogni caso allargare la conversazione quando e come lo riterrai utile.

Per ora, un saluto fraterno
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12/02/2014 22:33
 
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Benvenuto anche a te Padre Claudio

Enrico
[Modificato da ulisseitaca 12/02/2014 22:33]
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13/02/2014 17:00
 
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Re:
Ti ringrazio di cuore per le tue parole.


So che questi argomenti sono delicati e personali, ma non mi vergogno delle mie miserie e penso che la cosidetta "netiquette" sia stata rispettata.
Ti ringrazio di nuovo.
Un abbraccio fraterno Lorenzo



Credente., 12/02/2014 18:25:

Caro Lorenzo,
non sono per nulla annoiato dalla tua testimonianza che è anche una confidenza fraterna che apprezzo molto, data la delicatezza dei particolari che ci hai raccontato.
In ogni caso qui siamo tra fratelli di fede e possiamo scambiarci anche le nostre esperienze personali, mantenendo l'opportuna riservatezza che il nik ci permette.

Probabilmente in seminario si viene abituati a mantenere le distanze chilometriche dalle donne in genere per salvaguardare la propria integrità che si vorrebbe il più possibile lontana da possibili tentazioni.
Naturalmente occorre in questo campo mantenere il giusto equilibrio, come in tutte le cose, anche quelle di fede, per non incappare in atteggiamenti negativi.

Anche la sessualità fa parte della nostra natura e secondo il disegno originario, tale componente era cosa buona, anzi molto buona. Se non fossero state le devianze successive al peccato originale non avremmo avuto le conseguenze che ci sono state anche nella sfera sessuale.


Padre Claudio potrà darti, se vuole, qualche contributo più qualificato del mio, che sono un laico sposato.
Potremo in ogni caso allargare la conversazione quando e come lo riterrai utile.

Per ora, un saluto fraterno




13/02/2014 18:06
 
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Presentazione di Lorenzo
Caro Lorenzo, ho letto con attenzione e capisco che purtroppo hai vissuto situazioni pesanti. Anche impedire adesso che tu possa essere diacono certamente è dura.
Non giustifico nulla e nessuno di quelli che si sono occupati della tua formazione in seminario, hanno sbagliato in modo grave. Che dire ? Era lo stile assolutamente sbagliato di allora ? Ma non basta perchè tu ne hai portato e ne porti con sofferenza le conseguenze.
Ti dico di me (a te e agli altri che ci leggono):
Ho fatto volentieri studi classici e poi ho iniziato a lavorare. Un buon impiego in una azienda manifatturiera come addetto all'esportazione. Sono sempre stato interessato allo studio delle lingue straniere e questo mi ha favorito.
Ho lavorato per una ventina d'anni ma dentro di me c'era un'altra ricerca: approfondimento della fede, spiritualità, ricerca di una vita semplice basata su valori e grandi ideali. Così sono entrato in contatto con diversi ambienti religiosi finchè ho preso la mia decisione. A 35 anni ho lasciato il lavoro certamente molto gratificante, ma che non mi bastava più per riempire la mia vita. Ho fatto volentieri gli studi necessari e a 41 anni sono stato ordinato sacerdote. Il mio incarico e il mio impegno era quello di animare ambienti di giovani nel nome di Gesù. Impegno che ho vissuto sia nel Sud d'Italia che nel Nord, dedicando tutto me stesso.
Ho lavorato spesso come assistente Scout per Rover e Scolte, i ragazzi più grandi.
Finchè la mia buona conoscenza delle lingue straniere mi ha portato, non per mia scelta ma per incarico ricevuto, ad un impegno molto lontano dall'Italia, nelle Filippine. In un mondo completamente diverso per usi, abitudini e stile di vita, mi sono inserito completamente. Come rapporti umani è stato uno scambio che mi ha arricchito molto, condividendo le giornate con la gente, generalmente molto povera, ma ricca di umanità e di fiducia nella vita nonostante tutto.
Rientrato in Italia dopo alcuni anni, ho continuato il mio impegno ma la salute mi ha portato a diminuire le mie molte attività. Così è dal 2000 che sono presente anche in rete, con un sito di catechesi e Parola di Dio, che però ora non è più attivo perchè lo devo rifare. Ho inserito su You Tube più di cento video sempre di spiritualità e catechesi, usando le molte foto che ho scattato negli anni e inserendo spesso come musica i bellissimi canti filippini che ho imparato e che mi sono piaciuti davvero tanto. Molti di questi video li ho trovati con sorpresa inseriti nel vostro sito, ed è per questo che mi ha fatto piacere aggiungermi a voi.
Attualmente sono impegnato in parrocchia.
Io devo dire che ringrazio davvero il Signore per tutto quello che mi ha dato. Le difficoltà, che non possono mancare, vengono sempre dall'ambiente umano di comunità. Purtroppo è così.
Mi sembra di essermi già dilungato, quindi mi fermo qui.
Vi saluto cordialmente tutti, in particolare Lorenzo, e ci saranno sicuramente altri momenti di condivisione. Vi ricordo tutti al Signore nella mia preghiera.
Padre Claudio Traverso

