Dalla "Summa contra Gentiles" di S.Tommaso D'Aquino
L'Apostolo aveva detto : " Da un uomo la morte, e da un uomo deriva la resurrezione dei morti" [I Cor,, XV, 21], per concludere che " ciascuno risorgerà a suo tempo : prima Cristo, quindi coloro che sono di Cristo" [v. 23]; e aggiunge: "Da ultimo verrà la fine, quando [Cristo] consegnerà il regno a Dio Padre" [v. 24]; e dopo aver mostrato quale sia codesto regno, nel senso che a lui devono essere assoggettate tutte le cose, finalmente conclude : " Quando saranno state assoggettate a lui tutte le cose, allora il Figlio stesso sarà soggetto a colui che gli ha assoggettato ogni cosa " [v. 28]. Perciò il contesto stesso dimostra che ciò va inteso di Cristo in quanto uomo: poiché è così che egli è morto ed è risuscitato. Infatti egli stesso in quanto Dìo, facendo "tutto quello che fa il Padre", assoggetta a sé tutte le cose, secondo le parole dell'Apostolo : " Noi aspettiamo il Signore nostro Gesù Cristo, il quale trasformerà questo nostro misero corpo, per conformarlo al corpo della sua gloria, mediante quel potere col quale e in grado di assoggettare a sé tutte le cose " (Fil. 2, 20).