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CREDENTI DA IMITARE (Eb.13,7)

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2019 13:12
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27/12/2018 09:51
 
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Beato Alfredo Parte


Nacque in Spagna a Cirraluelo de Bricia (Burgos) il 2 giugno 1899; entrò fra gli Scolopi vestendone l'abito il 1° agosto 1915 ed emettendo i voti religiosi il 13 agosto del 1916. Diventò sacerdote a Palencia il 3 marzo 1928. Svolgeva il suo ministero calasanziano nel Collegio delle Scuole Pie di Villacarriedo, sin dal 1922. Da qui fu estromesso dai miliziani rivoluzionari nel luglio 1936; costretto a rifugiarsi in casa della zia a La Concha, venne arrestato il 17 novembre e rinchiuso nella nave-prigione, ancorata nel porto di Santander. Trascorse nella nave-fantasma «Alfonso Pérez» 40 giorni, insieme ad altri prigionieri e dal profondo della stiva, fu chiamato il 27 dicembre 1936 davanti ad un «Tribunale» allestito sulla nave. Gli fu suggerito di insudiciarsi le mani, per passare come fosse un manovale, ciò avrebbe potuto salvarlo, ma padre Alfredo Parte rispose: «Io non voglio rinnegare la mia professione di sacerdote e di scolopio» e quindi si dichiarò: «Sacerdote scolopio di Villacarriedo». Fu la sua fine, giunto al termine della scaletta che portava in coperta, lo raggiunse un colpo di pistola alla nuca.

Alfredo = guidato dagli elfi, dall'anglosassoneA Santander in Cantabria sulla costa della Spagna, beato Alfredo Parte, sacerdote dell'Ordine dei Chierici regolari delle Scuole Pie e martire, che, durante la persecuzione, fu condotto in quanto sacerdote a glorioso martirio.


Santa Fabiola di Roma


Nel Sabato santo di un anno imprecisato Fabiola si presenta, vestita con tela di sacco, nella basilica di San Giovanni in Laterano, chiedendo di essere accolta nella Chiesa. Discende da un casato illustre nella storia romana, quello dei Fabi, e alle spalle ha già due matrimoni finiti il primo con un divorzio, il secondo con la morte del marito. Facendosi cristiana, si fa anche povera, rinunciando ai suoi beni e costruendo un ospedale per i malati. Un giorno le accade di appassionarsi a un trattato sulla vita eremitica. Autore ne è Gerolamo, che dal 385 si trova in Palestina. Fabiola decide di vivere anche lei in solitudine e nel 394 va da lui in Palestina, affidandosi alla sua guida spirituale. Nel 395, però, essendo l'Impero in pericolo per l'irruzione di popoli germanici dal Nord, decide di tornare a Roma tra i suoi, a spartirne ansie e difficoltà; e continua a vivere al modo degli eremiti, ma alla preghiera solitaria accompagna il lavoro per i poveri. Pur restando laica, diventa così un modello per il mondo monastico e per la gente comune di Roma. Muore nel 399.

Fabiola = dalla romana gens FabiaCommemorazione di santa Fabíola, vedova romana, che, secondo la testimonianza di san Girolamo, volse e destinò la sua vita di penitenza a beneficio dei poveri.


San Giovanni


L'autore del quarto Vangelo e dell'Apocalisse, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo maggiore, venne considerato dal Sinedrio un «incolto». In realtà i suoi scritti sono una vetta della teologia cristiana. La sua propensione più alla contemplazione che all'azione non deve farlo credere, però, una figura "eterea". Si pensi al soprannome con cui Gesù - di cui fu discepolo tra i Dodici - chiamò lui e il fratello: «figli del tuono». Lui si definisce semplicemente «il discepolo che Gesù amava». Assistette alla Passione con Maria. E con lei, dice la tradizione, visse a Efeso. Qui morì tra fine del I e inizio del II secolo, dopo l'esilio a Patmos. Per Paolo era una «colonna» della Chiesa, con Pietro e Giacomo.Scrittori, Editori, TeologiGiovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraicoAquila, Calderone d'olio bollente, CoppaFesta di san Giovanni, Apostolo ed Evangelista, che, figlio di Zebedeo, fu insieme al fratello Giacomo e a Pietro testimone della trasfigurazione e della passione del Signore, dal quale ricevette stando ai piedi della croce Maria come madre. Nel Vangelo e in altri scritti si dimostra teologo, che, ritenuto degno di contemplare la gloria del Verbo incarnato, annunciò ciò che vide con i propri occhi.