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14/02/2014 16:04
 
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Caro padre Claudio,
ci hai dato una bella testimonianza ricca di molti elementi su cui dovremmo riflettere.
In particolare, l'aver avuto il coraggio di lasciare tutto, studi, lavoro e carriera professionale per seguire una vocazione in età matura e consapevole per affrontare tutte le incognite della vita religiosa, sapendo però che essa ti avrebbe riservato il centuplo.

Immagino che tu ti sia realizzato di più che se avessi continuato a seguire la strada più comoda.

Sarebbe bello anche conoscere meglio alcuni particolari della tua esperienza missionaria. Quando potrai daccene qualche flash, che potrà certamente esserci di sprone anche per la nostra vita.

Grazie per la condivisione con Lorenzo a cui va anche la mia solidarietà per le rinunce che ha dovuto fare suo malgrado. Non mi sento di esprimere giudizi sui motivi che non conosco e che hanno spinto a rifiutarti il ministero di diacono, ma che certamente ti avrà procurato della sofferenza interiore.
[SM=g3228773]
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14/02/2014 22:58
 
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Ci sarà un motivo (o motivi) logico e concreto per i rifiuto.

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15/02/2014 17:24
 
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Re:
Mi fa un po' male parlarne ancora, ma voglio dire qualcosa di più sul rifiuto del vescovo riguardo alla mia ammissione al diaconato.
L'unica spiegazione del Vescovo in due parole è stata questa: "Non sei adatto; è come se io chiedessi ad un uomo di 100 chili di fare il fantino. Tu però non cambiare il tuo carattere, rimani bello così come sei! Tutti qui ti vogliono bene e conoscono la tua dedizione verso il prossimo, ma sono certo che il Signore non ti vuole per questo, ma per altre cose altrettanto belle!"
Ho chiesto dettagli più precisi, ma la risposta è sempre stata la stessa, vaga e indefinita::::-((

Io personalmente penso così:
Sono un carattere estroverso e mi piace dire pane al pane e vino al vino. Tanti salamelecchi e tante genuflessioni non mi piacciono. Voglio concretezza in tutte le cose senza troppi fronzoli.
Probabilmente l'obbedienza è valutata diversamente da me; non è che io volessi disobbedire, ma volevo solo essere libero di parlare e di esprimermi, volevo essere me stesso. Penso che un uomo di Chiesa (prete o diacono) debba relazionarsi in maniera molto umana e concreta verso gli altri, si debba immedesimare, debba "calarsi" nell'altro a costo di usare un linguaggio poco clericale. Solo così facendo puoi permetterti di colloquiare con l'altro su cose di Chiesa e su Dio. Non deve esserci una frattura tra il laico e il consacrato quasi che fossero due uomini diversi; uno svolge un servizio (Clero) e l'altro ne svolge un altro (laico), nessun' altra differenza; è esclusivamente e solo differenza di ruoli. Che poi il consacrato debba comportarsi in maniera consona al suo stato questo è vero, ma senza esagerare perché si rischia di allontanare quei pochi che vorrebbero avvicinarsi alla Chiesa, ma la sentono lontana, troppo diversa da loro, quel gradino più su, più in alto.

