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Perchè la errata DATA del 607 A.C. non viene rettificata dalla WTS

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2022 14:45
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06/09/2013 16:11
 
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I 70 anni di desolazione

 

I TdG obiettano che la data storicamente accertata del 587 a.C. per la caduta di Gerusalemme sarebbe in contrasto con la Bibbia, poiché le Scritture dicono che l'esilio durò 70 anni: 

«Quindi risalendo di 70 anni da quando i giudei tornarono nella loro patria nel 537 a.E.V., arriviamo al 607 a.E.V., data in cui Nabucodonosor nel suo 18° anno di regno distrusse Gerusalemme, rimosse Sedechia dal trono e pose fine alla discendenza di re giudei» - Libro Venga il tuo regno, Appendice, p. 189.

Nella stessa appendice (pp. 186,187) la Società Torre di Guardia cita le principali fonti che sostengono la data del 586/7:


«Canone di Tolomeo: Tolomeo Claudio fu un astronomo greco che visse nel secondo secolo E.V. Il suo Canone, o elenco di re, aveva relazione con un'opera di astronomia che egli aveva scritto. La maggioranza degli storici moderni accettano le informazioni di Tolomeo intorno ai re neobabilonesi e alla durata dei loro regni (benché Tolomeo ometta in effetti il regno di Labashi-Marduk). Evidentemente Tolomeo basò le sue informazioni storiche su fonti che risalivano al periodo dei Seleucidi, che cominciò più di 250 anni dopo che Ciro aveva catturato Babilonia. Non sorprende dunque che le cifre di Tolomeo concordino con quelle di Beroso, un sacerdote babilonese del periodo seleucide.

Stele di Harran di Nabonedo (NABON H 1, B): Questa stele (o pilastro con un'iscrizione) contemporanea fu scoperta nel 1956. Menziona i regni dei re neobabilonesi Nabucodonosor, Evil-Merodac, Neriglissar. Le cifre date per questi tre concordano con quelle del Canone di Tolomeo.

VAT 4956 [1]: Questa è una tavoletta cuneiforme che provvede informazioni astronomiche databili al 568 a.E.V. Dice che le osservazioni furono fatte nel 37° anno di Nabucodonosor. Questo corrisponderebbe alla cronologia che pone il suo 18° anno di regno nel 587/6 a.E.V. Tuttavia, si ammette che questa tavoletta è una copia fatta nel terzo secolo a.E.V. Quindi è possibile che le sue informazioni storiche siano semplicemente quelle accettate nel periodo seleucide.

Tavolette commerciali: Si sono trovate migliaia di tavolette cuneiformi neobabilonesi contemporanee che riportano semplici trattative d'affari, recanti l'anno del re babilonese quando avvenne la trattativa. Si sono trovate tavolette di questa sorta per tutti gli anni di regno dei re neobabilonesi conosciuti nell'accettata cronologia del periodo».

 

Dopo aver elencato queste fonti, concordi nel provare che Gerusalemme cadde nel 587/6 a.C., la Società cerca di insinuare dei dubbi sulla loro validità:

«Da un punto di vista secolare, tali criteri possono dare l'idea che sostengano la cronologia neobabilonese con il 18° anno di Nabucodonosor (e la distruzione di Gerusalemme) nel 587/6 a.E.V. Ciò nonostante, nessuno storico può negare la possibilità che la presente immagine della storia babilonese sia ingannevole o errata».

Questo tentativo di invalidare le fonti storiche risulta essere veramente debole e poco convincente. Solo riferendoci, infatti, ad una di queste fonti, il Canone di Tolomeo, possiamo affermare che la cronologia che vi è riportata è fidata e sicura, come è costretta, suo malgrado, a riconoscere la stessa Torre di Guardia: "La maggioranza degli storici moderni accettano le informazioni di Tolomeo intorno ai re neobabilonesi e alla durata dei loro regni".[2]

Tra le acquisizioni più recenti che contribuiscono ad avvalorare ulteriormente la cronologia, vi sono le tavolette di Saros, nelle quali vengono riportati numerosi fenomeni astronomici molto particolareggiati e numerose eclissi di luna con cadenze di 18 anni, che permettono di fissare numerose date assolute. Questi ultimi documenti hanno per gli astronomi una rilevanza tale da rendere addirittura superflue le informazioni contenute nell'Almagesto di Tolomeo. Anche queste tavolette dimostrano che Gerusalemme cadde nel 586/7 a.C.

A proposito di date assolute, la Watch Tower accetta il 539 a.C. come anno della caduta di Babilonia, ritenendola una data certa e fidata. Tuttavia, gli stessi storici che sostengono che Babilonia venne catturata da Ciro nell'ottobre del 539 a.C., affermano che nel 605 a.C. Nabucodonosor sconfisse gli egiziani e tornò poi a Babilonia per assumere il potere regale. Se Gerusalemme venne distrutta nel 18° anno (escluso l'anno dell'ascesa al trono) del regno di Nabucodonosor (Ger. 52:12), questo significa che la distruzione della città avvenne, secondo gli storici, nel 587. Non è possibile accettare una data e respingerne un'altra, altrettanto fermamente stabilita, solo perché in contrasto con le peculiari interpretazioni bibliche e con le speculazioni "profetiche" della WTS.