Beato Francesco Spoto


Nato l'8 luglio 1924 a Raffadali in provincia di Agrigento, nel 1936, Francesco Spoto entra nel seminario dei padri Bocconisti a Palermo e il 22 Luglio 1951 viene ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini. Nel Capitolo generale del 1959, ad appena 35 anni, i confratelli lo eleggono superiore generale. Il 4 Agosto 1964 si reca a Biringi, nello Zaire, nella missione aperta tre anni prima, per visitare i suoi fratelli, ma viene sorpreso dalla rivoluzione dei «Simba» e il 3 dicembre è catturato insieme a quattro missionari. Padre Spoto riesce ad evadere e, a piedi nudi ed esausto dopo per aver vagato tutto un giorno in mezzo nella boscaglia si inginocchia e prega: «Signore, ti offro la mia vita, ma salva i miei confratelli». Muore il 27 dicembre 1964 a soli 40 anni, in seguito ai maltrattamenti subiti dai «Simba» mentre i tre confratelli, si salvavano. Le sue spoglie vengono portate in Italia e dal 1987 si trovano nella chiesa «Cuore Eucaristico di Gesù» a Palermo. Lo scorso 21 aprile è stato proclamato beato.




Beata Sara Salkahazi


Sara Salkahazi, religiosa professa dell’Istituto delle Suore dell’Assistenza, nacque l’11 maggio 1899 a Kassa-Kosice, in terra allora ungherese ed oggi in territorio slovacco, e fu uccisa in odio alla sua opera di difesa degli ebrei il 27 dicembre 1944 a Budapest (Ungheria). La rapidissima causa di canonizzazione sul suo conto, avviata con il nulla osta della Santa Sede in data 14 dicembre 1996, ha portato in soli dieci anni al riconoscimento del suo martirio “in odium fidei” il 28 aprile 2006, passo necessario per la sua beatificazione senza la necessità di un miracolo avvenuto per sua intercessione. La cerimonia di beatificazione è stata celebrata a Budapest il 17 settembre 2006.


Santi Teodoro e Teofane


Ad Hisarlik in Bitinia, nell'odierna Turchia, passione di san Teodoro, monaco del monastero di San Saba in Palestina, sacerdote e martire, che, a Costantinopoli, insieme a suo fratello Teofane, per aver difeso il culto delle sacre immagini, dopo aver subito la fustigazione, la prigionia, l'esilio e il supplizio dell'incisione di alcuni versi sulla fronte, che gli valse il nome di Graptós, "marchiato", spirò alla fine in carcere.


Beato Raimondo de Barellis


Nel convento di Sant'Eulalia in Lérida (Spagna), il Beato Raimondo de Barellis, fu un modello di vita religiosa dell'Ordine Mercedario. Dopo aver accumulato infiniti meriti, decorosamente lasciò questo mondo per raggiungere la pace in Cristo Signore.L'Ordine lo festeggia il 27 dicembre.


Santa Nicarete (Niceras) di Costantinopoli


Morta intorno al 504. Nata a Nicomedia, ma residente a Costantinopoli, dove divenne una leale amica e sostenitrice di san Giovanni Crisostomo condividendone le sofferenze e l'esilio.


Beato Giuseppe Maria (José Maria) Corbin Ferrer


In una galera all'ancora sempre al largo di Santander in Spagna, beato Giuseppe Maria Corbin Ferrer, che affrontò la gloriosa prova per Cristo
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POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
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