Possibile che dopo sette anni di studio per diventare diacono e dopo aver ricevuto il ministero del lettorato, si siano accorti solo ora della mia inadeguatezza. La cosa più verosimile, questa è la mia impressione, è la non accettazione della mia persona da parte prima del parroco e poi del mio superiore diretto (responsabile dei diaconi). Ma in definitiva è il Signore che ha voluto tutto questo. Lui mi conosce meglio di qualunque altro e sa benissimo che con il mio carattere estroverso, ingenuo e molto rigido e ligio agli impegni, mi sarei logorato continuamente la vita. E' molto difficile infatti "sposare" la vita consacrata per uno che ha famiglia. A qualcuno devi togliere qualcosa, non puoi far bene tutti e due. Ed io oggi ringrazio il Signore che mi ha voluto e che mi vuole fin troppo bene!

Avrei preferito non parlare più di queste cose visto che ora sono sereno e tranquillo, ma Ulisseitaca mi ha un po' stuzzicato [SM=g7362] .
Vi abbraccio tutti con affetto
Lorenzo




ulisseitaca, 14/02/2014 22:58:

Ci sarà un motivo (o motivi) logico e concreto per i rifiuto.





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15/02/2014 19:46
 
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Non deve esserci una frattura tra il laico e il consacrato quasi che fossero due uomini diversi; uno svolge un servizio (Clero) e l'altro ne svolge un altro (laico), nessun' altra differenza; è esclusivamente e solo differenza di ruoli.

Caro Lorenzo,
condivido questo tuo pensiero.
Siamo tutti fratelli, con pari dignità.
CI distingue però il ruolo, che nel caso dei vescovi è di grande e grave responsabilità ed sarà chiesto conto della loro amministrazione.
Penso quindi che il vescovo abbia considerato la tua richiesta con la dovuta attenzione anche in considerazione di questo. Ora, in questi casi, vale molto più l'obbedienza che ogni altro sacrificio e la tua accettazione di quanto disposto rientra nel messaggio di Paolo:
Ebrei 13,17 Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi.

Sono certo che il Signore abbia gradito il tuo sacrificio interiore, soprattutto perchè avevi messo tanto impegno nella preparazione proprio per poterlo meglio servire.
Sono persuaso che non mancheranno al Signore i modi per permetterti di far fruttare i talenti che ti ha dato e che forse non avresti potuto ben trafficare da diacono. Si può dare e fare molto anche da laici. E a volte si riesce ad essere anche più persuasivi proprio perchè non si ha una carica che sembra quasi dare l'obbligo di essere in un certo modo.
Con affetto
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15/02/2014 21:08
 
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volevo essere me stesso.

"Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua...(Lc 9,23)

Gesù lo chiede a tutti quantopiù a un suo ministro ordinato
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16/02/2014 06:28
 
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Re:
Non si tratta unicamente di obbedienza o di prendere sulle spalle la propria croce, ma si tratta del diritto fondamentale di poter esprimere se stessi liberamente con tutto quello che ne puó derivare. Si tratta di giustezza dell'azione in se stessa. Il vescovo o i sacerdoti possono sbagliare perché, anche se illuminati dallo Spirito Santo sono uomini con tutto quello che ne consegue, i (vedi la vita di Padre Pio). Obbedienza e croce, questo io l'ho fatto, ma ho sempre combattuto per la giustizia e per la verità adattandomi poi con umiltà al risultato degli eventi. Penso che il vescovo nel mio caso abbia parlato piú che per conoscenza diretta, per sentito dire (parroco e responsabile dei diaconi). Ho conosciuto nella mia vita sacerdoti santi ed ineccepibili, ma ho conosciuto anche sacerdoti " piccoli" dentro, con tanto di gelosie, permalositá, arrivismo, poca umiltà e altro ancora. Nessuna meraviglia. Tutto questo peró ha causato in me grande sofferenza e scoraggiamento.
Ma il discorso sarebbe troppo lungo per poterne parlare approfonditamente in questa sede, per cui terminerei qui. Tutto quello che mi é capitato mi ha anche maturato nella fede e mi ha fatto capire tante cose. Ringrazio il Signore per questo.
Un abbraccio da Lorenzo




ulisseitaca, 15/02/2014 21:08:

volevo essere me stesso.

"Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua...(Lc 9,23)

Gesù lo chiede a tutti quantopiù a un suo ministro ordinato




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16/02/2014 08:18
 
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Scusami ma a me pare che tu voglia puntare il dito su qualcuno.

