Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

INSEGNAMENTI SPIRITUALI (S.Giovanni della Croce)

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2019 22:18
Autore
Stampa | Notifica email    
07/08/2013 17:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Insegnamento 4. Diceva che tutta la vita di un religioso è un sermone dottrinale o deve essere tale e deve avere per tema queste parole, ripetute alcune volte ogni giorno: Piuttosto morire e scoppiare che peccare; tali parole, pronunciate con convinzione, purificano e mondano l’anima, la fanno crescere nell’amore di Dio, insieme al dolore di averlo offeso e al proposito fermo di non offenderlo più.
Insegnamento 5. Diceva che ci sono due modi per resistere ai vizi e acquistare la virtù: uno è comune e meno perfetto ed è quando si vuole resistere a qualche vizio o peccato o tentazione per mezzo degli atti della virtù che si oppone e distrugge quel determinato vizio, peccato o tentazione; per esempio, al vizio o tentazione dell’impazienza o dello spirito di vendetta che sento nella mia anima per qualche danno ricevuto o per parole ingiuriose, resisto con alcune buone considerazioni, per esempio sulla passione del Signore: Qui cum male tractaretur non aperuit os suum: Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca (Is 53,7); o considerando i beni che si acquisiscono con la sofferenza e con la vittoria su se stessi, o pensando che Dio ha voluto che soffrissimo, perché la sofferenza è la nostra fortuna migliore. Con tali considerazioni accetto di soffrire, di volere e di subire detta ingiuria, l’offesa e il danno, e ciò a onore e gloria di Dio. Questo modo di resistere e di opporsi alla tentazione, al vizio o al peccato genera la virtù della pazienza ed è un buon modo di resistere, anche se difficoltoso e meno perfetto. Esiste anche un altro modo per vincere vizi e tentazioni e acquistare o guadagnare virtù. Questo modo è più facile, più vantaggioso e più perfetto. Si verifica quando l’anima, solo con atti ed elevazioni piene d’amore, senza altri esercizi, resiste e distrugge tutte le tentazioni del nostro avversario e raggiunge la perfezione nella virtù. Diceva che era possibile farlo in questo modo: quando avvertiamo il moto primo o l’assalto di qualche vizio, per esempio della lussuria, dell’ira, dell’impazienza o dello spirito di vendetta per qualche offesa ricevuta, ecc., non dobbiamo opporci con l’atto della virtù contraria, come si è detto sopra, ma immediatamente, appena lo avvertiamo, dobbiamo ricorrere a un atto o elevazione d’amore contro il detto vizio, accrescendo il nostro affetto nell’unione con Dio, perché con questa elevazione l’anima si allontana di lì, si presenta e si unisce al suo Dio, cosicché il vizio o la tentazione come anche il nemico vengono defraudati del loro scopo e non trovano chi ferire. Difatti, poiché l’anima si trova più dove ama che dove anima, occorre sottrarre divinamente il corpo alla tentazione, e così il nemico non trova dove colpire o avere presa, perché l’anima non si trova più lì dove la tentazione o il nemico volevano colpirla e danneggiarla. E allora – cosa meravigliosa! – l’anima, dimentica del moto vizioso e strettamente unita al suo Amato, non sente alcun moto di quel vizio con cui il demonio voleva tentarla e aveva cercato di farlo; anzitutto perché ha sottratto il corpo, come ho detto, e non si trova più lì e quindi, se così si può dire, è come tentare un corpo morto, combattere con uno che non esiste, uno che non è presente, uno che non sente e quindi non è in grado di essere tentato. In questo modo nasce nell’anima una virtù eroica e meravigliosa, che il dottore angelico, san Tommaso, chiama virtù dell’anima perfettamente purificata; l’anima possiede questa virtù, dice il santo, quando Dio la porta a uno stato tale che non sente i moti dei vizi, né i loro assalti, aggressioni o tentazioni, per la sublimità della virtù che abita in quell’anima. Da ciò deriva una perfezione altissima, per cui non le importa nulla che la offendano o che la lodino e la innalzino, o che la umilino o che dicano bene o male sul suo conto; poiché, infatti, quelle elevazioni piene d’amore portano l’anima ad uno stato così alto e sublime, il loro effetto più peculiare nella detta anima è quello di farle dimenticare tutte le cose che sono al di fuori del suo Amato, Gesù Cristo. E, come ho detto, da ciò le deriva che, essendo l’anima unita al suo Dio e felice con lui, le tentazioni non trovano chi ferire, perché non possono giungere fin dove è salita l’anima o Dio l’ha portata: Non accedet ad te malum: Non ti accadrà alcun male (Sal 90,10). A questo punto il venerabile padre fra Giovanni della Croce disse di istruire i principianti, i cui atti o elevazioni piene d’amore non sono tanto rapidi né leggeri, né tanto ferventi da potersi sottrarre completamente con il loro balzo e unirsi allo Sposo. Se vedono che con tale atto o elevazione non riescono a dimenticare completamente il movimento vizioso della tentazione, pur di resistere, non omettano di usare tutte le armi della buona meditazione e degli esercizi necessari per resistere e vincere. E credano che questo modo di resistere è eccellente e sicuro, perché racchiude tutte le astuzie necessarie e importanti per la guerra.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Stretta è la porta e angusta la Via che conduce alla Vita (Mt 7,14)
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:03. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com