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CREDENTI DA IMITARE (Eb.13,7)

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2019 13:12
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14/12/2018 08:46
 
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San Giovanni della Croce


Sembra sia nato nel 1540, a Fontiveros (Avila, Spagna). Rimase orfano di padre e dovette trasferirsi con la mamma da un luogo all'altro, mentre portava avanti come poteva i suoi studi. A Medina, nel 1563, vestì l'abito dei Carmelitani. Ordinato sacerdote nel 1567 dopo gli studi di filosofia e teologia fatti a Salamanca, lo stesso anno si incontrò con santa Teresa di Gesù, la quale da poco aveva ottenuto dal priore generale Rossi il permesso per la fondazione di due conventi di Carmelitani contemplativi (poi detti Scalzi), perchè fossero di aiuto alle monache da lei istituite. Il 28 novembre 1568 Giovanni fece parte del primo nucleo di riformati a Duruelo, cambiando il nome di Giovanni di San Mattia in quello di Giovanni della Croce. Vari furono gli incarichi entro la riforma. Dal 1572 al 1577 fu anche confessore-governatore del monastero dell'Incarnazione di Avila. Venne erroneamente incolpato e incarcerato per otto mesi per un incidente interno al monastero. Fu in carcere che scrisse molte delle sue poesie. Morì a 49 anni tra il 13 e il 14 dicembre 1591 a Ubeda.

Mistici, Teologi mistici, PoetiGiovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraicoMemoria di san Giovanni della Croce, sacerdote dell'Ordine dei Carmelitani e dottore della Chiesa, che, su invito di santa Teresa di Gesù, fu il primo tra i frati ad aggregarsi alla riforma dell'Ordine, da lui sostenuta tra innumerevoli fatiche, opere e aspre tribolazioni. Come attestano i suoi scritti, ascese attraverso la notte oscura dell'anima alla montagna di Dio, cercando una vita di interiore nascondimento in Cristo e lasciandosi ardere dalla fiamma dell'amore di Dio. A Ubeda in Spagna riposò, infine, nel Signore.


Sant' Agnello di Napoli


All'inizio del decimo secolo Pietro, suddiacono della Chiesa napoletana che era stato liberato da una grave infermità per intercessione di Agnello, compose un «libellus miraculorum», in cui, oltre alla sua, racconta altre ventidue guarigioni miracolose operate dal santo. Da questo testo, che è la più antica fonte che ci parli di Agnello, apprendiamo che Gaudioso Settiminio Celio, vescovo di Abitina in Africa, avendo dovuto insieme con altri presuli abbandonare la sua sede invasa dai Vandali, riparò a Napoli e vi fondò un monastero, probabilmente basiliano, che poi prese il suo nome. Di questo monastero, nel VI secolo, divenne abate Agnello, che morì a sessantun'anni tra il 590 e il 604, forse nel 596, come molti affermano. Scrittori recenti parlano dei suoi interventi miracolosi per liberare Napoli e Sorrento, strette d'assedio dai Saraceni, ma l'agiografo citato non ne fa cenno. Il suo epitafio, rinvenuto nella chiesa parrocchiale a lui dedicata, dal punto di vista paleografico, secondo gli esperti, si accorda con l'età della sua morte.

Agnello = messaggero, dal grecoBastone pastoraleA Napoli, sant'Agnello, abate del monastero di San Gaudioso.


San Nimatullah Youssef Kassab Al-Hardini


E' figlio del Libano, al secolo: Giuseppe Kassab (1808-1858), sacerdote dell'Ordine Libanese Maronita. Nel nascondimento del monastero si dedicò alla preghiera, all'insegnamento della teologia e al lavoro manuale. Tra i suoi alunni ebbe San Charbel Maklouf. La Santa Sede lo nominò Assistente del Superiore Generale del suo Ordine. Fu beatificato nel 1998.In località Klifane nel territorio libanese, san Nimatullah al-Hardini (Giuseppe) Kassab, sacerdote dell'Ordine Libanese Maronita, che, uomo insigne per spirito di preghiera e penitenza, attese all'insegnamento della teologia, all'educazione dei giovani e all'impegno pastorale.


