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COMPENDIO DI TEOLOGIA SPIRITUALE

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2013 13:41
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24/10/2013 13:33
 
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II. Rimedi contro l'ossessione.

I rimedi generali sono tutti quelli che possono indebolire l'azione
del demonio sull'uomo, purificar l'anima e fortificar la volonta`
contro i diabolici assalti; gli speciali sono gli esorcismi.

1544. 1^ Rimedi generali. Si adopreranno tutti quelli che abbiamo
indicati parlando della tentazione diabolica, n. 223-224.

A) Uno dei piu` efficaci e` la purificazione dell'anima con una buona
confessione, massime con una confessione generale, che, umiliandoci e
santificandoci, mette in fuga il demonio, spirito superbo ed impuro.
Il Rituale consiglia di aggiungervi il digiuno, la preghiera e la
santa comunione 1544-1. Quanto piu` si e` puri e mortificati tanto
minor presa ha su di noi il demonio. La santa comunione poi ci mette
dentro Colui che trionfo` di Satana; ma non dev'essere ricevuta
dall'ossesso che nei momenti di calma.

B) I sacramenti e gli oggetti benedetti hanno pure grande efficacia
per le preghiere fatte dalla Chiesa nel benedirli. S. Teresa aveva
speciale fiducia nell'acqua benedetta, fiducia ben fondata, perche` la
Chiesa vi annette la virtu` di cacciare il demonio 1544-2. Ma
bisogna usarne con grande spirito di fede, di umilta` e di confidenza.

C) Il crocifisso, il segno della croce, principalmente le autentiche
reliquie della vera croce sono terribili al demonio che con la croce
fu vinto: "et qui in ligno vincebat, in ligno quoque
vinceretur" 1544-3. Per la stessa ragione lo spirito maligno teme
assai l'invocazione del santo nome di Gesu`, che, secondo la promessa
stessa del divino Maestro, ha mirabile potere a mettere in fuga il
demonio 1544-4.

1545. 2^ Esorcismi. La Chiesa, avendole Gesu` Cristo lasciato il
potere di cacciare i demoni, istitui` presto l'ordine degli Esorcisti,
conferendo loro il potere d'imporre le mani sugli ossessi, catecumeni
o battezzati; e compose piu` tardi formule di preghiera di cui dovevano
servirsi. L'ufficio di esorcista e` pero` difficile nella pratica,
perche` richiede molta scienza, virtu` e prudenza; onde questo potere
oggi rimane in essi legato e non puo` in forma solenne esercitarsi se
non da sacerdoti scelti a tal fine dall'Ordinario. Ma possono i
sacerdoti fare esorcismi privati, giovandosi delle preghiere della
Chiesa o di altre formule; anzi anche i laici possono recitare queste
preghiere sebbene non in nome della Chiesa 1545-1.

1546. Il Rituale indica il modo di procedere a da` agli esorcisti
saviissimi consigli, di cui toccheremo solo i principali. Accertata
l'ossessione e ricevuta la debita delegazione per gli esorcismi:

1) Conviene prepararsi a questo terribile ufficio con un'umile e
sincera confessione, affinche` il demonio non possa rinfacciare agli
esorcisti le loro colpe; e col digiuno e colla preghiera, perche` ci
sono certi demoni che non cedono se non a questi mezzi 1546-1.

2) Gli esorcismi devono ordinariamente farsi in una chiesa o cappella,
tranne che, per gravi ragioni, non si giudichi opportuno farli in casa
privata. In ogni caso l'esorcista non dev'essere mai solo
coll'ossesso, ma accompagnato da testimoni gravi e pii e abbastanza
robusti da dominare il paziente nelle sue crisi. Trattandosi di donna,
a frenarla vi saranno donne di prudenza e virtu` provata; e il
sacerdote vi si terra` in grande riserbo e modestia.

1547. 3) Recitate le preci prescritte, l'esorcista procedera` alle
interrogazioni. Deve far le domande con autorita`, attenendosi solo
alle utili e consigliate dal Rituale: sul numero e sul nome degli
spiriti inabitanti l'ossesso; sul tempo e sui motivi dell'ossessione;
si inti`ma al demonio di dire quando uscira` e a quale segno se ne
conoscera` la fuga, minacciandolo, ove si ostini, di aumentarne i
tormenti a proporzione della resistenza. A questo fine si ripeteranno
gli scongiuri che paiono piu` efficaci ad irritarlo, le invocazioni dei
Santi Nomi di Gesu` e di Maria, i segni di croce e la aspersioni di
acqua benedetta; obbligandolo a prostrarsi dinanzi alla SS. Eucarestia
o al Crocifisso o alle sacre reliquie. -- Si badi bene a schivare la
loquacita`, le facezie, le domande oziose; se lo spirito maligno da`
risposte mordaci o ridicole o corre a digressioni, gli s'impone con
autorita` e dignita` il silenzio.

1548. 4) Non si ha da permettere ai testimoni, -- che devono per
altro esser pochi 1548-1 -- di far domande; ma stiano silenziosi
e raccolti, pregando in unione coll'esorcizzante.

5) Non deve l'esorcista, non ostante l'autorita` di cui e` rivestito,
rilegare il demonio piu` in un luogo che in un altro; badi solo ad
espellere lo spirito maligno, lasciandone la sorte alla divina
giustizia. Bisogna continuare gli esorcismi per parecchie ore e anche
per parecchi giorni, con intervalli di riposo, finche` il demonio esca
o almeno si dichiari pronto al uscire.

6) Certa che sia la liberazione, l'esorcista prega Dio di interdire al
demonio di mai piu` rientrare nel corpo da lui forzatamente
abbandonato; ringrazia il Signore e invita la persona liberata a
benedirlo e a diligentemente schivare ogni peccato per non ricadere
sotto l'impero del demonio.
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Stretta è la porta e angusta la Via che conduce alla Vita (Mt 7,14)
 
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