Il vescovo ti ha detto non è la tua strada? Accettalo è il tuo pastore, senza troppon pensare a cvomplotti e a valutazioni di parte.

Quando si intraprende un cammino non si deve pensare che per il fatto di averlo intrapreso si debba per forza concluderlo.

Scusami se sono franco, e anche innopportuno se vuoi, ma sei venuto nel forum per condividere la tua fede o per lagnarti delle persone che non hanno approvato il tuo desiderio?


Enrico
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16/02/2014 14:19
 
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Caro Enrico,
ti chiedo di comprendere la sofferta condivisione che Lorenzo ha voluto farci.
Non credo che egli voglia condannare qualcuno. Anche perchè ci ha detto che ha accettato le decisioni del vescovo, senza fare alcuna azione di rivalsa, e non è poco. Non tutti riescono a mandar giù dei bocconi che al momento possono essere amari, anche se col tempo possono rivelarsi salutari.
E' vero, come fa notare Lorenzo, che anche gli uomini a noi preposti a volte possono sbagliarsi nel prendere certe decisioni contingenti o organizzative.

Però caro Lorenzo, possiamo anche essere certi che il SIgnore permette questo per mettere alla prova la pazienza, l'obbedienza e l'umiltà dei suoi servi. Ed è su questo che poi si cresce interiormente. Molti di coloro che si sono fatti santi hanno avuto incomprensione da parte non solo di estranei ma anche di quelli della propria comunità, e talora dei superiori.
Mi pare che tu abbia compreso questo punto fondamentale nella vita di fede, e perciò penso che abbia fatto il passo giusto, rimanendo umilmente all'interno della comunità.

Un caro saluto [SM=g7430]


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16/02/2014 16:19
 
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Re:
"Scusami se sono franco, e anche inopportuno se vuoi, ma sei venuto nel forum per condividere la tua fede o per lagnarti delle persone che non hanno approvato il tuo desiderio?"

Ho condiviso con voi un mio cammino di fede, purtroppo negativo. Non è mia abitudine piangermi addosso o puntare il dito verso qualcuno, infatti non serbo alcun rancore verso nessuno.
Vedo che hai capito poco di quello che io ho esposto e della fatica che ho fatto per esporlo e questo mi dispiace. Se leggi poi più avanti io stesso ho detto che questi argomenti sono troppo delicati per essere affrontati su questo forum.

Me ne guarderò bene dallo scrivere ancora qualcosa su me stesso.
Chiedo scusa Lorenzo





ulisseitaca, 16/02/2014 08:18:

Scusami ma a me pare che tu voglia puntare il dito su qualcuno.

Il vescovo ti ha detto non è la tua strada? Accettalo è il tuo pastore, senza troppon pensare a cvomplotti e a valutazioni di parte.

Quando si intraprende un cammino non si deve pensare che per il fatto di averlo intrapreso si debba per forza concluderlo.

Scusami se sono franco, e anche innopportuno se vuoi, ma sei venuto nel forum per condividere la tua fede o per lagnarti delle persone che non hanno approvato il tuo desiderio?


Enrico




[Modificato da Lorenzo1946 16/02/2014 16:24]
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16/02/2014 17:32
 
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Caro Lorenzo, non devi scusarti.
Il tuo scritto non contiene offese e si limitava a poche righe che ci mettevano al corrente di una tua sofferenza.
Ulisse ha espresso un suo punto di vista, ma non è detto che gli altri non possano esprimere il proprio, quando si resta entro i limiti del buon senso.
Se vorrai, potrai continuare a scrivere.

Con fraterno affetto
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16/02/2014 18:41
 
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Non ho accusato nessuno, ne avevo intenzione di farlo, come giustamente dice Credente ho espresso il mio punto di vista, diciamo di come io avrei reagito e reagisco di frointe a quello che a me pare un rifiuto.

