Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

PENSIERI SULL'AMORE DI DIO (s.Teresa d'Avila)

Ultimo Aggiornamento: 03/08/2013 16:10
Autore
Stampa | Notifica email    
03/08/2013 15:54
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

3. Vi sembrerà forse che certe cose del Cantico dei Cantici si sarebbero potute dire in altro modo. Non me ne meraviglierei, considerata la nostra grossolanità; ho anche sentito dire da alcune persone che evitavano di ascoltarle. Oh, Dio mio, quanto è grande la nostra miseria! Ci accade come a quegli animali velenosi che trasformano in veleno tutto ciò che mangiano: da così grandi grazie come son quelle che qui il Signore ci concede nel farci conoscere quel che prova un’anima che lo ama, mentre egli ci incoraggia a trattenerci in colloquio e a gioire con lui, non sappiamo trarre altro che paure e dare alle sue parole significati che riflettono la debolezza del nostro amore per il Signore.
4. Oh, quanto ci serviamo male, Signor mio, di tutti i benefici che ci avete concesso! Vostra Maestà cerca ogni sorta di mezzi e di espedienti, per dimostrarci l’amore che ci porta; e noi, sprovvisti come siamo dell’esperienza di amarvi, ne facciamo così poco conto che, proprio per questa mancanza d’esercizio, i nostri pensieri se ne vanno dove sono soliti andare, non preoccupandoci di approfondire i grandi misteri racchiusi in un linguaggio di cui si serve lo Spirito santo. Che cosa poteva egli fare di più per accenderci di amore verso di lui e indurci a pensare che non senza una profonda ragione fu mosso a parlare così?
5. Ricordo di aver ascoltato una predica bellissima tenuta da un religioso, il cui argomento principale erano le gioie che la sposa trova nel suo rapporto con Dio. E siccome trattava d’amore – né poteva essere altrimenti, perché era la predica del mandato – ci furono tante risa e le sue parole furono così mal interpretate, che io ne rimasi meravigliata. È evidente che tutto dipende da quel che ho detto: ci esercitiamo così male nell’amore di Dio che ci sembra impossibile un tale rapporto dell’anima con lui. Ma io conosco alcune persone che, allo stesso modo in cui queste altre non traevano dalla predica alcun vantaggio – certamente perché non la capivano e senza dubbio pensavano che il religioso dicesse cose di testa sua –, ne hanno ricavato così grandi vantaggi, così grandi gioie, così gran sicurezza da ogni timore, che assai spesso sentono di dover rendere particolari lodi a nostro Signore per aver egli lasciato un salutare rimedio alle anime che lo amano per davvero, capiscono e vedono che Dio può abbassarsi fino a quel punto. E, se prima la loro esperienza non era sufficiente per bandire la loro paura quando il Signore le favoriva di grandi grazie, ora con quelle parole si sentono più tranquille.
6. So di una persona che ha trascorso vari anni con molti timori, senza che nulla potesse rassicurarla, finché piacque al Signore che udisse alcuni passi del Cantico dei Cantici, dai quali comprese che la sua anima era sulla buona strada. Si rese conto infatti – ripeto – di come sia possibile che l’anima innamorata del suo Sposo provi, nel suo rapporto con lui, tutte quelle ebbrezze, quei deliqui, quelle morti, quelle angosce, gioie, consolazioni, dopo aver lasciato, per amor suo, tutti i piaceri del mondo ed essersi totalmente rimessa e abbandonata fra le sue mani, non solo a parole – come accade ad alcuni – ma con assoluta sincerità, confermata dai fatti. Oh, che eccellente retributore è Dio, figlie mie! Avete un Signore e uno Sposo al quale non sfugge nulla, che tutto vede e intende. Anche se si tratta di cose assai piccole, non tralasciate pertanto, sorelle mie, di fare per amor suo tutto quello che potrete; egli non guarderà se non all’amore con cui lo avrete fatto.
7. Concludo, dunque, con questo consiglio: che mai, imbattendovi in cose della sacra Scrittura o dei misteri della nostra fede che non capite, vi soffermiate in esse più di quanto vi ho detto, né mai vi meravigliate, quasi fossero esagerate, delle parole d’amore che Dio rivolge all’anima. L’amore che egli ha nutrito e nutre ancora per noi è quanto mi sorprende di più e mi fa perdere il senno, nonostante quello che siamo. Poiché esiste un tale amore, mi rendo perfettamente conto che non c’è esagerazione nelle parole con cui Dio manifesta quello che ha dimostrato ancor più intensamente con le opere. Giunte a questo punto, vi prego, per amor mio, che vi soffermiate un po’ a pensare all’amore che il Signore ci ha dimostrato e a quanto ha fatto per noi, riconoscendo chiaramente come un amore così potente e forte da averlo indotto a soffrire tanto non si sia potuto manifestare se non con parole sorprendenti.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Stretta è la porta e angusta la Via che conduce alla Vita (Mt 7,14)
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:13. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com