Basta inoltre qualche semplice calcolo - basato sulle date che la stessa Watch Tower accetta - per dimostrare ulteriormente che la Società è in errore: esistono, infatti, molte migliaia di documenti commerciali, scritti in caratteri cuneiformi e datati, che permettono di stabilire che dal terzo anno di regno di Nabucodonosor fino al primo anno di Dario I° trascorsero 81 anni; quindi 83 anni dividono il primo anno di Nabucodonosor dal primo anno di Dario. Anche i Testimoni di Geova sostengono che il primo anno di Dario corrisponde al 521 a.C. (Cfr.Perspicacia, p. 651) e quindi il primo anno di Nabucodonosor corrisponde al 604 a.C. (521+83 = 604). La data del 607 a.C. non può quindi essere corretta: infatti Nabucodonosor avrebbe dovuto distruggere Gerusalemme tre anni prima di ascendere al trono dal momento che la Bibbia afferma che quella distruzione si verificò durante il suo diciottesimo anno di regno (Geremia 52:29) Anche questo semplice calcolo dimostra così che il 18° anno del regno di Nabucodonosor fu il 587 a.C. (604-18= 587/586), come viene insegnato in tutti i libri di storia. 

Non c'è comunque nessun bisogno di invalidare la cronologia per riuscire ad armonizzare la Bibbia con la Storia. Infatti, è possibile accettare sia la data del 586/7 per la caduta di Gerusalemme, sia i "70 anni di desolazione", senza che vi sia alcun contrasto tra storia e Bibbia.

Si deve innanzitutto notare che la Bibbia non menziona una sola devastazione di Gerusalemme; infatti, Daniele 9:2 parla di "le devastazioni di Gerusalemme" (TNM). Quindi non si trattò di un solo evento ma di una progressione di "devastazioni", verificatesi secondo la seguente successione:

  1. Nel I anno di Nabucodonosor (605 a.C.): II Re 24:1; II Cron. 36:5,6; Dan. 1:1,2;
  2. nel VII anno di Nabucodonosor (598 a.C.): II Re 24:12-17; II Cron. 36:9,10; Ger. 52:28;
  3. nel XVIII anno di Nabucodonosor (587 a.C.): II Re 25:8-12; Ger. 52:29;
  4. nel XXIII anno di Nabucodonosor (582 a.C.): Ger. 52:30.

Con quale criterio la WTS sceglie la data da cui far iniziare la "devastazione" che contrassegnerebbe l'inizio dei 70 anni? Prima che Gerusalemme venisse distrutta nel 18° anno di Nabucodonosor (587 a.C.) la "desolazione" era già cominciata: il tempio era già stato saccheggiato (Dan. 1:2); il meglio della nobiltà ebraica era stato deportato a Babilonia (Dan. 1:3,4); Geremia aveva esortato il popolo d'Israele alla sottomissione pacifica al re di Babilonia (Ger. 27:11,17). Quindi Gerusalemme non sarebbe stata distrutta se gli Ebrei non si fossero ribellati a Babilonia ed i 70 anni di cattività sarebbero trascorsi senza ulteriori danni per Gerusalemme ed il suo popolo (Ger. 29:10-14). Inoltre la Bibbia attesta che le "desolazioni" di Gerusalemme erano già iniziate prima che la città ed il tempio fossero distrutti: "...a Gerusalemme e alle città di Giuda e ai suoi re, ai suoi principi, per farne un luogo devastato, un oggetto di stupore, qualcosa a cui fischiare e una maledizione, proprio come in questo giorno" (Ger. 25:18; TNM). 

In questa ottica i 70 anni di devastazioni, a partire dal I anno di Nabucodonosor, potrebbero includere:

  • un periodo di tempo in cui gli Ebrei vivevano ancora in Giuda, sebbene sotto la supremazia di Babilonia;
  • il tempo della distruzione del Tempio nel 18° anno di Nabucodonosor;
  • un periodo in cui la Giudea fu realmente disabitata.

Come ipotesi di studio da approfondire si può suggerire che i 70 anni, profetizzati da Geremia, potrebbero essere trascorsi dal 609 a.C. al 539 a.C.

  •  Sempre sul piano delle possibili interpretazioni, si può sostenere che la data della distruzione di Gerusalemme si potrebbe ricavare partendo dal completamento del Tempio. Infatti, in Zaccaria (1:12; CEI) si legge: «Signore degli eserciti, fino a quando rifiuterai di aver pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei sdegnato? Sono ormai settant'anni!». Quando fu completata la ricostruzione del Tempio? Esdra (6:15) afferma che esso fu riedificato e dedicato nel "sesto anno del regno di Dario il re"; i TdG collocano questa data intorno al 515-516 a.C.: «Con la  cooperazione delle autorità e col continuo incoraggiamento dei profeti (Zac 7:1; 8:1-9, 20-23), i lavori del tempio furono felicemente portati a termine "il terzo giorno del mese lunare di adar, cioè nel sesto anno del regno di Dario" (Esd 6:13-15; entro il 6 marzo del 515 a.E.V.)» -Perspicacia, p. 652. Nella Torre di Guardia del 1/12/1960, p.730, si legge: «Ricostruito il tempio di Gerusalemme, 520-516 a.C.» (cfr. Aid to Bible understanding, p. 348; e Paradiso restaurato per il genere umano, dalla Teocrazia!, p. 60). Quindi, risalendo di 70 anni, si giungerebbe al 587/86 a.C. come data d'inizio della desolazione predetta; il che, indirettamente, sosterrebbe questa data come anno della distruzione del tempio di Gerusalemme.

    Alla stessa conclusione si giunge dall'esame del passo di Zaccaria cap. 7, versetti 1 e 5, ove si legge che nel quarto anno di Dario - cioè il 518-517, secondo la stessa Watch Tower (cfr. Tutta la Scrittura, p. 169) -, erano 70 anni che gli ebrei digiunavano ogni anno dalla distruzione di Gerusalemme. Anche in questo caso, con un semplice calcolo - 517+70 = 587 -, si risale in maniera abbastanza precisa al 587 come data della distruzione di Gerusalemme.

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    Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una TORRE, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un NOME...Gen 11,4
     
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