17/02/2014 16:02
 
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vita missionaria
Buongiorno a tutti. Mi avete chiesto di fornirvi un flash della mia esperienza di missione e vi offro volentieri questo contributo:

Non è facile esprimere e far comprendere esperienze di vita così complesse e profonde come l'esperienza di missione, ma cerco di darvi almeno un'idea.
Perchè dico così? Perchè nella mia via vita ho viaggiato molto prima di essere consacrato sacerdote, e non è assolutamente difficile descrivere un bel viaggio,un bel soggiorno, ma qui è completamente un'altra cosa.
Infatti gli aspetti della lontananza, della diversità del modo di vivere, della natura tropicale lussureggiante ci sono tutti, ma andare in missione è soprattutto una esperienza interiore, un viaggio nelle mille espressioni di una umanità che il missionario non deve solo guardare da fuori ma trovare il modo di entrarci dentro, da persona a persona, con molta delicatezza, molto rispetto e anche amore, secondo l'esempio di Gesù; questo non è mai scontato e richiede tempo, apertura, desiderio di condividere e di partecipare davvero a tutti gli aspetti della vita quotidiana. Nulla mai può essere imposto, ma semplicemente offerto e accolto.
La comunicazione ha bisogno di molto impegno personale e anche di umiltà. Non basta infatti conoscere bene la lingua inglese, che viene insegnata nelle scuole filippine come lingua straniera secondo la prevalente cultura anglosassone dominante, ma occorre imparare almeno le parole essenziali nella “loro” lingua Tagalog al Nord, e Cebuano al Centro e al Sud. Accettando di far ridere molto per gli accenti sbagliati, non solo per le parole sbagliate, e continuare ad imparare ogni giorno.
Perchè poi tutto questo si ripercuote nella celebrazione della Santa Messa, in cui, anche celebrando in Inglese a Manila, l'omelia deve contenere tante parole comuni nella lingua locale, per facilitare la comprensione.
Il popolo filippino è in grandissima prevalenza cattolico, oltre l’80%, il resto è di religione musulmana o appartiene alle principali sette protestanti che hanno sempre molti soldi a disposizione.
La maggioranza cattolica partecipa in pieno e le chiese sono sempre affollate per le celebrazioni, sia la domenica che nei giorni feriali della settimana.
Non avrei mai immaginato che, per celebrare la novena di Natale, le famiglie intere partecipano assiduamente alla “Misa de gallo” in tutte le parrocchie, proprio nel cuore della notte, verso le 4 del mattino. Per questo si chiama Messa del gallo.
Ma ogni messa domenicale è una festa. La gente arriva in anticipo, prega e canta nell’attesa, poi al termine non ha fretta di andare via e viene a salutare, a ringraziare, a chiedere una benedizione per i bambini.
Per noi sacerdoti tanta partecipazione gioiosa è qualcosa di indimenticabile.
In questo modo passa in secondo piano e perde d’importanza il clima tropicale molto pesante con umidità estrema, il pericolo delle tante malattie da noi scomparse o inesistenti, ma che nei paesi caldi invece sono sempre in agguato, e tutto il resto.
In ogni caso, nel nostro ambiente o in un paese lontano, fare esperienza di essere inviati da nostro Signore per collaborare con Lui a sollevare questa nostra umanità dalla sua stanchezza mortale, è una possibilità che coinvolge in pieno, e impegna a offrirsi completamente a gloria di Dio.
Deo Gratias ! Padre Claudio

Se desiderate vedere qualche immagine, vi segnalo un video
http://it.gloria.tv/?media=52160
La musica è un bel canto di lode al Signore: "How great you are" interpretato da Elvis, sempre molto amato nelle Filippine.
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17/02/2014 20:00
 
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Caro p.Claudio
Inserisco il video che ci hai proposto nel tuo precedente messaggio



La descrizione della missione in cui hai vissuto mi fa pensare che lì vivono il cristianesimo molto meglio che da noi che invece avremmo bisogno di recuperare questo senso di appartenenza e di festosità della vita di fede sentita come una comunità unita e solidale.
Insomma i missionari dovrebbero lavorare più qui che lì, a questo punto.
Tu che sei vissuto lì, ne pensi?
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17/02/2014 20:06
 
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Non so padre Traverso, ma io penso, se può servire a qualcosa, che ogni terra è terra di missione.
18/02/2014 16:17
 