Santi Ares, Promo ed Elia


PalmaAd Ascalona in Palestina, santi Ares, Promo ed Elia, martiri, che, volendo passare dall'Egitto in Cilicia per fare visita ai confessori di Cristo durante la persecuzione dell'imperatore Massimino e dare loro aiuto, furono arrestati a Cesarea, atrocemente privati degli occhi e mutilati dei piedi e poi condotti ad Ascalona, dove, per ordine del governatore Firmiliano, terminarono il loro martirio, Ares sul rogo, gli altri decapitati.


Beata Francesca Schervier


Si dedicò alla cura dei poveri, dei malati e degli afflitti, rimanendo conosciuta come la " Madre dei poveri". Fondò la Congregazione delle Sorelle dei Poveri di San Francesco.Ad Aachen in Germania, beata Francesca Schervier, vergine, che per lungo tempo si adoperò premurosamente in città per i poveri, i malati e gli afflitti e fondò la Congregazione delle Suore Povere di San Francesco per sovvenire alle necessità dei bisognosi.


Santi Erone, Arsenio, Isidoro e Dioscoro


Ad Alessandria d'Egitto, commemorazione dei santi martiri Eróne, Atéo e Isidoro, con il piccolo Dióscoro di dodici anni, dei quali, durante la persecuzione di Decio, i primi tre furono mandati dal giudice al rogo, in quanto, pur dilaniati da vari supplizi, persistevano armati di invitta costanza nella fede; san Dioscoro, invece, dopo essere stato più volte fustigato, morì fatto a brandelli.


Beato Guglielmo de Rovira


Famoso per l'osservanza della disciplina monastica, il Beato Guglielmo de Rovira, faceva parte del convento di San Tommaso apostolo in Tortosa (Spagna). Onorò l'Ordine Mercedario per lo zelo nella fede in Dio, l'assidua preghiera, la contemplazione e tutte le virtù. Morì come un grande confessore.L'Ordine lo festeggia il 14 dicembre.


San Nicasio di Reims


Bastone pastoraleA Reims nella Gallia belgica, nell'odierna Francia, passione di san Nicasio, vescovo, che insieme alla sorella Eutropia, vergine consacrata a Cristo, al diacono Fiorenzo e a Giocondo fu ucciso durante una incursione di alcuni pagani davanti alla porta della basilica da lui stesso fondata.


Beato Bonaventura (Bonaccorsi) da Pistoia


A Orvieto in Umbria, beato Bonaventura da Pistoia, sacerdote dell'Ordine dei Servi di Maria, che, mosso dalla predicazione di san Filippo Benizi, lo aiutò a ricomporre la pace tra le fazioni in molte città d'Italia.


Santi Tirso, Leucio, Callinico e compagni


Ad Apollonia in Bitinia, nell'odierna Turchia, santi Tirso, Leucio, Callinìco e compagni, martiri, che si tramanda abbiano subito la passione al tempo dell'imperatore Decio.


San Venanzio Fortunato


Venanzio = il cacciatore, dal latinoA Poitiers in Aquitania, ora in Francia, san Venanzio Fortunato, vescovo, che narrò le gesta di molti santi e celebrò in eleganti inni la santa Croce.


Santa Droside (Anisia) di Antiochia


Ad Antiochia in Siria, santa Dróside, martire, che san Giovanni Crisostomo afferma sia stata arsa sul rogo.


San Pompeo di Pavia


Bastone pastoraleA Pavia, san Pompeo, vescovo, che, successore di san Siro, dopo pochi e pacifici anni passò al Signore.


San Folcuino di Therouanne


Nel territorio di Thérouanne nella Francia settentrionale, san Folcuino, vescovo
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POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
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