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COSA E' LA VITA ?

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2013 11:40
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05/10/2013 11:38
 
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12. La vita è governata dal principio di selezione genetica (GS)

Il principio GS [92,178] afferma che la selezione deve avvenire a livello molecolare/genetico, non tanto a livello fenotipico/organismico del più adatto, per produrre e spiegare la vita. In altri termini, la selezione per la bio-funzionepotenziale deve verificarsi in concomitanza con la formazione dei legami rigidi 3′ 5′ fosfodiesterici nelle sequenze di DNA e RNA. È questo il punto in cui la sintassi polinucleotidica digitale lineare funzionale si trasforma in istruzioni. La selezione di ciascun nucleotide da uno spazio delle fasi di quattro opzioni costituisce l’impostazione di un commutatore configurabile quaternario (a quattro vie). L’impostazione specifica di questi commutatori nella struttura primaria degli acidi nucleici (sequenza monomerica) determina il modo in cui le catene di biopolimeri tradotti si ripiegheranno in macchine molecolari tridimensionali.

La selezione naturale non è in grado di agire a livello genetico. La pressione di selezione favorisce solo la bio-funzione esistente. Perfino nel caso di funzione già esistente, la selezione naturale non sa distinguere tra funzione isolata e non-funzione. All’ambiente inanimato non potrebbe importare di meno che qualcosa funzioni o meno. L’ambiente non ha preferenze, valori, obiettivi o desideri. La natura inanimata è cieca e indifferente all’utilità. Ciò è ancora più vero per quanto riguarda l’utilità potenziale. L’utilità può essere definita, apprezzata e ricercata solo formalmente, non fisico-dinamicamente. La pragmatica richiede una dimensione in più rispetto alle quattro dimensioni del caso e della necessità [42,105,107,156].

Solo gli organismi fenotipici già viventi più adatti sono secondariamente “selezionati” dall’ambiente, non la programmazione concettuale astratta relativamente ai nodi decisionali, le porte logiche e l’impostazione dei commutatori configurabili.

La selezione naturale non è altro che la sopravvivenza differenziale e la riproduzione differenziale degli organismi già viventi di maggior successo.Perché un organismo sia vivo, è necessario prima di tutto che esso abbia centinaia o migliaia di vie biochimiche e cicli già integrati in schemi metabolici olistici, cooperativi, organizzati. Pochi fenomeni sono più mirati e finalizzati del metabolismo. La sopravvivenza differenziale delle specie più adatte non offre alcun modello di meccanismo per la generazione della programmazione cibernetica delle istruzioni lineari digitali genetiche. I bio-messaggi forniscono le istruzioni digitali lineari per determinare le strutture cellulari, il trasporto specifico e la catalisi. Eppure il DNA è ampiamente inerte dal punto di vista fisico-chimico. La selezione naturale non può favorire le funzioni non realizzate, non-ancora-esistenti rappresentate nella sintassi del DNA.

 

13. La vita è organizzata, non auto-ordinata

I fenomeni di auto-ordinamento non sono esempi di auto-organizzazione: essi sono semplici, ridondanti e a basso contenuto informativo [42,106,107]. Le strutture auto-ordinate, siano esse stabili (per esempio i cristalli) o dissipative (come nel caso della teoria del caos studiata per la prima volta da Prigogine) non contengono alcuna organizzazione.

Eventi di auto-ordinamento si verificano spontaneamente in ogni istante. Ma non coinvolgono nodi decisionali o impostazioni di commutatori configurabili dinamicamente inerti, finalizzati a uno scopo. Non vi è bisogno di programmare nessuna porta logica nei fenomeni di auto-ordinamento. Gli eventi di auto-ordinamento non implicano alcuna guida verso il successo algoritmico o l’“arresto computazionale”. I fenomeni di auto-ordinamento sono puramente fisico-dinamici e incapaci di sforzi organizzativi. Le leggi e i frattali sono algoritmi di minima complessità e minima informazione. La fisico-dinamica inanimata non può compiere scelte intenzionali o perseguire funzioni potenziali. Nessun modello di evoluzione non guidata si prefigge l’obiettivo dell’utilità futura.