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Missione è il mondo intero: anche il proprio ambiente vicino.
Si, è vero che la missione NON è solo andare in luoghi lontani. Anzi...  
Laggiù colpisce l'aspetto della gioia, della festa che viene vissuto dalla gente comune, semplice, che ha nulla o quasi. E questo fare festa a Gesù partecipando all'Eucaristia viene vissuto spontaneamente. 
Non c'è bisogno del coro parrocchiale, di organizzazione: la gente canta le lodi del Signore con tutto il cuore e con tutta la loro speranza.
Io ho segnalato queste cose perche non si possono dimenticare, ma io vivo pienamente il mio sacerdozio anche qui, in tutte le comunità in cui mi sono trovato a offrire il mio servizio pastorale. 
Infatti per la gente che frequenta abitualmente è anche questione di carattere e di abitudini. E non si pretende assolutamente di cambiare le persone. E certo dipende anche dallo stile di noi preti, anche noi con le nostre abitudini e il nostro carattere.
D'altra parte l'essenziale non è mai quello che appare esteriormente, ma il mio compito, il nostro compito di sacerdoti, è quello di aiutare a ritrovare la fiducia in se stessi come creature di Dio e con questa fiducia riconoscere Gesù come nostro Salvatore. Cercando di fare tutto il bene che siamo in grado di fare collaboriamo attivamente alla sua opera di redenzione di tutta l'umanità. 
Nelle Messe feriali mi è capitato di avere pochi fedeli, o anche un numero discreto. Ma la cosa da fare non è contare chi c'è. Il nostro punto di partenza è la nostra personale unione di cuore con il Signore.
Proprio il Vangelo di Marco (3,13-15) afferma che "Gesù chiamò a sè quelli che volle perchè STESSERO CON LUI e ANCHE per mandarli a predicare". Chi accetta di seguire Gesù, se non ha Lui nel suo cuore, ha ben poco da portare agli altri. 
In questo modo non è importante se nel nostro ministero abbiamo delle soddisfazioni. Se ci sono ringraziamo il Signore, ma non è questo che dobbiamo cercare soprattutto. Spenderci e basta con e per Gesù.
In questo modo non è il luogo dove ci troviamo ad operare e l'accoglienza che riceviamo. Gesù ci invita a darci da fare con tutto il nostro cuore sempre. 
Io ringrazio per l'esperienza missionaria che ho avuto occasione di vivere, ma anche qui e in qualunque ambiente cerco di spendermi allo stesso modo, e solo Gesù può riempire davvero il nostro cuore e darci la pace e la forza necessaria. Tutto il resto passa in secondo piano. 
A voi tutti l'augurio di un buon cammino di fede CON Gesù.   p.claudio

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18/02/2014 16:43
 
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Caro p.Claudio
apprezzo molto quanto ci hai condiviso. Soprattutto la volontà e la tua disponibilità a rendere partecipe chiunque e ovunque della grazia che vivi interiormente.
E che quindi si manifesta in ogni terra che è sempre di missione.
Il fatto che ora ti trovi in Italia, dipende da una tua scelta, dall'età oppure dal fatto che sei stato richiamato qui dai tuoi superiori?
19/02/2014 11:38
 
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RISPONDO
Nessuna decisione personale nè per partire nè per rientrare.
Serviva uno che potesse partire e cominciare subito come maestro dei novizi. Io in Italia ero già impegnato nella formazione e conosco le lingue straniere. Per questo mi è stato chiesto di andare e io ho accettato.
Si trattava di far fronte a una emergenza per il tempo necessario.
Ho svolto questo incarico per circa tre anni, poi, dal momento che la situazione era tranquilla ed era possibile passare la mano ad un altro, io sono rientrato.
Ma anche il rientro era nei programmi dei superiori, quando fosse stato possibile.
Certo ogni esperienza con la gente offre qualcosa di più da spendere nel nostro ministero.
Auguro a tutti una buona giornata. P. Claudio
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22/02/2014 17:23
 
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Caro p.Claudio

nella missione la cosa più bella è quella di mettersi a disposizione per poter sintonizzare e sincronizzare gli sforzi nel modo più proficuo possibile.
Pare di capire che fai parte di qualche comunità religiosa. O mi sbaglio? [SM=g3228754]
23/02/2014 16:28
 
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Si, faccio parte di una comunità benedettina. Da alcuni anni, da quando la mia salute ha parecchi problemi, aiuto in parrocchia. Sono contento così e affido tutto al Signore.
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MI SARETE TESTIMONI (Atti 1,8)
 
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