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EBREI CHE CREDONO IN GESU'

Ultimo Aggiornamento: 15/08/2021 18:20
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22/02/2021 14:44
 
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Ebrei ortodossi contro ebrei messianici
Una lotta tra due fortissime comunità da sempre in contrasto


L’ultimo episodio di una lunga serie è di qualche giorno fa. Compass Direct News, un sito protestante americano segnala che un gruppo di ebrei ultra ortodossi “hard liners” in Israele prende di mira ebrei cristiani, noti come “ebrei messianici”. E questa volta hanno come bersaglio una coppia che, sostengono, sta manipolando minori per farli diventare cristiani. Compass sostiene che il gruppo di Yad L'Achim questa settimana ha collocato volantini intorno alla casa di Serge e Naama Kogen, 37 e 42 rispettivamente, due “ebrei messianici”, a Mevasseret Zion, una comunità suburbana che si trova appena a ovest di Gerusalemme.


"In questi giorni qualcuno ha pubblicato un annuncio a piena pagina su un giornale locale dando l’ indirizzo della coppia e dicendo ai residenti che i due fanno parte di un gruppo missionario che ha preso come obiettivo la comunità," sostiene l’organizzazione americana. "I Kogens sono israeliani e quindi non fanno parte di nessun gruppo missionario. L'annuncio ha invitato il pubblico a una protesta pianificata contro la coppia Kogens e in effetti circa 20 dei sostenitori del gruppo hanno dimostrato fuori dalla casa della coppia. "La protesta è stata fatta dopo che Yad L'Achim ha perso un procedimento giudiziario contro il Kogens e il loro capo congregazione, Asher Intrater."

Il gruppo li aveva accusati di "proselitismo" verso i minori. Durante la protesta, una ragazza di 16 anni, il presunto bersaglio degli sforzi "missionari" della coppia, ha detto che tutte le accuse di Yad L'Achim sono false. Donna Lubofsky,questo il nome della ragazza, sostiene di non essersi mai convertita al cristianesimo. Voleva parlare durante la protesta per dare la sua versione dei fatti, ma gli organizzatori non l’hanno permesso, ha detto. "Sono tutti bugiardi, bugiardi tutti! Chiedete loro, perché non mi hanno lasciato parlare?" Donna ha detto a Compass alla protesta. "Non mi lasciano parlare perché quello che stanno dicendo è falso. Essi [i Kogens] non hanno mai cercato di farmi convertire. Sono solo buona gente."

Ma questo è un fenonemo che sta diventando sempre più frequente. Qualche settimana fa una comunità ebrea messianica era sotto attacco nella cittadina israeliana di Arad, nel sud del Paese, da parte di gruppi di ultra-ortodossi, che come di consueto la accusavano di condurre attività missionaria, e addirittura vorrebbero che lasciasse Israele. Ad Arad vivono circa 30 famiglie di un gruppo di ebrei messianici, vale a dire ebrei convertiti al protestantesimo che credono che Gesù sia il Messia atteso da Israele.


Sono guidate da un pastore, Yakim Figueras, che sostiene che la sua congregazione non vuole forzare nessuno a credere in Gesù (Yeshua in ebraico); ma “chiunque creda davvero in Yeshua, secondo la Nuova alleanza crede che questa sia la risposta per ciascuno”. Secondo fonti evangeliche, le dimostrazioni contro la comunità messianica sono legate alle preoccupazioni degli ultra-ortodossi che vedono che un numero crescente di israeliani nella regione di Arad (che conta circa 25mila abitanti) riconoscono in Gesù il Messia. Nel 2008 la Suprema corte di Israele ha stabilito che gli ebrei messianici hanno gli stessi diritti degli altri ebrei, per quanto riguarda la cittadinanza automatica in Israele. Il problema era stato posto da 12 persone a cui era stata negata la cittadinanza perché riconoscevano in Gesù il Messia. Ad alcuni di loro era stata negata la cittadinanza perché “responsabili di attività missionaria”.

Le confessioni protestanti, o perlomeno molte di loro, vedono gli ebrei messianici come parte del “Corpo di Cristo”, un termine usato per definire in maniera inclusiva i credenti in una Chiesa. I gruppi ultraortodossi seguono in genere nelle loro manifestazioni un modello prestabilito: si presentano con megafoni davanti alle abitazioni degli ebrei messianici. Gridano slogan come: “vattene da Arad e da Israele, stato ebraico”. Una delle vittime delle proteste ha detto di non essere contraria alle tradizioni ebraiche: “Credo nella Torah, nei profeti e anche nelle Nuova alleanza”. Un altro ha espresso preoccupazione: “In Europa gridavano: ‘Ebrei, fuori’. Qui gridano: ‘Messianici fuori’, e ci accusano di voler battezzare la gente”.

L’ebraismo messianico è un movimento nato negli anni ’60. Mescola teologia evangelica con rituali e terminologia ebraiche. L’ebraismo messianico afferma che Gesù non è solamente un uomo, ma il Messia ebraico, e il Figlio di Dio; di conseguenza la salvezza è possibile solo tramite l’accoglienza di Gesù come redentore. Alcuni membri del movimento sono etnicamente ebrei; alcuni di loro addirittura sostengono che l’ebraismo messianico è una setta dell’ebraismo in generale; affermazione che è negata con altrettanta convinzione dalle organizzazioni e dai movimenti ebraici, che controbattono che l’ebraismo messianico è una setta cristiana.

La Corte suprema di Israele ha deciso che la “Legge del ritorno” dovrebbe trattare gli ebrei che si convertono all’ebraismo messianico nello stesso modo in cui tratta gli ebrei che si convertono al cristianesimo. Dal 2003 al 2007 il movimento è cresciuto: siamo passati dal 203 “case di preghiera” negli Stati Uniti a 438; 100 sono in Israele, e molte di più nel mondo. In Israele solamente il movimento ha un seguito che arriva fino a quindicimila adepti, secondo alcune stime. L’ebraismo mainstream vede i messianici come una minaccia. L’ala canadese del B’nai Brith ha definito le attività messianiche come antisemite: “Una delle correnti più allarmanti dell’attività antisemita in Canada nel 1998 era il crescente numero di incidenti che coinvolgevano le organizzazioni messianiche che si definivano ‘sinagoghe”. Queste organizzazioni sono nei fatti dei gruppi di proselitismo cristiano che hanno come bersaglio gli ebrei, per convertirli. Si autodefiniscono fraudolentemente come ebrei, e queste cosiddette sinagoghe sono chiese cristiane mascherate”.


Ma la Messianic Israel Alliance, fondata nel 1999, che conta centinaia di gruppi e ministri, rappresenta, secondo i suoi osservatori, una realtà in evoluzione nel processo di pensiero e nella visione religiosa e filosofica tesa a un’espressione più fervorosa dell’identità ebraica.
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Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
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