L’ordine non può eseguire calcoli. Molta letteratura sull’origine della vita fa appello a “leggi di auto-organizzazione ancora da scoprire”. Le leggi, tuttavia, descrivono un comportamento altamente ordinato/strutturato. Poiché esse sono algoritmi parsimoniosi di compressione dei dati, contengono pochissima informazione. Dato l’elevato contenuto informativo della vita, l’attesa di una nuova legge che spieghi la sofisticata programmazione algoritmica genetica è infondata. Gran parte della letteratura peer-reviewed pubblicata è errata a causa del mancato riconoscimento del fatto che la “complessità della vita” non potrebbe mai sorgere da una simile strutturazione fisico-dinamica, che è altamente “ordinata” e a basso contenuto informativo. È richiesta un’enorme incertezza combinatoria per archiviare una PI tanto raffinata. La complessità della vita non potrà mai essere spiegata mediante il comportamento altamente ordinato che è riducibile alle leggi a basso contenuto informativo della fisica e della chimica.

Un cristallo è altamente ordinato. La sua descrizione può essere facilmente compressa per via algoritmica. Un cristallo è, all’incirca, quanto di più lontano dall’essere “vivo” ci possa essere tra tutti gli stati fisici che si vogliano indicare. Ogni elemento di una sequenza di trecento monomeri di adenosina (un omopolimero) può essere specificamente elencato affermando: “Sia dato un insieme di molecole di adenosina; si colleghi ripetutamente ognuna di queste ad un’altra per trecento volte”. Questo è ciò che si definisce un algoritmo di compressione. La semplicità e brevità di questo algoritmo di compressione è un’indicazione di quanto tremendamente basse siano la complessità e l’incertezza di tale polimero. Una tale parsimoniosa definizione dell’intera sequenza è possibile unicamente perché quella sequenza è tanto altamente strutturata. Una sequenza tanto ampiamente ordinata è priva di incertezza, di complessità e della capacità di realizzare PI. Un algoritmo di compressione così parsimonioso è in grado di elencare ogni elemento della sequenza di trecento monomeri in sole quattordici parole. Questo dato di fatto definisce l’alto ordine ovvero la struttura, insieme al basso potenziale di conservazione dell’informazione.

I presunti fenomeni di auto-organizzazione spontanea di ipercicli sempre più efficienti [181-185] e di auto-assemblaggio stechiometrico [186], insieme agli ipotetici chemotoni di Ganti [187], non sono mai stati osservati, men che mai ripetutamente osservati.

Non è mai stata verificata alcuna previsione.

L’“auto-organizzazione” non indica alcun meccanismo e non ha alcun potere esplicativo dettagliato che sia verificabile. L’ipotesi delle capacità sempre crescenti dei chemotoni non è nemmeno falsificabile. Né l’assenza di prove, né l’osservazione ripetuta della mancata attivazione degli ipercicli sono in grado di fornire falsificazione. Perciò il concetto si trova convenientemente e indefinitamente al riparo da qualsiasi contraddittorio scientifico. Deve essere accettato unicamente per fede cieca. Ogni scienziato che osi alzare il sopracciglio per sano scetticismo scientifico viene immediatamente etichettato come eretico dalla gerarchia dal presunto imperativo di naturalismo metafisico che è proprio dello scientismo.

La pura e semplice presenza di struttura, giustapposta al caos molecolare tipico dell’agitazione termica, ci dice ben poco sulla funzione e l’utilità. Molte strutture rigide stabili non presentano alcuna funzione. Nella teoria del caos, le fiamme di candela e i tornado mostrano una struttura apparentemente stabile costituita da una serie ininterrotta di stati dissipativi auto-ordinati momentanei. Né l’uno né l’altro tipo di struttura calcola o ottimizza alcuna funzione algoritmica. Nessuna delle “strutture dissipative” di Prigogine genera un sistema funzionale stabile (SFS) [88]. È per un buon motivo che Prigogine le definì “dissipative”. Indipendentemente da quanto a lungo le strutture dissipative durano, di certo non producono alcuna funzione sofisticata; i sistemi funzionali stabili (SFS) lo fanno.

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