Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

DOMENICA DOPO L’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2014 22:22
Autore
Stampa | Notifica email    
04/01/2014 22:22
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sir 24, 1-12; Sal 147; Rm 8, 3b-9a; Lc 4, 14-22//Messa della vigilia dell'Epifania

5.01.2014

DOMENICA DOPO L’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE





Lettura

Lettura del libro del Siracide 24, 1-12



La sapienza fa il proprio elogio, / in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. / Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, / dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria: / «Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo / e come nube ho ricoperto la terra. / Io ho posto la mia dimora lassù, / il mio trono era su una colonna di nubi. / Ho percorso da sola il giro del cielo, / ho passeggiato nelle profondità degli abissi. / Sulle onde del mare e su tutta la terra, / su ogni popolo e nazione ho preso dominio. / Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo, / qualcuno nel cui territorio potessi risiedere. / Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, / colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda / e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe / e prendi eredità in Israele”. / Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato, / per tutta l’eternità non verrò meno. / Nella tenda santa davanti a lui ho officiato / e così mi sono stabilita in Sion. / Nella città che egli ama mi ha fatto abitare / e in Gerusalemme è il mio potere. / Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, / nella porzione del Signore è la mia eredità».





Salmo

Sal 147



®Il Verbo si fece carne e pose la sua dimora in mezzo a noi.



Celebra il Signore, Gerusalemme,

loda il tuo Dio, Sion,

perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,

in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. ®



Egli mette pace nei tuoi confini

e ti sazia con fiore di frumento.

Manda sulla terra il suo messaggio:

la sua parola corre veloce. ®



Annuncia a Giacobbe la sua parola,

i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.

Così non ha fatto con nessun’altra nazione,

non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. ®





Epistola

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani 8, 3b-9a



Fratelli, Dio, mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.

Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.

Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.





Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Luca 4, 14-22



In quel tempo. Il Signore Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.

Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; / per questo mi ha consacrato con l’unzione / e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, / a proclamare ai prigionieri la liberazione / e ai ciechi la vista; / a rimettere in libertà gli oppressi, / a proclamare l’anno di grazia del Signore».

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.

chiesadimilano

Domenica dopo Ottava del Natale del Signore (05/01/2014)
Vangelo: Lc 4, 14-22 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: Lc 4,14-22)

Vi erano molte profezie sul Messia del Signore. Gesù entra nella sinagoga di Nazaret, apre il rotolo del profeta Isaia e sceglie di leggere il capitolo 61, saltando tutte le altre che venivano prima e che sono verità sostanziali della sua missione. Si pensi ad esempio alla profezia sul Servo Sofferente del Signore. Perché Gesù sceglie proprio questa? Quale motivo recondito e segreto lo ha spinto a leggere questo passo. Leggiamo nel testo integrale la profezia e poi si cercherà di offrire una risposta.

Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l'anno di grazia del Signore, il giorno di vendetta del nostro Dio, per consolare tutti gli afflitti, per dare agli afflitti di Sion una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell'abito da lutto, veste di lode invece di uno spirito mesto. Essi si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore, per manifestare la sua gloria. Riedificheranno le rovine antiche, ricostruiranno i vecchi ruderi, restaureranno le città desolate, i luoghi devastati dalle generazioni passate. Ci saranno estranei a pascere le vostre greggi e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli. Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore, ministri del nostro Dio sarete detti. Vi nutrirete delle ricchezze delle nazioni, vi vanterete dei loro beni. Invece della loro vergogna riceveranno il doppio, invece dell'insulto avranno in sorte grida di gioia; per questo erediteranno il doppio nella loro terra, avranno una gioia eterna. Perché io sono il Signore che amo il diritto e odio la rapina e l'ingiustizia: io darò loro fedelmente il salario, concluderò con loro un'alleanza eterna. Sarà famosa tra le genti la loro stirpe, la loro discendenza in mezzo ai popoli. Coloro che li vedranno riconosceranno che essi sono la stirpe benedetta dal Signore. Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli. Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti (Is 61,1-11).

Leggendo con attenzione questo testo, ci si può accorgere che l'uomo inondato di Spirito Santo viene per riaccendere la vera speranza nel cuore di chi questa speranza ha perso per infiniti motivi storici, la cui radice è sempre e solo una: il peccato che milita nel seno dell'umanità. Quest'uomo è lo strumento perfetto di Dio. Di Lui il Signore si serve per portare sulla terra la sua giustizia, la sua verità, la sua redenzione.

Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno di grazia del Signore. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?».

È una profezia dalla quale è assente ogni colorazione politica del Messia del Signore. Nell'adattamento di Luca, vi è una universalità svincolata dai sistemi che la storia ha creato e che sempre mette l'uomo contro l'uomo. Con Gesù l'uomo è per l'uomo, a servizio dei fratelli, perché il Messia di Dio mai sarà contro un solo uomo. Lui viene per essere il Salvatore di tutti gli uomini. Se è il Salvatore di tutti, mai potrà essere contro qualcuno e se Lui non è contro qualcuno, neanche chi si lascia salvare da Lui potrà essere contro qualcuno. Dovrà essere anche il salvato salvatore di ogni suo fratello. È falsa ogni religione che pone l'uomo salvato da essa contro un altro uomo. In qualsiasi modo ciò dovesse avvenire, anche sul solo piano verbale, essa attesterebbe la sua falsità. O una religione pone se stessa come strumento di salvezza universale, o non è vera religione. Noi come vera religione conosciamo solo quella di Gesù Signore.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci vera religione di Gesù.

qumran2.net
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
QUELLO CHE AVETE UDITO, VOI ANNUNCIATELO DAI TETTI (Mt 10,27)
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:27. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com